mi raccontano di una Giovanna Melandri interessata a salire sul nostro autobus per farsi portare così all'assemblea costituente come rappresentante dei "giovani".
già, deve essere l'effetto delle prime rughe..
roba del genere
Pur illuminista e giacobino, mi scopro in totale affinità con il mio amico (post?) democristiano Mario.
io aspetto ancora tre mesi prima di dirmi d'accordo :-)
Caro Mario Adinolfi, a Milano esiste una realtà che da gennaio cerca di lottare perchè il nuovo Partito nasca con logiche totalmente diverse da quelle fin qui viste. Sono persone della Società civile che con fatica ma con passione si danno da fare per produrre contenuti e per, almeno sul territorio cittadino, poter contare nella competizione. Stiamo cercando di organizzare un evento che possa consentire un CONFRONTO TRA IDEE per tutti coloro che vorranno su Milano candidarsi alla COSTITUENTE e dare loro una struttura organizzata per competere ad armi pari pur con queste regole assurde che abbiamo costruttivamente criticato dall'inizio inviando al comitato dei 45 alcuni suggerimenti per una competizione VERA ad ottobre. Nemmeno ascoltati.
partitodemocraticomilano@gmail.com - penso sia utile un incontro per conoscersi meglio
d'accordo, i miei riferimenti sono tutti qui
"con il regolamento costruito per le primarie del Pd è stato compiuto l'infanticidio delle nostre speranze, evidentemente mal riposte, nella possibile costruzione di un partito realmente democratico e significativamente innovativo".
Scusi, ma lei ci crede davvero? In che cosa sarebbe stato "significativamente innovativo"? In che cosa sarebbe stato "realmente democratico"? Ah giusto, l'ultima la so: perché avrebbe dovuto essere (com'è che faceva?) "sempre antifascista" .
Ma perchè speravate che sarebbe cambiato qualcosa questi non lo mollano tanto facilmente l'osso.Non è questo purtroppo il modo per cambiare la nostra classe politica.
Una domandina vergine vergine: chi, oltre ai partiti, può permettersi di mantenere, a Roma 2500 candidati perchè chiacchierino di costituzione del partito?
Considerando 100 € a persona (facendoli dormire dalle suore e mangiando da Mc Donald), fa 250.000 €... a riunione.
Lasciatelo dire da un genovese, iMille in caso di successo (peraltro impossibile) avrebbero rischiato di diventare iMisci (ovvero iSenzasoldi) e lasciare comunque il campo dopo poche riunioni.
Guido
Guido sei un Genio!
Ma davvero qualcuno ha pensato ad un "un partito realmente democratico" (propongo questo nuovo luogocomune)?
Se appena li conosci un poi' sai già in partenza come va a finire.
Secondo me non bisogna essere così catastrofisti: a continuare ad abbaiare nessuno ti crede piu'.
Personalmente non mi piace molto Veltroni perche' lo ritengo troppo molle ed intento a volere accontentare tutti e se vediamo a fondo Roma non e' poi quel paradiso che si dipinge (guarda il traffico); poi per riuscire a vincere al nord (la parte produttiva del paese) ci vorrebbe uno tipo Bersani che almeno qualche riforma sta cercando di fare nonostante i blocchi di questa destra ridicola e informe e gli estremisti di sinistra buoni a criticare sempre ma mai a dare una soluzione concreta. Anzi sono sicuro che i piu' radicali a sinistra in realtà vogliono che le cose rimangano come sono per mantenere la cadrega (si veda contrarietà al referendum contro i partitini sotto il 4% dei comunisti e di Mastella dalla parte del centro sinistra)
Io spero almeno che il buon Walter si ricordi per il bene di tutti gli italiani di circondarsi di gente intelligente e incisiva come Bersani.
Bye
Andrew :-)
Obbligatorio fermarli...mi pare troppo perentorio. Per farla molto semplice forse sarebbe meglio continuare sulla strada del cambiamento con mite perseveranza, magari cercando di coinvolgere più gente possibile.
Lo scontro frontale credo sia velleitario.
Lo dice uno che, in altri contesti, c'è rimasto secco, alla stregua di un demente...
In bocca al lupo!
veltroni lo hanno tirato fuori per fargli prendere le torte in faccia. loro ormai una faccia non l'hanno più.
"l'infanticidio delle nostre speranze, evidentemente mal riposte, nella possibile costruzione di un partito realmente democratico e significativamente innovativo."
Mi piacerebbe sapere come facevate ad avere ancora delle speranze. E come fate ora a stupirvi che fossero mal riposte.
Il centro-centro-centrosinistra è GIA', evidentemente, "una copia messianica del leaderismo, modello politico classico delle destre di tutto il mondo". Non bisogna cambiarlo dall'interno, ma semplicemente opporvisi.
bonifacio, troppo boni, niente facio...
questi se ne devono annà tutti quanti, via, aria nuova,catarsi!!!!!!!!!!!!!!!!
Vday
Non c'è motivo di dubitare di quanto scrive Mario Adinolfi. Piuttosto, una spiegazione politica forse c'è, ed ha due aspetti di base. Il primo è probabilmente questo: il PD servirebbe principalmente ad arginare la rinascita del Grande Centro, ovvero di quell'ipotesi di partito (?) omnicomprensivo che sarebbe andato dai resti di FI alla Margherita e a parte dei DS. Con Veltroni e il PD, questa ipotesi - che avrebbe portato il centro-sinistra all'estinzione e i DS esclusi all'isolamento - viene di fatto annullata. Il secondo aspetto è probabilmente questo: il PD e Veltroni, di fatto, saprebbero fronteggiare meglio il berlusconismo e la destra. Se per acchiappare voti Prodi non basta più, e se la sinistra radicale "spaventa" ancora una parte di elettori potenziali, allora mettere in piedi un partito "rassicurante", nuovo (e vecchio allo stesso tempo) e che abbia come motto "Avanti, ma piano!!!", servirebbe a battere la destra e a governare in autonomia, e senza patemi.
Perciò, dietro il PD non c'è nessuna voglia di novità: solo calcolo politico. Ma a sinistra si nota ancora l'assenza di un leader vero. Purtroppo, paghiamo ancora per la scomparsa prematura di Enrico Berlinguer. Dopo di lui, il vuoto.
M
moramora, abbi pazienza, ma...
"il PD servirebbe principalmente ad arginare la rinascita del Grande Centro"
Il PD E' il Grande Centro.
"il PD e Veltroni, di fatto, saprebbero fronteggiare meglio il berlusconismo e la destra"
Abbiamo visto cosa ha saputo fare fino ad ora il centro-centro-centrosinistra: niente per contrastarli, molto per avvicinarcisi. Questo semplicemente perchè essi rappresentano l'altra faccia del berlusconismo.
"se la sinistra radicale "spaventa" ancora una parte di elettori potenziali"
...Non bisogna buttarsi al centro, ma creare le condizioni per uno spostamento delle teste e delle coscienze a sinistra!!! Di fronte a tutto quel che accade sul piano nazionale e internazionale, attorno a noi e lontano da noi, come fa ad esserci ancora così tanta gente indecisa, confusa, esitante?!
"paghiamo ancora per la scomparsa prematura di Enrico Berlinguer"
Questo è vero. Ma la ricerca a tutti i costi di un leader che guidi la truppa non fa che confermare quella descrizione di "una copia messianica del leaderismo, modello politico classico delle destre di tutto il mondo"."
Sono solo squallidi giochi di potere.
Non capisco neanche perchè ne stiate ancora a parlare, e qualcuno ancora si appassioni, e qualcuno ancora ci creda!
PARTITO DEMOCRATICO, POLEMICHE IN LIGURIA
"(...) le intenzioni, più o meno manifestate apertamente, di Mario Tullo, segretario regionale dei Ds, e di Rosario Monteleone, coordinatore regionale della Margherita, di candidarsi alle primarie di ottobre per la scelta del leader locale del partito. Una battaglia che si presenta accesa già di per sé, dopo l’esito delle ultime elezioni amministrative di Genova, con la Margherita che ha acquistato maggiore peso in consiglio comunale, e i Ds che non sono comunque disposti a cedere la guida del partito."
La Melandri?
Per cortesia non scherziamo.
sul mio blog ho tentato un riflessione. La questione posta da Mario mi convince, ma solo a metà.
Qui ci vuole un programma, anche, e un programma innovativo.
http://blogs.it/0100206/2007/07/12.html#a6929
Beppe Caravita
mah... se si stesse ai contenuti ci si accorgerebbe che il programma di Waltere e quello di Bersani/Letta sono identici, e che questi programmi, a loro volta, sono sovrapponibili in larghissima misura a quelli di berlusconi.
Con buona pace di tutte le formule retoriche e di tutti gli azzeccagarbuglismi di queste settimane
bell'ambientino il Partito Democratico:
*****
corriere.it
Le mosse di Dini
Spunta il «partito dei guastatori»
La Finocchiaro: vogliono far cadere il governo. L'Udc: non saliremo su un carro funebre
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ROMA - «Ditelo a Prodi, è molto meglio andare alle feste che ai funerali...». Stravaccato su un divanetto del Senato, Clemente Mastella rilancia (a suo modo) l'invito al premier per la festa Udeur di Telese e, al tempo stesso, pronostica al governo del Professore un avvenire nient'affatto luminoso. Pochi metri più in là il presidente dei senatori udc Francesco D'Onofrio dedica un epitaffio all'inquilino di Palazzo Chigi: «Noi i guardaspalle di Mastella? E perché mai dovremmo salire sul carro funebre di Prodi?».
Matrimoni (mancati) e funerali, a Palazzo Madama. All'ora di pranzo sembrava quasi che il Guardasigilli, con quella frase «d'ora in avanti il governo si rimette all'Aula», avesse colpito con freccia di Cupido il cuore dei senatori di Casini prolungando così la vita della legislatura, ma a sera nessuno parla più di amorosi inciuci al centro. Il tema, tra i senatori stremati dalla maratona sull'ordinamento giudiziario, è un altro. É il partito dei guastatori, i soliti post—ulivisti e post—prodiani cui ancora una volta sono appesi i destini dell'intera Unione. Anna Finocchiaro, già inviperita senza darlo a vedere per l'uscita di Mastella, lo ha detto ai suoi con una frase secca, inequivocabile: «A che gioco giocano Bordon e Manzione? Semplice, stanno cercando di far cadere il governo ». E non da soli.
L'appuntamento col destino è per la tarda mattinata di oggi. Se l'emendamento Manzione sugli avvocati nei consigli giudiziari non sarà ritirato Prodi potrebbe davvero non avere scampo, tanto che ieri si è dato da fare di persona per scongiurare il peggio, ha chiamato e redarguito Mastella, rabbonito Di Pietro, schivato accuratamente le telefonate allarmate della Finocchiaro e perfino spronato a convocare i senatori a vita latitanti.
«L'emendamento Manzione è la buccia di banana su cui il governo può cadere» certifica il rischio il capogruppo di Rifondazione, Giovanni Russo Spena. Il quale si è convinto che dietro ai due pasdaran — che coltivano il sogno di tenere a battesimo un Pd alternativo e d.o.c., senza Prodi senza D'Alema e senza Veltroni — si muova l'ex presidente del Consiglio, Lamberto Dini: «Qualcuno dice che il burattinaio sia Marini, ma io non ci credo...». Che interesse avrebbe la seconda carica dello Stato a far da traghettatore a Veltroni al timone di una scialuppa delle larghe intese? Dini, invece. Ieri lo si è visto scivolare via a passi felpati tra le boiserie del Palazzo, elegantissimo e silente, la faccia di uno che aveva altro a cui pensare. E invece, nelle stanze ristrutturate di fresco della commissione Esteri, i suoi collaboratori lo descrivono «determinatissimo a far cadere il governo» e rivelano che del bellicoso proposito, covato «per il bene del Paese » e «per puro senso di responsabilità», Lamberto avrebbe «per correttezza» informato il presidente del suo partito, Francesco Rutelli.
Nei piani di Dini la pietra tombale dovrebbe calare sul governo Prodi col voto sulle pensioni, ma il presidente ha fretta, «i mercati non aspettano e l'Europa nemmeno». E così uno scivolone sull'ordinamento giudiziario non gli sarebbe sgradito, convinto com'è che un'area liberaldemocratica che va dai frondisti ex ulivisti a scampoli di Forza Italia, passando per i centristi di Casini, sia pronta a seguirlo col nobile intento di «liberare il Paese da un governo ostaggio delle sinistre».
Bordon si gode lo spettacolo. «Se voterò l'emendamento Manzione? C'è tutta la notte per pensare». Notte lunga e intensa, trascorsa a trattare e ancora trattare, con la speranza di convincere Manzione a ritirare il suo emendamento e Bordon e Barbieri, ex ds in avvicinamento a Enrico Boselli, a non votarlo. In cambio di cosa? Un seggio sicuro, sospettano i più. Un «aiutino» da parte di Marini per mettersi in proprio, con un gruppo che accolga anche Dini? La presidenza della commissione Giustizia, cui aspira Manzione? O ancora, come chiosa il capogruppo dell'Udeur Nuccio Cusumano, «sufficienti garanzie dentro il Partito democratico». Quello vero, però.
Monica Guerzoni
13 luglio 2007
Fantastico! in un post che lamenta l'impossibilità di competere si riesce anche a trovare un commento (lorenzo) che stigmatizza il fatto che almeno in liguria competono.
Se c'è il candidato unico è una farsa, se ce ne sono due sono solo "squallidi giochi di potere".
Mah!
Per Postato da marco - Venerdì 13 Luglio 2007 alle 12:20 :
Marco, secondo me un parte dei programmi di Bersani/Letta effettivamente potrebbero essere sovrapponibili a quelli berlusconiani perche' le ricette per rendere efficiente il paese passano dalla liberalizzazione di una grossa parte dei servizi (banche, treni etc.) e dalla messa in atto di opere come la tav (a meno che vogliamo continuare a vivere nel mondo dei sogni e fuori dall'europa): la differenza la fanno gli uomini del centrosinistra e quelli della destra: i primi sono generalmente piu capaci, disposti al dialogo e meno "interessati", i secondi di destra in ben cinque anni di governo berlusconiano essendo appunto piu' soggiogati dal ns. Silvio e meno capaci hanno prodotto ben poco di buono e tante leggi ad personam. Insomma alla fine bisogna decidere per il meno peggio.
ciao andrew
consiglierei di andare numerosi al sondaggio di repubblica.it sulle proposte di Rutelli, l'essere immondo, e votare no in massa sui punti dove propone le larghe intese.
Questo è Adinolfi:
http://www.youtube.com/watch?v=Gs-Ccfi9Nxg
che intervista Cicciolina da povero nerd bavoso!
Questo è uno de I Mille? Questo è il leader della Generazione X? MAH!
moreno vai a votare contro le proposte di Rutelli. non pensare a Cicciolina adesso. pensa alla patria. se cade adesso Prodi ci ritroviamo il nano.
"Povero nerd bavoso" non è male, me la metto nella personale collezione d'insulti, prova una inquieta fantasia. Articolare l'invettiva è un lavoro complicato, peccato per quel punto esclamativo di troppo. Comunque, l'intervista a Cicciolina (per la verità in quattro parti, tre già edite, la quarta la tengo ancora un po' nel cassetto) è ad oggi il mio video più scaricato da YouTube, sorpassando persino la lite televisiva con Barbareschi, trenta volte più viste delle mie serissime interviste a politici di ogni ordine e grado, il che mi fa pensare che siamo tanti a essere poveri nerd bavosi. Compreso Moreno?
Mi dispiace Adinolfi. Non sei un "povero nerd bavoso". I poveri nerd bavosi non hanno la bellissima compagna/moglie/fidanzata che hai tu.
OT dall'owner per Moreno: l'unica ragione per cui lascio il tuo post è non svuotare di significato la brillante replica di Mario. Ma la prossima volta che scrivi una roba del genere ti escludo a vita da OMB. Non mi piace l'idea, ma lo faccio, quindi (a) evita qualunque replica a questo avviso e (b) soprattutto evita qualunque insulto futuro.
Ciao Lorenzo. Hai ragione, ma in fondo diciamo le stesse cose. La tua, rispetto alla mia, è una prospettiva più pragmatica, e dinamica. Io ho voluto solo un po' descrivere le premesse del PD.
E' vero, il PD è il grande centro, ed è vero che a sinistra siamo ancora affetti da leaderismo disilluso.
M
Credo che Lorenzo abbia voluto segnalare uno dei tanti casi in cui non ci sarà vera competizione alle primarie ma l'ennesimo preventivo accordo/spartizione di poltrone tra DS e Margherita.
Mi sembra di poter identificare tre livelli di obiettivi per la coalizione di centro sinistra:
- un obiettivo strategico, fondamentale ed imprescindibile, troppo spesso dimenticato:
assicurare al nostro paese (e non solo) la continuazione di uno sviluppo democratico, equilibrato, pacifico, equo in una forma istituzionale che sia parlamentare, elettiva, con poteri separati (tra questi anche anche il sistema dei media) e che sia dotata di un adeguato sistema di contrappesi atto ad impedire che un potere possa prevalere sugli altri ed asservirli in una logica di predominio.
costruire una societa' attenta e pronta a difendere questa struttura una volta realizzata.
Un tale obiettivo puo' essee realizzato solo salvaguardando (o ripristinando) gli elementi essenziali per un corretto equilibrio costituzionale ed istituzionale (esempio: leggi elettorali, indipendenza della magistratura e del CSM, poteri del Presidente della Repubblica, poteri nel Presidente del Consiglio, modi e processi di dichiarazione degli stati di emergenza, codici civili e codici militari, indipendenza dei media, ecc.)
Tutti quei comportamenti che possono minare quei meccanissmi di equilibrio devono essere contrastati con decisione e fermezza da tutti noi (anche certe forme di partitocratici inciuci).
Dovremo anche lavorare "in prospettiva", creando un sistema scolastico che sappia dare alle nuove generazione la capacita' di comprendere i loro diritti e doveri costituzionali, di saperli usare correttamente, pretendendone sempre l'applicazione e difendendoli adeguatamente.
- un obiettivo tattico, fondamentalmente vitale in questa contingenza:
impedire a questa destra becera ed ignorante di riprendere in mano il governo del Paese.
Secondo la mia personale valutazione (per quel che vale) in queste condizioni di smarrimento sociopolitico, appoggiandosi sulle riforme gia' fatte od impostate nella legislatura precedente, il ritorno di queste destre al potere ha grandi probabilita' di "incontrare" una "situazione di emergenza" che a sua volta giustifichera' una svolta autoritaria.
Questo pericolo, credo, non lo vuole correre nessuno di noi, da Bertinotti a Dini, passando per tutti i blogger!
Il presente governo, con tutti i suoi evidenti limiti e difetti, piaccia di piu' o piaccia di meno, deve durare una legislatura intera. i Senatori della Repubblica eletti con la maggioranza dovrebbero considerarsi come "militari in zona di operazioni", abbandonare il posto di guardia e' diserzione, cedere alle lusinghe o alle illusione indotte dal "nemico" e' alto tradimento!
Noi tutti dobbiamo far sentire loro quanto riteniamo importante il loro compito!
Il resto, tutto il resto, di cui sono pieni i giornali, che ogni giorno provoca sussulti nell'opinione pubblica e rischia di far cadere il governo, non e' importante in questa attuale contingenza e spesso e' solo un gioco di ombre cinesi proiettate per spaventare i "gonzi".
Qualche esempio tra i piu' "emotivi":
le pensioni: chi e' vissuto all'estero sa che si tratta di un falso problema, nel resto Europa si va in pensione a 65 anni da sempre. Era, come altre cose, unp previlegio raro dato ad un alleato "importante" per proteggere il fianco sud est dell'alleanza. E' stato bello finche' e' durato, a me non e' toccato, ed ora e' finito per tutti.
La percezione dell'ordine pubblico: oggi 9 italiani su 10 hanno paura ad uscire di casa, ma e'solo il risultato di una campagna di disinformazione:
il governo Berlusconi ha tenuto nascosti i veri dati dei crimini, in costante diminuizione, per cinque anni ed anzi, i media (per lo piu' queli pilotati dalle destre) hanno attivato una campagna mediatica di drammatizzazione non ostante che i pericoli fossero di fatto molto diminuiti. Risultato? vecchietti, e non solo, chiusi in casa a doppia madata incollati ai decoder di Mediaset!
La situazione economica e' stata risanata e l'Europa ce lo riconosce. Anche i sussurri di Almunia, che mette in guardia per il debito pubblico italiano, si riferiscono a debiti accumulati durante la guerra fredda per garantire i privilegi di cui abbiamo detto sopra a proposito (anche) delle pensioni. E' una mano data senza convinzione dalla solidarieta' della destra europea al (post?)camerata in difficolta' in Italia.
E poi i DICO, i Mastella, i Rutelli, la democrazia interna del PD, i rigassificatori, i termovalorizzatori ecc. ecc
Ma vi sembrano davvero problemi cosi' importanti ed urgenti da dover essere imposti anche a rischio della tenuta democratica del Paese?
non posso attendere quel poco che serve a consolidare la democrazia traballante dell'Italia?
A volte si ha l'impressione che l'agenda dei certi gruppi di una sinistra scalpitante siano dettati da Dell'Utri, tanto i loro comportamenti avvicinano gli obirettivi delle destre!
Ricorda un po' la Francia di qualche anno fa quando una quindicina di gruppi di "ultrasinistra", alcuni finanziati direttamente o indirettamente dalle destre, raccolsero il voto "di protesta" e garantirono un ballottaggio tutto giocato tra Chirac e LePen.
Forse guardiamo troppa televisione confezionata per impaurirci e poterci controllare meglio!
io penso che sia da un po' da gonzi non approfittare dell'occasione e non andare in massa a votare il sondaggio di repubblica.it rispedendo al mittente le oscene proposte di Rutelli. ricordatevi l'impatto che ha avuto il precedente sondaggio su Veltroni sempre sullo stesso portale. possiamo fare tutti quanti una cosa utile. se passa la sua linea, fine di un'idea diversa di PD, e fine della riaggregazione a sinistra. abbiamo tutti da perdere. capito o no?