Per il Partito Democratico
di Furio Colombo
Chi avesse assistito nella mattina di venerdì 13 luglio al dibattito al Senato sul riordino dell’ordinamento giudiziario avrebbe notato subito un grave errore nel “manifesto per il Partito democratico” firmato da Rutelli, Chiamparino, Cacciari, Follini. Quel manifesto, pubblicato lo stesso giorno da Europa col titolo “Il coraggio delle riforme” dice: «È finita la lunga stagione in cui la coesione del centrosinistra è stata garantita dall’antagonismo verso Berlusconi». Ecco la prova dell’errore.
Il senatore Gerardo D’Ambrosio si era appena alzato a parlare sulla legge che deve cancellare la nefanda “riforma Castelli” quando la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco è scesa nell’emiciclo per urlare all’ex procuratore della Repubblica di Mani Pulite: «Delinquente, assassino, zitto assassino, questo è il tuo giorno!». Anna Cinzia Bonfrisco, pur essendo immensamente volgare nonostante capelli e trucco già pronti per una festa e un abito argento da pubblicità dei cioccolatini, non è matta. E infatti il senatore Schifani ha ingiunto a D’Ambrosio di chiedere lui scusa alla senatrice insultante. E Buttiglione le ha baciato la mano. Tutti hanno ricevuto gli ordini e il messaggio. La sera prima Berlusconi era in televisione, due “dirette” di Rai e di Sky (oltre al Tg 2). Dirette che non toccheranno mai a George W. Bush quando avrà lasciato la Casa Bianca e non toccheranno mai a Chirac, a Shroeder, persino al carismatico Tony Blair. Insomma, mai a nessuno, in Paesi di normale democrazia.
In Italia Berlusconi è tutt’ora in grado di stare, come vuole e quando vuole, al centro della scena. È in grado di prendersi la “diretta” e di incitare il Paese alla rivolta. Berlusconi in una piazza di Napoli ha mentito per due ore. Ha detto persino (citazione) «Ho fatto più di trenta riforme, 106 opere pubbliche e 12 codici». Proprio così. Ha detto «12 codici». E ha chiamato l’Italia alla rivolta. I suoi senatori ci stanno.
Invano i capigruppo Zanda dell’Unione e Russo Spena di Rifondazione difendono D’Ambrosio e invocano il ritorno alla ragione. La manifestazione indecente si porta via una buona ora nella triste storia di questo Senato. Ma il punto è stato fermamente segnato.
Berlusconi è (politicamente) vivo e combatte insieme a loro. Perché ripetere il grande errore di negarlo? A beneficio di chi? Non del Partito democratico.
***
Ma ecco ciò che sto per dire ai lettori di questo giornale, a coloro che mi seguono la domenica e che rispondono con e-mail di obiezioni e sostegno, approvazione e dissenso ai miei interventi: intendo candidarmi alla segreteria del nascente Partito democratico. Questo, vi è chiaro, non è l’annuncio del giornale l’Unità, che resta libero e aperto a tutte le candidature (speriamo molte). È l’annuncio di un candidato.
Immagino una prima legittima obiezione: ma non avevamo detto di fare spazio ai giovani? È una obiezione giusta è non c’è alcuna risposta logica se non questa: ognuno fa (deve fare) quello che può, quando può. Se lo fa bene, in una situazione che interessa tutti (o tanti) come questa, lo fa per passare il risultato agli altri. Che vuol dire: prima di tutto, per cambiare il gioco. O almeno per arricchirlo, se ci riesce, naturalmente.
La seconda obiezione è mia, nella forma di una incertezza. Si può partecipare alle elezioni primarie per la segreteria del Partito democratico, con una serie di regole che sembrano scritte per gli apparati dei partiti (i due “grandi”, Ds e Margherita), i soli ad essere presenti e a poter agire in fretta su tutto il territorio del Paese?
Vorrei ricordare che le elezioni primarie americane si svolgono nell’arco di molti mesi, Stato per Stato, luogo per luogo, quasi mai con coincidenza e sovrapposizione di date, e che ogni singolo episodio (vincere o perdere nel Vermont o in quale graduatoria ci si piazza nelle primarie del Maine) si riflette sia nel luogo sia nella opinione pubblica nazionale (nel 1980 Bush padre prevaleva su Reagan in alcune singole primarie, ma Reagan guadagnava sempre più favore nei sondaggi, anticipando i risultati delle votazioni successive).
Non dubito che gli addetti al disegno definitivo di percorsi e di regole - proprio perché scelti e nominati e insediati in base, devo pensare, a esperienza e buon senso - si porranno il problema più importante per questa nuova entità politica: come si nasce nel nuovo partito (dalla partecipazione alla candidatura) se non si è figlio di uno dei due partiti?
Intendo infatti rappresentare coloro che figli dei partiti non sono, non hanno alcun passato partitico da ricordare o da dimenticare. Intendo portare al centro dell’attenzione dei nuovi democratici lo squilibrio sociale nel quale vive il nostro Paese e la cui descrizione e interpretazione abbiamo affidato - chissà perché - soltanto agli uffici studi di banche e imprese, mostrando invece una sorta di istintivo fastidio, quasi una reazione allergica, se, quando parlano i sindacati.
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Userò ancora per un momento il “manifesto” Rutelli-Chiamparino- Cacciari-Follini per indicare la diversità (e anche, se volete, l’estraneità) della mia candidatura rispetto a ciò che fino ad ora è stato detto e anche celebrato.
Dicono i nostri, fra l’altro, che «modernizzare l’Italia non è solo indispensabile ma può essere popolare». Affermo che la vera innovazione e modernità del Partito Democratico non è una gettata di cemento in più o in meno ma riconquistare, attraverso comunicazione chiara e immediata, attraverso il contatto continuo e l’ascolto, la partecipazione dei cittadini, che sono, o si sentono adesso, troppo lontani dai punti di decisione e troppo estranei ai modi in cui si decide. Vicenza è un capolavoro negativo, da non ripetere. Nessuno, mai, (tranne la finta rappresentanza istituzionale di un sindaco inadeguato) ha interpellato o ascoltato i cittadini di quella città sulla base Usa da costruire. Il mio modello sono i town meeting (assemblea di città o di villaggio) di Bill Clinton. S’intende che la decisione finale era responsabilità del presidente. Ma prima il presidente girava mezza America per spiegarsi e ascoltare, due atti essenziali di un governo moderno.
«Coesione sociale è il futuro», affermano i “coraggiosi” di Rutelli. Ma coesione sociale è un punto di arrivo, non di partenza. Sul terreno troviamo un’Italia spaccata e divaricata in cui gli operai vengono ammoniti a non pretendere troppo sulle pensioni, ma è “moderno” stare bene attenti alle “giuste richieste” delle imprese.
Aggiungono i “coraggiosi” che bisogna dare «potere alla creatività dei giovani, un ascensore sociale che torni a far salire talenti, merito, lavoro».
Traducendo dallo stretto politichese, io dirò (direi, se risulterà possibile candidarsi) che ci si deve impegnare nel sostegno - e rifinanziamento - della scuola pubblica e dei suoi insegnanti; che occorre motivare le banche a sostenere con prestiti sulla parola i giovani universitari che non hanno la protezione di una famiglia agiata, ma meritano il prestito (come negli Usa e in Inghilterra) in base ai voti; che il merito non conta niente nel mondo del precariato e della raccomandazione. E che dunque tutto ricomincia dalla squalifica del familismo professionale (i genitori fortunati a cui subentrano figli o nipoti fortunati) e dal ritorno di concorsi bene organizzati e tecnicamente irreprensibili.
Nel manifesto dei “coraggiosi” trovo una frase inspiegabile in un testo politico. È la seguente: «È urgente uscire dall’inverno demografico». Sono stupito e dirò perché. Il problema di governare è creare accesso alle scuole, anche quelle specialistiche, anche quelle costose; al lavoro, attraverso un disegno dei percorsi che non abbandoni i giovani alla solitudine (più soli, più poveri); alla casa, attraverso progetti e programmi che, da decenni, non esistono più. Tutto ciò è urgente, ed è responsabilità pubblica. I figli sono una splendida scelta privata su cui i politici, in un contesto politico, non hanno niente da dire.
***
Trovo strana, infine, e un po’ minacciosa, la frase finale (dunque, in senso retorico, la più importante) del manifesto Rutelli-Chiamparino-Cacciari-Follini che alcuni considerano fondativi del nuovo Partito Democratico. Trascrivo: «La maggioranza che ha vinto deve governare i cambiamenti. Sappiamo che potrà essere confermata solo se soddisferà le attese degli elettori. Altrimenti il Partito Democratico dovrà proporre una alleanza di centro sinistra di nuovo conio. Per non riconsegnare l’Italia alle destre. Ma soprattutto per non essere imprigionato dal minoritarismo e dal conservatorismo di sinistra, né della paralisi delle decisioni».
Il problema grave posto da questa frase è che prefigura uno spostamento di scena in cui esce dalla inquadratura una parte della sinistra, arbitrariamente definita da un presunto vertice illuminato. Ed entra in scena una parte della destra, indicata con la elegante espressione «un centrosinistra di nuovo conio».
Sostengono gli illuminati che «Veltroni a queste ragioni si ispira». Non mi risulta. In ogni caso propongo di battermi per un Partito Democratico meno gassoso e più fondato sulle cose, non tante. Ma chiare e sempre spiegate.
***
Proverò a riassumere.
Il Partito Democratico a cui penso è perfettamente cosciente del perdurare della minaccia Berlusconi, che continua a essere visto, anche fuori dall’Italia, come l’incognita allo stesso tempo ridicola (vedi le sue domande parafasciste e un po’ insultanti per la folla di Napoli) e pericolosa per la nostra vita pubblica. Lo sbarramento a Berlusconi si realizza con la presentazione (già avvenuta) e il sostegno (di cui siamo in attesa) di una legge che ponga invalicabili ostacoli al conflitto di interessi.
Il Partito Democratico a cui penso si fonda sulla più rigorosa legalità, vuole sapere tutto dello spionaggio militare a cui sono stati sottoposti magistrati e giornalisti nei cinque anni del governo Berlusconi, e sull’intreccio di quello spionaggio con le intercettazioni private da parte di una grande impresa esente da conseguenze e sugli effetti mediatici di tutta l’operazione.
Quanto è stata deviata, inquinata, cambiata, avvelenata da quella vasta operazione illegale l’informazione su tutto ciò che sappiamo delle vicende italiane?
Il Partito Democratico in cui intendo impegnarmi propone come temi fondamentali i diritti civili, il lavoro, la scuola, la salute, la ricerca, l’ambiente, la casa. Tutto ciò nel quadro - rigorosamente confermato - della Costituzione italiana. Si tratta di settori e aspetti della vita a cui il mercato (grande e superiore eroe della modernità) non provvede o che preferisce ignorare quando il costo non ha immediata contropartita. Le grandi democrazie ci dicono che la contropartita è costituita dai due valori della fiducia e della partecipazione dei cittadini.
Il Partito Democratico di cui parlo capisce e si fa capire, in uno sforzo di comunicazione che non tollera zone d’ombra, segreti e cose non dette. Non vuole la solitudine disorientata dei cittadini con cui nessuno parla, spiega, ascolta prima di decidere.
Il Partito Democratico di cui stiamo parlando non sarà il congiungersi di due burocrazie di partito ma l’afflusso libero di cittadini decisi a essere protagonisti della vita pubblica e non spettatori passivi.
L’impegno è un paesaggio finalmente normale in cui la sinistra è a sinistra e la destra a destra, contando non sulla contaminazione o l’incrocio dei poli ma sulla chiarezza e sul riconoscimento reciproco, una volta espulsa l’illegalità e il conflitto di interessi dalla scena pulita della vita pubblica italiana.
Sinistra è lo spirito della tradizione solidaristica europea, dello schierarsi socialista e cristiano con i più deboli, della tolleranza “liberal” e multiculturale di impronta americana, tutti valori che sono il più vicino possibile alla pace, alla giustizia, alla eguaglianza almeno come punto di partenza. L’impegno è di restituire al cittadino laico lo stesso riguardo, rispetto e attenzione che viene dedicato al credente e alle gerarchie religiose del credente.
Per tutte queste ragioni chiederò, se sarà possibile - ai cittadini che si orientano a sostenere e dare vita e anima al Partito Democratico - di considerare la mia candidatura indipendente e laica che propongo nello stesso spirito con cui alcuni si candidano, in questo periodo, alle elezioni primarie americane. Lo spirito è dare un contributo di proposte e di esperienza, che altrimenti non ci sarebbe. Lo spirito è far sapere ai cittadini che voteranno in queste elezioni primarie che si apprestano a scegliere tra veri candidati e vere proposte alternative.
La vostra risposta di lettori sarà il primo modo di rendere possibile questa candidatura. Essa è soggetta, come già detto, a un chiarimento e a una condizione. Il chiarimento è che l’Unità, con questo articolo, ospita la mia intenzione. È un annuncio, non un “endorsement” (cioè quando i grandi quotidiani americani, sotto elezioni, dichiarano le loro scelte politiche ai lettori).
La condizione è che le regole consentano davvero la partecipazione di candidati senza apparato di partito e scorta di carica.
Ecco a chi darò il mio voto.Ad un fiero oppositore di Berlusconi e del berlusconismo.
e se i Mille dimenticassero il passaporto di Furio Colombo e lo appoggiassero? mi sembra che le cose che dice potrebbero essere benissimo in bocca a uno dei mille. L'età anagrafica non è tutto. Magari in tandem con Scalfarotto, Adinolfi o Marco Simoni ...
riccardo
Ottima mossa... adesso si fa tutto piu' interessante (e divertente)!
ma iMille hanno deciso che fare? chi candidare, se e con chi allearsi?
Se l'anima girotondina resuscita, è fatta. Una riunificazione di tutti gli indipendenti sotto un'unica bandiera avrebbe grande visibilità e potrebbe prendere consenso, passione, partecipazione e energia dalla valanga di gente che abbracciava le istituzioni ed era a S.Giovanni con Moretti, e in tutta Italia.
Anche perché poi, mi pare che diciamo tutti piu' o meno le stesse cose, e per combattere i borboni c'è bisogno di unità. Le giovani camice rosse senza un vecchio Garibaldi non vanno da nessuna parte.
E Colombo sarebbe il Garibaldi ideale.
"i diritti civili, il lavoro, la scuola, la salute, la ricerca, l’ambiente, la casa."
Sembra quasi di tornare a respirare.
interessante, ma Colombo e' troppo una "brava persona" per riuscire in questa impresa.
e poi e' ebreo, ostacolo insormontabile per qualsiasi carriera pubblica in questa colonia del vaticano.
e poi e' ebreo, ostacolo insormontabile per qualsiasi carriera pubblica in questa colonia del vaticano.
Scusa, a scanso di equivoci: per 'carriera pubblica' cosa intendi? Solo la carriera politica?
Finalmente l'antiveltroni! Ora speriamo che i toscani e gli emiliani, incazzati per la cacciata di Bersani a cui avrebbero dato il 50%, votino Colombo.
Così come al nord, dove Bersani avrebbe preso il 40.
Sono spesso d'accordo con ciò che scrive Colombo ultimamente, ma non si possono trascurare due fatti:
1) A prescindere dal tentativo di Rosselliana memoria di usare foto vecchie o ritoccate, i lettori di OMB non sono come quelli di Panorama, sanno che Colombo ha 76 anni. Fuori tempo massimo a mio parere per candidarsi come leader di un partito che deve andare a governare per minimo cinque anni.
2) E' interessante come un uomo cresciuto sulle ginocchia di Agnelli sia diventato un baluardo della sinistra alternativa (di cui mi fregio di far parte, beninteso). Veltroni sarà pure un moderato estremo, ma perlomeno non è mai andato a portare l'acqua con le orecchie a Romiti e Cuccia.
@@E Colombo sarebbe il Garibaldi ideale.
Postato da giodi - Domenica 15 Luglio 2007 alle 15:46
MA CHE ACCOSTAMENTI.
Garibaldi uomo d'azione,paragonato a persona che chiacchiera?
giuse',non t'arrabbia'!
per 'carriera pubblica' cosa intendi?
quella del segretario di un grosso partito, ad esempio; o quella di un ministro o presidente del consiglio.
e non tirate fuori Sidney Sonnino (che era protestante) o Ernesto Nathan (che era massone).
il ghetto di Roma e' stato aperto nel 1870 (ultimo d'europa) e Roma era (ed e' tuttora) nello stato pontificio.
E' interessante come un uomo cresciuto sulle ginocchia di Agnelli sia diventato un baluardo della sinistra alternativa (di cui mi fregio di far parte, beninteso). Veltroni sarà pure un moderato estremo, ma perlomeno non è mai andato a portare l'acqua con le orecchie a Romiti e Cuccia.
piu' che di agnelli, di Olivetti.
ci siamo beccati nerio nesi deputato di rifondazione e in rete imperversa sotto falso nome un alto papavero di capitalia travestito da "compagno", Colombo almeno non deve fare finta di non essere mai stato comunista come fa veltroni da tempo.
Voterò per lui.
Chiedevo poche cose al PD, le stesse che chiesi all'Unione col voto del 2006. Veltroni non ne ha esplicitamente sostenuta nessuna e con ciò ne ha implicitamente negate molte, Rutelli le ha apertamente negate tutte, Fassino ha messo Craxi nel pantheon del PD, insultando tutti gli italiani onesti. Colombo ha detto poche cose: quelle che voglio sentire e che voglio che faccia il PD. Il fatto puro e semplice è che solo lui mi da garanzie, quindi voterò lui e inviterò chiunque conosca a farlo.
Credo molto nell'evoluzione umana. L'ho vista in tante persone, tra cui due grandi giornalisti, Indro Montanelli e Furio Colombo. Credo che l'esperienza a l'Unità abbia segnato profondamente Furio, vero liberal (all'americana), estremista della democrazia e dei diritti umani, galantuomo all'ennesima potenza, gran signore e al contempo intransigente illuminista con tratti giacobini. Uno dei pochissimi personaggi limpidi tra i quasi mille insulsi funzionari di partito che infestano illegittimamente il parlamento.
Furio Colombo indossa la sua cacciata di marca d'alemiana da l'Unità come un trofeo di coerenza. Come Montanelli rifiutò di sostenere la "discesa in campo" del suo editore e venne cacciato, altrettanto Colombo rifiutò di riportare l'Unità alla condizione di fallimentare velina dei DS e continuò a dar voce ai dissidenti, girotondini, Pardi, Flores, Travaglio. Ginsborg, Fisk e tanti altri che pian piano spariscono dalle pagine del giornale fondato da Gramsci, distrutto dal PCI-PDS del dopo-Berlinguer.
Mille volte meglio un uomo di mondo come lui, sensibile, colto e intelligente, figlio del Ghetto. Tanto meglio Furio piuttosto che la banda di spocchiosi, cialtroni, arroganti, incolti mandarini che tiranneggiano il Paese dagli scranni delle segreterie delle cosche partitiche.
Qui c'è un candidato vero e credibile, che ci dà la pssibilità di versare i 5 euro richiesti per votare senza rimpianti. C'è già una buona ragione per occuparsi di PD, essere grati a Furio Colombo e fare il tifo per lui.
Scusa, a scanso di equivoci: per 'carriera pubblica' cosa intendi? Solo la carriera politica?
per 'carriera pubblica' cosa intendi?
quella del segretario di un grosso partito, ad esempio; o quella di un ministro o presidente del consiglio.
e non tirate fuori Sidney Sonnino (che era protestante) o Ernesto Nathan (che era massone).
il ghetto di Roma e' stato aperto nel 1870 (ultimo d'europa) e Roma era (ed e' tuttora) nello stato pontificio.
Avevo scritto "a scanso di equivoci" proprio per questo. Se 'carriera pubblica' vuol dire 'carriera politica', sono d'accordo con te.
Giacobino per nulla mite quando si parla di Israele, ma almeno si discute su basi alte e degne.
Berja, alludi a Sbancor? A me non dispiace quello ceh scrive, illuminaci grazie...
non ho parole per commentare quelle di biraghi, sugli spocchiosi ecc. ma che ci sta a fare comunque insieme agli spocchiosi ecc. del PD? perchè non candida il povero furio colombo - da lui tirato in ballo come sola vera alternativa alla deriva destrorsa di tutta la sinistra che non la pensa come lui (biraghi intendo) in un altro partito, meno infestato di pidocchi poltronieri, spocchiosi, barcaioli, cialtroni, ignoranti, arroganti e chi più ne ha più ne metta?
altro che invocare il 14 ottobre, giorno sognato di non si sa quale liberazione!!!! con i chiari di luna evocati dal biraghi, mi sa che a tanti passi la voglia di andare a votare il 14. tanto, se poi tutto deve essere come prima- frazioni frazioncine ,capetti che si credono illuminati e via dicendo, ossia la solita baraonda, beh....possiamo anche fare a meno del 14. del 15, del 16 e così numerando....che tristezza e che pena.
un blog come il vostero è davvero "in più". perciò dato che non mi interessa e per evitare ulteriori sentimenti negativi nei confronti di chicchessia (persino del biraghi!), vi prego di togliermi dalla vostra lista.
luisa
Sono contenta che FINALMENTE troviate qualcosa che vi piace nell'operazione PD: fosse per gente come voi in questo paese non cambierebbe mai nulla. Siete solo capaci di sputare sentenze con toni e modi DECISAMENTE DATATI.
COSTRUIRE E' UN'ARTE, ci vuole pazienza, determinazione, sempre orientati all'obiettivo ma capaci di perseguire un percorso fatto di PICCOLI PASSI cercando CIO' CHE UNISCE e non CIO' che DIVIDE.
E' ora di alzare il livello!!!!
Una buona settimana a tutti.
Susanna MIlano
ora si comincia a ragionare, grazie Furio!
lu
a dire il vero, non capisco perché votare un candidato evidentemente di bandiera.
"Siete solo capaci di sputare sentenze con toni e modi DECISAMENTE DATATI"
madonna! hai ragione.
Compagni, aggiorniamoci, e tutti in coro cantiamo:
VIVA LA CONFINDUSTRIA!
TRE HURRA PER IL PRECARIATO!
ABBASSO I PERFIDI LAICISTI!
Berja, alludi a Sbancor? A me non dispiace quello ceh scrive, illuminaci grazie
a me non piace per nulla, non si puo' fare politica radicale dirigendo e quindi essendo corresponsabile delle azioni di una delle peggiori banche del pianeta.
poi ognuno e' libero di fare cio' che vuole cosi' come io sono libero di giudicare.
"ci siamo beccati nerio nesi deputato di rifondazione e in rete imperversa sotto falso nome un alto papavero di capitalia travestito da "compagno", Colombo almeno non deve fare finta di non essere mai stato comunista come fa veltroni da tempo."
Amen compagno!
Cacchio, finalmente una valida alternativa a Napo-orso-capo! L'unico neo è l'età, però a questo punto un Colombo presidente mi fa venir voglia di iscrivermi al PD!
Per la serie "i danni del nano": Berja ti ho fatto una domanda perchè NON so già la risposta. I tuoi riferimenti mi sono del tutto oscuri e se ne sai di più mi interesserebbe capirci qualcosa.
"Sono contenta che FINALMENTE troviate qualcosa che vi piace nell'operazione PD: fosse per gente come voi in questo paese non cambierebbe mai nulla."
Gente come voi.
Prima ti dicono "gente come voi", con sommo disprezzo, e poi ti chiedono cortesemente il voto, per costruire e non dividere. Dopodichè, attuano politiche di destra per non dispiacere i loro veri padroni. Che bravi, questi beati costruttori di pace & bene!
Il problema è, in realtà, opposto: è PROPRIO a causa di gente come voialtri che in questo paese non cambia mai nulla: lo dimostrano, tra le altre cose, le scelte fatte sulla TAV e sulla base USA di Vicenza, per non parlare dei CPT e del precariato.
Ma la signora Susanna può star tranquilla: l'Italia è purtroppo ancora piena di gente pronta a votare democristiani/senza pensare all'indomani/a rovinare la gioventù.
Auguri al suo PD, non mi rappresenta e non rappresenta nulla che abbia a che vedere con la SINISTRA.
Secondo me la candidatura di Colombo aiuta la partecipazione di vari radical chic che si sentono più a sinistra e più popolari dei vari leader che passa il convento.
Contribuirebbe in ogni caso a confermare la marginalità di questa posizione "neogirotondina".
Il condizionale è d'obbligo perchè l'astuto Colombo non dice "mi candido e dunque mi dimetto da direttore dell'Unità" (a proposito di conflitti d'interesse,par condicio e altro...). Dice "mi candiderò se le condizioni ci saranno". Cioè lancia il sasso e ritira la mano, in attesa di vedere come butta e sempre pronto a dire che "le regole scritte dagli apparati dei partiti" l'hanno impedito.
Quali? 2000 firme per una candidatura nazionale ? 100 firme in un collegio per una lista collegata ?
Ma fammi il piacere...
Giobbe, ci va una pazienza... Informiamoti che FC non è più direttore dell'Unità da quel dì. Come altrui piacque. Altrui che risveglia sedicenti eleganti signore tanto sdegnate quanto sgrammaticate. Buon segno, vuol dire che dà fastidio.
I tuoi riferimenti mi sono del tutto oscuri e se ne sai di più mi interesserebbe capirci qualcosa
non so cosa intendi, cerca con google "sbancor+lattanzi"; forse c'e' ancora qualcosa in rete di non censurato.
Precisazioni: mi è chiarissimo che Furio Colombo è funzionale anche alla casta. dato per scontato il plebiscito per Il Sindaco, ogni voto in più portato da colombo servirà a celebrare la "grande giornata di democrazia".
Però. Furio Colombo è una persona assolutamente per bene, cristallina e incorruttibile. Lo ha dimostrato quando dirigeva l'Unità (a proposito, la magra di Giobbe la dice lunga sul livello a cui si è abituati a discutere in Italia), rifiutando i diktat d'alemiani e rimettendoci (con grande dolore) la direzione del giornale che aveva fatto rinascere e riportato al successo (si vede oggi che fine fa l'Unità nelle mani del partito). Peraltro Furio Colombo non ha bisogno di poltrone, è totalmente libero di fare e dire ciò che pensa. E lo si è visto spesso in questi mesi.
Quindi. Da un lato c'è il fastidio di avallare l'operazione PD (sostanzialmente lavatrice di panni sporchi e macchina da riciclo). Ma dall'altro c'è la possibilità che le liste di Colombo portino facce nuove nella costituente.
Vale dunque la pena di seguire con attenzione le mosse di Furio. Se - dico "se" - nelle sue liste farà spazio a nomi estranei alla casta, allora varrà la pena di sostenerlo con ogni mezzo.
5 euro? diocane questi non vogliono far votare la sinistra.
A parte il voler essere tolta dalla mailing list, cosa che faccio immediatamente, io non ho proprio capitto uno zic di quello che dice Marialuisa Arleoni. Cioè, non ho capito che cosa sostiene. Qualcuno mi illumina per favore?
Dice che non devi parlare al manovratore.
trovo positiva l'autocandidatura di colombo. più personaggi credibili e autorevoli saranno della partita, più la partita sarà interessante e a sua volta credibile.
trovo invece assurdo tirare in ballo il fatto che colombo sia ebreo, come ragione (preventiva) di un suo eventuale insuccesso. il 99% dell'opinione pubblica non ne è nemmeno a conoscenza, tanto la questione è sentita nel dibattito politico... e quand'anche divenisse cosa nota, non sposterebbe di una virgola la stima/disistima dell'elettorato, di sinistra e non, nei confronti di colombo (magari qualche militante di forza nuova o della fiamma tricolore potrebbe averne a male, ma, temo, senza avere la possibilità di incidere granché).
Alberto, c'è un problema di fondo. Io non capisco il ragionamento che fai. Perchè gioire per l'ingresso nel PD di una (presunta) brava persona dalle buone intenzioni (stessa cosa che facesti con Scalfarotto), quando la prima cosa che mi auguro, da sinistra, è che "l'operazione PD" FALLISCA clamorosamente?!
"Berlusconi è (politicamente) vivo e combatte insieme a loro", e su questa solfa ci tengono in catene da anni; quel che non ci dicono è che Berlusconi combatte anche insieme a noi, ma noi Susanne e Marieluise manco ce ne accorgiamo.
Se Colombo vuole non soltanto dire, ma anche fare qualcosa di sinistra, può andare SUL SERIO a sinistra. Ah già, ma dimenticavo che Diliberto & Co. son tutti filopalestinesi...
Furio Colombo è un grande come giornalista e come cittadino. Come direttore ha difeso la libertà di stampa e la libertà di tutti.
considero la candidatura di Colombo un fatto estremamente positivo; il PD ha senso solo se saprà essere un fenomeno autenticamente democratico e riuscirà a dare espressione diretta a tutti coloro che non si riconoscono negli apparati storici DL e/o DS. La candidatura di Veltroni è stata probabilmente "anticipata" per dare una boccata d'ossigeno al governo ma questa anticipazione ha a mio avviso un prezzo molto alto. Se qualcuno è interessato, posso volentieri spiegarlo; mi limito qui a dire che la candidatura di Colombo, per improbabile che sia la Sua elezione a segretario, ridà una speranza ed una ragione di partecipazione anche a chi come me cominciava a sentire troppo puzzo di sacrestia, di giochi fatti, di messaggi in codice etc al punto da dubitare che valesse ancora la pena di parteciparvi.
Siamo con Alfredo Reichlin una delle colonne portanti della sinistra italiana:Quarto congresso della sinistra giovanile dal PCI ai DS.
D Come è cambiato il rapporto tra giovani e la politica e giovani e il Partito ?
R - Beeee non è ancora cambiato abbastanza , il congresso attuale, perlomeno per quello che ho seguito dalla relazione che dagli interventi, finalmente pone il vero problema, e cioè che il cambiamento del mondo, il problema dell’Italia e ciò sta accadendo che ha valore storico epocale, richiede che sia protagonista una nuova generazione italiana , altrimenti il paese resta ai margini di tutto questo. quindiUna cosa molto importante ma anche molto drammatica dare alla gioventù farla uscire dal silenzio, dallo scetticismo e dargli invece la consapevolezza che è giunta la sua ora.
Nei grandi cambiamenti della storia in italiana ma poi vediamo cosa sta succedendo in Asia, sono questi grandi masse giovanili le protagoniste altrimenti non succede niente.
D- Cosa dovrebbero fare il governo, comunque gli uomini politici italiani appunto per incentivare questa partecipazione giovanile ?
R- Gli uomini politici italiani dovrebbero cambiare profondamente il loro modo di fare politica, loro, non parlo di tutti ovviamente ma la maggioranza di essi, sono una oligarchia, chiusa in se stessa, che parla solo tra di loro, che non parla al paese, ma parla soltanto, sta dentro il palazzo , è vero, io non ho paura di dirlo, sta dentro il palazzo, non parla alla gente , cosa vuol dire parlare dalla mattina alla sera di riforme elettorale, sono fondamentali le riforme , ma la gente non capisce nulla della differenza io non ho mai sentito parlare De Gasperi o Togliatti di cuneo fiscale: parlavano di grandi ideali questo deve fare la politica
D -Cosa consiglierebbe, invece, ai giovani per farsi sentire?
R - Sparare sul quartier generale.
Intervista del 2.3.2007 Congresso della Sinistra giovanile.
Auguri e buon lavoro a Furio Colombo
Perchè io so che battendo sopra un chiodo può anche crollare la casa ( intervista a Furio Colombo - Pasolini 1.11.1975 Siamo tutti in pericolo).
OT: grazie berja, mi mancava quella parolina per sapere di cosa parlavi. Come facevo a sapere che si chiamava Lattanzi?
A Giobbe vorrei dire, guarda che Furio Colombo è una vita che non è più direttore dell'Unità, mi spieghi di quale conflitto d'interesse vai parlando?
Ragazzi è la prima volta che intervengo qui. Stimo Furio Colombo da un bel po' di tempo e concordo praticamente su tutto quello che ha scritto sull'editoriale dell'Unità. Ora, la domanda è: sapete dirmi come ci si può adoperare concretamente a sostegno della sua candidatura - a partire da un'eventuale raccolta firme? grazie
avrà il nostro appoggio e voto.
Gent.mo Senatore,
sono stato favorevolmente impressionato per la Sua decisione di partecipare alle prossime primarie del nuovo PD, fornendo così alle medesime un significato pluralista e democratico.
Sono da sempre un suo estimatore per tutte le iniziative da Lei svolte nei vari settori : industriale (Olivetti, Fiat, ecc.), giornalistico, parlamentare e televisivo, nelle quali riunioni, ha sempre espresso ed esprime la Sua passione per una politica democratica intervenendo sempre con intransigenza verso una appendice politica berlusconiana, che tanti danni ha creato al vivere civile italiano.
Fra l’altro vorrei ricordarLe un mio lontano ed ”indimenticabile” incontro con Lei (anni ’60) a Milano presso la sede OLIVETTI di Via Clerici, dove svolsi con Lei un colloquio, che determinò la mia assunzione in Olivetti (Divisione Elettronica - Ing. Beltrami) e dove poi sviluppai, a significativi livelli manageriali la mia carriera, ricavandone entusiasmanti esperienze sia in Italia (Ivrea, Roma ed altre sedi italiane) che in attività presso le maggiori consociate del Gruppo.
Le confermo il mio voto e tutta la mia disponibilità per una promozione nei Suoi confronti nell’ambito della cerchia delle mie amicizie.
Rimango a disposizione di eventuali sue indicazioni in proposito e, con l’occasione La prego gradire i miei più cordiali saluti ed ossequi.
Ing. Giorgio Casini
Mi sento di appoggiare in toto la candidatura di Colombo per ciò che si propone, per dare finalmente una nuova impronta alla politica che verrà (...perché verrà, verrà, che lo si voglia o no). Mi sembra che Colombo sia uno dei pochissimi (l'unico?) che abbia compreso il reale pericolo per la democrazia che Berlusconi costituisce. Non è SILVIO BERLUSCONI - himself - il problema, ci mancherebbe altro: di cafoni arricchiti ce ne sono anche troppi... ma quello che egli rappresenta: lo spregio di qualunque regola e legge, l'ignoranza più crassa accompagnata alla illusione del danaro-potere aqualunquecosto che purtroppo fa sempre proseliti. Forza Furio, a Lussemburgo parlerò di te.
Su Colombo ci sarebbero molte obiezioni. Che è ebreo, che è filoamericano, che è cresciuto all’ombra di Agnelli. Ma negli ultimi anni ha dimostrato,l da direttore dell’Unità, di avere maturato un percorso di vita che l’ha portato ad altre conclusioni. E ci ha messo sempre la faccia.
Ma la sua candidatura mi convince più della melassa di Veltroni. Walter dice che bisogna dialogare, che deve finire il clima di guerra. Ma con chi si deve dialogare? Con piduisti, mafiosi, ricattatori, corruttori, tangentari, ì servizi più o meno deviati?
ma scherziamo? Come se quella italiana fosse una normale destra europea.
Colombo,m insieme a pochi altri, continua a tenere alta la bandiera dell’antiberlusconismo.
Perché l’antiberlusconismo è il programma migliore che possa darsi una sinistra.
Perché significa risolvere il conflitto di interessi e la questione dell’informazione TV che avvelena il paese da 15 anni.
Significa farla finita con i mafiosi e i corrotti in parlamento. Significa la speranza che i ladri vadano in galera. Perché il problema principe del paese, anche se ormai misconosciuto, è il ripristino di un minimo di legalità, senza la quale tutto il resto sono chiacchiere.
Colombo è una persona per bene ed oggi come oggi questo vale più del distinguo tra destra e sinistra.
Pertanto credo che lo sosterrò. Perché votare per Veltroni significa garantire tutto l’apparato dalemiano-fassista, conrutelli-marini-mastella al seguito che credo debba essere spazzato via.
altrestorie
Essere Ebreo meritava obiezioni solo in Germania, tra il 1933 e il 1945. Una cosa migliori in assoluto di Colombo è proprio la dimostrazione di come si possa essere di sinistra senza complessi, e parimenti senza complessi si possa dire che Fidel Castro è un dittatore e che Hamas è una banda di assassini...cosa, quest'ultima, che l'attuale ministro degli esteri fa fatica ad affermare pubblicamente.
Furio sei un GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA STIMA PER FURIO COLOMBO E' MASSIMA E SI BASA SIA PER IL LAVORO GIORNALISTICO CHE DALLA VIS POLEMICA A DIFESA DELLE RAGIONI DELLA SOCIETA' CIVILE DIMOSTRATA NELLE RARE E PER NULLA INTIMIDITE PRESENZE TELEVISIVE ALLE PRESE CON L'ARROGANZA DEGLI INTERLOCUTORI DI DESTRA I CUI FALSI "IDEALI" SONO SEMPRE AL SERVIZIO DEL PADRONE.
UN CALOROSO AUGURIO E UN GRAZIE A COLOMBO PER AVER DECISO DI ASSUMERSI L'INDISPENSABILE URGENZA ANTIBERLUSCONIANA EDULCORATA DALLA VOLONTA' DI "DIALOGO" DI CERTO CENTRO-"SINISTRA" I CUI EFFETTI BIPARTISAN LI ABBIAMO PAGATI CON 5 ANNI DI POTERE BERLUSCONIANO.
GRAZIE.
FABIO MAIORANI
Vi prego finitela con questi riferimenti penosi alla razza, vi vorrei ricordare che siamo nel 2007. E poi questa imputazione di antiamericanismo che si fa a Veltroni o a Colombo la trovo stucchevole. L'america è un paese importante, che ha dato inizio a molte grandi conquiste dell'umanità, che ha prodotto persone come Luther King o Kennedy per dirne un paio, che ora ha un candidato come Obama... il popolo americano è per molti aspetti meraviglioso. Poi si può criticare la politica di imperialismo, violenza, paura e quant'altro, ma ripudiare il paese in quanto tale francamente lo trovo infantile.
E poi Veltroni... io sosterrò con entusiasmo Colombo, che è un massimo galantuomo, e spero che abbia peso nel PD, darà un contributo indispensabile per fare un partito che non abdichi alla giusta intransigenza verso le porcate che abbiamo visto spesso negli ultimi anni, per una politica più etica e meno criminale. Ma Walter fa il gioco suo, (i suoi giri di Walter scriveva un giornalista) è ovvio, evita lo scontro, vuol unire tutte le sinistre, vuol magari raccattare qualche voto anche a destra con quei suoi discorsi di apertura, per non avere magari un domani una situazione in senato come quella di oggi. E antiproporzionalista ma non firma per il referendum, è ateo ma intitola la stazione Termini al papa, è un mediatore con una base morale, non un estremista inciuciatore, e io credo che farà un ottimo lavoro, e sapete bene tutti che ce n'è bisogno. Cerca di piacere a tutti ma non è un populista, è un politico vero, come pochi, con passione, cosa rara. Io mi fido di lui.
Dobbiamo sostenere chi vuole un'Italia moderna, I vari Veltroni, Bersani, Colombo, Di Pietro etc.. a prescindere dalla loro storia o localizzazione politica, contro il vecchio, contro i clericali dello scontro etico, contro i mafiosi criminali delle destre (e non solo), contro quei comunisti che francamente non sembrano essersi accorti che il millennio è cambiato (vedi il manifesto di Bertinotti) e ancora inciuciano col sindacato, e sembrano interessati solo alle pensioni di mezza età, mentre in ammortizzatori sociali si spende solo l'1% della spesa previdenziale. Dove sono finiti i post-it di rifondazione e il sostegno ai precari, ma vadano a cagare.
Voltiamo pagina, veramente.
Sono d'accordo con Alberto Biraghi e alterstorie. Quella di Colombo mi sembra un'ottima candidatura. Andro' a votare per le primarie solo se ci sara' una candidatura espressione della societa' civile come la sua. L'unico dubbio effettivamente e' legato all'eta' non perche' per forza giovane e' bello ma per le perplessita' riportate da Larry al punto 1).
esiste un'altra candidatura..
è il più giovane candidato alla segreteria del partito democratico:
guardate su www.partitodemocratico.tk
mi sembra un personaggio interessante..
Dal 1967 sono stato elettore PCI, poi PDS, poi DS.
Avevo già deciso la mia astensione sulle primarie PD, e anche alle prossime poitiche, in quanto non mi sentivo più rappresentato da nessuna forza politica.
Ora invece voterò per Furio Colombo,l'unico personaggio dell'attuale panorama in cui un cittadino che crede nello stato laico e liberal-democratico possa riconoscersi.
alterstorie ha scritto: "Su Colombo ci sarebbero molte obiezioni. Che è ebreo, che è filoamericano, che è cresciuto all’ombra di Agnelli"
Madonna quanto sono vecchi dentro certi di voi, dividendo il mondo in buoni e cattivi , in noi e loro, non date una mano a migliorare le cose, anzi, seminate intolleranza. Ovvio che non si può ragionare con Berlusconi e i vari P2isti, ma il realismo è un'altra cosa. E la realpolitik è l'unica che ha sempre dato qualche risultato, non le chiacchiere...
Lorenzo, sono d'accordo con te.
La candidatura di Furio Colombo mi ha fatto ricredere sulle primarie: pensavo che queste elezioni servissero ad incoronare Veltroni, ed invece andrò a votare alle primarie e voterò per Furio Colombo, che è uno dei pochi che dei Ds a votato no al indulto, è antiberlusconiano come me, insomma mi rappresenta.
Ho appena letto la lettera aperta di Furio Colombo al PD assieme ad una di Paola Gaiotti de biase ed è aumentata la mia indignazione per le regole partorite dai 45 giganti del pensiero. Premetto che sono un attivista indipendente molto impegnato in questo progetto, ma credo che a queste balorde condizoni lascerò perdere tutto. Essendo coetaneo di Furio Colombo ho una lunga esperienza di vita anche politica in questo paese dove prevalgono sempre i furbi quindi prevedevo difficoltà ma speravo che ciò stesse finendo invece si ricomincia sempre con la stessa mentalità ben conosciuta. Mi spiace per Prodi che stimo e per pochi altri come lui ma credo che se và avanti così con una nuova sicura vittoria dell'INNOMINABILE me andrò a finire i miei giorni fuori da questo povero Paese che tanto amo . Comunque per tentare di dare un contributo a Colombo perchè non copia il sstema della Rosy Bindi che ha messo in atto una raccolta di firme in tutta Italia che viaggiano per posta?? Credo che lui possa avere accesso a verificare quel sistema e trovare anche persone disposte ad aiutarlo . Se lui vuole rispondere la mia mail è toffols@alice.it Silvano Toffolutti
non ti fermare
ce la faremo a far sentire voci di sinistra nel partito democratico e non solo fuori di esso
il mondo della sanità ha bisogno di un orientamento laico , con allargamento dei lea, di una bioetica trasparente
le regioni in deficit hanno bisogno di rinnovare completamente la rotta , anche se attualmente governate dal centrosinistra
Malgrado mille e mille e mille dubbi sul PD, ho deciso di dare una mano a Colombo. Sul mio blog ne parlo più diffusamente: http://lucianocomida.blog.kataweb.it/il_ringhio_di_idefix/2007/07/con-furio-colom.html
Io abito a Trieste: se qualcuno vuol entrare in contatto con me e unirsi nel sostegno a Furio, mi scriva sul blog o a luciano.comida@libero.it. Anche per capire come e cosa si può fare per sostenere questa candidatura.
sono a disposizione per la sua elezione a segretario del PD e se possibile essere candidato nella sua lista; attualmente iscritto al DS ricopro la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Olevano Romano- la miea email è onairam54@tiscali.it
La candidatura di Furio Colombo dà una risposta a chi credendo nel valore del progetto PD vuole che nel concitato dibattito delle prossime settimane siano vincenti i fini sui mezzi ,l'approdo finale sulla capacità di navigare.
Credo che chi non sottovaluta l'avvilimento della società nostra su tanti argomenti che alla fine riguardanola dignità della cittadinanza ,trovi nuovo slancio all'annuncio della sua candidatura.
Poi,anche se sarà un altro,quello non sarà stato da meno su questo terreno e se sarà lui e magari non sarà il premier perchè il premier attuale porterà a scadenza il suo incarico-ricevendo il meritato grazie -Furio Colombo avrà dato un contributo al patrimonio di dignità che il PD eredita dai suoi genitori e che penso sia la sola garanzia di coesione delle pluralità di opinioni e di tradizioni.
lionello .Genova
Ci mancava alle primarie un ex membro del cda di finanziarie torinesi con sede legale alle Cayman.PER NOVE ANNI.
IL PD è davvero un caleidoscopio di personalità illustrissime.
sono d'accordo, la candidatura di Furio Colombo è la prima bella notizia da quando si parla di PD. In questo squallido panorama politico-giornalistico una persona come lui è preziosa e la sua scesa in campo mi "costringe" ad andare a votare. buon lavoro