Beh generalmente già da qualche anno l'avvento dell'infotainment (mistura perversa di intrattenimento e notizia) ci propone l'urlo dialettico come LO standard che premia, sottolinea, valorizza. L'enfasi misurata è scomparsa dal linguaggio mediterraneo, rintanatasi nelle produzioni di certe grigie trasmissioni radiofoniche nordiche o anglosassoni riservate a uomini e donne "in là cogli anni".
È altresì vero che il tono adrenalinico premia e valorizza egualmente lo stupro, il gol, e la notizia mondana, al punto tale che bisogna trovare un'ulteriore chiave di comunicazione "forte": l'immagine violenta, choccante, l'intervista impietosa e/o rabbiosa. Tutto diventa urlo, rabbia, scarica d'adrenalina, ciò che prima era culturalmente reprimevole ora è "stile".
Non si stupisca quindi il buon Sgarbi (e neppur Botero) se qualcuno, in maniera tutto sommato molto delicata, dedica un "viva!" a ciò che la maggior parte di noi (etero & lesbo) di più ama.
Se fosse stato lui, Vittorio, avrebbe probabilmente inciso col trapano "viva la figa", tanto per essere sicuro di lasciare un segno indelebile della sua presenza e della sua attitudine alla comunicazione "di livello"....
il problema della cultura spettacolo non nasce oggi con sgarbi, semmai sgarbi lo porta alle sue estreme conseguenze. Da anni comuni, comunelli, provincie, regioni, si dannano l'anima per l'evento. Una iniziativa che quale che sia il suo livello dia visibilità. Attenzione non partecipazione di pubblico! visibilità sui media. Così mostre e spettacoli che fanno clamorosi flop sono dei successi. La colpa non è solo dei politici. Vi è un ontreccio di interessi tra curatori, autori, editori, allestitori, mercanti, impresari ognuno dei quali guadagna. Vi sono mostre in cui l'allestimento vale da solo più di tutta la mostra. Inaugurazioni con kermesse che coprono la modestia dei prodotti esposti (dico prodotti per proposito)o delle interpretazioni. Vi è un rimedio? si semplice e banale. Lasciare queste iniziative al libero mercato sospendendo i contributi. dedicando i quattrini ad opere che restano. quali: biblioteche, musei, sale, impianti fissi, etc etc. Lo stato dovrebbe fornire i supporti per una produzione culturale non produrre cultura. perchè oggi c'è la mostra spettacolo di sgarbi, ieri c'è stato il libro a fumetti della regione, domani che ci sara?
si possono fare molte dotte elucubrazioni sul perche' degli sfregi. le argomentazioni poi mi paiono una tirata.
io dico la mia:
se quando fai uno sfregio sai che puoi farla franca, perche' non farlo?
da Previti e Sgarbi (condannati eppure impuniti) giu' giu fino al piccolo delinquente metropolitano, qui da noi il crimine e' impunito.
se il crimine venisse punito, i delinquenti ci penserebbero due volte prima di rendere una citta' del nord italia, ricca di arte e tradizioni equivalente alla periferie di Gaza.