Foto di Welby e rosario del Papa «Una fine orribile, non finisce qui»
di Alberto Pinna
ALGHERO — Maddalena Nuvoli, come al solito, non le manda a dire: «L'hanno ucciso, l'hanno fatto morire di fame e di sete». Nella stanza accanto il suo Giovanni è come lei tante volte aveva immaginato. Ha vissuto questi anni tremendi dividendo con il suo uomo sofferenze e battaglie, pensando spesso a questo giorno: «Indosserà l'abito "buono" del matrimonio, un completo blu scuro, i guanti bianchi con i quali reggeva la statua del Cristo alle processioni della Settimana Santa, la camicia candida senza cravatta ».
Così è. Nuvoli era una montagna d'uomo, alto un metro e 84, novanta chili, un atleta. «Quando arbitrava le partite di calcio lui correva più di ogni giocatore», ha ricordato Franco, un amico che ha scritto sul quaderno blu vicino alla porta: «Caro Giovanni, oggi sono felice perché hai finito di soffrire». Ma la Sla non perdona, il suo corpo sembra ora quello di un bimbo che riposa in un vestito di un adulto. A fianco, i fiori che amava: un grande mazzo di girasole, d'un giallo acceso e fin troppo allegro.
Nella stanzetta non c'è più il sintetizzatore vocale, via anche la foto di Demetrio Vidili, il primario di rianimazione «amico» di Giovanni e amico/nemico di Maddalena. «Il passato non c'è più». Nella parete di fronte l'immagine di un Cristo risorto e del Sacro Cuore di Gesù. Maddalena ripete: «Lo hanno fatto morire di fame e di sete». Ce l'ha con tutti e con nessuno. Ripete ancora: «E' morto di fame, grazie allo Stato ». Si sfoga: «Questo non è un paese civile».
Ha parlato tanto Maddalena, che ora le rimane poco da dire. Le umiliazioni. «Ricorda? Quel direttore sanitario che voleva trasferire Giovanni dall'ospedale in una casa di riposo. "Ci costa 200 euro al giorno", mi diceva. Per me suo marito è un numero». E lei, una tigre, «contenta di essere stata messa alla porta da uno così». Gli attimi (pochi) con qualche sorriso. «Prima di me aveva una fidanzata. Un giorno mi disse: "Vorrei rivederla, che ne pensi?". Lei non stava più in Sardegna, l'ho aiutato a rintracciarla. Lei è venuta a trovarlo che Giovanni era già immobile e non parlava più. Gli ha regalato un cd con la musica dei loro tempi e Giovanni, anche in ospedale, riusciva a rilassarsi quando l'ascoltava».
Straordinaria donna, Maddalena. Anche quando chiama i giornalisti (forse perché la morte peggiore per Nuvoli era quella di andarsene in silenzio: come invece quasi è stato) e quando li caccia, perché «in un giorno come questo voglio un po' di rispetto e credo di avere il diritto di essere lasciata in pace».
Non ha mai chiamato il marito «Giovanni »: semplicemente «Nuvò». Maddalena era tutto e Nuvò si fidava soltanto di lei. Quando ha deciso di non accettare più cibo e acqua aveva paura che gli imponessero l'alimentazione forzata e ha raccomandato: «Non ditelo a nessuno, non voglio che anche questa volta mi impediscano di morire». Fino all'ultimo Maddalena ha lottato: «Se ho un rimpianto è non essere riuscita a farlo morire dolcemente, come lui voleva. Ha sofferto, tanto». Ha la voce ormai stanca quando mormora: «Non finirà così» e guarda il suo uomo, ormai fra i simboli delle lotte per i diritti civili, accanto a Luca Coscioni e Piergiorgio Welby; e però fra le mani, giunte in preghiera, ha voluto il rosario che a Pasqua gli ha inviato, con la speciale benedizione, papa Benedetto XVI.
itaglia il paese della vergogna. Il paese più incivile tra i cosiddetti paese civili ed evoluti.
Riposa in pace Nuvò, anche se la chiesa non volesse celebrare il funerale (io spero che non arrivi a tanto). Dio di fronte al quale ora tu sei nella Sua infintà bontà saggezza e giustizia ti accoglierà tra le sue braccia come il Figlio suo prediletto, viste le sofferenze che hai dovuto patire.
Ciao Nuvò
a Welby niente funerali in chiesa, all'avvocato penalista di milano che s'e' suicidato invece si'.
per i preti le regole vanno cambiate ogni volta a seconda della situazione e della convenienza.
chissa' se questo lo considereranno un sommerso o un salvato. di certo la chiesa cattolica giudichera' in base al solo criterio che conosce: i soldi e il potere.
mentre questo povero cristo sceglieva ma morte di fame come un cane per riprendersi quel minimo di dignità che la malattia gli aveva tolto, il deputato più sconcertante del secolo, luca volontè, dichiarava alla stampa: ''Guardiamo con preoccupazione alla
decisione del Gup di Roma, che ha prosciolto il dottor Riccio dall'accusa di omicidio del consenziente: quanto accaduto oggi genera un grave precedente giuridico a cui tutti potranno rifarsi, prime tra tutti le lobby pro eutanasia, per avere campo libero e introdurre la pratica nel Paese.
Dopo la decisione del Gup, alla quale si puo' ricorrere comunque in appello qualcuno ha gia' pensato di strumentalizzare l intera vicenda per pretendere una legge sul testamento biologico. Purtroppo per loro, i dati dell'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri confermano la completa inutilita' di un provvedimento di questo tipo, al quale noi ci opporremo con forza in ogni sede,preferendo un rapporto di vera alleanza tra medico e paziente e favorendo la cura invece della morte''.
Ormai si va all'indietro come i gamberi. La retromarcia innestata da ratzinger e i suoi sgherri si è rimangiata pure il testamento biologico, che da almeno un decennio è invece ritenuto fattibile e auspicabile da fior di bioeticisti cattolici e che pure è stato appoggiato dalla Conferenza episcopale spagnola e svizzera.
Mentre la gente si lascia morire di fame per uscire da uno stato di minorità insopportabile, questi farisei grondanti ipocrisia gridano il loro sdegno e si stracciano le vesti. Ci fosse un vero Cristo li prenderebbe a calci nel culo.
Prima ateo Russelliano, da anni ho maturato la convinzione "scientifica" dell'esistenza di un piano trascendente, svincolato dall'immanente.
Francamente ho dubbi che ci sia il "Dio padre" come dipinto dai cristiani.
Ma oggi spero fortemente di sì.
E che li strafulmini tutti!
Non capisco xchè vi incazzate tanto se la chiesa decide di non svolgere i funerali?
Loro hanno delle leggi che vanno rispettate non le accettate, bene io senza chiesa sto benissimo.
caro franc: il problema non sta nei funerali in sè, sta nel fatto che la Chiesa cattolica ha negato i funerali a Welby per un mero motivo di strategia politica. Infuriava il dibattito sull'eutanasia e la Chiesa ha scelto di sottolineare chiaro e tondo la sua posizione lasciando la moglie di welby fuori da una chiesa, mentre decine di suicidi al giorni vengono benedetti da santa madre ipocrita chiesa. Ecco, quello che non va. Il baratto di un ruolo che dovrebbe essere pastorale, di guida e di conforto spirituale, con meri calcoli politici.
e se la chiesa si intromette nella mia vita io ho tutti i diritti di giudicare 'da che pulpito viene la predica'.
si facessero solo seghe in sagrestia col campanaro, a me andrebbe benissimo. il problema e' che fanno anche altro.
vedi minimamoralia anche fosse stato un calcolo politico il suicidio non è ammesso punto.
Se ti va bene sei accettato dall'istituzione chiesa altrimenti vai per la tua strada, come faccio io.
Anzi mi stupirei se i fuberali venissero concessi ai suicidi.
Io poi questa intromissione esagerata nella nostra non la percepisco o forse non mi interessa.
"il suicidio non è ammesso punto"
pero' intanto beatificano calabresi...
che vogliano farci bere la bufala del "suicidio" di Pinelli? o l'omicidio va bene?
in effetti a pinochet i funeraloni in pompa magna glieli hanno fatti
franc i funerali ai suicidi li fanno.
a welby no, punto.
Appunto mi stupiscono quelli che vengono fatti anzichè quelli che non vengono fatti
...chiediti perche'...