Totò antimafia
di Marco Travaglio
Mentre ti sale lo sconforto e ti vien da pensare che «questi sono come Berlusconi», una mano amica ti manda un’intervista di Totò Cuffaro al Giornale di Sicilia. E ringrazi di cuore Cuffaro, perché finché ci saranno lui e i suoi mandanti sarà difficile per il centrosinistra, nonostante gli sforzi, diventare come Berlusconi. Il governatore, fotografato senza la tradizionale coppola, annuncia che la sua Regione «vuol entrare nella gestione dei beni confiscati alla mafia, per accelerare il processo di assegnazione a enti o associazioni che li sfruttino per promuovere sviluppo e legalità». E minaccia di pubblicare ogni tre mesi «il bilancio trimestrale dell’attività della Regione contro Cosa Nostra». È vero che, se Pomicino e Vito fan parte dell’Antimafia, se Previti è onorevole, se Fiorani si propone come difensore civico dei consumatori dalle truffe delle banche, se Pollari è giudice del Consiglio di Stato e Pio Pompa dirigente della Difesa, se Gianpaolo Nuvoli che voleva impiccare Borrelli in piazza è direttore generale al ministero di Giustizia con delega ai diritti umani, manca solo Fabrizio Corona garante della Privacy. Dunque anche Cuffaro, imputato per favoreggiamento mafioso e indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, può partecipare alla lotta alla mafia. Non sarebbe la prima volta: l’aveva già fatto il suo amico Francesco Campanella, il giovanotto a mezzadria tra la politica (presidente dei giovani Udeur e del consiglio comunale di Villabate sciolto 2 volte per mafia) e il clan Mandalà, che fornì i documenti falsi a Provenzano per la trasferta ospedaliera a Marsiglia e, quando si sposò, esibì come testimoni Cuffaro e Mastella. Bene, Campanella era solito organizzare marce antimafia: premiò pure Raul Bova per l’indimenticabile interpretazione del Capitano Ultimo. Quindi non facciamo gli schizzinosi: se Cuffaro vuole lottare anche lui contro la mafia, lo si lasci entrare. Tutto si potrà dire tranne che non si tratti di un esperto del ramo. «Le procedure di assegnazione dei beni confiscati alla mafia», sdottoreggia il governatore imputato, «sono troppo lente. Ho chiesto al ministro degl’Interni di entrare nella gestione». Così, fra l’altro, si garantirebbe la necessaria continuità fra il prima e il dopo: l’assemblea regionale siciliana ha sei deputati indagati per mafia e un vicepresidente arrestato. Se i beni confiscati alle cosche passassero alla regione, nessuno noterebbe la differenza e si eviterebbero pericolosi salti nel buio. Ma Totò Antimafia si spinge oltre e promette «controlli preventivi nel sistema dei finanziamenti» pubblici e dei fondi comunitari di Agenda 2007, «affinché le risorse siano utilizzate al meglio evitando infiltrazioni mafiose». Anche perché «ancora si incontrano difficoltà a ottenere, in sede di assegnazione degli appalti, la certificazione antimafia». E meno male che la certificazione non devono rilasciarla anche i politici, altrimenti lui avrebbe qualche problemino. E così il suo spirito-guida Calogero Mannino, imputato di mafia, adulterazione di vini e truffa allo Stato finalizzata alla concessione di finanziamenti pubblici alla sua azienda vinicola Abraxas, dunque senatore dell’Udc: ieri la Guardia di Finanza, su ordine del gip di Marsala, ha sequestrato all’azienda beni per mezzo milione. Chissà se Mannino aveva la certificazione antimafia: pare di no, visto che di recente aveva dovuto dimettersi da presidente del Cerisdi, il centro studi palermitano d’eccellenza, perché il prefetto gliel’aveva negata, tagliando fuori l’istituto dai fondi pubblici. Mannino ottenne l’immediata solidarietà di Buttiglione e Cesa, ma pure da Follini, ultimo acquisto del Pd: tutti sdegnati contro il prefetto che osa negare il certificato antimafia agl’imputati di mafia. Mannino, sobriamente, lo paragonò ai prefetti fascisti «che mandavano al confino Gramsci e Pertini». Ora Totò illustrerà i propri solidi meriti antimafia («abbiamo finanziato la ristrutturazione di un capannone da adibire a laboratorio di indagine chimica della polizia scientifica») in un libro, ovviamente a spese della Regione: «Il nostro no alla mafia». L’ultima volta che patrocinò un libro - un’enciclopedia sulla Sicilia - incaricò Andreotti di compilare la voce «Salvo Lima». Questa volta, per cambiare, potrebbe affidare la prefazione a Dell’Utri.
"Mentre ti sale lo sconforto e ti vien da pensare che «questi sono come Berlusconi», una mano amica ti manda un’intervista di Totò Cuffaro al Giornale di Sicilia. E ringrazi di cuore Cuffaro, perché finché ci saranno lui e i suoi mandanti sarà difficile per il centrosinistra, nonostante gli sforzi, diventare come Berlusconi"
Eh, eh, ma sai che lo penso spesso anch'io...
Cuffaro ha il subdolo progetto di far dimenticare a tutti dei suoi processi per contrappasso, mostrandosi come un politico impegnato nella lotta alla mafia. In campagna elettorale ebbe il coraggio di mostrare le sue "credenziali" (cartelloni in tutta la città con scritto "La mafia fa schifo") contro uno dei simboli della lotta antimafia: Rita Borsellino. Se davvero il ministero degl'Interni dovesse affidargli la gestione dei beni confiscati alla mafia, questi andrebbero tutti ad amici e parenti, perché è questo il tipo di gestione che Cuffaro fa della Regione Sicilia; e gli amici e parenti di Cuffaro spesso sono mafiosi, para-mafiosi o almeno in odor di mafia.
Ma perché ve la prendete con il povero sig. B.? Sua Eccellenza il Governatore Vasa Vasa sarà presto il pivot delle alleanze di nuovo conio richieste da Rutelli......
l'hanno votato centinaia di migliaia di siciliani, e per due mandati consecutivi. se lo tengano e sprofondino, come tutto il meridione, tenuti come cani alla catena da questi signorotti feudali. c'è una sindrome di stoccolma che tiene uniti elettori ed eletti, nelle mie terre. di quella sindrome non ho mai avuto alcuna compassione.
queste cose succedono quando certi presunti statisti considerano patrimonio del paese cio' che proviene anche dal malaffare, concordo con minima, volendo, le cose possono cambiare...
@minimamorali: concordo,in parte:-) nel senso che se per molto,troppo tempo, mafia e stato,cioè chi ti dovrebbe difendere dalla mafia,sono stati e sono la stessa cosa....difficile spezzare la catena che ti tiene legato.
credo che ci sia molta gente onesta,che per cmapare è costretta a girarsi dall'altra aprte,purtroppo.
totò cuffaro contro la mafia è come montgomery burns contro il nucleare.
http://www.gianfrancomicciche.net/
@@l'hanno votato centinaia di migliaia di siciliani, e per due mandati consecutivi. se lo tengano e sprofondino, come tutto il meridione, tenuti come cani alla catena da questi signorotti feudali. c'è una sindrome di stoccolma che tiene uniti elettori ed eletti, nelle mie terre. di quella sindrome non ho mai avuto alcuna compassione.
Postato da minimamoralia - Mercoledì 25 Luglio 2007 alle 9:08
mi dici perche' non e' la stessa cosa con le regioni a guida di c/sinistra.
in campania il sig, bassolin.do con i suoi collaboratori..sic. da sedici anni non fa altro che depredare,siamo ridotti alla fame.
ha speso negli anni ,miliardi in consulenze esterne.e alle elezioni c'e' chi poi lo vota,non ha bisogno nemmeno di farsi la campagna elettorale.ed in questo certa sinistra e' maestra.anzi e' DOCENTE.
Per quanto riguarda lo sprofondamento,sai come recita un detto?
Chi vo' 'o male e llate,'o suoie sta' arreta 'a porta.(se non lo comprendi, te lo traduco in lingua ita.
antonio: e secondo te bassolino o cuffaro fanno differenza? secondo te destra e sinistra hanno qualche significato nella scansione eletto/elettore in buona parte del meridione?
Non me ne frega nulla di bassolino e cuffaro. Mi interessa la gestione clientelare, latifondista del territorio che governano come vassalli.
Riguardo alla frase in dialetto, traducila pure, anche se la intuisco. E sullo sprofondamento, ammetto, il termine non è consono alla situazione del meridione che conosco. Il termine esatto è terra bruciata.
@@@antonio: e secondo te bassolino o cuffaro fanno differenza? secondo te destra e sinistra hanno qualche significato nella scansione eletto/elettore in buona parte del meridione
Postato da minimamoralia - Mercoledì 25 Luglio 2007 alle 18:10
infatti,questo e' il dramma
si va a votare senza poter decidere un cambiamento.in tutti e due i casi non ci sono i numeri per poter cambiare.(e non perche' sono bravi)Io spero tanto in un magistrato coraggioso,che riescA A PORTARE ALLA LUCE tutto il marcio nascosto.
purtroppo, i meridionali,in gran parte,ancora oggi capiscono solo:il favore,la raccomandazione x il posto di lavoro ecc.
NON TRADUCO.VA BENE TERRA BRUCIATA,senza sprofondamenti.
siamo perfettamente d'accordo. l'urna è, al sud sopratutto, uno strumento del tutto inutile.
Per i più giovani che forse non l'hanno visto e per i forti di stomaco, il giovane Cuffaro in questo video attacca il giudice Falcone. Da notare anche l'espressione incredula della figlia del generale Dalla Chiesa, che da lì a qualche anno voterà il partito di Dell'Utri.
http://www.youtube.com/watch?v=F5MZmJLMQ9Y
l'espressione incredula della figlia del generale Dalla Chiesa, che da lì a qualche anno voterà il partito di Dell'Utri...
...per attacamento all'Azienda
ragazzi, ho letto l'articolo e visto il video: se Cuffaro ha ancora il potere che ha, non abbiamo alcuna speranza di risalire la china.
certo che è proprio una faccia di merda questo cuffaro.
beh Giovanni, non vivranno mica in eterno... ;-)
quello che bisogna fare è ogni santo giorno "dimostrare" alle persone (ai giovani innanzitutto) con chi hanno a che fare, affinché presa coscienza si comportino di conseguenza...
ma non bisogna più commettere l'errore di demonizzare questi loschi figuri, perché in questo mondo al rovescio, alla fine, anche un mafioso, se attaccato può fare la parte della vittima... (grrr..)
dico io uno così, spudoratamente e palesemete ....... lo si vede già dalla faccia.
Ma veramente i siciliani si rivedono in lui ??
Se, si beh.... allora
Dal blog di Miccichè.
Gianfranco Miccichè:
Luglio 5th, 2007 at 00:23
ultimo intervento su MORTEUS, dopo basta mi ha rotto! facciamo una scommessa: se mi trovi una sola prova della incredibile stupidaggine che hai scritto sull’asfalto giuro che faccio a piedi la PA-ME, anche a piedi nudi, altrimenti la fai tu con tutti noi che applaudiamo!. Quella che hai scritto è una stratosferica assurdità, ma ti consiglio di parlarne con Claudio Fava, ed eventualmente fare partecipare anche lui alla scommessa. Si, perchè questa, come 1000 altre bugie sono frutto della sua mente distorta verso l’invidia! Ho scoperto infatti che il mitico Fava si uscì questa favola antica in un articolo sull’Unità del giorno dopo, che ovviamente lo passò come fosse vero. Hai capito cosa voglio dire quando parlo di disinformazione e di tua buona fede al 50%: Fava disinforma tu ci credi e, secondo voi, l’accoppiata di 2 debolezze ha creato la nuova verità. No! ora ti dico che è meglio che esci da questo blog, chi ci partecipa pretende anche l’ammissione dell’errore. torna quando avrai le prove di quello che hai detto.
Se la maggioranza dei siciliani ha preferito cuffaro alla BORSELLINO,credo che la mafia per la maggioranza dei siciliani non sia un grosso problema,anzi....