Tolleranza e terrorismo
di Siegmund Ginzberg
Ci sono cose su cui si può discutere. Altre su cui è bene essere molto chiari, non possiamo permetterci la minima ambiguità.
«Chiudiamo la moschee, e buttiamo via la chiave», è chiaramente un’idiozia. L’Europa non se la caverà demonizzando 15 milioni di musulmani che vivono tra di noi. Ma neanche facendo finta che il terrorismo islamico non ci sia, vergognandosi di un aggettivo che invita all’intolleranza.
Non ci salveremo infilando la testa nelle sabbia, chiudendo occhi ed orecchie, sperando che tocchi solo agli altri, ai paesi che si sono comportati male agli occhi degli islamici facendo la guerra in Iraq, illudendoci che la predicazione dell’odio verso l’Occidente o Israele sia un semplice questione di «opinione». Sul terrorismo non si scherza, non ci sono margini di tolleranza. Così come non ci sarebbero margini di tolleranza se qualcuno volesse attentare alla democrazia o alla libertà. O non è possibile “tollerare” i pedofili, chi fa male ai bambini. Ci sono cose fondamentali, elementari, su cui l’unica risposta possibile è la tolleranza zero.
Col potassio fosfato, i nitrati e altre sostanze dai nomi inquietanti si fanno i fertilizzanti. Il cloralio idrato lo si usa per i sonniferi. La sessantina di prodotti diversi trovati nella cantina dell’imam della moschea di Ponte Felicino uno per uno sono innocui, in combinazione possono fare stragi. Che servissero davvero a far bombe o avvelenare acquedotti, o da semplice materiale di addestramento è a questo punto irrilevante. L’inchiesta era partita dall’analisi del traffico su internet, accessi a ventimila documenti, compresi files che insegnano a costruire schede per l’attivazione di bombe via cellulare. Non ha senso cavillare se le abbiano fabbricate davvero o no, se avessero davvero intenzione di farlo o se si sia trattato solo di maniacale curiosità. Ci sono circostanze in cui non ci sono spazi per perdersi nei cavilli. Pare che sia la prima volta che gli inquirenti italiani, d’accordo coi magistrati, procedono ad arresti in base all’articolo 270 che in fatto di terrorismo non si limita a intervenire su reati già compiuti, o in procinto di essere compiuti, ma anche sul semplice addestramento ad attività terroristiche. Non vedo come si possa avere obiezioni. La domanda che ci si può porre è semmai perché questo articolo, che risale al 2005, lo si applichi solo ora. Non ce n’è stato occasione, o si temeva di venire criticati?
Non credo francamente che ci sia una grande differenza tra una cellula terroristica operativa e una scuola di addestramento e reclutamento al terrorismo. Che i personaggi in questione non fossero effettivamente e formalmente affilati ad Al Qaeda e volessero soltanto “imitare” i metodi di Al Qaeda non li rende meno pericolosi: le tendenza che era già affiorata con gli attentati di Madrid e poi quelli di Londra del 2005, si è resa evidente con gli ultimi episodi di Londra e Glasgow: non più azioni spettacolari, di professionisti che si addestrano per anni, come l’11 settembre, ma azioni sempre più amatoriali, di gruppi insediati localmente, di dilettanti, ma non per questo meno micidiali. Terrorismo in grande o spicciolo non fa differenza di fondo. Non sarebbe meno intollerabile se addestramento e reclutamento dovevano servire per operazioni altrove. Usare il nostro paese come base terroristica per uccidere in Inghilterra o Franca, o anche Iraq o Afghanistan, è in tutta evidenza altrettanto inaccettabile che per attentare al Papa o far saltare in aria Roma.
Sono anche d’accordo con chi ritiene sia l’ora di farla finita, di mostrare tolleranza zero anche per chi semplicemente predica l’odio, fa apologia di terrorismo, non solo per chi si dà da fare a mettere in pratica la predicazione dell’odio. Non credo che inneggiare alla guerra santa contro gli ebrei, l'Occidente, i cristiani, c’entri nulla con la libertà di opinione e di pensiero, o con il diritto a praticare la propria religione, a mantenere le proprie tradizioni. Fa peraltro torto ai moltissimi musulmani che sono venuti in Italia in cerca di una libertà e una modernità che gli mancava nei paesi di provenienza. So di cosa parlo, sono anch’io un immigrato, figlio di immigrati, un italiano di adozione. L'Italia è un paese libero, con grandi tradizioni di ospitalità, dovremmo fare di tutto perché rimanga tale, che ne va del futuro di tutti, italiani in primo luogo, non solo di quello degli immigrati. Seminare e predicare odio è come addestrare terroristi. Anche se resto anche convinto che il pericolo non siano quelli che urlano e si agitano di più, ma quelli che riescono a passare inosservati. Mi ha colpito leggere che l’imam Mostapha El Korchi passava, tra i frequentatori della sua moschea, per un “moderato”, non un jihadista particolarmente esagitato.
La tolleranza si difende anche ponendo dei limiti a quel che è tollerabile. Londra è sempre stata fiera della libertà di espressione e dell'ospitalità accordata a tutti. Tanto che c'è, tra gli islamofobi ultrà chi ha ironizzato sul "Londonistan". Resta, anche dopo gli attentati e le minacce, la città d'Europa dove si vedono tranquillamente circolare, senza che ciò dia luogo a esibizioni di intolleranza, più donne velate e più simboli islamici. Eppure ha espulso molti predicatori di odio e il più famigerato di loro, l'imam della moschea di Finsbury park Abu Hamza al-Masri, sta scontando sette anni di carcere per aver incitato i fedeli ad ammazzare "ebrei e non musulmani". Parigi è stata dileggiata come capitale dell'Eurabia. La Francia resta una terra di accoglienza, specialmente dal Maghreb, ospita un terzo degli islamici d'Europa . Ma solo perché è durissima con chi predica e con chi pratica l'odio. Nicholas Sarkozy aveva arruffato qualche penna, si era esposto a critiche da sinistra, quando da ministro dell'Interno aveva lanciato la linea della “tolleranza zero” verso la violenza. A qualcuno era parso sgarbato che ai ragazzi delle banlieues e agli apprendisti terroristi dicesse: «Se non state alle regole e non vi piace il nostro modo di vita, andatevene». Brutale finché vi pare. Ma forse è anche per questo che l'hanno eletto all'Eliseo.
in poche parole siamo all'innalzamento del conformismo ad unica regola di convivenza e di dialettica sociale?
forse andava preferito il metodo inglese, che ha permesso di fare terra bruciata attorno ai clericali impazziti senza compromettere le relazioni con le comunita' di origini straniere, piuttosto che il criptorazzista sarkozy (quello che defini' i banlieusards "racaille").
"tolleranza zero" sembra sempre piu' uno slogan buono per tutte le occasioni ma che non vuol dire assolutamente nulla.
«Se non state alle regole e non vi piace il nostro modo di vita, andatevene»
giusto: sulle regole della civile convivenza non si transige, nessuna trattativa.
ora facciamoglielo spiegare dai nostri parlamentari corrotti, condannati ed perpetuamente interdetti dai publici uffici;
dai nostri ex-presidenti del consiglio padroni di case editrici acquisite illegalmente e network nazionali squatter;
dai mafiosi presidenti di commissioni antimafia;
dai missini inneggianti alle SS messi a capo dei musei della memoria;
dai politici che trafficano sottobanco con banchieri ed intrallazzoni e si seccano anche perchè "non c'è niente di penalmente rilevante";
dai cattolici che si oppongono a corpo morto a qualunque tentativo di dare diritti civili fondamentali a qualcuno che non siano loro stessi.
dai prefetti e capi di polizia che fanno massacrare inermi manifestanti, vecchi e bambini inclusi.
[...]
[piccola nota per chi fosse tentato di trolleggiare]
è chiaro che non si tratta di una difesa dell'estremismo (di qualunque provenienza) e della violenza (di qualunque tipo); semplicemente, è sempre facile invocare la "tolleranza zero", ed è facilissimo rifarsi alle esperienze di Francia, Inghilterra e Germania senza avere (forse senza avere mai avuto) la loro storia e la loro tradizione in materia di sentire civile, di rispetto basilare per i fondamentali diritti / doveri, la loro attenzione (non eccezionale: normale) per le regole civili.
iniziassimo anche a cacciare i mafiosi dal parlamento, mentre cacciamo violenti e istigatori dalle moschee?
OT dall'owner: Giuseppe, puoi evitare di taggare con tutti quei BR per favore? Si capisce più 'na mazza. Grazie.
Eddai Birà, per una volta che scrive qualcosa di decente e condivisibile ;-)
Bo, questo articolo dice una sequela di cazzate e banalità. Cosa cappero vuol dire "tolleranza zero"? Che bisogna applicare la legge? Che servono leggi a tutela e difesa della convivenza civile?
Grandissima scoperta, arriva giusto dopo l'acqua calda ;-)
Come ricorda Giuseppe, tutto qui sta il problema italiano: si transige su troppe regole di convivenza civile.
Ed è pazzesco che poi ci si venga a ricordare che le leggi devono essere applicate (o che servono leggi più rigorose) solo quando a delinquere sono gli immigrati (o, in genere, i poveracci).
«Se non state alle regole e non vi piace il nostro modo di vita, andatevene».
In Italia non si può dire, purtroppo, visto il nostro stile di vita, se ne andrebbero via gli onesti e rimarrebbero solo ladri, banditi e truffatori.
Personalmente questa frase la direi anch'io se fossi Presidente della Repubblica Italiana. Però, diversamente da Sarkozy, non in campagna elettorale ma solo dopo aver rimesso un po' in ordine le cose (colpito i mafiosi, riformato la polizia, legge seria sul conflitto di interessi, ecc.). Solo che a questo punto non saprei dove potrebbero emigrare 30 milioni di italiani!! ;-)))
Un giornale che pubblica un articolo del genere è un giornale di merda. Che tristezza.
Ma davvero l'unità è messa così male? Ha superato pure La Repubblica per numero di cialtroni.
Provo a fare una piccola analisi del pezzo:
"Che servissero davvero a far bombe o avvelenare acquedotti, o da semplice materiale di addestramento è a questo punto irrilevante"
A casa ho una decina di coltelli da cucina, diversi detersivi, un martello, qualche chiave inglese, tre computer con connessione a internet. Con i primi strumenti potrei fare una strage, senza che nessuno mi possa fermare in tempo. Con i computer potrei informarmi sul modus operandi dei terroristi (o leggere l'occidentale playboys, ovviamente).
Per questo cialtrone io dovrei essere sbattuto in galera, così come tutti gli altri italiani per detenzione di strumenti potenzialmente pericolosi.
Siamo sicuri che sia irrilevante l'uso degli oggetti che si detengono?
Io continuo a scommettere che presto questa indagine si sgonfierà come tutte le altre, che Magdi Allam griderà al complotto, che questo presunto giornalista de l'unità continuerà a scrivere per l'unità, che tutti gli italiani avranno paura di presunte cellule terroristiche, e che nessuno chiederà scusa per tutto il fango che sta gettando.
Articolo ineccepibile, che parte dal presupposto che il terrorismo islamico è una realtà (ci sono ancora dei dementi che credono che gli attacchi terroristici siano stati complotti dell'impero per avere una scusa di imperio) e che va combattuto nella fase di propaganda e di addestramento.
I commenti che seguono fanno onestamente un po’ pena a parte chi dice che il giornale è “Una merda” probabilmente perché è conscio di non riuscire ad articolare un pensiero. Volevo soffermarmi sul commento di Alessio, che falsifica palesemente le argomentazioni dell’articolo.
Ginzberg dice che se io compro un coltello per insegnare ad uno a sgozzare è grave come se io sgozzassi, e non se io compro un coltello per tagliare una cipolla è grave come se io sgozzassi una persona. Dal momento che non credo che Alessio sia uno stupido, questo semplice passaggio fa vedere quanto pregiudizio ci sia; per cui le banali argomentazioni dell’articolo devono essere contestate perché fa molto sinistra.
beh Alessio, diciamo che l'articolo è certamente criticabile, ma lo è per il fatto che getta in campo una sequela di notizie populistiche senza dare spiegazioni di come, perché, ecc, ecc... e dando per scontato che in italia vi siano cellule terroristiche...
però, il fatto che tu o io si abbia in casa un numero x di armi da taglio, da punta o improprie, non significa che le si voglia usare contro qualcuno, no?
ma se io o te, cominciamo a "ravanare" sulla rete in cerca di articoli che ci spieghino come fabbricare ordigni, o come avvelenare le acque di un acquedotto, poi, a questo aggiungiamo lo stoccaggio di x (possibili) materie prime per la realizzazione degli ordigni/avvelenamenti e in più ci sommiamo la diffusione di idee inerenti (perlomeno) la non pacifica convivenza, o addirittura l'insegnamento di tecniche per esercitare violenza o coercizione su coloro che non la pensano come te o me, qualche dubbio agli inquirenti potrebbe anche venire, o no?
dubbio sul quale andrebbe fatta perlomeno luce, però il tutto andrebbe fatto senza tutta questa enfasi da parte dei media, che dovrebbero essere in grado di dare notizie, precise e circostanziate non di colpevolizzare e demonizzare, chi viene indagato, ed essere in grado/costretti a rettificare in caso di notizie errate o peggio ancora false e/o tendenziose.
ma del del resto (per unirmi a @gerry), se si dovesse perseguire chi semina odio, carta carta stampata targata il foglio, libero o il giornale, spesso e volentieri non dovrebbe neppure vedere la luce..., senza contare i vari calderoli, borghezio e simili, che in ogni discorso mescolano odio razziale a populismo becero..., passando poi per lo stato stesso, mandante ed esecutore di numerosi attentati e stragi sul suolo italico...
Daniele il problema qui non sta nel "negazionismo" del terrorismo e di chi semina l'odio. Dicevo che l'articolo dice banalità, proprio perchè sono convinto che il terrorismo, come il più banale incitamento all'odio, ci può essere e molte volte c'è e, quando c'è, va perseguito a norma di legge. Che sia islamico o di qualsiasi altra matrice religiosa, politica, calcistica o culturale.
Le leggi in Italia ci sarebbero, piuttosto non vengono applicate per molte ragioni, credo solo in minima parte per una malintesa "tolleranza". A molti italiani fa comodo così.
Non mi sembra, peraltro che, su questo tema, ci sia un gran fronte "negazionista".
Il fatto è che si deve applicare la legge e basta. Le tolleranze zero, le sentenze esemplari, ecc. ecc. sono tutti slogan da dittatura sudamericana, non da stato di diritto.
Ci serve una polizia professionale (non manganellatrice) che indaghi dove c'è da indagare, ci serve una magistratura che funziona (e i giudici vanno giudicati solo se non applicano la legge), condanne certe per i colpevoli, giuste garanzie per gli imputati (presunti innocenti)e non scappatoie per i colpevoli, ecc. ecc.
E ci serve per far pulizia generale di tutto il marciume, sia esso italico-cattolico, padano-celtico, islamico-pakistano ... non mi interessa una ceppa.
E la tolleranza zero, per favore, lasciamola ai demagoghi. Fa veramente specie che un gionale come l'Unità (dove abbiamo letto magnifici pezzi di Furio Colombo, Marco Travaglio, ecc. ecc.)
si abbassi a pubblicare un simile articolo con un simile titolo.
Un articolo di merda, pubblicato da un giornale, ahime, di merda, rivolto ad ignoranti islamofobi di merda, che sposano i deliri di Oriana Fallaci perché fa molto "senza peli sulla lingua" e "cazzo, questa sì che gliele canta". Punto.
scusa daniele ma proprio non capisco, un articolo un po' claudicante diventa ineccepibile solo perche' parla di probabile terrorismo islamico?
L'imperativo sarkozyano di allinearsi ai costumi della massa che oggi vorrebbe colpire i fondamentalisti religiosi (ma solo mussulmani), che ci sono e vanno un minimo controllati, domani potrebbe colpire chi non mangia carne di maiale o non mangia carne tout-court, chi non va in chiesa, chi non santifica le feste, chi non fa le rate per l'automobile e chi non ha il telefonino.
ti va di pagare questo prezzo per avere un pizzico di sicurezza in piu'?
Poi e' facile citare sarkozy, che fa politica in un paese LAICO e in cui le istituzioni hanno ancora un forte rispetto da parte dei cittadini; in italia, in cui ministri della repubblica hanno detto che si sarebbero puliti il culo con la bandiera nazionale (e non erano mica follemente internazionalisti, anzi) citare la frase «Se non state alle regole e non vi piace il nostro modo di vita, andatevene» non da' solo giustificazioni a tutto il peggio che i media e le "maggioranze silenziose" continuano a gettare fuori?
c'e' gente che quando vede la parola "Israele" non capisce piu' un cazzo ed ha slanci pavloviani, c'e' gente che ha lo stesso comportamento quando vede la parola "islamico".
Bravo Riky adesso si che dimostri il tuo spessore intellettuale e intellettivo, praticamente tu vivi in un mondo in cui l'alternativa è tra Agnoletto e la Fallaci, che culo!!
A Gerry, posso essere d'accordo con la discutibilità dell'utilizzo del termine "tolleranza zero", dall'articolo emergeva pero' il senso. In passato alcuni sospetti di terrorismo sono stati accompagnati alla frontiera, mentre invece andavano indagati e se ritenuti colpevoli arrestati. Ma il tema centrale dell’articolo è smascherare un certo atteggiamento giustificazionista, che potrebbe essere collegato ad un simile atteggiamento degli anni 70 vs il terrorismo rosso (anche li si andava da chi negava che fossero cose reali a chi non condivideva assolutamente ma….) e per certi versi all’atteggiamento che c’è stato, a parte pochi periodi vs la mafia, anche sulla mafia c’è una notevole differenza tra dire “tolleranza zero” (non mi piace come termine) oppure un facciamo rispettare la legge.
In sintesi il terrorismo islamico esiste, trae le sue radici dall’integralismo religioso e da un sentimento di rivincita pannazionoslistica, non va assolutamente giustificato associandolo alla lotta contro la povertà o le ingiustizie del mondo, (semplificando e grezzamente ha origini di estrema destra non di sinistra), ovviamente non va assolutamente usato per criminalizzare le persone islamiche o di fede mussulmana. Proprio perché quest’ultimo punto è importante bisogna avere consapevolezza che il problema esiste e dargli risposte civili.
Bravo Riky adesso si che dimostri il tuo spessore intellettuale e intellettivo, praticamente tu vivi in un mondo in cui l'alternativa è tra Agnoletto e la Fallaci, che culo!!
A Gerry, posso essere d'accordo con la discutibilità dell'utilizzo del termine "tolleranza zero", dall'articolo emergeva pero' il senso. In passato alcuni sospetti di terrorismo sono stati accompagnati alla frontiera, mentre invece andavano indagati e se ritenuti colpevoli arrestati. Ma il tema centrale dell’articolo è smascherare un certo atteggiamento giustificazionista, che potrebbe essere collegato ad un simile atteggiamento degli anni 70 vs il terrorismo rosso (anche li si andava da chi negava che fossero cose reali a chi non condivideva assolutamente ma….) e per certi versi all’atteggiamento che c’è stato, a parte pochi periodi vs la mafia, anche sulla mafia c’è una notevole differenza tra dire “tolleranza zero” (non mi piace come termine) oppure un facciamo rispettare la legge.
In sintesi il terrorismo islamico esiste, trae le sue radici dall’integralismo religioso e da un sentimento di rivincita pannazionoslistica, non va assolutamente giustificato associandolo alla lotta contro la povertà o le ingiustizie del mondo, (semplificando e grezzamente ha origini di estrema destra non di sinistra), ovviamente non va assolutamente usato per criminalizzare le persone islamiche o di fede mussulmana. Proprio perché quest’ultimo punto è importante bisogna avere consapevolezza che il problema esiste per dargli risposte civili.
Preoccupati del tuo spessore intellettuale e lasciami perdere. Sei inutile quanto i tuoi commenti.
sarei anche io animato dallo sdegno di "Ginzber", vorrei gridare anche io "tolleranza zero"!
Eppure qualcosa mi frena.
Mi frena il fatto che prove schiaccianti a carico dei presunti terroristi furono travate anche alla Diaz (hanno fatto bene a pestarli, tolleranza zero!)
Mi inquieta il fatto che non è la prima volta che gruppetti di extracomunitari vengano arrestati con l'accusa di voler far saltare l'ambasciata americana (cingalesi, senon mi sbaglio) di avvelenare l'acquedotto e di importare armi dall'ex URSS!
Aggiungo inoltre un personalissimo sospetto che mi viene ogni qual volta le forze di polizia vanno in TV a pubblicizzare i loro risultati, con corredo di agenti palestrati ed in passamontagna... non è che ci stanno prendendo per l'ennesima volta per il culo?
Sono senza parole, una volta Siegmund Ginzberg era un ottimo cronista dagli States. Immagino sia uno dei motivi per cui ora mi riesce difficile prendere l'Unità in mano anche con le pinze.
Potrei smontare riga per riga di questo cumulo di pericolose cazzate. Pericolose sì. QUESTO è terrorismo. Potrei accettare scommesse su tra quante ORE gli arrestati di Perugia saranno rilasciati in tutta fretta e con poche scuse per assoluta inesistenza di elementi.
in mancanza di maggiori riscontri non si può imbastire un teorema del genere. troppi giornalisti sono troppo vecchi, cominciano a vaneggiare. il problema è che vaneggiano anche i giovani.
Riki non puoi dire "giornale, ahime, di merda, rivolto ad ignoranti islamofobi di merda" e poi fare l'offeso, devi essere coerente con i toni che tu stesso hai usato toni.
Nonnou: "Potrei smontare riga per riga di questo cumulo di pericolose cazzate."... ma ovviamente non lo farai, sei troppo superiore
a giovanni e Pippo: "in mancanza di maggiori riscontri non si può imbastire un teorema del genere" l'episodio di Perugia va ovviamente verificato, il fatto che altri episodi si siano rivelati delle bufale dimostra che abbiamo un sistema giudiziario che da garanzie, che si muove sui fatti. Detto questo o diciamo che il terrorismo islamico è un'invenzione della Cia per controllare il mondo, oppure è una minaccia da combattere per evitare il sangue che si porta dietro, ma anche perchè accentua lo scontro di civiltà. Se ci fosse un atto terroristico in Italia, a parte le vittime i secondi ad andarci di mezzo sarebbero gli islamici del nostro paese.
Hai detto tutto tu. Perciò fai anche il passo succcessivo: che i veri terroristi stanno altrove. E il conto di episodi di razzismo istituzionalizzato, violazioni di domicilio, pestaggi anche a donne e bambini, arresti immotivati, carcere preventivo immeritato e non ripagato e rettifiche di stampa non date è già alto oltre ogni sopportazione.
Da certi commenti qui contenuti, tipo "i veri terroristi stanno altrove", mi sentirei quasi quasi di dare ragione a Daniele.
Però non mi convince; è vero che certi problemi non vanno sottovalutati o ignorati, ma lo si deve e lo si può fare solo in un quadro globale di ripristino della legalità.
Certi commenti "negazionisti" però finiscono, per giusta reazione opposta, per dare ragione alle tesi di Ginzberg.
Invece, a mio parere, non va assolutamente negata l'esistenza del problema: il fondamentalismo, l'estremismo e anche il terrorismo islamico esistono e vanno combattuti.
Solo che vanno combattuti, con la stessa convinzione, anche tutti gli altri fenomeni terroristici (anche di Stato) e malavitosi. E per farlo serve uno Stato moderno, con leggi ed apparati moderni, non slogan da dittatura sudamericana.
Tutto sommato, in Italia, visti i precedenti, è legittimo il sospetto che ancora una volta si colpisca nel mucchio, si monti un polverone mediatico, non si rispettino i diritti civili, ecc. ecc ... solo a scopi politici e propagandistici. Sollevare queste perplessità non è comunque negare il problema del terrorismo islamico, anzi significa affermare che non lo si può combattere ne con le Armate Brancaleone e ne con le folle inferocite, ma con un vero Stato, capace di scovare e punire i disonesti di ogni tipo. Questo Stato ora in Italia proprio non lo vedo e, quando c'è viene calunniato, ostacolato, combattuto da questa classe politica (vedi Pool Mani Pulite, vedi Forleo). Pertanto, anche nel caso del terrorismo islamico, la responsabilità del fatto che è mal combattuto principalmente non va fatta ricadere sulle "tolleranze" ma, piuttosto su questa misera classe politica che ci governa.
[scusate, ho letto con un po' di ritardo]
@alberto
ok, è un retaggio dei vecchi tempi, quando gli 'a capo' normali venivano fatti silenziosamente sparire...era per amore della semantica impaginativa! :)
@nonnou
grazie, bontà loro! ;)
@Daniele
scusa il ritardo con cui ti rispondo, ho letto solo ora le risposte. Io non ho falsificato proprio un bel niente. Quel cosiddetto giornalista ha scritto quella frase che io ho riportato identica: a lui non interessava nulla il perché del possesso di determinati strumenti, per lui sono pericolosi perché ce li hanno in mano dei mussulmani. In secondo luogo nelle palestre e nel club dei cacciatori si insegnano cose pericolose che equivalgono allo sgozzare, ma nessuno (per fortuna) si indigna perché possono essere usate anche contro l'uomo.
In terzo luogo, la garanzia di una giustizia efficace non dovrebbe fare "molto sinistra", dovrebbe semplicemente far parte del nostro vivere civile.
@Drizzt
Il fatto di possedere coltelli e poi cercare informazioni sul web su come usarli per sgozzare le persone non può essere sufficiente per far emettere una sentenza di condanna ad un giornale, prima ancora che la emetta un giudice. Quindi sono d'accordo con te sul lasciare svolgere il proprio lavoro agli inquirenti, ma lasciamo bastonare i giornalisti cialtroni! Senza contare la sparata più grossa che lanciano ogni due mesi da 5 anni a questa parte e cioè la paura che qualche terrorista possa avvelenare un acquedotto. E' semplicemente assurdo! E' impossibile farlo con 60 bottiglie di sostanze tossiche, ma pure con sessanta barili. La portata di un acquedotto è troppo elevata. Ci sarebbe da mandarli a zelig e invece nessuno si scompone.
Per concludere, non sono "negazionista". Tra l'altro lasciamo questo termine per quello che si è sempre usato: non mi va nemmeno lontanamente di essere paragonato ai fasci che negano la shoa, questa confusione semantica è una tecnica fin troppo abusata per far passare dalla parte del torto chi la pensa diversamente.
Io non lo so se esiste del vero terrorismo in italia. So che non ci sono mai stati attentati. Ma so anche che la mamma degli imbecilli è sempre incinta. Non solo tra gli italiani, anche tra gli immigrati. Il problema sono i giornali che gridano al lupo al lupo. Ma quando il lupo arriverà davvero, nessuno ci crederà. Con buona pace di tutti quelli che hanno scarsa tolleranza.
"A qualcuno era parso sgarbato che ai ragazzi delle banlieues e agli apprendisti terroristi dicesse: «Se non state alle regole e non vi piace il nostro modo di vita, andatevene». Brutale finché vi pare. Ma forse è anche per questo che l'hanno eletto all'Eliseo."
...E tutto questo si legge su L'Unità! Stupendo. Un esempio perfetto di come la sinistra insegua la destra sul suo terreno. E tra due destre che si fronteggiano, non c'è granchè da scegliere. In Francia sono stati in tantissimi a sentirsi costretti a non poter scegliere nè Royal nè Sarkozy. La chiamano libertà democratica, sai che roba.
Per Daniele.
"Detto questo o diciamo che il terrorismo islamico è un'invenzione della Cia per controllare il mondo o...."
Daniele disse
No di certo.
Ma in Afghanistan come in tutto il medioriente e non solo chi ha ha sostenuto l'estremismo islamico in chiave anticomunista.
La Cia.
Non si può nemmeno discutere il fatto storico che la politica estera americana ha privilegiato l'appoggio dei salafiti.
Quindi non sparare in alto dove potresti colpire davvero.
Ripassati la storia del '900 al posto di dare giudizi facili (e sbagliati).
Il nazionalismo arabo salafita e la Jihad internazionale hanno ricevuto, almeno nel passato tante armi e tanto sostegno dal governo americano.
Come sempre come per Noriega, questi sostengono e finanziano i peggio criminali (do you remember Saddam vs Kohmeini?) Poi dopo aver cresciuto dittatori e fondamentalisti si stupiscono se questi si ribellano al padre....
"Ma in Afghanistan come in tutto il medioriente e non solo chi ha ha sostenuto l'estremismo islamico in chiave anticomunista."
Questa è la tipica frase che alimenta visioni pregiudiziali ed errate della realtà.
Gli Usa hanno sostenuto durante, l'occupazione sovietica (o come disse Cossutta la guerra di liberazione) i Muijaidin afgani tra cui quelli espressione dell'estremismo islamista, di piu' hanno avuto come alleati storici alcuni regimi sunniti estremamente conservatori. Detto questo
1) estremismo islamista non è sinonimo di terrorismo islamico. (ad esempio l'Iran è estremista ma non ha mai finanziato il terrorismo, piuttosto che l'Arabia Saudita è estremista)
2) E'falso dire che gli Usa hanno sostenuto l'estremismo islamista in tutto il medioriente. Esempio palese è l'Iran con tentacoli vari es Hetzbollah; ma anche l'hanno contrastato anche in tutti i paesi con regimi filooccidentali (Golfo Persico, Egitto, Giordania....), per non parlare del Algeria che, pur non essendo proprio medioriente, è la nazione che piu' ha sofferto il terrorismo dell'estremismo islamista.
Due considerazioni hai margini: ricordare l'invasione dell'Afganistan dovrebbe porre il problema del rapporto tra sinistra e guerra; così come proprio il terrorismo islamista in Algeria, che precede il 2001; che ha violentato la popolazione civile in modo indicibile e che aveva una matrice che definire reazionaria è poco; dovrebbe essere un esempio che lascia pochi spazi al giustificazionismo e al "si maismo"
viva dunque gli stati uniti, baluardo di democrazia!
daniele sei irrecuperabile.
Viva dunque i tagliagole estremisti algerini baluardo di antiimperialismo e difensori degli sfruttai del mondo.
Berja sei irrecuperabile
P.S. Se sul nulla mi dai dell'antiamericano sul nulla ti posso dare del filoterrorista, no? Così torniamo a questa contrapposizione che alla sinistra folkloristica piace tanto. Il problema non è se ho detto cose vere o no, ma se rientro all'interno dei vostri schemettini idioti nella casellina di filoamericano piuttosto che di pacifista antimperialista, tertium non datur
no, rientri nella casellina di "strafigo, intelligentissimo, maître à penser, anticonformista, coscienza critica della sinistra gretta e sciocca" proprio sotto la casella di pannella.
e datte pace, se vuoi avere ragione ci'hai ragione ma non voler per forza convertire tutti alla ragione tua, lassace sbaja', se sbajamo troppo ci invadi e stiamo a posto, va bene?
ps: usare qualche stereotipo di meno ti fa male alla salute?
"o diciamo che il terrorismo islamico è un'invenzione della Cia per controllare il mondo, oppure è una minaccia da combattere"
Caspita Daniele, più lo scrivi e più me ne convinco. Della PRIMA ipotesi, è ovvio.
Del resto non ci sarebbe molto da stupirsi, visto quello che hanno saputo fare nella loro storia i servizi segreti americani ed israeliani. Ne convieni, vero?
"ci sono ancora dei dementi che credono che gli attacchi terroristici siano stati complotti dell'impero per avere una scusa di imperio"
...Demente numero uno, presente!
Mai sentito parlare di strategia della tensione, vero Dani? Ah, tutte invenzioni dei comunisti. E invece è anche così che l'Impero difende se stesso. Peccato che te lo si debba ancora spiegare.
"Brutale finché vi pare. Ma forse è anche per questo che l'hanno eletto all'Eliseo."
No. E' perchè, consapevoli d'esserlo o no, son fascisti. Benvenuti a Sarkolandia!
Welcome to Sarkoland
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