traduzione per la "redazione": nel caso in questione la parola "privilegi" si riferisce alla possibilità, da parte del parlamento, di negare l'autorizzazione alle indagini richieste dalla forleo.
poiché i ds si sono sempre dichiarati, in questi giorni, favorevoli a concedere questa autorizzazione, ci si domanda dove stia la contraddizione in ciò che afferma fassino, ossia che nessuno tra loro (leggi i ds) intende servirsi di quei privilegi
Fassino sembra Materazzi dopo un fallo in cui a sfilato l'arteria femorale e il nervo sciatico all'attaccante avversario. Mano sul petto, aria da cistercense e il famoso italico: "Chi, io?".
1) Negare, sempre, anche dinnanzi all'evidenza;
2) "Il mio - malcostume? Ma guardatevi in giro, non si può mica fare causa contro la cultura ita(g)liana!";
3) "Io posso, perchè comunque il mio contributo alla società vale di più di quello degli altri";
4) Mi compro un giornale e faccio uscire la mia versione dei fatti;
5) Siete tutti in malafede e fate il giuoco di qualche burattinaio;
6) Sono stato manovrato a mia insaputa....;
Mi sono reso conto che volendo, l'esercizio di cui sopra può continuare all'infinito. Tanto "realtà" e "verità" sono due concetti estremamente soggettivi.
può essere, ma come materazzi non si sottrae all'eventuale cartellino giallo/rosso dell'arbitro, sembra che fassino non intenda sottrarsi all'eventuale cartellino giallo/rosso della magistratura.
mentre, a sentir la "redazione", da qualche giorno sarebbe in atto un fantomatico contrattacco degli intoccabili, di cui nel mondo reale non si ha notizia: nessuna delle persone coinvolte intende impedire le indagini della magistratura.
ma avranno pure il diritto di professarsi innocenti, o pensate sia un intollerabile privilegio anche questo?
mentre invece, le dichiarazioni della faccia come il culo ad honorem sono di ben altro tenore:
"In Aula sulle intercettazioni voteremo no". Per Silvio Berlusconi bisogna negare l'autorizzazione a utilizzare le intercettazioni riguardanti le scalate ad Antonveneta, Unipol e Rcs. "Noi - ha spiegato ieri notte l'ex presidente del Consiglio al termine di una cena con i deputati azzurri - abbiamo dei principi che restano fermi, che sono sempre quelli, indipendentemente dalle persone che sono coinvolte"
sarebbe interessante sapere di che "principi" parla, probabilmente si riferisce al principio fondante del suo partito, l'impunità.
professarsi innocenti è lecito, considerare gravi e lesive le formulazioni del gip, in virtù di un'autoassoluzione, è da magliari.
abbiamo dei principi che restano fermi, che sono sempre quelli, indipendentemente dalle persone che sono coinvolte
per la serie: i nostri principi sono l'impunità, la menzogna, la collusione, la concussione e mai e poi mai verremo meno ad essi...
Scusa Davide, ma cosa vuoi eventualeggiare?
Le intercettazioni parlano chiaro, non c'è possibilità di dubbio. Ci mancherebbe altro che quei cialtroni facessero i preziosi. Tanto hai sentito, ci pensa Berlusca a fargli il lavoro sporco, ha annunciato che voterà no.
Mi sembra coerente...
Ma che la cosa non dispiaccia ai "compagni" è da schiaffi.
Notare peraltro, che sono talmente rincoglioniti dal terrore che non hanno neanche pensato di rimarcaer come la stampa servaecorrotta continui a dare aria solo sui tre inadgati "de sinistra" menter dei tre de destra l'uomo della strada non sa quasi i nomi.
E come siano ALTRI i SETTANTA indagati futuri a giudizio. Sarebbe carino parlare anche di quelli...
E per l'amor di Allah, Biraghi, non ti ci mettere anche tu a confondere l'ignobile Latorre con il povero La Torre!
non so se è da magliari, giogio. è una questione di ambito giuridico, sulla quale credo pochi qui abbiano le competenze per sindacare. io non le ho di certo. ma, rifacendomi all'articolo di travaglio
http://www.onemoreblog.it/archives/017077.html
"La terza obiezione [è] quella mossa da giuristi insigni come Grosso e Grevi e da ex magistrati come D’Ambrosio e Casson: il gip non può «accusare» parlamentari non indagati rubando il mestiere alla Procura"
saranno magliari anche loro?
@nonno, eventualeggio perchè quando si tratta di indagini è sempre tutto eventuale. almeno dal punto di vista penale.
dal punto di vista morale e politico personalmente ho già condannato, ma siccome qui si vuole andare oltre, sarebbe opportuno trattare l'argomento con maggiore correttezza.
non difendo gli scalatori fassino e d'alema, né il servo sciocco latorre: dico solo che qui li si accusa di voler usufruire del privilegio di sottrarsi alle indagini, e questa è una falsità. tutto qui.
anche perchè, e scusate il doppio post, domenica mi sono sentito dire da un conoscente "hai visto i tuoi compagni diessini che vogliono insabbiare le indagini su unipol". lui probabilmente ha ricavato l'illuminata conclusione dalle colonne di libero o del giornale, o più probabilmente dai servizi del tg5, ma probabilmente mi avrebbe detto la stessa cosa se fosse accanito lettore di OMB.
mentre oggi si scopre che chi vuole insabbiare tutto è nientemeno che berlusconi.
eccheccazzo, è vero, il più pulito c'ha la rogna, ma un po' di distinguo li vogliamo continuare a fare?
Piero ha di nuovo assunto droghe pesanti. Almeno gli dessero un po' di creatività. Gnemte.
Ok Davide diciamo che non si vogliono sottrarre (e vorrei vedere!). Ma gli piacerebbe tanto. E NON smentiscono la nobile intenzione del Berlusca. Ahi ahi ahi.
PS so che Alberto è innocente perchè ha citato l'articolo verbatim. Somari loro. Si sapeva. Ahimè. Ma correggere (e dargli giù) è giusto. Nonna di Beppe Grillo/ esci orsù dalla fossa/con la borsetta ammaccagli le ossaaa...
caro davide la precedente dichiarazione di Fassino non mi era dispiaciuta: difendeva i suoi, ma era all'insegna della non indecenza. adesso ricominciano le solite storie e la solita arroganza. evidentemente Fassino non è un uomo libero, c'è chi lo richiama tempestivamente all'ordine e lui si mette sull'attenti. difendere a questo modo un personaggio come La Torre è solo un bel modo per farsi odiare dalla gente.
NON smentiscono la nobile intenzione del Berlusca
come no? se votano sì, la smentiscono nei fatti.
certo, se fossero persone intelligenti, rimarcherebbero a gran voce la profonda differenza rispetto all'eversore piduista. invece preferiscono insistere col protestare a gran voce la propria innocenza (cosa del tutto inutile: è già presunta, fino a prova contraria) e col paventare complotti e oscuri disegni in chiave anti-diessina, finendo quasi col legittimare chi definisce questo atteggiamento para-berlusconiano.
in questo senso dimostrano senz'altro di essere dei magliari.
Ame!
da www.rossodisera.info
Il Gip non è un istituto di passa carte
mercoledì 25 luglio 2007
RAFFAELE ROMANO–
Bisogna che ci sia e si faccia chiarezza sul caso delle intercettazioni che vedono coinvolti alcuni parlamentari. Il reato di Insider trading significa che vi è stato un abuso di informazioni privilegiate mentre, quello di aggiotaggio, vuol dire che si è stati complici consapevoli di scalate finanziarie ritenute piratesche. Di questi due reati il Pm Luigi Orsi, quale titolare dell’indagine milanese su Bnl-Unipol, ha formalizzato la propria posizione dallo scorso 10 luglio in cui ha ritenuto le intercettazioni di D’Alema, La Torre e Fassino penalmente rilevanti.
Più precisamente così metteva agli atti la sua posizione sulle intercettazioni indirette dei tre parlamentari diessini “costituiscono esclusiva fonte di prova rispetto a due episodi di insider trading, nonché decisivo elemento di riscontro dell’ipotesi di reato di aggiotaggio”.
Per quanto concerne, poi, il comportamento della Forleo ci sono alcuni elementi che chiariscono il senso del suo operato: primo, è la stessa legge Boato, quella sull’immunità parlamentare, che obbliga il giudice a motivare il perché ritiene penalmente rilevanti le intercettazioni tra gli indagati ed i politici e, a tal riguardo, vi è già un precedente che riguarda la vicenda Guzzanti- Scaramella in cui i giudici l’hanno già applicata nel senso della Forleo e cioè: l’anticipata integrale trascrizione dei colloqui.
Secondo elemento, il Giudice delle Indagini Preliminari non è un istituto di passa carte, bensì la legge ed il codice gli consentono, addirittura, di ordinare l’ imputazione coatta, cioè il potere di inquisire qualcuno che la Procura voleva assolvere o di far modificare i reati previsti, in un primo momento, ai Pm. Ed è quello che si è permessa di fare la dottoressa Forleo: applicare la legge.
Sarebbe opportuno, in questa fase, che D’Alema, La Torre e Fassino se ne stessero buoni e tranquilli in attesa che le indagini facciano il loro giusto corso per arrivare alla verità ma se, come sta succedendo, si usano concetti di tipo complottando si cade nel ridicolo perché i quotidiani sono pieni di loro dichiarazioni del passato in cui stigmatizzavano che l’operato dei magistrati non si commenta e che non esistono complotti di nessun genere! Anzi, vista la gravità dei presunti reati, sollecitavano gli indagati di turno a trarne le giuste conclusioni con rapide dimissioni, evidentemente la coerenza riguarda solo gli altri e non se stessi.
caro davide, allora io ti cito Franco Cordero, eminente giurista, che sul caso in questione, ha ricordato 1. la legge Boato circa l'azione del giudice 2.l'obbligatorietà da parte del gip nel segnalare ipotizzabili indagati non ancora iscritti come tale. Il punto è, a mio parere, che puoi professarti innocente ma non reagendo con livore e stizza, come un intoccabile, come il padrone della filiera, con l'atteggiamento di pretesa dell'impunito. Per non parlare di D'alema che, esattamente come Berlusconi, farnetica su inquietante tempismo...
adesso di rimettono disciplinatamente al parere della giunta
che negherà l'autorizzazione, rivoltando la frittata. e Fassino dirà che lui era pronto ad accettare qualsiasi risoluzione. e a quel punto il governo può chiudere bottega e aprire la "larga intesa" con l'amico Berlusconi che gli toglierà le castagne dal fuoco in giunta e poi li ricatterà per sempre. è tutto già scritto.
inutile stare tanto a polemizzare, verificheremo presto la previsione di pippo nostradamus.
i finali possibili sono pochi, e sono stati determinati in quella sciagurata estate dei furbetti dai vertici dei DS, che invece di pensare, a otto mesi dalle elezioni politiche, a combattere Berlusconi, scalavano le banche e i giornali.
ecco che parte il contropiede: l'intimidazione dei DS al giudice Forleo. penso che chi è ancora iscritto ai DS è oggettivamente complice di quest'arroganza.
Roma, 20:17
INTERCETTAZIONI:VIOLANTE, FORLEO HA SBAGLIATO E COMMESSO ABUSO
Il Parlamento deve scrivere "nero su bianco" che il Gip di Milano Clementina Forleo "ha sbagliato" e "ha commesso un abuso". Lo dice il presidente della commissione Affari Costituzionali della Camera, Luciano Violante in un colloquio-intervista con il Riformista. "Per casi del genere - afferma Violante - anni fa la Corte Costituzionale ha sancito il principio di 'leale cooperazione' tra poteri dello Stato". Ma su questa vicenda, "la magistratura e' stata tutt'altro che leale nei confronti del Parlamento". E "l'incursione preventiva che stava alla base dell'ordinanza del giudice Forleo ne e' una prova. Il Parlamento non fa ricatti. Le lettere che Piero Fassino e Massimo D'Alema hanno inviato alla giunta per le autorizzazioni - prosegue - sono di tutt'altro segno rispetto all'idea di una politica che alza le barricate. Il Parlamento esaminera' le carte e, senza preclusione alcuna, prendera' una decisione in linea con il principio di leale cooperazione sancito dalla Consulta". Per Violante, "la Giunta prima e l'Aula di Montecitorio dopo dovrebbero mettere nero su bianco la mancanza di lealta' da parte dei giudici di Milano". Il gip Clementina Forleo, aggiunge, "non solo ha commesso degli errori che mettono a rischio la credibilita' della magistratura milanese. Anticipando un possibile giudizio, il gip ha commesso un abuso. E questo abuso, il Parlamento ha il dovere di segnalarlo, magari contestualmente all'accoglimento delle richiesta di usare le intercettazioni". A Francesco Saverio Borrelli che in un' intervista a 'la Repubblica' da' un giudizio completamente diverso, l'ex presidente della Camera risponde: ''Il dottor Borrelli mi insegna che per un giudice la forma e' sostanza. Per cui non e' possibile in alcun modo difendere l'ordinanza di Clementina Forleo. La violazione che c'e' nella formulazione della sua richiesta al Parlamento non puo' e non deve essere considerata un aspetto secondario. Ripeto: il Parlamento, questa cosa, deve metterla nero su bianco''.
Morale e Principi berlusconiani non sembrano differire molto da quelli della sinistra post comunista.Ora siamo veramente pronti a due partiti unici per i quali l'uno vale l'altro.