Io credo che sia stato del tutto legittimo ma anche giusto politicamente che i DS abbiano sostenuto la scalata di Unipol a BNL.
Legittimo e giusto perchè il rafforzamento di una banca cooperativa rafforza il sistema cooperativo che è un pezzo importante del sistema produttivo italiano, legittimo e giusto perchè i DS sono un partito molto forte in Emilia Romagna ed è corretto che si adoperino per rafforzare il sistema bancario (e quindi produttivo) di quella regione.
Tutto a posto? Ovviamente no. Considerare normale un'alleanza con gente come Ricucci o Fiorani era palesemente sbagliato a maggior ragione perchè gli obiettivi erano corretti. E poi aver riposto così tanta fiducia in Consorte (comunque molto diverso per storia e apparenza da Ricucci e Fiorani) è una colpa politica grave.
Ovviamente se la posizione, un po' qualunquista, è incolpare Fassino e D'Alema di chissà quali bieche manovre io li difendo. Invece il punto è la loro ingenuità (o forse il loro pelo sullo stomaco) per gli interlocutori che avevano, questa in politica è comunque una colpa grave.
Bravo, inoppugnabile, giustissimo!
Come è giusto che Silvio Berlusconi si sia adoperato con una innovativa politica per far fiorire l'economia dell'hinterland di Cologno Monzese, dove Forza Italia è un partito molto forte.
Come è giusto che De Mita abbia fatto procastinare per 30-40 anni un'emergenza terremoto per sostenere le sue zone, dove la DC era un partito molto forte.
Come è giusto che la lega propugni (almeno finché non ha assaggiato i bucatini all'amatriciana) la secessione per sostenere le regioni più ricche del nord, dove la Lega è un partito molto forte.
E poi a Ceppaloni con i suoi villoni, in Sicilia con i valori de "la famiglia", in Calabria con i suoi forestali, etc...
In effetti Fassino e D'Alema in questo contesto sono stati ingenui, hanno scelto dei farabutti con pochi skills. La prossima volta è meglio se si rivolgono a qualche head hunter (o a qualche mammasantissima).
Ma per piacere...obiettivi corretti... (aspetta, che nello statuto dei DS rientra tra le attività politiche?)
Edo, quindi un partito di sinistra non puo' porsi l'obiettivo politico di rafforzare il mondo cooperativo? O una zona del paese (in questo caso non in contrapposizione ad altre)? Non puo' porsi quindi neanche l'obiettivo, che so, di difendere il mondo del lavoro dipendente, o i pensionati.....
I paragoni che fai tu sono ridicoli e non hanno nulla a che fare con quanto dicevo io. Un conto è l'assistenzialismo a fini elettorali, gestisco i soldi per coltivare il mio elettorato, un conto invece è che la politica abbia degli obiettivi di assetto del sistema economico, cosa che per me è assolutamente normale.
"quindi un partito di sinistra non puo' porsi l'obiettivo politico di rafforzare il mondo cooperativo?"
con ...ricucci?!?
AHAHAHAHAHAH!
e cosa sarebbe mai questo fantomatico movimento cooperativo diessino? una roba tipo il conad, che vende i calendari del duce? che tratta gli operai come qualsiasi altro datore di lavoro rapace?
se non c'e' un contenuto di qualita', di effettiva differenza con le destre, allora i diesse, i loro capi, le loro cooperative possono tranquillamente andare a strafottersi.
una mafietta in piu' non serve a nessuno.
Innanzitutto D'Alema (che è molto intelligente come dice Travaglio) e co. dovevano tenere un profilo molto più basso. Poi quando si parla di politica come guida dell'economia, secondo me, si dovrebbe parlare di principi che devono guidare le azioni degli individui al fine di perseguire il bene della collettività e non il contrario, ovvero perseguire il bene di determinati soggetti collegati politicamente ad altri a discapito di terzi. Certamente le Coop per statuto si avvicinano ai principi di cui sopra per chi vede le cose da sinistra, però c'è modo e modo: ma ve l'immaginate Berlinguer che telefona e gli dice: "vai! facci sognare!"?.
Alt. Non cambiamo le carte in tavola...
Tu hai detto "...partito molto forte in Emilia Romagna ed è corretto che si adoperino per rafforzare il sistema bancario (e quindi produttivo) di quella regione".
Non hai detto "l'obiettivo politico di rafforzare il modello cooperativo, difendere il mondo del lavoro dipendente, o i pensionati".
I miei paragoni sono più che calzanti alla tua *iniziale* asserzione: per favorire una zona geografica che ha il "pregio" di portarmi elettorato, mi faccio sponsor politico "occulto" per alterare il mercato in favore di una parte del mondo della finanza (che tra le altre cose annoverava furbetti e furboni), aspettandomi a cose fatte servigi e agevolazioni sottobanco (e.g. "abbiamo una banca").
Nel mondo anglosassone il lobbying è sacrosanto, quanto pubblico. E non c'è niente di male a palesare che tizio (politico) supporta x o y (business/finanza). Basta che ciò sia cristallino.
Gli "obiettivi di assetto economico" i politici (specie se GOVERNANTI) hanno modo di perseguirli con i loro strumenti (politica monetaria, economica, fiscale).
Se devono rincorrere una banca, gli obiettivi sono altri e "cosa loro".
Mi spiace, ma tanto è.
Il fatto che a D'Alema sia stata concessa una lunga intervista al TG5 (http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=10910) in cui ribadisce che: "E' un'indecenza mettere sotto processo una classe dirigente per una battuta" e la notizia divulgata per nome del suo condottiero: il Cavalier Silvio Berlusconi, che FI NON voterà per l'autorizzazione all'utilizzo delle intercettazioni; tutto questo non fa pensare nemmeno un pochino?
I DS un partito di sinistra? Questa è grossa!!
Buona e semplice la difesa del sen. Latorre oggi sul Corriere, in merito ai reati contro lui ed altri, ipotizzati dal gip Forleo, di aggiotaggio manipolativo informativo e di insider trading.
Fassino, dal canto suo, dice "siamo un partito di gente per bene".
E' quindi disposto il segretario a mettere la mano sul fuoco per tutti quei dirigenti locali che a vari livelli amministrano il potere?
Se la prossima partita magistratura-ds-intercettazioni si svolgesse a livello regionale, allargando le inchieste lucane e calabresi al resto d'Italia, temo sarebbero dolori, anche per la mano di Fassino.
E non so immaginare quali tesi difensive si potrebbero costruire. E cosa dovrebbero ancora sopportare i militanti.
iBarboni difensori d'ufficio
Nel mio primo intervento avevo posto entrambe le questione, rafforzare il mondo cooperativo e preoccuparsi dello sviluppo economico di una zona che si rappresenta politicamente. Non c'è nulla di male la politica è anche rappresentanza, chi è eletto in una zona conosce meglio i problemi di quella zona.
Nel caso oltretutto il sostegno da parte dei DS all'acquisizione da parte di Unipol di BNL era pubblico e mai nascosto.
Su Conad:
- le aziende cooperative di distribuzione non sono l'esempio piu' corretto di aziende cooperative perchè per le dimensioni funzionali alla loro tipologia di attività si sono evolute con logiche di aziende private
- per fortuna che esistono coop e conad, altrimenti saremmo stati colonizzati dalla distribuzione internazionale, niente di male ma prodotti locali (e aziende italiane) avrebbero avuto molto meno spazio.
"per fortuna che esistono coop e conad, altrimenti saremmo stati colonizzati dalla distribuzione internazionale"
ah, il problema sarebbe dunque nazionalista?
certo non si tratta della difesa delle specificita' dei prodotti locali versus prodotti globalizzati, visto che la dirigenza diesse della globalizzazione (ogm, commercio equo, finanza internazionale, banche armate etc) se ne e' sempre strafregata.
quindi si tratta semplicemente di una battaglia di retroguardia e retrobottega per difendersi dalla concorrenza internazionale (che viene evocata sempre, ma per gli altri).
quindi, perche' mai dovrei scegliere una distribuzione nazionale? quali interessi tutelo? i miei non di certo. e quelli dei furbetti del quartierino e soci prima vanno in malora meglio e'.
il sistema cooperativo e' il futuro, ma deve saper scegliere e sganciarsi da logiche puramente neolibersite o da asservimenti a partiti politici. altrimenti viene meno la diversita'.
e si vota col carrello della spesa molto di piu' che nell'urna elettorale.
sembra che i diesse facciano di tutto per ripercorrere esattamente lo stesso sentiero del psi. probabilmente con identici risultati.
I DS SONO DI SX E COME.
IL PROBLEMA E' CHE VOI AVETE DIFFICOLTA' A CAPIRE CHE LA MERDA NON E' SOLO A DX ANZI.....
TRADUCENDO VI HANNO PRESO PER IL CULO DA SEMPRE
CORDIALMENTE
In generale quando scrivo o parlo la gente mi capisce, tranne su onemoreblog. Senz'altro colpa mia.
Personalmente sono stato e sono favorevolissimo all'evoluzione del sistema distributivo all'internazionalizzazione etc etc, l'Italia era restata al palo con una legge del 1974 che difendeva i piccoli negozi. Una decina di anni fa circolava un'analisi comparata Italia-UK che mostrava come con l'efficienza del sistema distributivo dell'UK in Italia i prezzi sarebbero calati del 10%. Da allora, grazie soprattutto a Bersani l'Italia ha fatto grandi passi.
Detto questo le aziende commerciali hanno economia di scala senza limiti e tendono a concentrarsi, da cui la creazione delle grosse aziende internazionali. Coop e Conad sono riuscite a competere in Italia, questo è un bene sia perchè sono aziende che hanno un'attenzione al consumatore piu' elevata della media sia perchè, come dicevo evidentemente con poca chiarezza, essendo realtà decentrate danno piu' spazio a prodotti locali. Carrefour Auchan o le altre definiscono parte dell'assortimento a livello internazionale e parte a livello locale. Coop e Conad invece lo definiscono parte a livello nazionale e parte a livello di singole cooperative, regionali.
ma di cosa parla Daniele? per questi personaggi, se il parlamento darà il via libera all'utilizzo delle intercettazioni, si parla di concorso in insider trading e concorso in aggiotaggio (almeno per d'alema e latorre)... politicamente sono poi censurabili ben da prima di questa vicenda.
Giogio, mi sa che sei tu a non sapere di cosa parli.
Perchè ci sia aggiotaggio o insider trading è necessario che il soggetto che abbia ricevuto informazioni riservate (o dato informazioni false) le abbia usate a fini di lucro ad esempio acquistando o vendendo azioni.
Per il resto è abbastanza normale per i politici vengano a conoscenza di notizie riservate in ambito economico.
Quindi se D'Alema o La Torre conoscevano le modalità della scalata Unipol e in base a questo hanno acquistato azioni di BNL o di qualche altro soggetto hanno commesso reato. Questo è il punto: in tutta la vicenda, telefonate comprese non emerge mai un interesse economico personale di chi è coinvolto (e neanche del partito). Emerge l'interesse politico, che ripeto, a mio avviso è legittimo, non fosse stato perseguito tramite Consorte e tramite l'alleanza con Fiorani e Ricucci (quello che si dava arie da grand'uomo vantandosi perchè si trombava la Falchi).
per quello che le coop sono diventate,usufruiscono di agevolazioni fiscali
illegittime.
senza giro di parole,in italia i personaggi politici,sono collusi (o come altro si puo' definire)con il mondo finanziario,il perche' e' il potere:tu dai una cosa a me e io do una cosa a te.
quindi,i poveretti, non fanno la pipi' dall'ombellico.
daniele cio' che scrivi e' parecchio lacunoso se non in malafede: le coop non possono essere per loro costituzione un organismo dedito al mercato finanziario, non ha senso che abbiano una banca (l'unipol banca non e' un credito coooperativo, ma una banca) e non ha senso che tale banca partecipi con attori dal passato finanziario piu' o meno oscuro a scalate in borsa; non ha senso non per una inferiorita' delle cooperative stesse ma perche' secondo la legge e secondole tradizioni del movimento cooperativo gli utili andrebbero distirbuiti tra i soci oppure reinvestiti nelle attivita' delle cooperative stesse, considerare il lancio di un'opa da parte di una banca che e' controllata dalla finzanziaria del movimento cooperativo non credo sia interpretabile come reinvestimento o distribuzione ai soci.
la conad e' un discorso a parte, mi pare di ricordare che non abbia mai avuto un comportamento cristallino, ad esempio sono quasi sicuro che ci entrasse qualcosa con la vendita di gran parte della SME alla unilever.
per quanto riguarda l'appoggio della sinistra istituzionale nelle persone dei dirigenti ds alla scalata di BNL (che FU la maggior banca italiana prima di essere ammazzata da abete, caltagirone e soci) non ricordo che ci sia stato lo stesso appoggio entusiasta quando montepaschi, una banca solida, non una banchetta abborracciata come banca unipol, tento' la fusione con bnl che fu pero' impedita da fazio; non sara' che c'e' qualche interesse troppo lurido per essere raccontato, tipo le magnificenti "consulenze" da 50 milioni di euro a consorte o tipo le forti entrature dei fazio nel clericalismo piu' bieco e retrivo o tipo gli stranissimi giri di grosse proprieta' immobiliari che hanno devastato il mercato degli ultimi 5 anni?