Lo Stato e l'autovelox come strumento della lotta di classe
di Piero Ostellino
Escono dalle discoteche alle cinque del mattino, impasticcati, sfiniti dall'alcol e dal sonno. Hanno poco più di vent'anni. Hanno preso la patente da poco. Salgono su auto che non sono fatte per correre a duecento all' ora, tanto meno sulle inadeguate strade nazionali e provinciali. E vanno a schiantarsi. Muoiono a grappoli. Il giorno dopo, i giornali scrivono dei sabati notte di mezza Italia con i toni del bollettino di guerra. Il Paese dei benpensanti — che viaggia in autostrada a 100 all'ora sulla corsia di sorpasso e non si sposta neppure con le cannonate — gronda indignazione contro lo Stato che fa troppo poco contro chi non rispetta i limiti di velocità. Nell'inconscio collettivo, è la velocità che uccide. Questo il motivo conduttore politicamente corretto che ascoltiamo da anni. Ma è falso. L'inconscio collettivo è, infatti, opportunamente manipolato. Dallo Stato. Che, negli Usa, ha imposto a suo tempo i limiti non per amore dell'incolumità dei suoi cittadini, bensì per far fronte alla crisi energetica e che, ora, in Europa e soprattutto in Italia, usa gli autovelox come un esattore delle tasse.
«Dovrebbero togliere la patente a quelli che vanno forte ». Questa la polemica di chi confonde la cilindrata dell' auto con l'imperizia o l'irresponsabilità del guidatore. E lo Stato qualcosa la fa. Toglie punti alla patente del sessantenne che guida da oltre quarant'anni e non ha mai avuto un incidente; che è sobrio, viaggia alle due del pomeriggio su un'autostrada deserta, a tre corsie, su una Mercedes o una Bmw, a 160 chilometri all'ora, invece che a 130. O, addirittura, a 130 invece che a 80 o 100 come impongono i cartelli distribuiti in prossimità di ogni uscita, anche per chi non esce, sulla Genova-Ventimiglia; manifesti della fame di multe dei singoli Comuni.
Basterebbero questi esempi per provare che lo Stato, anche quando non lo è formalmente, finisce con essere di fatto oppressore — più nei confronti del cittadino responsabile che di quello irresponsabile — perché è costituzionalmente stupido. In particolare, ogni volta che pretende di imporre per legge la virtù invece di contare sul buon senso dei cittadini — a nessuno piace correre il rischio di perdere la vita, andando oltre i limiti dell'istinto di conservazione, cioè della paura — e su una certa elasticità nell'applicazione delle regole del gioco. No, lo Stato non è un buon padre. E' il Leviatano che tutti hanno scelto, pochi gestiscono. E' lo strumento di controllo, per non dire di dominio, di una classe sociale sull'altra e la cui ideologia (nella fattispecie la velocità che uccide) è «falsa coscienza». In Italia, la scarsa fiducia nel senso di responsabilità dell'Individuo e la vocazione alla sudditanza livellatrice verso lo Stato hanno radici storiche (la forte presenza di culture collettiviste), psicologiche (l'invidia per le capacità) e sociali (l'ostilità verso «i ricchi») prima ancora che politiche. Così, il limite di velocità è diventato una forma di lotta di classe; le auto di grossa cilindrata sono il Palazzo d'Inverno da assaltare e l'autovelox è l'incrociatore Aurora che dà il via alla rivoluzione egualitaria. Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, del Partito dei comunisti italiani, vorrebbe un autovelox ogni 500 metri, 935 mila autovelox su tutte le strade nazionali. Bianchi non è uno stupido. La sua iperbole è solo il riflesso di una vocazione regolamentatrice reale. Mi spiega, signor ministro, che c'entrano più autovelox — che, quale ne sia il numero, continuerebbero a multare soprattutto il sessantenne di cui sopra — con le stragi del sabato sera? Ministro, lasci perdere la lotta di classe. Non è con quella che si riducono gli incidenti.
L'amaca del 29 luglio 2007
di Michele Serra
Essendo avido di pensiero liberale, e voglioso di redimermi dai pregiudizi statalisti e collettivisti che hanno caratterizzato la mia giovinezza, leggo spesso Piero Ostellino. Che del faticoso rapporto tra Stato e Individuo (prima lezione: lui scrive entrambi con la maiuscola) offre una lettura vigorosamente individualista, anzi, Individualista. E dunque, sul "Corriere" di ieri, ecco l´Individuo Ostellino spiegare che «lo Stato è costituzionalmente stupido», «di fatto oppressore», «il Leviatano che tutti hanno scelto ma pochi gestiscono», «lo strumento di controllo, per non dire di dominio, di una classe sull´altra», e che in Italia «la vocazione alla sudditanza livellatrice verso lo Stato ha radici storiche (la forte presenza di culture collettiviste), psicologiche (l´invidia per le capacità) e sociali (l´ostilità verso i ricchi)». Il tutto è incarnato e ben riassunto, secondo Ostellino, dall´autovelox, perché «il limite di velocità è diventato una forma di lotta di classe, le auto di grossa cilindrata sono il Palazzo di Inverno da assaltare e l´autovelox l´incrociatore Aurora che dà il via alla rivoluzione egualitaria».
Piero Ostellino deve avere preso una multa per eccesso di velocità. Fico, però! Non sapevo che andasse così forte in macchina...
ecco la ricetta per risolvere il problema delle cosidette stragi del venerdi,sabato e domenica.
arruolamento di leva "obbligatorio nelle forze armate per tutti i giovani(eta' min e max da stabilire)durata mesi 24.
piu' che polemico mi sembri deficiente
Ritiro della patente e sequestro della vettura per tutte le infrazioni al limite di velocità e soprattutto quelle ai limiti 30 in città. E vaffanculo a questo tipo di atteggiamento colpevole e borioso di sti vecchi merdosi con le loro bmw e benz.
Io rispetto meticolosamente i limiti quelle 2 volte che guido (ieri notte ho fatto "l'amico sano che guida") e mi devo pure beccare gli sberleffi. Assurdo, un paese di machi al volante e a pecora in tutto il resto.
Credo che inasprire le pene sia utile le prime due settimane. Guardate con le cinture di sicurezza o con i cellulari al volante: è cambiato qualcosa? Poi si ritorna come prima: poliziotti che chiudono un occhio, guidatori "tengo famiglia" o "lei non sa chi sono io". O cambia la nostra mentalità o continueremo a crepare come mosche.
Lo ripeto: con l'arrivo della rete wi-fi, lo stato potrebbe OBBLIGARE a fare andare le auto secondo i limiti. Basterebbe una piccola modifica alla centralina delle auto, in modo tale da non farle andare più veloci del limite nella zona dov'è la macchina. La centralina dialogherebbe con centraline poste sulla rete stradale che fissa automaticamente i limiti di velocità. Potrebero essere anceh più flessibili di adesso, dipende dalle condizioni della strada e metereologiche. Vuoi andare a correre? Ti scanni in pista!
Un'altra modifica sarebbe l'etilometro in macchina: sei ubriaco? la macchina non parte. Punto.
Si abbatterebbe il numero di morti e feriti, e di conseguenza, pure i costi sociali degli incidenti.
La responsabilità del singolo potrebbe essere un argomento contro, ma penso sarebbe meglio che le conseguenze dei miei gesti, non ricadessero su vittime innocenti.
Corrado, trasferire le responsabilita' dagli individui alle macchine si chiama tecnocrazia, una delle mille facce del fascismo.
("borreroak baditu milaka aurpegi")
u signur...
non vorrei passare per fascista. Ignorante sì (questa non la sapevo). Non vorrei essere frainteso.
Ma allora, come fare?
@@piu' che polemico mi sembri deficiente
Postato da berja - Domenica 29 Luglio 2007 alle 12:08
@Berja,e' da stronzi rispondere cosi'.
queste risposte del cazzo sono scontate.
piu' che polemico sono deficiente?ok.
la mia e' una provocazione a mo di deterrente per i giovani.visto che si parla e non si risolve mai niente.
che cazzo di leggi vuoi fare ?
ragazzi di 19/20 anni su auto a 180/200 km orari
e come minimo brilli.che vanno a spiaccicarsi contro un albero.
Tu che non sei imbecille,che intanderesti fare?.
che cazzo di leggi vuoi fare ?
non ne ho la minima idea, non faccio il legislatore, non ho l'automobile ed anche in motocicletta difficilmente supero gli 80 orari; qualsiasi principio punitivo e delimitante la liberta' individuale mi fa schifo, penso sarebbe necessaria maggiore responsabilita' individuale e la consapevolezza che un mezzo a motore e' un'arma.
il problema non sono i suicidi di massa dei giovani e giovanissimi, sui quali si vorrebbe intervenire con severita', ma l'enorme quantita' di vittime che difficilmente viene riportata dalle statistiche: i feriti, i disabili.
mi permetto una provocazione, seria: se avessimo una rete di trasporti pubblici capillare, funzionale e funzionante, dovremmo sostenere ugualmente gli immensi costi sociali di centinaia di migliaia di incidenti stradali all'anno?
In Marocco (e sottolineo Marocco) ci sono le famose pattuglie di poliziotti ogni 500 metri di cui parla Ostellino, ciascuna con il suo bravo autovelox in mano: sarà che un posto di lavoro lo stato glielo deve dare ai giovani, oppure è semplicemente uno stato di polizia. A gennaio ero in giro da bravo turista con la mia macchina a noleggio: belle strade, larghe e poco trafficate. Soprattutto per entrare e uscire dalle città, lunghi viali a quattro corsie, con limite a 60 all'ora. La prima pattuglia mi ha fermato che andavo a 67, ha visto il turista ignaro e mi ha lasciato andare. Dopo un'ora mi hanno fermato ancora, l'autovelox segnava 74, è partito il verbale e senza tante discussioni gli ho lasciato l'equivalente di 44 euro, che per i marocchini credo siano una bella sommetta. Dopo, per una settimana sono stato più attentino ed è andata liscia. Secondo me è dura, ognuno vuole fare quel cazzo che gli pare, correre, non pagare le multe e se stira qualcuno, peccato.
Così tante caxxate in così poco spazio! (nano-impaginazione?)
Basterebbe una e una sola cosa per aggiustare le cose... il BUONSENSO
se io fossi un marziano a cui un prode terrestre sta spiegando il problema chiederei: "ma se il limite massimo di velocità è 130, perchè si costruiscono auto che vanno a 260?". Ciao a tutti
In effetti su una cosa ha ragione, ossia quando parla di "invidia per le capacità". Quando a uno mancano non solo le competenze storico-culturali per esprimere una opinione, che infatti si rileva totalmente idiota, ma anche le capacità mentali, dev'essere terribile...
Purtroppo questo è il massimo cui possono arrivare i liberisti all'itagliana...
è on line sul sito del corriere la replica misurata del ministro bianchi. seguita da una delirante appendice di ostellino.
cito solo l'affermazione più allucinante (di ostellino): "Guidando si rischia di fare del male, ma solo i regimi illiberali reprimono il rischio. (...) Cosa direbbe allora se qualcuno lo accusasse di andare in giro con qualcosa che gli permetterebbe di consumare uno stupro?"
Eh?
Invece io trovo che Ostellino, magari con qualche impridenza di espressione coraggiosa, abbia centrato il punto della questione. E cioè che ci sono comportamenti che hanno un'attinenza diretta con l'incidente e altri invece che possono essere considerati un concausa. Tra i primi l'alcool e le droghe, nel secondo caso la velocità. Ostellino non dice che bisogna andare a 100 km/h in città, dice tra le righe che bisogna prendere atto che ormai tutti in autostrada (padri di famiglia irreprensibili compresi e auto di piccola clindrata pure) si muovono a una velocità di circa 150-160 km/h e tale comportamento di per sè non è causa di chissà quali conseguenze nefaste, è semplicemente un dato di fatto di cui prendere atto, senza nascondesri dietro un dito. E, analizzando ulteriormente i fatti, un'auto di grossa cilindrata è più sicura di una utilitaria, a parità di velocità. Questo non è razzismo, è realtà. Tutto qui.
willy vince il premio "troll fanatico" dell'anno.
Ostellino deve aver bevuto molto, corso tanto, aver avuto la fortuna di non uccidere nessuno e preso una multa colossale. Poi si è impasticcato e sotto l'influenza degli stupefacenti, in preda ad una violenta crisi di paranoia, ha scritto l'articolo.
Non vedo altre spiegazioni per una tale massa di idiozie.
Ho letto ora la risposta, civilissima e paziente, di Bianchi e la replica di Ostellino. Quest'ultimo è decisamente in condizioni a dir poco alterate. Non voglio pensare che superata la sbornia possa credere in quello che ha scritto.
Sarò anche fanatico (ma xchè troll poi, mi firmo sempre e argomento le mie opinioni)ma quello che scrivo, cari amici, non è niente di strano, rivoluzionario o esecrabile. Basta guardare oltre frontiera per vedere che nonostante sulle autobahn non vigano generalmente limiti di velocità ci sono molte meno vittime della strada. Forse allora, viene da pensare, non è la velocità la vera causa?!
Poraccio, questo signore è alla frutta. Teme che i cattivoni Komunisti gli prendano il suo trabicolo col quale farsi ganzo come nei film di vanzina e non gli permettano più di correre quanto lui desidera. Gné, gné, gné...
Mi raccomando ostellino, scolapasta in testa e dentiera fuori dal frigo per difendere la libertà di poter correre a 200 km all'ora...
Ma è possibile?
Scusa una punto 1100 benziana si fa i 150 senza troppi problemi. Ti pare una lotta di classe?
E per dirla ad Andrea el mac, a me non interessa se tu vai in auto 2 volte l'anno! Se qualcuno non vive in città cosa deve fare? andare a piedi (o con i mezzi pubblici che però non ci sono)come nei miti della sinistra italiana?
Avete considerato che forse qualcuno ci lavora con l'auto? un rappresentante...un musicista...uno che abita in campagna...e tanti altri...questi, che si beccano come nel mio caso 200 300 km al giorno sono stanchi di vedere superstrade con il limite di 50Km/h! stanchi di vedere autovelox ovunque!
Il problema è che alla vita non ci pensa nessuno! Lo stato pensa solo a fare cassa! Chi se ne sbatte dei giovani che muoiono il sabato sera? Basta rompere i coglioni alla gente onesta che deve lavorare per campare, giusto?
Che cazzo cambia portare il limite da 130 a 120 in autostrada? l'avete mai vista una strada? può essere che i limiti siano ancora quelli di 50 anni fa?
Nessuno ha pensato che al posto che combattere con la velocità si debba istruire la gente? Limitare l'alcool? le droghe? No cazzo perchè molti di sinistra pensano solo a liberalizzare! Cazzo deve essere un diritto fumarsi dieci canne! E se poi ti metti in macchina? se hai un catorcio meglio, ma se hai già una punto sono cazzi, ci vogliono gli autovelox...
Deve essere la gente ad essere educata, i metodi del comunista bianchi sono invece fascistissimi, una sorta di proibizionismo sulle velocità e sui "signori"...Lui che sfreccia con l'auto blu ai 200 all'ora e che come tutti i parlamentari ci addebita le multe sa che qualunque limite non lo riguarderebbe...
tra tanti squilibrati
che pure votano e guidano
per fortuna
c'e' lui
impassibile, giusto, immobile, indifferente
con la sua azione inattiva
libera la strada a noi ciclisti, pedoni, 'utenti deboli' di tanti e tanti pazzi assassini:
il platano
ringraziamolo mettendogli dei mazzi di fiori sul tronco
mors tua vita mea
Invece che inventare ogni cinque anni un nuovo codice della strada draconiano da applicare con lassissismo, credo sarebbe sufficiente mettere il naso oltre le alpi e cercare di imparare qualcosa: il limite dei 30 nelle zone residenziali è molto più sensato del nostro 50 (che nessuno rispetta), allo stesso tempo le strade extraurbane francesi hanno quasi tutte il limite a 70 o più (rispettato dai più), invece degli improbabili 50 o meno di molti nostri rettilinei in mezzo ai campi (che nessuno rispetta); in Germania non ci sono limiti in alcuni tratti d'autostrada, ma dove c'è scritto 120 tutti li rispettano diligentemente.
L'applicazione a macchia di leopardo dei controlli e la mancanza di senso civico rendono davvero difficile rispettare i limiti: io uso raramente l'auto, e preferirei non rischiare alcun tipo di sanzione, ma viaggiare a 50 su una statale diritta di notte con una coda di macchine che spingono sfarando alle spalle è snervante, e spesso pericoloso.
Vietato vietare! Vorrei la libertà per tutti, di correre quanto piace e anche di farsi persino 100 canne, se ne ha voglia, non solo 10. Ma c'è un limite assoluto: il fatto di poter far male agli altri (non a sé stesso, ciascuno deve essere libero persino di suicidarsi, se gli garba). Però bisogna che il pericolo ci sia davvero. Se il pericolo c'è davvero, la soluzione drastica di Bianchi o di Carlo T. non è illiberale: lo Stato reprime un tuo desiderio (correre) per proteggere un diritto più importante di altri (non essere investito).
Ora il limite di velocità è corretto da questo punto di vista? In autostrada QUASI TUTTI i guidatori(di BMW, ma anche di vecchie Uno e di moto di terza mano, la lotta di classe se la sogna Ostellino), dimostrano coi fatti di non crederci, violandolo allegramente. E' probabile che, almeno in parte, abbiano ragione: ci sono tratti dove la velocità più alta non aumenterebbe significativamente i rischi e magari anche tratti, più rari, dove bisognerebbe invece abbassarli. Fin qui, tutto questo non mi pare una tesi particolarmente "colpevole e boriosa" nel comune sentire.
Ma ho già scritto altra volta che entro la nostra società si sta diffondendo un atteggiamento che non ammette l'esistenza di NESSUN RISCHIO, anche a costo di patirne le conseguenze in termini di minor libertà (di andare a ballare sul Garda, perché no?), e minori opportunità (di visitare tre clienti in una sola mattina, per lavoro). Se si accetta questo punto di vista (che è un'applicazione estrema e paradossale del "principio di precauzione"), è logico chiedere limiti sempre più feroci: NON SI PUO' DIMOSTRARE che un limite di dieci km più basso non salvi una vita. Mi pare che non si debba demonizzare né chi accetta più rischi, né chi li rifiuta: è questione di preferenze.
il principio di precauzione suona tanto di stato di polizia, chi ha studiato legge qualcosa se la ricorda...non certo di stato libertario e liberale come dovrebbe essere l'italia.
Quanto al fatto che un limite di dieci km in meno possa salvare una vita,e che non sia dimostrabile il contrario...Bè è una assurdità. Il fatto che in una superstrada ci sia il limite dei 50 o 70 non impedisce a nessuno di correre come un pazzo. E tanto meno ad un drogato o ubriaco, il quale se ne sbatte anche degli autovelox.
E' un po' come in texas in cui vige la pena di morte eppure il numero dei reati non è certo minore -statisticamente- di altre parti. Là gli incidenti però li evitano non con pene terribili, multe ad oltranza. Ma con severissime leggi sugli alcolici, sulla droga. I limiti in america, dove si gira con macchine minimo 4000cc benzina, sono il doppio dei nostri e con meno incidenti (sempre statisticamente parlando). Non solo perchè le strade sono il doppio delle nostre, ma perchè culturalmente sono molti più passi avanti. Voglia o non voglia la "nostra" sinistra
Il fatto che i limiti non vengano rispettati e che alcuni guidino sotto l'effetto di droghe o alcool non mi sembra una cosa "normale", e come tale da accettare come inevitabile.
Non si può partire dal principio che tanto nessuno rispetta il codice e i tossici se ne sbattono cmq degli autovelox, proprio questo è il problema da risolvere; ma forse le forze dell'ordine sono troppo impegnate ad arrestare i gay che slinguano in pubblico.
"I limiti in america (...) sono il doppio dei nostri"
???
Sul fatto che i limiti in US siano "il doppio dei nostri" ho i miei dubbi...
http://en.wikipedia.org/wiki/Speed_limits_in_the_United_States
BENE CHE TI VADA, in alcune contee texane, AL MASSIMO fai i 130 km/h, ma la media nei vari stati si aggira tra i 100-115 km/h. Insomma, avrebbero fatto la felicità dell'ex-ministro Ferri (quello del limite dei 110)
"il principio di precauzione suona tanto di stato di polizia"
spero ti costruiscano una discarica di amianto sotto casa.
"culturalmente sono molti più passi avanti"
giusto, basta vedere che tra tanti possibili candidati hanno scelto proprio un alcolizzato, incapace, che parla con dio e ignorante come una zolla per fare il presidente.
l'unico tratto distintivo e' che prima di fare il presidente era in societa' con osama bin laden.
"culturalmente sono molti più passi avanti"
Ho letto con pazienza tutte le vostre sgrammaticate cazzate, giusto per aggiornarmi sull'aria che tira di questi tempi nel paese dei cachi. Alla fine, come capita spesso al bar, dal miasma è emersa una singola battuta degna di rappresentare (netta, priva di ipocrisia e di avventurosi tentativi di ragionamento) il confuso sentimento comune.
"Ritiro della patente e sequestro della vettura per tutte le infrazioni al limite di velocità e soprattutto quelle ai limiti 30 in città. E vaffanculo a questo tipo di atteggiamento colpevole e borioso di sti vecchi merdosi con le loro bmw e benz.
Io rispetto meticolosamente i limiti quelle 2 volte che guido"
Traduco nella mia lingua: "Essendo dotato di modeste qualità psicofisiche, nei rari casi in cui sono costretto a guidare un'auto non mi sento padrone della situazione, e preferisco viaggiare a bassa velocità. Ciò nonostante mi disturba essere sorpassato da altri automobilisti; anzi, intimamente sono convinto che spostarsi su strada dal punto A al punto B debba essere come mettersi in coda a uno sportello pubblico: a nessuno dovrebbe essere consentito avanzare se non assieme a tutti gli altri. Anche per questa ragione trovo immorale che qualcuno possa provare piacere nella guida. Non sono interessato alle esigenze lavorative altrui perchè non sono le mie. Infine mi irrita il pensiero che esistano persone in grado permettersi automobili più costose della mia.
Avendo limitate facoltà intellettive, e traendo conforto dalla mia appartenenza a una massa che la pensa come me, non mi vergogno di esprimere questi miei pensieri e di ostentare arroganza e sicumera".
In sostanza, lo spirito del tempo spinge la società a livellare verso il basso: dove non arriva il debole e l'inetto, il più dotato (o peggio, il più fortunato) deve arrestarsi. Un autore di satira molti anni fa ha battezzato il fenomeno "la prevalenza del cretino". Non dubito che nel prossimo futuro (grazie anche alla Comunità Europea) questa naturale tendenza evolva in un sistema normativo completo, che abbatterà a zero i costi sociali delle attività inutili.
In effetti l'invidia mi spinge a volere limiti sensati nelle zone residenziali e più sicurezza sulle strade; invidio molto ad esempio chi abita in Inghilterra, dove le morti per incidente stradale sono, in proporzione, un terzo di quelle italiane.
cazzo, nadir63,una poesia così bella non la leggevo da un po'! Sono d'accordissimo con te
cazzo, nadir63,una poesia così bella non la leggevo da un po'! Sono d'accordissimo con te
Vabbè, buonanotte...
il più dotato (o peggio, il più fortunato) deve arrestarsi.
preferibilmente contro un platano
signor dargenio non divaghiamo: torniamo a parlare dei limiti di velocità negli usa. altre cazzate da regalarci in merito non ne ha?
invidio molto ad esempio chi abita in Inghilterra, dove le morti per incidente stradale sono, in proporzione, un terzo di quelle italiane
e pensare che guidano pure sulla corsia sbagliata!!
azz in due sono riusciti a scrivere più cazzate che tutti i troll da un anno a questa parte...
memorabile quella dei limiti in america, ma non da meno il pezzo (degno di libero o del giornale) scritto da Nadir_63...
in sostanza concordo con berja e pianto anch'io un platano per voi...
Fino a che ammazzare una persona con un auto, comporta 2 anni con condizionale e zero minuti di carcere, non ci saranno limiti che tengano.
Dobbiamo ammettere che noi italiani abbiamo abdicato al senso civico anni or sono, forse secoli se mai lo abbiamo avuto; i nostri parlamentari, ultimi fulgidi esempi il senatore e il Mele, in questo ci inocraggiano giornalmente.
Dobbiamo smetterla di guardare ai Paesi civili come Germania ed Inghilterra, per giudicare il nostro; e sì che inglesi e tedeschi, all'estero, tanto civili non sono.
Perchè in Inghilterra allo stadio i tifosi praticamente toccano i calciatori, e non succede mai nulla, e appena mettono piede fuori dal loro Paese diventano Hooligans?
Perchè in Inghilterra se poggi un piede sulle strisce pedonali, le auto inchiodano letteralmente per farti passare?
Perché se in Inghilterra sgarri, hai il tuo bel processo, non cade nulla in prescrizione, e ti fai tutti i giorni di galera; perché in Inghilterra se un Ministro paga la colf in nero, il Ministro si dimette.
L'Italia, invece....
Ecco perché ben vengano gli autovelox ogni 500 metri, ma se perdi tutti i punti la patente non te la puoi ricomprare, fai volontariato; in autostrada, è vietato vendere alcolici al bancone (> 22°, come se 4 bicchieri di vino da 13° invece...), ma puoi comprarti la tequila o il rhum al fornito spazio alcolici; e poi, puniamo anche chi non fa manutenzione di strade, chi mette segnaletica a cazzo di cane e crea solo confusione, chi mette il cartello di 50 km/h 20 metri dopo il cartello di 90Km/h, e subito un autovelox, cz anche i comuni hanno la loro bella parte nei casini che succedono!
Ma siamo in Italia....
Concordo sostanzialmente con nadir ....ma soprattutto con quanto scritto da Ostellino. Si applichino dei limiti seri , corrispondenti a veri valori di sicurezza in rapporto alle attuali tecnologie , eliminando la discrezionalità che accompagna queste assurdità.
Solo allora si potrà parlare di ritiro definitivo della patente , del sequestro dell'automobile ecc...
"Si applichino dei limiti seri , corrispondenti a veri valori di sicurezza in rapporto alle attuali tecnologie".
Cioè? Hanno inventato la corazza di Iron man per pedoni o la macchina di gommapiuma e non me l'hanno detto?
mannò Pino, lui si riferiva alla possibilità di sorvolare il pedone usando i retrorazzi...
ormai facciamo affidamento sulle tecnologie..., allora speriamo che le stesse al più presto ci rendano in grado di resuscitare ogni vittima delle speranze tecnologiche mal riposte..., così gli "interessati" ci potranno dire la loro...
ma...pino e drizzt, voi ogni tanto uscite di casa?.. perchè effettivamente con tutti pazzi, i drogati, gli ubriachi, che ci sono in giro è davvero pericoloso..
Riconosco che parlare di automobili e velocità è francamente stupido ... aboliamole o troviamo una velocità talmente bassa che se qualcuno ci investe non accade nulla ... ecco..