ListaperWalter 2 - la vendetta
«La scommessa (ndr: della seconda lista milanese per Veltroni) è tenere insieme ricambio generazionale, innovazione politica, nuove professioni, laicità e diritti civili, che rischiano di restare incustoditi; il listone nazionale rischia invece di fotografare l´esistente».
A garantire l'idea di "ricambio" ci sono alcune grandi novità nei nomi: Filippo Penati (a cui l'idea «piace»), Pierfrancesco Majorino, Marilena Adamo, Marco Granelli, Daria Colombo (a rappresentare la "societàccivile", anche se non si sa bene chi rappresenti e in nome di che cosa, sarà mica ancora per i girotondi di cinque anni fa, vero?). Innovativo anche il candidato sostenuto da "ListaperWalter2 - la vendetta" alla segreteria regionale del PD, Maurizio "né con Bush né con Zapatero" Martina, un nickname una garanzia.
In tutta questa innovazione, salta fuori Gabriele Messina a dire al nostro amico Rodolfo Sala di Repubblica: «Una seconda lista per Veltroni ha senso solo se non è fatta in accordo con quelli che promuovono la prima; Penati non può lanciare la lista del Nord e allo stesso tempo sponsorizzare quella dei giovani».
Cospetto! Da un maggiorente diessino, nientepopodimeno che coordinatore cittadino del partito, una cosa tanto ovvia e intelligente non ce la saremmo aspettata. Siamo basiti. Non ci stupiremmo se Messina, dopo questa dimostrazione di umana normalità, venisse immediatamente messo ai margini di un partito che qui a Milano fa da tempo della stupidità il principale criterio di selezione dei maggiorenti.
di
redazione
fonte: la Repubblica