Detesto il centrismo e odio qualunque tipo di democristiano, ma raramente ho letto una frase più apodittica e miope di "La verità è sempre una sola". Se la verità fosse sempre una sola, non esisterebbero correnti politiche e tutti concorderebbero su una singola soluzione ottimale per ogni problema. "La verità è sempre una sola" è un concetto che può andare bene per un regime teocratico; in democrazia la realtà è molto più complessa, e mi meraviglio che gente che eredita una radicata e pluridecennale esperienza politica come quelli di SD non se ne renda conto e spari cazzate del genere.
di fatto, però, la verità non può che essere unica e sola;
spiace che ciò venga definito "cazzata", anche perchè da questo semplice e inequivocabile assunto al regime teocratico ce ne corre e forse l'unico ostacolo a che ciò si realizzi è proclamare proprio la verità insita in ciascuno di noi.Ad es. una delle mie verità è che sono gay e viverlo fino in fondo, fa di me un Uomo Libero,nonostante le menzogne di s.m.chiesa e dei suoi cagnolini scodinzolanti e non c'è altra verità che tenga...
Sul concetto di verità occorrerebbe fare un discorso molto complesso in campo scientifico, per il quale non mi sento preparato, ma certo non credo si possa concludere così semplicisticamente per la sua "unicità". Qui, poi, si tratta di analisi e valutazioni politiche, ove il concetto stesso di "verità" è assurdo: quoto Larry parola per parola.
Da questa pretesa di "verità", Leon deduce la sua avversione a quelli che chiama "centristi": per lui la politica è affermazione apodittica delle proprie credenze, bipolarismo militarizzato.
Se invece siamo convinti che gruppi sociali diversi (o anche singoli individui diversi) abbiano legittimamente interessi diversi, scale di priorità diverse, ecc., ciascuna degna di rispetto anche da parte di chi non la condivide, penseremo che ciascuno deve sostenere la propria posizione, ma poi essere pronto a trovare un punto di sintesi e di mediazione, composizione fra preferenze parzialmente diverse.
Nel merito dell'articolo, poi, anche se spesso condivido le posizioni di SD, ho trovato lo scritto di Leon singolarmente ideologico e unilaterale; in certi punti è paradossale, sembra addirittura deprecare l'istituzione di migliori sussidi di disoccupazione: " con migliori ammortizzatori, ma con contratti di lavoro flessibili, le imprese saranno fortemente incentivate a licenziare, e il sussidio diventa una forma di protezionismo non tariffario". Si ha l'impressione che l'autore sia interessato non tanto agli effetti concreti delle misure sui lavoratori reali, quanto ad un astratto modello di politica economica.