@roberta se iMille non hanno più un'identità propria è proprio a causa della coptazione ormai in atto, sono un soggetto tra i tanti che appoggiano la Melandri, infatti di lei si hanno ben chiari nome, ruolo, programma, gli altri semplici accessori , ed era quanto bisognava evitare assolutamente fin dall'inizio, ora che si fa si manda una smentita a repubblica? e quanti la leggeranno? a quanti rimarrà impressa ?
sempre che poi iMille abbiano scalfarotto come leader e non luca sofri o marco simoni che poi è il portavoce del movimento in questione ed era lì a presenziare la giornata?
ma a me sinceramente non è chetifi per un nome in particolare, un movimento politico è fatto di tante cose, un nome è solo una parte dell'insieme, importante certo ma da solo non basta, ci vogliono le truppe, le api operaie, la geometria non è fatta di vertici ma di migliaia di punti, solo così un figura appare compiuta, altro è solo caos.
scusate la domanda da persona esterna, ma osservante*.
Ma perchè chi fosse interessato a spostare il Pd verso sponde (o comq a fare pesare nel Pd le posizioni ) laiche e "di sinistra" dovrebbe fidarsi più del trio Melandri-Nicolais-Realacci che di Vita&Co? Quanto a internità agli apparati, pari mi sembrano. Quanto a ecologismo, Realacci fa brand, ma gli alri?
E chi fa il testimonial della laicità (visto che la ministra vale per la giovinezza)? Simoni/Scalfarotto? Perchè Nicolais, la verità, non capisco bene cosa testimonia.
A sì, certo, il sapere e l'innovazione... dato che pro-mezzogiorno fa accordi con Bill Gates!
Insomma, dentro per dentro, e Veltroni per Veltroni, ma non è "meglio" (si fa per dire) la normale "sinistra" interna? Troppo sinistra? Non va bene il dialogo con Mussi e altripiù radicali?
Boh!
*che continua a pensare che questo benedetto Pd sia già nato morto (purtroppo), e quindi non andrà (salvo eventi improbabili) a votare per il leader (e poi --temo -- neppure per le liste, alle elezioni vere)
che palle con sto giochino sempre del "di chi sei, chi te manda?" tutto italilco!!
imille sono un gruppo di persone hanno alcune idee, provano a farle passare e pensano legittimamente che uoltér sia il migliore dei candidati alla segreteria. Poi si puo' discutere se le loro idee siano giuste o meno, se la loro strategia sia o no adeguata, se siano brave persone o squallidi arrampicatori sociali e se queste primarie valgano davvero il costo di un piatto di baccalà e un bicchiere di vino.
Ecco, discutiamo pure amabilmente ma il tiro al piccione sulla loro purezza rivoluzionaria è ingiusto e sterile. Anche perché vincere un posto nell'apparato del PD a me sembra piu' una condanna che un premio, e sicuramente fa male al fegato.
I mille sono portatori insani dell'ennesima bufala della politica Italiana scimiette che scimiottano .. siete già assimilati siete il vecchio che avanza
La cosa paradossale (e molto triste) e' che delle persone come molti dei iMille che non hanno alcuna intenzione di sistemarsi attraverso la politica perche' sono gia' "sistemate" facendosi il culo fuori dall'Italia (basta dare una occhiata alle persone che sono coinvolte nei iMille) e che hanno gia' un carriera professionale piu' che soddisfaccente vengono accusati di fare il gioco dei potenti e pensare al ritorno personale.
Il tutto diviene ancora piu' patetico quando questa accusa proviene da gente che chiaramente cerca la visibilita' personale e non di fare una battaglia di idee come si farebbe in un paese civile.
Qualcuno ha definito come luogo comune il " ogni popolo ha i politici che si merita". Ma qui pare proprio essere una triste verita'.
imille - probabilmente anche per i tempi molto compressi dell'operazione e le assurde regole del gioco - e' stato sicuramente un progetto pasticciato con una comunicazione poco chiara, un piano nebuloso e una leadership debole (mancanze non da poco per un progetto politico), ma guadrando al concreto si erano posti l'obbiettivo di dare rappresentativita' politica (inteso come persone elette e facente attivamente parte dell'organico del PD) alla idee e istanze della "generazione esclusa" dei giovani, e mi sembra che la strada che hanno scelto non sia incompatibile con tale obbiettivo. il che non sarebbe poco nel caos totale e l'assurdita' con le quali si sono impostate le regole di queste primarie.
seguendo con curiosita' la campagna di adinolfi (che come candidato politico mi piace sempre meno, ma che ha delle intuizioni interessanti e un metodo di fare campagna politica sicuramente intelligente, efficace e moderno) mi chiedo cosa poteva succedere se imille avessero scelto di interpretare le primarie come lui, cio'e' correndo in modo indipendente, con un proprio progetto politico e leader forte, costruendo le liste nel piu' alto numero di collegi possibili. rispetto a adinolfi imille potevano contare forse su una bacino di sotenitori piu' ampio su scala nazionale, a guardare il loro sito non mancando di sicuro idee e competenze necessarie per costruire un progetto politico interessante a in scalfarotto avrebbero avuto un leader di un certo spessore che pur avendo poca esperienza politica diretta e parecchie lacune ancora da colmare ha comunque il vantaggio di essere conosciuto, di avere posizioni politiche chiaramente note su un ampio ventaglio di questioni politiche e di sapersi muovere bene in una campagna elettorale via web con fondi limitati.
Quoto giodi e taniwha in toto, cronoman in parte. L'obiettivo de iMille era di entrare nel Pd per far pesare le loro idee e di tutti quelli che volevano contribuire al progetto. Stanno cercando di entrarci, quindi di raggiungere il primo obiettivo. Se, una volta raggiunto il primo obiettivo, l'ingresso nel Pd, non riusciranno a dare valore alle loro idee allora impallinateli, adesso mi sembra solo un processo alle intenzioni
Aggiungo: iMille non sono di nessuno, non hanno un leader riconosciuto e questo è contemporaneamente il loro più grande pregio e il loro più grande difetto. Pregio perchè chiunque può entrarvi, far valere le proprie idee, valorizzare il movimento. Difetto perchè in Italia non esistono più i movimenti ma sembrano esistere solo i leader: non si parla delle idee di Forza Italia ma solo di quelle di Berlusconi, non si parla dei problemi di AN ma solo di quelli di Fini, non si parla di cosa vuole la Sinistra Democratica ma solo di Mussi e Salvi, non si parla delle idee di Adinolfi ma solo di Adinolfi....
@ roberto vedo con piacere che sei un entusiasta dei iMille e ne sono felice per te, è giusto credere in qualcosa e perorarne i progetti, è un atto politico fondamentale che tu stai sperimentando in prima persona ed è corretto quanto proponi, ma siccome avevo anch'io dato il mio assenso, immediatamente e senza indugio, di trovarmi ad appoggiare la lista veltroni senza un minimo di dibattito interno, senza una micro consultazione e ora oltretutto vedo l'appoggio alla ministra melandri senza nessuna consultazione ancorchè minima, se permetti qualche dubbio sul percorso intapreso da iMille penso di avere tutta la legittimità ad esprimerlo.
scrivo questo sperando che quanto scritto non venga usato pro o contro adinolfi o iMille.
dire non ci sono capi nel movimento significa affermare solo una parte della realtà, qualcuno ha deciso e io mi chiedo ancora oggi chi sia e perchè!
poi tu va avnti con tutto l'entusiasmo di cui sei capace, e ben fa il movimento a spendersi come ritiene giusto ,però qualche spiegazione per il bene della correttezza e della traperenza farebbe bene a darla , ne va a discapito della propria autorevolezza e credibilità.
credimi l'ambiente politico datato e storico, la partitocrazia per intenderci, questi meccanismi li conosce benissimo e prima o poi presenterà il conto, in quel momento sarebbe meglio trovarsi con tutte le carte in regola.
maria
A dire il vero, come si legge nel documento di "A sinistra per Veltroni" e cocme ha precisato Brutti, "...attenzione particolare è rivolta a Sd ed alla Costituente socialista, insieme a una serie di punti fermi programmatici: il legame con il Socialismo europeo (PSE), l'attenzione ai ceti deboli, al primato del lavoro, la battaglia per la moralizzazione della politica."