Le dichiarazioni fatte in questi giorni a proposito degli omicidi in Germania (strage...fossero stati uccisi a S.Luca sarebbero normale amministrazione) dai politici di tutti i colori e da Amato in particolare fanno cadere le braccia. Salto di qualità della 'ndrnagheta? ma questi signori sanno minimamente la realtà in cui vivono o pensano di avere a che fare veramente con dei pecorari sanguinari? stiamo parlando di gente in grado di condizionare l'economia di Paesi, di controllare un terzo del traffico di droga mondiale, di investire sui mercati finanziari e ripulire i soldi, comprare aziende. Una ricostruzione di questo tipo fa comodo, perchè così si può dire che lo Stato deve adeguarsi al nuovo livello raggiunto. E mascherare cosi il fatto che di combattere le mafie non frega assolutamente nulla.
CERTO CHE DI PIETRO SCOPRE SEMPRE L'ACQUA CALDA ARRIVA SEMPRE PER PRIMO A SCOPRIRE LE COSE
IL NOSTRO PAESE E ANDATO SEMPRE COSI' AVANTI TRA BUSTARELLE E MAFIA E POVERI DIAVOLI CHE DEVONO FARE SALTI MORTALI PER POTER CAMPARE
Ma va? Non lo sapevamo...Il problema non sono i mafiosi dentro i Palazzi del potere, ma i loro elettori.
Molte aree del Sud non hanno speranza. Non c'e' scampo alla corruzione, non c'e moralita', non c'e' fiducia nel futuro, per non parlare poi del lavoro in regola. Quando non si viene ammazzati e' perche' in qualche modo si e' conviventi con la mafia. La mafia fa paura alla povera gente ed e' per paura che la gente la vota.
Quando sento i politici lamentarsi per le morti bianche nel sud, mi viene da ridere. Per carita', il problema delle morti bianche e' orribile. Ma come fai a combattere le morti bianche quando ci sono bande assassine che terrorizzano la gente che vuole aprire un negozio, che vuole un lavoro dignitoso, che vuole ospedali che funzionino?
Il Sud non ha speranza.
@ marco
//Quando i mafiosi si ammazzano tra loro, io non li fermerei proprio. Una specie di bella pulizia etnica, che vadano pure avanti fino all'autoestinzione.//
Postato da marco - Venerdì 17 Agosto 2007 alle 14:08 come OT nel post Appunto, sez. “la faccia come il culo”
Perciò gli ho risposto:
Ebbene, hai l'immeritato onore che ti risponda lo stesso Veltroni, leggi qui:
(e io con lui sto, è chiaro?, per quanto "piccolo", "brutto" e "cattivo" ti possa sembrare...)
http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/politica/partito-democratico-8/veltroni-sciopero-fiscale/veltroni-sciopero-fiscale.html
A proposito di dialogo e rispetto, Veltroni cita, come esempio negativo, l'editoriale pubblicato oggi sul quotidiano Libero:
"Sono rimasto agghiacciato nel vedere un titolo su un giornale che, a proposito della strage di Duisburg, diceva 'Finché si ammazzano fra loro...'. Fa parte di una mentalità che dà importanza solo al fatto che le cose 'non mi tocchino' in prima persona."
...ma hai anche la meritata gogna di aver detto la stessa identica frase del LittorioFeltri... contento? Ti pare si possa anche solo pensare una tal assurdità? Intanto alcuni dei morti, sempre, beccano pallottole "vaganti" che poco li riguardano, poi all'estinzione non arriverebbero comunque mai, poi la mafia è l'AIDS della ns. società, anche al nord e dappertutto, anche in chi non fa la fila alle poste o tu incùla, fregandoti in discoteca o sui cantieri edili...!
O la previeni e la combatti, o ci muori, e anche tu, capito?
... molto prima di quanto t'immagini, visto che la sua Suprema Legge, cone per i tiranni, si fonda sul Terrore dei pavidi e degli onesti poveracci...
pensaci, ogni volta che ti fai, o vedi farsi una pera! (ma tanto, poi, dirlo non serve...)
tex, tutto giusto quello che dici. Pero' la mafia non si combatte con le parole.
@mauro si combatte anche con le parole, anzi soprattutto!
pensa a quanti giornalisti , sindacalisti, politici e preti falciati per le parole o per le loro osservazioni!
non pensi che la mafia si nutra anche dell'omertà delle persone che sono costrette a subirla?
vedi noi immaginiamo la mafia delle lupare e degli assassini, ma tranquillo la mafia esiste anche al nord, anche tra persone nate e cresciute in famiglie settentrionali, non userà la lupara ma ha altri mezzi, il lavoro negato, una promozione rimandata, un finanziamento respinto, il ricatto sessuale consumato in posti impensabili, ho sempre pensato che la strada in cui si cimenta la mafia sia fatta di più materiali, certo se ne insaponi il manto stradale e non poni nessuna forza d'attrito la velocità sarà pazzesca e dirimente, ma se si provano ad alzare barriere la velocità sarà obbligo ridurla, aspettare sempre interventi esterni per ridurne il danno e la minaccia non fa altro che accrescerne il timore e l'imperio.
@@
"Mauro",
se -come spero e voglio credere- sei il medesimo "mauro" a cui io mi sono rivolto, allora ti apprezzo per il coraggio intellettuale che hai avuto ora, ammettendo senza giri di parole che hai scazzato per superficialità verbale, chiamiamola così...
ecco allora che TU STESSO ti sei già dato lo "spunto di riflessione" che poi maria cascella ha cosi' ben sviluppato, ma che tu non potevi ovviamente aver già letto...
Perchè, ti chiedi...?
ebbene, proprio perchè le tue sono ora, e sono state prima, "parole", proprio parole e soltanto parole, ma che tu (ed io, per reazione!) abbiamo "roteato" nell'aria come fossero pugni, o lame, o mani guantate... se ci rifletti un attimo, comprenderai subito che è proprio cosi': le parole, in certi contesti, sono delle vere e proprie "armi non convenzionali"... che tutti noi quotidianamente usiamo, qui sul blog, senza troppo realizzare.
I mafiosi non sono ladruncoli o delinquenti, per i quali è più che sufficente un drappello di Carabinieri bem addestrati e guidati: i mafiosi sono "gente per bene", istruiti, educati, gentili, perfino generosi e caritatevoli, quando si tratta di conquistarsi la stima del "popolino"... il film "il Padrino", se ti ricordi, mostra bene questo aspetto.
Come la sola azione poliziesca non serve quasi a nulla (con le loro immense ricchezze saranno SEMPRE "un passo avanti" agli investigatori!), così all'opposto ANCHE UNA SOLA PAROLA sarebbe devastante:
. . . . . . . . . . . NO !
"no, il pizzo non te lo pago più!"...
"no, la coca non te la compro più!"...
"no, l'appalto truccato non te lo delibero più!"
"no, i tuoi mandingo davanti alla mia disco non ce li voglio più"...
"no, il tuo "uomo-di-legno" in lista nel mio partito non te lo metto più"...
Tu non hai proprio idea quante MIGLIAIA di donne e uomini, sindacalisti o contadine, quasi sempre giovani e poveri in miseria nera,
sono stati massacrati nel nostro sud,
dai tempi della strage di Portella delle Ginestre, 1°maggio 1947, ad oggi: 11 contadini -quasi tutti donne e ragazzi- massacrati dal "bandito" Giuliano su una terra incolta che chiedevano solo di poter coltivare, senza possederla...
fino alla settimana scorsa, quando è stato bruciato e distrutto il raccolto e le vigne di una cooperativa di ragazzi, che da due anni lavoravano un podere sequestrato alla mafia...
SONO MORTI SOLO PERCHE' SE NE SONO STRAFOTTUTI DEI RISCHI CHE CORREVANO
a dire soltanto PAROLE, adire soltanto dei NO...! ...
ma oggi non va più di moda rispondere "a muso duro" ai soprusi,
fare squadra, "fare muro" come a rugby...
oggi si cerca di "mediare", di "conciliare", di "trattare", di "cavarsela"...
a casa, a scuola, per strada, nel posto di lavoro.
Di Pietro stava parlando di De Gregorio per caso?
@tex. Ripeto quello che scrissi, cioè che se i criminali si ammazzano tra loro non c'è motivo di fermarli, o comunque non bisogna rischiare la vita per farlo. Della retorica buonista del tuo amico Veltroni non so che farne; è con questo genere di retorica lacrimosa che non si risolvono i problemi.
@@ Gira e rigira,ma sempre e solo chiacchiere sono.
Alla fine,sia x discorsi (tasse)che x la situazione mafiosa del nostro paese,la colpa e sempre dei poveri cittadini.
SAPETE perché il SUD non cambierà mai?(fattosalvo che x volontà divina)
Perché,a parte i pezzi grossi mafiosi,esistono
un numero imprecisato di soggetti(comprensivi di molti ex appartenenti al mondo del contrabbando di sigarette)che fanno capo a vari clan(anche intere famiglie e senza esclusione di sesso)che vivono di delinquere:droga,rapine,estorsioni,omicidi.
Questa gente dello stato se ne f....
questa gente guadagna soldi che un lavoro onorevole non soddisferebbe i loro desideri
Hanno macchine di lusso,moto di grossa cilindrata.
Possono morire ammazzati in qualsiasi momento.
Ma x loro non ha importanza.
E' falso il problema:non lavoro=delinquenza,non vale x questi soggetti.
Questa gente quà,che della violenza fa il proprio modo di vivere,in caso contrario e cioé
se non fossero delinquenti,ma solo persone senza lavoro.
Vi dico CHE GIà DA TEMPO CI SAREBBERO STATE SOMMOSSE POPOLARI DURISSIME.
mi fermo qui.
ANTONIO, quoto..
In effetti hai ragione, nel senso che il problema è senz'altro ANCHE "generazionale" e "strutturale"; -parolacce, sì- per dire che:
a) solo una nuova generazione, non contaminata, saprebbe perlomeno parlarne;
b) solo con modifiche nel tessuto sociale si può essere operativi e non solo palliativi...
...Quando, ad esempio, conta la vita delle casalinghe (specialmente se non più giovani, ex-venditrici di Marlboro nelle stradine dei vecchi centricittà da Benevento a Trapani, e nelle "metro")?
Sono quasi il doppio che al nord le donne in casa... la vita banalmente "tra le quattro mura" delle cinquantenni che devono non solo quadrare il bilancio familiare, ma anche "far bella figura" con i vicini di pianerottolo e con le "cognate"...
...quelle che ancora anche oggi al tg (sembrerebbe incredibile!) vogliono il funerale "pubblico" per il loro ventenne mortoammazzato, fanno finta di svenire e urlano, si strappano i capelli, per l'occasione non vanno dalla parrucchiera... cercano la telecamera come un volgare "tronista", impongono alle figlie matrimoni "cerimoniali" col cantante vero, roba da 80.000 euro da pagarsi a rate, ... portano mazzi di fiori al paracarro contro cui è crepato il loro quindicenne senza casco a cent'allora, semmai per un'impennata o per sfuggire ad un puscher...!
...un mondo a migliaia di anniluce da Merano, da Modena, da Fano , da Siena o da Sesto S.Giovanni...
Non è certo materia da polizia giudizaria, questa: ma piuttosto da auto-educazione generazionale... i bravi stagisti che -durante le ferie- danno lezione alle zie... dovrebbero assere inseriti nel servizio civile e pagati!
@ TEX
IL tuo punto (a) é giusto
IL PUNTO (b) parzialmente,poi mi spiego.
VEDI,TU prendi ad esempio quel campione di persone che io definisco recuperabili,l'analisi che fai,purtroppo,si riferisce a questa tipologia di persone(definiamole senza però giustificare,a delinquere x necessità contingenti)ma sempre e comunque gente pericolosa.
Ora tento di spiegarmi x il punto -b-
Questa mia analisi,é riferita al capoluogo campano,mia città natale.
Nella precedente non l'avevo menzionata,per evitare eventuali commenti negativi,ma vista la tua risposta,ora é diverso.
TEX,ormai le generazioni fino all'anno 1995/96 sono andate(mi ripeto a scanso di equivoci:parlo dei soggetti che ho definito a delinquere x scelta di vita)ora bisognerebbe sradicare dal seno famigliare,tutti i piccoli del nuovo millennio.
QUESTI BAMBINI,nascono e crescono in situazioni familiari e ambientali terribili:genitori magari
che fanno uso di stupefacenti,un genitore in galera,violenze fisica in famiglia e tra coetanei,spaccio e consumo di droghe,senza istruzione perché non vanno a scuola.Praticamente crescono conoscendo solo quello che hanno vissuto e appreso nel loro circondario.
Le fiaccolate con politici e chiesa,sono utili? NO!perché chi ne prende atto,sono solo i cittadini che vivono nella legalità.
Occorre perciò, scavare un solco,anzi un abisso,tra questa gente e l'attuale generazione minorile,anzi di adolescenti.
E CHI LO PUò FARE?
Qui manca proprio la cultura nei personaggi addetti:in prima posizione i governanti locali.
Se li vai ad intervistare ti mostrano una cartolina illustrata.
Credimi,non é pessimismo o disfattismo
é una tragedia.
@ANTONIO.
ok, sono d'accordo con te, tutto congiura "contro" la prospettiva di soluzioni praticabili, ma se non si realizzano SUBITO, ORA, gli interventi concretamente possibili, tempo 2/3 anni saremo a livello della banlieu parigina... non ci farai più niente!
...e subito è possibile solo la soluzione "politica", la "crescita delle coscienze", il movimento di massa e d'opinione, un po' quello che è successo (e con successo!) in Spagna per il problema basco: folle finalmente immense, per strada a gridare "BASTA!"...
credimi solo la presa di coscienza collettiva può spostare le montagne, la Storia lo insegna...
insistere e resistere, resistere e insistere... e poi di nuovo ricominciare...
Questo Borsellino, Falcone e don Pino Puglisi ci hanno insegnato, non molto altro.
@@ TEX
CON TUTTO RISPETTO,MA IL PROBLEMA BASCO E' TUTT'ALTRA COSA.
Io parlo di una città conosciuta in tutto il mondo per la sua bellezza,per l'arte,la cultura,le canzoni,artisti vari (anche con tanti difetti é vero)
che all'improvviso,ad inizio anni settanta,ha dato segnali,tanti segnali negativi,per poi degenerare.NEL DISINTERESSE TOTALE DELLE ISTITUZIONI POLITICHE TUTTE,DAL 1970 AD OGGI.
SIG, TEX,mentre il medico studia,il malato muore.
e questo é un tumore maligno su un soggetto terminale.
Bisogna vivere sul posto per comprendere.
FALCONE,BORSELLINO,DON PUGLISI,C.A.DALLA CHIESA,erano soli e sono morti,non ci sono più.
E siamo tutti colpevoli.
@ANTONIO
"IL PROBLEMA BASCO E' TUTT'ALTRA COSA."
perdonami se insisto: certo, è un'altra cosa...
ma vedilo come un paradigma, un esempio traslato...
il problema irlandese/IRA,
il problema basco/ETA,
il problema napoletano/CAMORRA...
le madri argentine di PLAZA DE MAJO...
hanno in comune una cosa importantissima
(oltre ad essere tutti e quattro "contraddizioni" e "scontri di classe"):
sono "risolvibili" solo dal proprio interno, solo dai 4 "popoli" stessi, che prendendo coscienza e discutendone al proprio interno, scendono in piazza a gridare "BASTA!"...
i primi tre lo hanno già fatto, e con successo, il quarto...
lo farà, credo fermamente che presto lo farà...
questione di vita o di morte, non altro.