Sono d'accordo: via i lavavetri e venditori ambulanti, epperò sanzionare anche chi intralcia il traffico perchè si fa lavare il lunotto e chi compra i farlocchi....
e io caccerei anche certe persone improponibili che ci propinano in Tv, nelle estive feste politiche, sui palchi dei comizi, ecc. che quelli zozzano tutta l'Italia, mica solo Torino
questo che ha parlato sta coi verdi? ma diamo i numeri?
Io dichiaro subito, e senza equivoci, che sono particolarmente soddisfatto che ALMENO si affronti il problema e di conseguenza si sollevi un dibattito: più di una volta mi sono già trovato a scontrarmi con i lavavetri.
A uno, particolarmente petulante e insistente, che ostacolava la coda di auto e mi aveva già fatto perdere 4 "verdi" senza avanzare (si era infatti piazzato "strategicamente" su una "svolta a sinistra" programmata 40 sec vs. 180 sec di rosso!) per farlo ritirare sono dovuto scendere dall'auto ed inscenare una crisi d'ira con minaccia di investirlo con l'auto (tutto ciò in inglese, visto che era cingalese!)
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(elementi di discussione, da "LaStampa")
Una denuncia, un’ammenda o fino a tre mesi di arresto: tanto rischiano da ieri i lavavetri sorpresi con spugna e secchio ai semafori, secondo un’ordinanza comunale, nella Firenze guidata dal sindaco di centrosinistra Leonardo Domenici.
La decisione, dettata dai sempre più numerosi casi di proteste e molestie agli automobilisti, segue la scia aperta da altre città: già nel 1990 si pose il problema a Torino; nel 2005 fu Sergio Cofferati a Bologna a guadagnare il soprannome di «sceriffo» per aver annunciato un aumento dei controlli; dai primi di agosto a Viareggio un’ordinanza prevede multe da 25 a 500 euro. Ma, spiega l’assessore fiorentino alla sicurezza Graziano Cioni (Ds), qui si passa «dall’ambito amministrativo a quello penale. Il lavavetri che venga scoperto (configurandosi come mestiere ambulante abusivo), sarà denunciato, poi, nel caso ci sia il processo, potrà essere punito con l’arresto fino a tre mesi o con un’ammenda fino a 206 euro. Sul momento, si procede al sequestro degli attrezzi».
La misura, valida fino al 30 ottobre 2007 (ma già si lavora per darle un seguito) ha però sollevato critiche sia a destra che a sinistra. Perché considerata eccessiva dall’Arci («spropositata» secondo il presidente toscano Vincenzo Striano) e da Rifondazione («non degna di Firenze e delle sue tradizioni di accoglienza», dice il segretario regionale Niccolò Pecorini); perché rischia di essere «solo propaganda che poi non risolve il problema», giudica il senatore fiorentino di An Achille Totaro.
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Il Comune di Firenze decide la tolleranza zero nei confronti dei lavavetri. Piccolo-grande problema quotidiano degli automobilisti di tutta Italia che finora le amministrazioni avevano affrontato, si fa per dire, chiudendo gli occhi di fronte ad una pratica che però ha assunto proporzioni poco sopportabili; sempre più frequenti liti ed atteggiamenti violenti, un mix di arroganza del lavavetri e di “scarsa sensibilità” dell’automobilista. Ma dietro a tutto questo ci sono autentici drammi, veri e propri racket organizzati (non dimentichiamo, rimanendo in tema, quello dei parcheggiatori abusivi), sfruttamenti anche di bambini di fronte ai quali è ormai diventato impossibile continuare a girarci dall’altra parte. Perciò intanto ritengo giusto intervenire.
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L’idea dell’assessore di Firenze – singolare che in questo caso sia il leghista sindaco di Verona Flavio Tosi interessato a rincorrere una giunta di centrosinistra - è quella di multare con la possibilità dell’arresto i lavavetri accusandoli di “intralcio alla circolazione, nocumento all’igiene delle strade ma soprattutto episodi di molestie e il pericolo di conflitto sociale”. Argomentazioni che sono poco controvertibili visto che è la cronaca di tutti i giorni e l’esperienza quotidiana a parlare, ma se il provvedimento dovesse limitarsi a multe e condanne il problema avrebbe una rimozione virtuale che porterebbe effetti collaterali sotto altre forme. Se le proteste sono vibranti da parte della sinistra radicale, la reazione migliore mi è parsa quella della Curia: “…in tema di immigrazione bisognerebbe evitare di prendere provvedimenti sull’onda dell’emotività ma farli rientrare in progetti complessivi”. E’ chiaro che infatti queste persone che oggi versano in condizioni di degrado, non potendo più fare i lavavetri cercheranno di riciclarsi in attività altrettanto illegali e magari potenzialmente peggiori di quella attuale e che l’eventuale risoluzione del problema degli automobilisti ne creerebbe altrove e forse di più pericolosi socialmente.
Io dichiaro subito, e senza equivoci, che sono particolarmente soddisfatto che ALMENO si affronti il problema
ottime, ricorda ch quando si affrontera' il problema delle teste di cazzo sarai tra i primi a farne le spese.
Mi spiace per prefe, sinceramente
Compagni, è questo uno dei punti su cui discutere (e non se veltroni cita sarkozy invece di zapatero): come affrontare "da sinistra" questioni che sembrano cazzate come quella dei lavavetri e credo che il post precedente di tex sia emblematico anche di un certa difficoltà che ognuno di noi abbia con se stesso, la propria cultura progressista, le proprie certezze
Da un lato ci sono questi poveri cristi che devono sopravvivere, dall'altro c'è un problema di legalità "spiccia" che però crea disagio (vedi tex che si incazza con il lavavetri e non lo fa perchè è un fascista). Specularmente, da un lato c'è bisogno di politiche di inclusione, integrazione, sostegno dei redditi, ma anche di lotta alla criminalità ecc.ecc che sono di lungo periodo e che possono essere affrontati solo a livello nazionale se non europeo; dall'altro esiste l'esigenza "immediata" di porre fine a degli abusi quotidiani di microcriminalità con gli strumenti ed i poteri (pochi) che possono disporre degli amministeratori locali..il tutto "da sinistra", ripeto e secondo, comunque, un principio di legalità (che spesso viene scambiato per "repressione")
Chissà se a qualcuno dei compagni.. ops.. degli amici verdi e piddiini (o comecazzo si dirà) verrà mai in mente che il problema non sono i lavavetri, ma le città infestate da scatole pesanti tra 1000 e 2000 chili che ogni 5 chilometri bruciano un litro di petrolio per trasportare un individuo che pesa tra 1/10 e 1/20 del peso del veicolo 8il quale occupa tra 10 e 20 volte il volume del trasportato). Sono sinceramente e serenamente ("serenamente" perché non si scappa, ci vorrà un secondo diluvio universale) convinto che tra un paio di secoli la nostra epoca sarà studiata come il punto più alto di inciviltà nella storia umana.
In meno di cento anni abbiamo bruciato il prodotto di milioni di anni di natura, olii minerali, foreste, risorse idriche e questi stramaledetti coglioni che hanno anche la faccia tosta di definirsi "di sinistra" o "verdi" se la prendono coi lavavetri. Stramaledetti coglioni, senza offesa per gli apparati maschili.
Quindi i Verdi dovrebbero mettersi a predicare l'eliminazione totale di ogni veicolo a motore dalla faccia della terra, come fanno qui tonii e rotafixa?
Difficile che accadrà, perchè a quel punto perderebbero del tutto anche quel 2-3 % scarso che raccolgono alle elezioni...
@tex
si affronta il problema? e qual è il problema? i lavavetri, o la tua (nostra) fretta? o il fastidio per il fatto di essere costretti a _vedere_ che nelle città ci sono anche gli esclusi e i poveri? Ma che città è una città-bomboniera?
Io sarò buonista, romantica, snob, "radical-sinistra" o quello che è, ma resta che a me l'idea che i lavavetri siano aggressivi e molestino in massa le donne mi pare semplicemente una ca@@ata. Una proiezione di paure razziste.
E mi fa paura pure che l'86% dei votanti al sondaggio di Repubblica (dunque in larga misura gente "democratica", dato il lettore di quel giornale) sia d'accordo con l'ordinanza "contingibile e urgente".
@ Biraghi (ove mai te la fossi persa)
"Milano, 28 ago. (Adnkronos) - Il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati si schiera con il sindaco di Firenze Leonardo Domenici per l'ordinanza comunale contro i lavavetri ..."Sono pienamente d'accordo con il provvedimento preso a Firenze dal sindaco Domenici", dichiara Penati.
concordo PIENISSIMAMENTE con alberto, purtroppo la (pseudo)sinistra che s'incazza coi lavavetri (xchè, ovvio, è + facile che non prendersela coi scaldapoltrone che da decenni risolvono alla grande i LORO problemi, ma hanno lasciato INCANCRENIRE, nel vero senso della parola la MOBILITA' urbana e non) non è ancora riuscita ad elaborare UNA PROPOSTA dignitosa di mobilità SOSTENIBILE. Ma, si sa, noi itagliani non ci possiamo permettere di usare efficenti e puliti mezzi di trasporto COLLETTIVO, come la STRAGRANDE maggioranza dei nostri concittadini EUROPEI, no! E si capisce, xchè se la base della(pseudo)sinistra è fatta di tex, sirius black, lucio & company, come saranno i suoi dirigenti?
attaccati alle poltrone anche quando sono in movimento e siccome il culo dista dalla testa meno di un metro la CONTAMINAZIONE è di un'ovvietà preoccupante.
DARIO
"Mi spiace per prefe, sinceramente"
...
A che ti riferisci? Al fatto che ero sbigottito dal commento dei verdi...o a quello che scrive berja sopra il tuo commento?
Per quel che riguarda i lavavetri i mendicanti e compagnia bella il problema è sempre lo stesso.
POVERTA'.
Siamo terzo mondo per certi versi. Gli stranieri spesso non riescono a sopravvivere, in realtà nemmeno gli italiani, ma hanno il tetto dei genitori. Questo fa sì che gli Italiani non vedano i lavavetri (etc.) come poveretti senza soldi, perchè gli italiani stessi sono senza soldi. E si incazzano. Coi risultati che vediamo, tipo giunte di sinistra che danno la caccia ai lavavetri e verdi che dicono cose da camicie verdi.
La questione lavavetri:
Mirabile esempio di dibattito spaccasalotti ovvero spaccasinistra. Anziché applaudire la scelta coraggiosa di un assessore lungimirante si preferisce polemizzare soprattutto da parte di chi, ovviamente, predica la tutela dei deboli come arma suprema di redistribuzione della ricchezza e metodo di lotta delle classi sociali più basse. Insomma, un po’ come mettere insieme la pasta ed il riso, con l’arte della giaculatoria a voler convincere che proprio perché sono correlati possono essere messi all’interno dello stesso piatto (discorso!). Dimenticando però che è proprio in questi eccessi di tolleranza che si nasconde la capacità di aggiramento della legalità da parte di chi ne fa un mestiere più che redditizio. Ben vengano quindi maggiori controlli in materia. Qui non c’entra nulla la tolleranza e l’accoglienza: si discute solamente di rispetto della legalità e della persona altrui. Che non ha né deve avere colore politico ma rappresenta solamente il principio cardine del vivere insieme.
Scusa prefe ma i lavavetri hanno la partita iva? pagano le tasse?. No? hai detto no? bene, immagino che le tasso devo pagarle solo io. E perché secondo te? tu fai presto a fare un sacco di sparate, però soluzioni non sei capace di darne. Sarebbe bene che tu tessi zitto, faresti più bella figura, Ciao
Qui c'e' chi scrive che la risposta al "problema" dei lavavetri è uno solo:poverta'! bene, e uno Stato che non riesce a far fronte a certe emergenze di poverta' come si chiama?! e comunque il problema è anche un altro, e si chiama rispetto della legalita', e quelli che pensano che i cosidetti poveri posso fare quello che vogliono per sbarcare il lunario, quindi anche lavorare senza licenza, non pagare le tasse e occupare suoli pubblici, il concetto di legalita' non ce l'hanno molto chiaro..