Sinistra al semaforo
di Furio Colombo
Vorrei dedicare all’assessore Graziano Cioni di Firenze, importante figura della sinistra in Italia, le parole di una canzone italiana che al principio dell’altro secolo era popolare anche fra le signore bene, popolare come «Balocchi e profumi». La so perché la cantava mia madre con una buona voce da soprano leggero: «A Natale non badare, spazzacamino / ogni bimbo ha un focolare / e un balocco vicino / tu però non ti accostare / resta in giardino / i bambini non toccare / va a spazzare il camino».
La canzone, di tempi in cui alcuni borghesi non si vergognavano di essere un po’ socialisti, prevedeva la risposta del lavoratore abusivo citato nella canzone: «Tu mi scacci, lo so, perché il volto più bianco non ho, ma lo spazzacamino tiene il cuor come un altro bambino».
Pensandoci bene devo dedicare le parole di questa canzone (era sostenuta da una bella aria strappalacrime che purtroppo qui non sono in grado di trascrivere) a tutte le figure della sinistra italiana che volentieri, spontaneamente, e qualche volta con impeto da neoconvertiti alla luce di verità non più negabili, sostengono che:
- le tasse di Prodi-Padoa-Schioppa sono effettivamente un furto senza precedenti nel mondo e bisognerà «restituire» (attenzione alla parola, significa riconoscere che parliamo di maltolto) ciò che spetta ai cittadini. Tener presente che i Paesi con le mitiche tasse bassissime non sono mai citati e confrontati realmente (tasse, incentivi per le imprese, favori, interventi pubblici, scuole, ospedali, spese militari);
- affermano tuttavia, fra una sparata e l’altra di Bossi, che non si devono discriminare né la Lega né Tremonti da un serio discorso sulle riforme (Bossi è il fucile e Tremonti, ovviamente, è il fiscalista del progetto «sciopero fiscale»);
- dicono con autorità che bisogna finalmente proteggere i più deboli (cioè gli esclusi da ogni beneficio) nel mondo del lavoro attraverso il giusto espediente di privare di ogni beneficio i lavoratori che se li erano conquistati con lotte e scontri sociali neanche tanto facili negli anni Sessanta, Settanta, Ottanta. Intanto il resto del Paese - come ha poco dopo rivelato la infelice operazione «Mani pulite» - viveva nella austerità. E se quei lavoratori, allora accampavano tanti diritti, adesso sono abbastanza vecchi e dopo 35 o 40 anni di lavoro (quasi sempre senza barca e senza seconda casa) sono andati in pensione, si fa dell’ironia sul fatto che un sindacato «conservatore» di pensionati pretende di dettare legge alle nuove dinamiche del lavoro.
Ma adesso i «coraggiosi» (questo è il termine per gli audaci di sinistra e centrosinistra che hanno trovato una identificazione originale nel ripetere con passione e convinzione ciò che ha già detto la Lega, ciò che si ascolta nelle assemblee degli imprenditori padri e - in seconda convocazione - gli imprenditori figli, ciò che scrivono gli editorialisti di ispirazione «moderna»), adesso i coraggiosi puntano dritto ma contro Rom e lavavetri. Conoscete nemici peggiori? È futile una sinistra che vede i lavavetri come gli spazzacamini, e pensa ai Rom più come a poveri che a ladri di bambini. Eccoci dunque pronti a spezzare le reni ai lavavetri.
Anzi, hanno pensato, facciamo di più. Facciamo di Firenze, città di sinistra, il simbolo e il modello della caccia ai lavavetri. E facciamo bandiera della sinistra la «sicurezza» ai semafori. Finalmente lotta di liberazione dai poveri, dai Rom, dai mendicanti, dai lavavetri.
Mentre nostri connazionali bianchi e agiati alzano un po’ il gomito (dopotutto siamo in ferie), guidano un po’ spericolato (dopotutto siamo italiani) e ti spazzano via un ragazzino o una ragazzina sedicenne al giorno (dopotutto c’è sempre il perdono e un mazzo di fiori da recare sul posto); mentre nostri connazionali bianchi e laboriosi sono impegnati a vendere a bravi risparmiatori padani fondi di investimento in cui sono accuratamente incluse le somme ricavate da «cartolarizzazioni mondiali» che possono provocare in ogni momento un crollo prima di azioni, poi di Borsa, poi di banca, poi di risparmi (e tanti esperti, pacati, pensierosi e tranquilli sono impegnati a «esaminare le varie ipotesi»), il lavavetri non ha scampo. Lo becchi al semaforo e gli dai tre mesi di carcere. Come è noto, tutti gli importanti e irrisolti delitti italiani di ragazze inseguite, tormentate e uccise dal fidanzato laureando, originano dalla piaga del lavavetri.
Con quel loro ostinato appostarsi ai semafori e quella loro deliberata volontà di usare (male) spugna e straccio anche sui vetri puliti, provocano una tale esasperazione che poi si spiega se un povero italiano credente (che verrà comunque perdonato) va a casa e fa una strage di italiani grandi e piccoli, moglie, figli e neonati inclusi.
Tutto ciò sarebbe uno scherzo, benché un po’ pesante, se non ci fossero alcune ragioni che disorientano e umiliano non solo chi credeva di essere a sinistra. Ma anche una comune «classe media» di sentimenti umani che altrove si chiamerebbe soltanto «liberal». Provo a elencarle così.
Primo. C’è qualcosa di blasfemo - certo di stupido - nell’agitare la parola e «il valore» della sicurezza a proposito di lavavetri, a Firenze nell’estate in cui mezza Italia è messa a fuoco da cittadini italiani, il più delle volte incensurati, che non si fermerebbero a occuparsi dei vostri vetri sporchi. Hanno missioni di malavita alquanto più grandi. E molto ben coordinate.
Secondo. C’è qualcosa di blasfemo - e anche di stupido - nell’agitare la parola e il «valore» della sicurezza a proposito di lavavetri, a Firenze nel giorno (lo stesso giorno) in cui il presidente della Regione Calabria Loiero riceve una ulteriore minaccia di morte (la sesta).
Terzo. C’è qualcosa di stupido - politicamente stupido - in una sinistra ricca delle bandiere della uguaglianza, della legalità, dei diritti umani e civili, quando questa sinistra cerca di rubare e usare come bandiera lo straccetto della presunta insicurezza dei cittadini sia perché quella bandiera è saldamente nelle mani di Borghezio (che non ha nessuna intenzione di mollarla perché non ne ha un’altra); sia perché - portino pazienza tutti coloro che fingono di non saperlo - l’Italia della insopportabile immigrazione è il Paese meno insicuro d’Europa (per non parlare di Usa e America Latina) tranne che nel seno delle buone famiglie e delle simpatiche coppie italiane dove va forte la strage delle donne (solo italiane, solo per mani di bravi cittadini italiani).
L’evidenza triste è che il sistema omologato delle informazioni, una volta impiantato da Berlusconi nel cuore della televisione pubblica e privata, dei giornali, degli editorialisti, dei corsivisti (fa eccezione il fronte dei vignettisti, forse perché, come dimostra Forattini dai giorni della sua conversione, la destra non può ridere), continua a mettere in luce con successo il lato falso delle notizie. Molti italiani che non leggono l’inglese credono davvero che l’Italia sia il Paese più tassato o che le imprese, in Italia, siano davvero perseguitate (quanto ai manager che sanno l’inglese, gli conviene far finta di non saperlo, se no avrebbero difficoltà a spiegare la cattiva sorte americana di Ford, General Motors e Chrysler nel Paese del liberismo, il fallimento della Swiss Air nella mitica Svizzera delle banche, la pesante disoccupazione nei Paesi di bassissima tassazione). Ed ecco che subito si arruolano «i coraggiosi», entusiasti e vivaci seguaci di fatti mai accaduti e di notizie non vere e si battono per nuove tasse (niente tasse) e nuovo lavoro (niente garanzie, se mai raccomandazioni o essere nati figli di). Molti italiani credono davvero - perché lo dicono Borghezio, Gentilini e il Bossi del fucile purificatore - che il nostro pericolo, terrorismo globale e terrorismo stradale, sono gli immigrati, cioè i lavavetri.
Cioni ci crede perché purtroppo nell’Italia di oggi non fa una gran differenza guardare Canale 5 o la Rai. Non abbiamo detto che la sicurezza non è né di destra né di sinistra (benché sia una evidente sciocchezza, se si parla di eventi stradali)? Crede nella sicurezza, arresta i lavavetri.
Cioni dunque, in preda a una terribile crisi di buona fede, prende alla lettera gli spot berlusconiani, e arresta i lavavetri. Finalmente una sinistra moderna. Ci dicono due giorni dopo i quotidiani: «Non si vedono più lavavetri a Firenze».
Grande vittoria della sinistra, anche se ottenuto lungo la scorciatoia della destra, che non è uguaglianza ma abolire l’immagine della diseguaglianza. E non è giustizia ma evitare ogni constatazione di ingiustizia.
Ricordate l’inizio del «Siddarta» di Hesse? «Fecero scomparire tutti i poveri e i malati dalle strade perché il principe non li vedesse».
L’assessore Cioni ha vinto. Con un prezzo un po’ alto. Liquidare nella sua città la sinistra.
P.S.
L’assessore Cioni, nel compilare il suo editto senza se e senza ma non ha potuto tener conto di due esperienze, verificate personalmente, che gli giro, insieme ai versi della canzone di mia madre.
- Varie volte ho visto bravi cittadini italiani farsi lavare accuratamente il vetro, indicando con precisione punti ancora insoddisfacenti per prolungare l’operazione. Poi, appena il semaforo lo consente con uno strappo sull’acceleratore, sgommano via facendo il segno del dito, senza pagare.
- Due volte, in reputati e pubblicizzati distributori di benzina e Diesel, mi è stato detto, durante l’estate: «Il parabrezza? Se lo faccia pulire dal lavavetri. Noi non lo facciamo più».
Meravigliosa la lista di (solo poche) leggende che l'itagliano medio(cre) si beve quotidianamente dai veri padroni della sua massa cerebrale; avrei esteso ad altre forze politiche (oltre che alla Lega) i riferimenti di cialtroneria e malafede.
Furio avrebbe potuto rappresentare per molti (che io chiamerei comunque "Diehard"!) l'unica ragione per recarsi in un'urna il 14 ottobre... ma "Suvvià, -si saranno detti i vertici- è o non è il Piddì?!?" e scoppiando in una fragorosa risata...
Grande vittoria della sinistra, anche se ottenuto lungo la scorciatoia della destra, che non è uguaglianza ma abolire l’immagine della diseguaglianza.
chapeau
Furio Colombo capo dello stato a vita!
(se ci deve proprio essere uno stato)
Articolo stupendo....
@berja
...o anche se proprio ci deve essere un capo!
Bene.
Ho letto poco tempo fa un meraviglioso articolo di Furio sulla scuola pubblica, argomento ormai scomparso nel Piddì. Non a caso Veltroni elogia la Moratti...
Peccato, sarebbe valsa la pena partecipare alle primarie solo e unicamente per votare per Colombo.
Meraviglioso articolo. Semplice come la verità.
A me pare che si eluda, anche il buon Colombo (ormai per trovare discorsi stile sinistra di una volta, occorre pescare fra i liberali), il nodo vero della questione. Cioni é odioso, e il provvedimento disonorevole, ma occorre ammettere che i lavavetri sono andati nei guai per mezza giornata. Poi, semplicemente, hanno smesso di far andare gli spazzettoni. Con la minaccia della galera, dicono i vari Cioni e Sarzozy e Rudolph Giuliani e, si parva licet, anche il sorcio Amato (amato da Craxi, da chi altri non lo so), proprio perché effettiva, la gente in galera non ci va, perché smette le condotte criminose. Il punto é: poi, che cosa fa? il lavavetri, divenuto ex, a che cosa si dedica per campare? e l'ambulante abusivo? e il contrabbandiere? a Napoli li hanno rimossi: che cosa fanno ora? e le prostitute nelle case chiuse? ora che le han chiuse, sono in strada. Le vogliono togliere dalle strade, altri Cioni e simili, e loro dove andranno? vogliono licenziare i dipendenti fannulloni? per farli assumere da chi?
quel che sfugge é che, qualsiasi legge tu emani, la gente, tutta, anche quella incapace, anche quella sfaticata, anche quella senza permesso, anche quella senza partita Iva, anche quella senza soldi, anche i pregiudicati, anche i non iscritti a nessun albo, vogliono mangiare e bere e godersi a modo loro l'esistenza,proprio come quelli che ottemperano da mane a sera.
Che io lo trovi giusto, e che Calderoli lo trovi ingiusto, non conta niente: loro si artrangaino lo stesso, con una forza che sorpassa quella di qualsiasi stato. Nella Germania hitleriana, che era quel che si dice un vero stato di polizia, circolavano circa due milioni di renitenti alla leva, disertori, evasi, immigrati clandestini, vagabondi e zingari. Parecchi ebrei, pure. Idem nella Russia di Stalin, nella Cina di Mao, etc. Tutti paesi in cui non difettava certo la repressione.
La pretesa di correggere il mondo con la legge, se perseguita con pervicacia conduce alle cose di Pol Pot, e comunque, anche così, sfocia nel totale fallimento. Non solo, ma rischia di innescare esiti perversi: si pensi alla questione attualissima dei biocarburanti. Il prezzo del petrolio non é calato, il consumo di petrolio non é calato. In compenso il prezzo del grano é raddoppiato in UN ANNO. Chi fa le leggi, anche quelle che paiono meglio itenzionate, pensa ai vantaggi introdotti: le conseguenze non le prevede. Perché chi governa é fesso, perché é interessato e prezzolato, perché é spinto lui stesso dalle emergenze che ha contribuito a suscitare.
Così, quando si scoprtirà che i mutilati che prima stavano ai semafori, poi sono stati messi sul mercato degli organi, o qualche altra roba (per quanta fantasia ci possiamo mettere, saremo sempre un passo indietro rispetto a chi, grazie alla fantasia, deve mangiare) chi chiederà il conto a Cioni? Figuriamoci, nuovi cittadini indignati strilleranno per attivare nuovi politici decisionisti nel senso di inasprire qualche pena.
Finché non capiremo che la galera é uno dei problemi, uno dei più gravi problemi, e non una delle soluzioni, andrà sempre peggio
Bravo Colombo, ottimo pezzo.
Sarà un caso che non sia in corsa per il Pd.
Meglio di Colombo, solo Cento.
Roma, 12:13
NO LAVAVETRI: CENTO A PIAZZA SAN GIOVANNI A PULIRE AUTO
'Anche noi lavavetri' e' lo slogan scelto dal sottosegretario all'Economia Paolo Cento e dal consigliere dei Verdi alla Regione Lazio Peppe Mariani per la loro manifestazione di solidarieta' ai lavavetri. I due sono dalle 12, in piazza San Giovanni a Roma (lato statua San Francesco) per lavare i vetri delle macchine. Si tratta di una risposta 'su strada' all'ordinanza fiorentina.
...E prima che qualcuno dica che son carnevalate...
No Lavavetri: Cento (Verdi), Pessimo Messaggio Culturale
(AGI) - Roma, 28 ago. - L'ordinanza sui lavavetri emessa dalla giunta fiorentina "lancia un messaggio culturale pessimo e rischia di far regredire il Paese". Per Paolo Cento, sottosegretario all'Economia, il problema dei lavavetri assiepati ai semafori "non si risolve certo colpendo i disperati", semmai servono politiche d'integrazione piu' efficaci. Cio' che bisogna colpire, ha continuato l'esponente dei Verdi, "sono il racket e i loschi traffici delle organizzazioni che spesso sfruttano senza scrupoli i lavavetri". Tuttavia quello che "dispiace" di piu' a Cento e' "il fatto che il provvedimento sia venuto da sinistra", perche' -ha spiegato- "vuol dire che il germe della demagogia e dell'intolleranza proprio della destra si e' insinuato molto bene". L'auspicio, comunque, "e' che la giunta comunale faccia dietrofront", ha concluso il sottosegretario, "eventualita' favorita dalle tradizioni storiche democratiche della Toscana e delle sue citta'".
Sì Lorenzo, ok le iniziative. Ma vai a dire a Cento che vada a parlare con Carlo Zanolini, capogruppo dei Verdi al Comune di Torino, che nel post
http://www.onemoreblog.it/archives/017301.html
è pienamente convinto dell'utilità della misura fiorentina.
Poi che faccia pure l'iniziativa.
"Ma vai a dire a Cento che vada a parlare con Carlo Zanolini"
C'hai ragione prefe, non ci pensavo più.
Almeno tra di loro potrebbero mettersi d'accordo, porcamiseria.
il buon Colombo (ormai per trovare discorsi stile sinistra di una volta, occorre pescare fra i liberali)
non si puo' pretendere che si passi dal liberalsocialismo all'anarchismo a settantanni.
leggere ed approvare Colombo e' un po' un "ariconsolasse coll'ajetto": c'e' ancora qualcuno che non e' rincoglionito appresso alle "politiche della sicurezza".
Mi piacerebbe vedere la reazione dei vari Colombo, Biraghi ecc. subire un tamponamento in un incrocio, per colpa di un lavavetri....
Mi piacerebbe vedere la reazione dei vari Colombo, Biraghi ecc. subire un tamponamento in un incrocio, per colpa di un lavavetri....
le rammento che la colpa, di solito, e' di chi tampona; ammenocche' il sig. cioni (mario di gaspare fu giulia?) voglia riformare il codice della strada a colpi di ordinanza comunale.
il tamponamento in un incrocio, causato da un lavavetri, fra l'altro spesso e volentieri ubriaco: la vera emergenza è questa, e paride l'ha colta. un plauso.
ma dai Paride???
Da quando in qua i lavavetri guidano le auto di cui lavano i vetri?
Questa e' del tipo: un platano mi ha tagliato la strada e non ho fatto in tempo ad evitarlo.
"Mi piacerebbe vedere la reazione dei vari Colombo, Biraghi ecc. subire un tamponamento in un incrocio, per colpa di un lavavetri...."
A me piacerebbe vedere la tua quando zaia lanciato a 200 all'ora ti stira un conoscente, senza nessun lavavetri di mezzo.
Anche quest'articolo di F. Colombo lo conferma:
RAGAZZI, BUTTATE VIA IL TELEVISORE!
"Mi piacerebbe vedere la reazione dei vari Colombo, Biraghi ecc. subire un tamponamento in un incrocio, per colpa di un lavavetri...."
Propongo la raccolta differenziata per paride, che ancora una volta ci ha dato il meglio di sè...
"Questa e' del tipo: un platano mi ha tagliato la strada e non ho fatto in tempo ad evitarlo."
A Placanica è successo davvero!
Paride: non uso l'auto in città, non posso essere tamponato. E comunque chi tampona è un coglione perché non tiene la distanza di sicurezza, se tampona un'auto ferma è un coglione doppio. E chi non la smette di dire idiozie è pure un coglione triplo. Vedi un po tu.
L'articolo di Colombo sarà anche bello, ma io continuo a non capire la logica.
I cittadini devono sentirsi blasfemi e stupidi a considerare l'abuso dei lavavetri come motivo di insicurezza perché nello stesso momento c'è chi minaccia di morte il Presidente della Regione Calabria?
Allora forse bisogna sentirsi blasfemi e stupidi a considerare un artigiano un evasore fiscale perché evade su una fattura di un centinaio di euro, mentre ci sono sportivi che evadono decine di milioni.
Oppure, bisogna sentirsi blasfemi e stupidi a pensare che chi viene a svaligiarti casa sia un ladro, quando ci sono personaggi che hanno depredato lo Stato per miliardi.
E cribbio! Anche lo scassinatore deve pur mangiare, perbacco! Meglio lasciarlo fare, che se no magari diventa un criminale per davvero.
Credo che in Italia ci siano alcuni problemucci ben piu gravi dei lavavetri, problemucci che riguardano cose tipo evasione fiscale, stipendi altissimi e privilegi parlamentari, tangenti e corruzioni varie, mafie e altre delinquenze organizzate, gente che siede in Parlamento e che dovrebbe stare a San Vittore, e mi fermo perche' la lista è infinita, e quello del lavavetri al semaforo mi sembra il problema minimo, anzi non lo considero neppure un problema.Credo che, anche solo fermandosi all'argomento lavavetri(anche perche' se no si rischia, il sottoscritto per primo,di fare retorica, demagogia e quant'altro..)ci sia un problema piu grave dietro alle spalle del lavavetri che si chiama racket, e qui do ragione a Bertinotti che ogni tanto gli accende ancora il lume dell'intelletto(ogni tanto, sempre meno, eh, che volete farci, colpa della poltrona...).Credo pero' anche che se vogliamo veramente fare un discorso giusto e non di parte, dovremmo cercare una buona volta di fare rispettare la legge a tutti, ma proprio a tutti, non partendo dai lavavetri o dai vu cumpra perche' sono i piu facili da colpire in quanto poveri miserabili, partendo da tutti, indistintamente. Mi spiego:in Italia c'e' da sempre una forte deficenza di legalita', bene, purtroppo a contribuire a questa illegalita' diffusa sono non solo gli evasori miliardari o i politici corrotti, ma sono anche i lavavetri che lavorano senza licenza, sono anche i vu cumpra che vendono senza licenza, sono anche tutti quelli che fanno un lavoro senza essere in regola per farlo, e lasciare correre, alzare le spalle e dire va be dai poveretti(mi rendo conto che sono poveretti..)vuol dire sempre la stessa vecchia storia italiana, in cui oggi chiudiamo un occhio per quello, domani per quell'altro, e cosa vuoi che sia, e via cosi..chi esercita senza licenza, chi non paga le tasse, chi vende roba taroccata davanti al mio negozio e io se solo provo a fare il furbo viene la finanza e(giustamente)mi spacca il culo, chi occupa abusivamente case o suolo pubblico, sono tutti comportamenti fuorilegge, e rientrano tutti nel calderone Italia in cui chi non puo o chi non vuole cerca sempre la strada meno faticosa e meno legale per fare le cose.La destra è razzista e piena di pregiudizi nei confronti degli extracomunitari e vorrebbe "ripulire"la citta' della "feccia" nei loro vaneggiamenti nazi-fascistoidi;e la sinistra, quella cosidetta radicale, che pensa?!il contrario, cioe' che bisogna spaccare il culo solo ai ricchi borghesi pieni di soldi in quanto causa principale anzi unica del malessere di un Paese, e alza le spalle quando ad infrangere la legge è ad. es. un albanese senza un soldo in tasca, ma perche'?!Finche' non ci mettiamo in testa che la legge la devono rispettare tutti dal primo all'ultimo, senza sconti, non faremo mai quello che tanto tutti sognano, cioe' questo chimerico ripristino della legalita' in Italia. Ultimo Ps. per Alberto:spero di non aver scritto troppe sciochezze, visto che tu quelle che bolli per sciocchezze le censuri;va be che il blog è tuo,ma non c'e' scritto che qui siamo su un terreno libero in cui ciascuno puo esprimere le proprie opinioni?! ;-D
",ma non c'e' scritto che qui siamo su un terreno libero in cui ciascuno puo esprimere le proprie opinioni?!"
Certo, ma non ci si deve stupire se si viene coglionati prima e lanciati nella raccolta differenziata poi.
"I cittadini devono sentirsi blasfemi e stupidi a considerare l'abuso dei lavavetri come motivo di insicurezza perché nello stesso momento c'è chi minaccia di morte il Presidente della Regione Calabria?"
No, i cittadini devono sentirsi blasfemi e stupidi a votare Presidente del Consiglio un mafioso piduista con decine di processi sulla testa e al contempo chiedere 3 mesi di galera per il crimine dei lavavetri, che per inciso non s'è ancora ben capito dove stia: la crescente "arroganza", dice Cioni...certo, dà fastidio pure a me l'insistenza di un questuante, ma l'arroganza non mi sembra sia mai stata considerata un crimine punibile con tre mesi di carcere, almeno finora. Cioni in questo senso è un rivoluzionario.
I cittadini devono sentirsi blasfemi e stupidi a chiedere la grazia per Valentino Rossi che evade miliardi in quanto "è un campione", e al contempo sostenere di tollerare i lavavetri soltanto se si prendono partita Iva ed emettono regolare scontrino...
Quando i cittadini mi spiegheranno perchè scendono in strada unicamente per difendere la squadra di calcio o per dar fuoco agli zingari, smetterò di considerarli blasfemi e stupidi.
",ma non c'e' scritto che qui siamo su un terreno libero in cui ciascuno puo esprimere le proprie opinioni?!"
Certo, ma non ci si deve stupire se si viene coglionati prima e lanciati nella raccolta differenziata poi."
Uno, bell'esempio di democrazia e di liberta' di espressione, complimenti!Due, parlavo con Alberto..