Marciapiedi o marciaauto?
di Oreste Pivetta
Qualche genio della motorizzazione italiana aveva concesso un paio di anni fa il permesso di importazione per quella mostruosa auto-carrarmato americano usato nel deserto dai militari stelle e strisce, accessoriata di mitragliatori, e da Mike Tyson e, una volta importata, frequente tra le stradine della opulenta e verde Brianza e del Nordest ma credo anche tra i vicoli di Roma. È più sicura, spiegheranno gli utenti, giustificandosi. Il tassista che mi accompagnava una sera, al suo passaggio, scuotendo la testa mi avvertì: «A che serve quel camion. Tanto, per salire sui marciapiedi, basta un suv normale». Un consiglio per gli acquisti e per il parcheggio: tanto ci ho il suv, mi arrampico ovunque, dalla rampa del supermercato all’asilo dei bambini. Un bel vantaggio avere il suv, divoratore di petroli e dispensatore di fumi (guai a chi pensi di inventarsi qualche tassa suppletiva: sarebbe un autentico delitto). È vero però, a consolazione di più modesti autisti e di più modeste cilindrate, che esistono i passi carrai e i marciapiedi dai cordoli bassi. Non sono infrequenti nè gli uni nè gli altri. Altri ostacoli, si possono sempre rimuovere, compresi i vigili: basta un caffè...
Nell’affannosa per quanto sacrosanta rincorsa della legalità contro l’illegalità, si inventano sempre scale e priorità. Da qualche parte si deve pur cominciare. L’invito è cominciare dai marciapiedi, liberandoli dalle vetture in sosta, molto più abusiva del lavavetri: ci sono fior di leggi a regolamentare la materia e a prescrivere sanzioni. Tutto è già scritto. Oppure, scartando la politica dei due tempi, seguire un binario e seguire l’altro, come chiede giustamente Fassino per le spese inutili dello Stato e per le tasse. Si darebbe qualche certezza in più al cittadino: si fa sul serio, si mostrerebbe rigore, cancellando l’impressione che si vada a colpire dove è più facile. Lo dice uno, della vecchia sinistra e politically correct, che deve confessare qualche moderata irritazione di fronte a lavatori di vetri, questuanti, musicisti ambulanti nelle metropolitane (aggiungerei gli aggraziati venditori di fiori nei ristoranti: una vera persecuzione resistere, diviso tra il piatto di pasta e funghi e il fiorista dello Sri Lanka che evoca le bocche affamate dei suoi cinque o sei figli). A prescindere dai vari racket (che esistono, anche se sono di stampo familiare) la complessità della società contemporanea prevede questa scena: insuperabile ai costi attuali del welfare. Ma le auto sui marciapiedi, suv o utilitarie, non riguardano tanto la complessità quanto la banalità dell’abuso, la volgarità dell’arroganza, secondo una pratica molto nazional-popolare. Sui marciapiedi inzeppati d’auto coesistono illegalità e degrado. Abuso e squallore, anche là dove i marciapiedi non sono “storici”, ma sono soltanto di periferia. Immagini pessime delle nostre città, una barbarie estetica e insieme prepotenza per chi deve passare, mettendosi di profilo per assottigliarsi al massimo in mancanza di spazio, per una carrozzella.
Mesi fa il vicesindaco di Milano, De Corato, si fece vivo. I marciapiedi gli stanno a cuore. Quindi fece un’ordinanza per vietare il transito ai ciclisti, che li avevano scelti come via di corsa e di scampo. I ciclisti urbani protestarono: dove andiamo a finire? chiesero. Tra le rotaie del tram? L’esempio di una guerra tra poveri: i ciclisti da una parte, i pedoni dall’altra, sempre più espropriati. Superfluo cercar modelli altrove, in Svizzera o in Norvegia o a Tokyo. Quello è un altro mondo. Per avvicinarsi, si potrebbe provare con gli invasori da marciapiede, che non sono albanesi, non sono marocchini, non sono rom. Sono italiani ed elettori.
P.S. Della violazione quotidiana e dell’illegalità tollerata, più che tollerata quasi orgogliosa, si potrebbero citare mille altri esempi. Ma gli esempi che riguardano le automobili sono evidentemente vitali dentro una realtà metropolitana che si vorrebbe moderna. Per ragioni di viabilità e quindi di mobilità, di inquinamento, di rispetto del “paesaggio”. Al di là delle multe, colpisce ovunque si vada la sostanziale accondiscendenza: di chi governa e di chi pratica, come se l’abuso a quattro ruote si fosse ormai sedimentato allegramente nella nostra cultura (o incultura), come se l’auto rappresentasse qualcosa di sacro e il suo utilizzo, in qualsiasi circostanza, un totem della nostra civiltà. Indimenticabili i tempi in cui i marciapiedi erano luogo non solo di passaggio ma anche di gioco e comunque di formazione di una mentalità collettiva.
Sacrosanto direi! Vivo in un paese alla periferia di Padova, tagliato in due da una strada provinciale piuttosto trafficata. I miei pargoli vanno a scuola a piedi o in bicicletta e quasi ogni mattina devono pericolosamente spostarsi dal marciapiedi alla strada perchè l'idiota o gli idioti di turno parcheggiano il loro suv di merda o la loro automobile occupando tutto il marciapiedi. Se chiami i vigili, nella remota eventualità che escano a fare multe, i commercianti del posto vanno in comune a protestare che i loro clienti vengono multati, oppure sono i multati ad andare direttamente in comune da qualche amico assessore compiacente a farsi togliere la multa. Chiamati i carabinieri, mi hanno risposto che non è affar loro e che devo chiamare i vigili. Cosa devo fare? Trasformarmi in un novello giustiziere della notte, alla Charles Bronson? (La tentazione di impugnare il cacciavite è molto forte)
Facciamo una battaglia per la legalità! Per la legge e l'ordine!Denunciamo questi prepotenti automobilisti (questa vera e propria emergenza nazionale) alla magistratura e confidiamo nell'appoggio incondizionato dell'ottimo Cioni.
Se quella dei lavavetri è arroganza, quella dei parcheggiatori da bar (perennemente parchegiati in seconda o terza fila DI FRONTE al bar, con possibilità di parcheggio nelle vicinanze) che cos'è? Superiorità occidentale?
Secondo me invece di prendervela con gli automobilisti come categoria dovreste prendervela soprattutto con i vostri vigili: se venite a genova e provate anche solo a pensare di parcheggiare sui marciapiedi (tranne in alcune zone alla notte e al venerdì sera) vi strappano la pelle e ne fanno paralumi.
"Secondo me invece di prendervela con gli automobilisti come categoria dovreste prendervela soprattutto con i vostri vigili: se venite a genova e provate anche solo a pensare di parcheggiare sui marciapiedi (tranne in alcune zone alla notte e al venerdì sera) vi strappano la pelle e ne fanno paralumi."
E fanno bene! Dovrebbero davvero scuoiarli 'sti arroganti maleducati!
"Secondo me invece di prendervela con gli automobilisti come categoria dovreste prendervela soprattutto con i vostri vigili"
Diddy, perdonami ma questa è l'impostazione sbagliata, è l'impostazione di Cofferati: il problema non è che non funziona la repressione, ma che non funziona l'educazione! Le multe non bastano, servono cervelli diversi che riescano a ragionare PRIMA di fare delle cazzate.
Sono anni che la gente parcheggia in p.zza Matteotti davanti ai locali per non farsi 10 minuti a piedi...se potessero la piazzerebbero anche a fianco alla fontana a De Ferrari! Sta bene scuoiarli, e mi sembra come dici che lo facciano, ma com'è che dopo la scuoiatura questi imbecilli ritornano a parcheggiare di nuovo nello stesso posto?
i vigili non sono compiacenti per libero arbitrio personale. è evidente che subiscono pressioni per esserlo. come è evidente che questo post è una sana provocazione, che in itaglia non ha grandi speranze di essere raccolta.
Vi ricordate di quel tedesco, abitante in una città italiana, che essendosi rotto le scatole di trovare auto sul marciapiede, qualche anno fa balzò agli onori delle cronache assieme al figlio avendo sistematicamente scelto di camminare su dette auto?
Gli ecologisti tedeschi sono sempre più avanti.
http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/43352/story.htm
Non è che quel povero tedesco, di cui ignoro completamente la vicenda, fu multato per la sua reazione?
Grazie!
"Sono anni che la gente parcheggia in p.zza Matteotti davanti ai locali per non farsi 10 minuti a piedi."
infatti
"(tranne in alcune zone alla notte e al venerdì sera)"
Il problema del venerdì sera è che affluiscono migliaia di persone, sicuramente più di 10000/15000, in una zona che ha parcheggi per un paio di migliaia oltrettuto già occupate dalle auto dei residenti, i primi parcheggi davvero disponibili sono a qualche km , non a una decina di minuti. Aggiugi che alla sera non ci sono mezzi e capisci che far parcheggiare in piazza matteoti qualche macchina è l'unica soluzione possibile. Tieni presente che cmq anche in quella p.zza fanno spesso strage di multe infatti di macchine ne trovi sempre pochine e che non raggiungono mai livelli di parcheggio selvaggio che altri posti sono tollerati tutta la settimana a tutte le ore.
Per qunto riguarda il metodo: funziona, usa il pugno duro contro i propietari di macchine e non i poveracci quindi dovrebbe esserti simpatico, l'educazione civile spesso passa anche attraverso i ceffoni a chi sgarra.
No Lisa, tutto finì lì.
a mio avviso il problema non è solo di limitare l' arroganza delle auto
dobbiamo convincerci che almeno nei centri urbani l' uso delle auto è unicamente fonte di degrado ambientale e civile
per quanto contrastato produrrà sempre arroganza e danni
è il concetto stesso di trasporto che deve essere modificato a favore del trasporto pubblico
ma questa è una battaglia destinata ad essere persa fino a quando la lobby dell' auto nazionale ed internazionale continuerà a dettare legge
e non faccio politica, non sono un ambientalista, ma solo un cittadino che vuole vivere
la mia è una battaglia per la vita, non per la dx o la sx o il centro
"Il problema del venerdì sera è che affluiscono migliaia di persone (...) i primi parcheggi davvero disponibili sono a qualche km , non a una decina di minuti. Aggiugi che alla sera non ci sono mezzi e capisci che far parcheggiare in piazza matteoti qualche macchina è l'unica soluzione possibile."
...Beh, allora questo venerdì ce la metto anch'io!
Mah, Diddy guarda io al massimo cammino 10-15 minuti e con gran piacere, basta non ostinarsi a piazzare la macchina nei soliti posti. Quando posso mi muovo con l'autobus lo stesso, stando attento agli orari (e sperando che un bel giorno intensifichino le corse!), e se so che devo girare per un'ora prima di trovare un buco, me ne resto a casa evitando di farmi il nervoso. Ma l'ultima cosa che farei nella mia vita è posteggiare in p.zza Matteotti sulla spianata di Palazzo Ducale: bisogna davvero essere deficenti. Il problema non è (solo) che ci son pochi vigili, ma è che c'è pieno di deficenti. Sui ceffoni, in ogni caso, siamo d'accordo! ;)
"bisogna davvero essere deficenti. Il problema non è (solo) che ci son pochi vigili, ma è che c'è pieno di deficenti"
Ammetto di essere un deficiente suvvista, solo se lo scrivi con la "i".
Premesso che questa mi sembra materia per gli assessorati al traffico dei vari Comuni, non mi sembra che provvedimenti singoli abbiano molta speranza di migliorare drasticamente la (triste) situazione.
L'unico modo per indurre le persone a non usare l'auto è renderla poco economica e al contempo offrire alternative valide. Secondo me l'attacco va portato simultaneamente su più punti:
- realizzazione di parcheggi sotterranei
- incremento delle tariffe di parcheggio (sapete quanto costa parcheggiare l'auto in Europa e nelle città nord-americane?)
- divieto assoluto di parcheggio al di fuori degli spazi consentiti, con multe salate e rimozione dei veicoli parcheggiati irregolarmente. La rimozione potrebbe essere affidata a compagnie private che avrebbero interesse (economico) ad essere efficienti.
- liberalizzazione delle licenze taxi e calmierizzazione delle tariffe
- potenziamento delle reti pubbliche urbane nelle ore serali, con più serrati controlli sul pagamento della tariffa da parte degli utenti.
Utopie?
Ammetto di essere un deficiente suvvista, solo se lo scrivi con la "i".
Anche "ceffoni" lo scrivo con la i.
@lorenzo
//Diddy, perdonami ma questa è l'impostazione sbagliata, è l'impostazione di Cofferati: il problema non è che non funziona la repressione, ma che non funziona l'educazione! Le multe non bastano, servono cervelli diversi che riescano a ragionare PRIMA di fare delle cazzate.//
no, scusami Lorenzo, ma "indipendentemente" da come tu la pensi, le cose non stanno (nè "vanno") come tu sostieni, ma ESATTAMENTE AL CONTRARIO, come ha chiaramente detto Diddy da genova, e provo a spiegarlo con 3 esempi vissuti:
1) problema del "fumo": parecchi anni fa, quando ancora in Italia anche i bambini fumavano come turchi, io a londra fui apostrofato brutalmente da una casalinga solo perchè, su una pensilina all'aria aperta, aspettavo la metro con la sigaretta accesa...; rimasi sconvolto, ne parlai con amici inglesi sociologi, mi spiegarono che nei mesi precedenti c'era stata una raffica di multe a chi fumava sul metrò, e la soggetta aveva "recepito e fatto proprio" l'atteggiamento repressivo dell'autorità, e quasi inconsciamente si era auto-incaricata del ruolo di "educatrice"..
2) trent'anni fa, in agosto, nell'estrema periferia di Berna, parcheggiato lecitamente ai bordi della via, mangiai una mela e gettai il torsolo lungo il marciapiedi, nella canaletta di scolo delle acque piovane... dopo qualche minuto un 60-enne, paonazzo in viso per il disprezzo, si avvicinò, lo raccolse e me lo gettò, attraverso il finestrino aperto, in pieno viso!
Rimasi chockato, giudicando giustamente il gesto razzista, ne parlai e mi spiegarono che, già all'epoca in Svizzera, a chi sporcava le strade coi rifiuti, affibbiavano multe da un milione di lire !!! ...altro "cittadino" con spiccato senso civico e "pedagogico", non credi anche tu?
(il ragionamento inconscio era:"ma se a me farebbero multe terribili, perchè a costui, straniero di passaggio, io la dovrei lasciar passare liscia, visto che un vigile non lo sta multando???, il mio irrefrenabile dovere/bisogno sta nel ri-educarlo, eccome, ora gli faccio io una multa-verbale !!!")
3) anni fa, probabilm. nel '98, ben prima dell'era Kofferati, a Bologna per lavoro, parcheggiai interamente su un "marciapiedi-isola" di oltre 6 metri di larghezza, poteva passarci anche una scolaresca schierata, e ciò per fare un prelievo bancomat (3/4minuti?)... dietro le mie spalle, scendendo "al volo" da "un'auto-civetta", una vigilessa riuscì ad infilarmi sul parabrezza una multa colossale, che cumulava "sosta vietata", intralcio alla circolazione pedolale", ecc, ecc..
... e tralascio di raccontarti come, persomi in auto a Napoli, fui gentilmente invitato da un vigile a PERCORRERE CONTROMANO UN SENSO UNICO (sic!), dicendomi:"poi, in fondo, se la ferma un collega dica che l'ho autorizzata io!" CAPITOOOO?
Oggi io NON FUMO, piuttosto che gettarla per strada LA MONNEZZA ME LA METTO IN TASCA, faccio anche 400mt, ma parcheggio solo dove si può, e comunque giro in città a piedi, in bus, o in bici... e come me fanno tutti i cittadini modenesi, bolognesi... CHISSA' PERCHE' ??? E' UNA "COINCIDENZA" ???...siamo un'etnia di svizzeri razzisti ??? non credo proprio!
...e agisco così NON "PER SENSO CIVICO", affermarlo sarebbe retorico al massimo perchè insincero... ma perchè fui "vaccinato" un dì dall'umiliazione di aver subìto un "giusto" rimprovero, "un verbale" come stupendamente dice la lingua italiana, capito?
potrei farti altri esempi (l'uso del casco, ad esempio), ma è sufficentemente chiaro!
...come dire "dalla multa, si arriva subito all'educazione del prossimo e di se stessi" E NON VICEVERSA, d'accordo?
esperienze personali a parte, c'è anche questo studio da leggere:
http://www.isfort.it/sito/statistiche/Fermate_audimob/Testi_fermate/F01_Parcheggi_2007.pdf
"... e tralascio di raccontarti come, persomi in auto a Napoli, fui gentilmente invitato da un vigile a PERCORRERE CONTROMANO UN SENSO UNICO (sic!), dicendomi:"poi, in fondo, se la ferma un collega dica che l'ho autorizzata io!" CAPITOOOO?"
Se tu avessi avuto senso civico, avresti dovuto chiedere matricola e nome a quel vigile e denunciarlo ai suoi superiori. Anche se in realtà credo che tu questa te la sia inventata (un po' di folklore sull'inciviltà dei napoletani ci sta sempre bene...), come la maturità nel 67 e le manifestazioni da liceale nel '77. E forse come tutto il resto. Ma si sa, voi del PD avete molta fantasia...
adimat
effettivamente napoli è una realtà particolare.
mi è capitato ad esempio di vedere tre regazzini in motorino, senza casco, sfrecciare sotto gli occhi di un vigile in un'isola pedonale nell'assoluta normalità.
in sicilia, dove vivo, tutti parcheggiano in doppia fila per non pagare 30 cent di parcheggio.
morale: i pochi fessi che pagano devono aspettare i comodi di quelli in doppia fila e i parcheggi con le stisce blu sono vuoti.
i vigili non multano altrimenti i commercianti protestano.
sono l'unica fessa che porta il casco in vespa, forse perchè sono di roma, dove senza casco non fai cento metri.
giro con la paletta per raccogliere i bisogni del cane, perchè prima di vivere qui, quando lui era cucciolo, ho beccato duecentomila di multa e ancora me lo ricordo (parliamo di lire eh!)
mi arrabbio quando parcheggiano davanti agli scivoli delle carrozzine e mi rispondono di farmi i cazzi miei!!! "ma che sei in carrozzina tu???"
e quando giro in bici...non ne parliamo neanche...sguardi pieni di odio per quel poco spazio che "abusivamente" occuopo.
mi fermo?
x Adimant:
ma perchè, quando sei a corto di argomentazioni, ti lasci andare così? oltre che non credibile, stai diventando mortalmente noioso...
via, un po' di maturità in più non guasterebbe, non credi?
Io, a Napoli, non avevo assolutamente il diritto di prendere la matricola a nessuno
(oltretutto ad un tale, sconosciuto, che mi aveva gratuitamente fatto il favore di aiutarmi con un'indicazione stradale, figuriamoci!... mi indicò il senso unico solamente perchè era una scorciatoia, gli risparmiava una lunga e complicata spiegazione con tanto di piantina disegnata... la sua "EDUCAZIONE" lo ha fatto ragionare così, non altro...!)
...sciocco che sei, non essendo io fra l'altro nemmeno un pubblico ufficiale... hai detto una stupidaggine.
PERCHE' USI LA MALDICENZA PER DENIGRARE CHI SOLTANTO NON TI E' OMOLOGATO ???
DOV'E' LA LEGITTIMITA' DI UN TALE COMPORTAMENTO ???
Questo è ben altro, e ben peggio!, della maleducazione o illegalità stradale!
Perchè, bello come il sole, te lo autorizzi tranquillamente, e quel che è più inquietante, non c'è qui nessun altro che te lo fa notare ??? prova a chiederti il perchè di tutto questo.
Cara Valentina, il nostro dovere è resistere! resistere! resistere! ciao.
tex, ma perchè tu non vai a rubare? Forse perchè una volta, quand'eri piccino e dalla strada guardavi dentro alla finestra di un appartamento, un poliziotto ti ha visto e ti ha coperto di botte, e da allora hai capito che non ci si intrufola neanche con lo sguardo in casa d'altri?! Come si fa a sostenere che umiliazione e rimproveri sono educativi? E' educativo...ricevere una buona educazione, che ti faccia capire che non sei solo al mondo ma ci sono anche gli altri, e che la vita in comunità richiede perciò un minimo di rispetto reciproco.
Mi rendo conto che il problema sia far capire in cosa consiste lo sbaglio a chi sbaglia; e voi dite che la soluzione è: repressione. Ma allora perchè la pena di morte non serve, se non ad uccidere degli innocenti? Io dico che c'è un prima e un dopo rispetto all'errore, non rispetto alla repressione. Insomma, rispolvero il vechio e stanco ma pur sempre valido "prevenire è meglio che curare".
Per quel che mi riguarda, non fumo; almeno quando sono in ambiente naturale raccolgo non soltanto la mia, ma se possibile anche la spazzatura altrui; mi muovo generalmente coi mezzi pubblici, e se cerco un parcheggio non pretendo di trovarlo esattamente dove dovrei fermarmi. Ci vuole così tanto? La sola multa che mi sono preso finora non è servita proprio a nulla, se non a farmi aumentare la sfiducia nelle istituzioni preposte alla "repressione": pagata il giorno dopo, me la volevano far ripagare una seconda volta qualche mese più tardi...
Cara Valentina, il nostro dovere è resistere! resistere! resistere! ciao.
lo so lucio, ma anche cominciare dalle scuole (utopia)
scena: lezione di educazione civica per strada i piccoli nani bambini "parodiavano" i vigili dirigendo il traffico (scena pietosa) e intanto mangiavano pizza e buttavano le cartacce per terra. nessuna maestra a fatto notare loro che era un comportamento incivile e me prudevano le mani.
così non si andrà mai da nessuna parte. ciao
@lorenzo
anche a me piacerebbe prevenire, appunto, scuola educazione.
purtroppo non tutti hanno avuto la possibilità di studiare e non tutti quelli che hanno studiato lo hanno fatto in buone scuole.
spesso al sud le persone civili sono quelle che hanno lavorato in nord europa, dove una carta per terra gli e costata quanto una settimana di lavoro.
è orribile, ma purtroppo è anche così.
...Punire e umiliare i bambini e la maestra! Sorvegliare e punire!
Valentina ti rendi conto che gli esmpi che fai dimostrano che è un problema di cultura e non tanto di repressione da distribuire a destra e a manca? Consapevolezza ci vuole, non timore, repressione e umiliazione. Dovresti girare con la paletta per raccogliere i bisogni del cane NON perchè hai beccato duecentomila di multa, MA perchè hai timore che qualcuno (al limite tu stessa: sapersi mettere nei panni degli altri) ci possa piazzare i piedi sopra e portarsela a casa...
//Adimant, cominci a diventare fastidioso, non sono queste le mie argomentazioni e smettila di tradurre i miei concetti a tuo uso e consumo. e soprattutto smettila di insultare.//
Postato da Cristina - Martedì 04 Settembre 2007 alle 13:07 nel post accanto, "vomito"...
Rilevo, senza cercare oltre, - e senza sorprendermi - che non sono il solo ad essere infastidito da te, noiosa "zanzara" Adimant...! Stai proprio diventando come...
un "lavavetri/insistente",
un "vukkumprà/petulante",
un "testimonGeova/inarrestabile",
un "graffitarossessivo",
un "possessore_di_suv"...
(ah, no, questo no, questo hai detto che non lo sei... ma sarà vero ???)
Finisci per costringermi a chiedere al mio "amico" Kofferati (o a Dominici, o a Uòlter stesso, visto che sto facendo rapidamente carriera nel PD!) di fare subito una direttiva anche contro le "zanzare" in blogosfera...! peccato, si stava tanto bene così liberi ed in armonia...! quasi una second life... (almeno finchè - come sta succedendo qui in OMB - non ci è sbarcato un "Tonino da Montenero di Bisaccia"...ah, ah, ah,
lorenzo
non mi sono spiegata
non parlavo di umiliazione e repressione.
dicevo semplicemente che in una lezione di educazione civica mi sarei aspettata che una maestra spiegasse ai bambini che non si buttano le carte per terra ma nel cestino. le mani mi fremevano con le maestra, che in quel momento secondo me stava "rubando" lo stipendio, non con i bambini)
forse una parte di loro sarebbe cresciuta più consapevole e non ci sarebbe stato bisogno di multe. va meglio?
per quanto mi riguarda chiarisco: contraria alla pena di morte e alla repressione (appunto speravo in una lezione di EDUCAZIONE CIVICA ad una scolaresca)
per le cacche del cane...ebbene si, non ci ero arrivata da sola anche se sono molto attenta agli altri e all'ambiente e quella multa me le ha fatte girare ma ho imparato la lezione. ciao
Lorenzo, il fatto che questi comportamenti vengano ampiamente tollerati segnala che non sono considerati gravi. Quando viene commesso un omicidio, il colpevole viene rintracciato e punito non per fargli male, ma perche' si segnala che il suo e' un comportamento grave, che va contro i valori della societa', e la legge lo riafferma. Se la giustizia se ne fregasse, gli omicidi aumenterebbero non solo perche' verrebbe meno lo spauracchio della pena, ma anche -e soprattutto- perche' vorrebbe dire che e' normale uccidere qualcuno.
@Lorenzo
//è un problema di cultura e non tanto di repressione da distribuire a destra e a manca? Consapevolezza ci vuole, non timore, repressione e umiliazione//
no, Lorenzo, avresti ragione a dire che bisogna "iniziare" con la Consapevolezza... ma non stai dicendo questo! credimi/ci... l'Educazione (parlane con qualunque pedagogista) si realizza seguendo varie fasi: dalla spiegazione al convincimento, dal convincimento all'imposizione, dall'imposizione non sanzionata alla sanzione... è così da 3.000 anni almeno, non è che lo hanno inventato i "sindaci cattivi della sinistra" (i nostri padri, solo se recidivi e renitenti, finivano dietro la lavagna in ginocchio sul granoturco, con in testa il cappello conico da "somaro", MICA TUTTA LA CLASSE INDISTINTAMENTE...!)
Io ho detto, a proposito di umiliazioni ricevute, che si è trattato di casi estremi, e che per questo mi hanno lasciato il segno a vita... i due che me l'hanno imposta, fossi stato chessò, armato,avrebbero rischiato un tot! è ovvio che subii in entrambi i casi due ingiustizie gravi e palesi poichè, prima di aggredirmi volgarmente, non ebbero la pazienza di verificare se io ero o meno "correggibile" con soltanto buone ma ferme parole... ma ho fatto quel tipo di esempi per chiarire che la sanzione rigidamente applicata (dopo anni di corretta educazione civica ricevuta in famiglia e nelle scuole) genera "educazione_chok" dei "renitenti" dei "recidivi", dei "ribelli per natura".... non certo serve per "educare la totalità della popolazione", è ovvio.
Idem le attuali "difficili" normative sull'inciviltà urbana: devono agire con successo sull'ultima minoranza di "renitenti", ci manche rebbe altro!... ed è questa "ultima pattuglia di giapponesi" che tu intendi difendere "a prescindere", mi pare...
Cara Valentina, lo so! ma come dicono dalle mie parti: quando il gioco si fa duro....
Valentina sei stata chiarissima, io mi riferivo a tex che continua il suo delirio legalitario/giustizialista (sulle orme ispirate dell'indimenticato e amorevole Koan)... Ribadisco comunque che al problema della cacca del cane ci saresti presto arrivata anche da sola, magari pestando tu la cacca di un altro cane, senza l'intervento di nessuna autorità.
X lupo: non continuiamo a dividerci noiosamente tra chi vuol sbattere tutti in galera e chi invece - almeno secondo voi - tollererebbe senza fiatare stupri, rapine e omicidi... E lasciamo stare questi cavolo di omicidi, che escono sempre fuori anche se si sta parlando di banalissimi lavavetri o graffittari, mica di assassini! Io non dico di accettare proprio niente, io dico che il crimine lo puoi punire ma è meglio prevenirlo, che l'illegalità è tipica della "brava gente perbene" tanto quanto degli immigrati brutti e cattivi, e che "la nostra cultura (o incultura)" siamo NOI a deciderla, ben prima dei vigili, della polizia e dei tribunali.
"sulle orme ispirate dell'indimenticato e amorevole K..."
Lorenzo! Guai a te. Non parliamo degli assenti e, soprattutto, non evochiamoli.
"la nostra cultura (o incultura)" siamo NOI a deciderla, ben prima dei vigili, della polizia e dei tribunali. "
magari lorenzo...sarebbe un paese fantastico, dove vivere bene, con un livello di coscienza e di autodeterminazione alto...
purtroppo siamo alla legge della giungla, e la bilancia pesa decisamente verso l'incultura.
abbiamo ancora bisogno di vigili polizia e tribunali per non far vincere la legge del più prepotente. di quello che ha più cavalli sotto il culo, ad esempio.
""io mi riferivo a tex che continua il suo delirio legalitario/giustizialista""
ma quale delirio? può mai essere un "delirio" un cut&past da la repubblica? ... parole in libertà. mah, cosa voglion dire è riservato agli "intimi".
lorenzo, ci vogliono proprio lenti deformanti per vedere intenti razzisti in quello che ho detto. Anche perche' sono del tutto d'accordo che l'illegalita' e' innanzitutto in mezzo agli italiani perbene. Datti un po' una calmata, che mi sembra ti sei ritagliato un angolo molto difficile da difendere, e non e' che alzando il tono risulti piu' convincente.
Qui non stiamo affatto parlando di lavavetri, ma di automobilisti maleducati. Se per te e' una questione 'banalissima', allora vuol dire che va bene tutto cosi', non facciamo niente mentre aspettiamo la palingenesi della natura umana e un mondo in cui per miracolo tutti i conflitti e i problemi siano stati eliminati dall'educazione.
io opterei per una soluzione drastica:
eliminiamo i marciapiedi.
via le macchine parcheggiate sopra, niente piu' cacche di cani, niente piu' pedoni rompicoglioni.
la qualità della vita migliorerebbe senz'altro.
ah lorenzo,
non sono certo un "cionista/domenicista", e continuo a criticare certe pelose "priorità" nella lotta alla criminalità, ma è innegabile che la punizione (non la vessazione) sia comunque un'arma pedagogica (sapessi quanti ceffoni darei a certi genitori)e come tale va usata; vivo al sud, dove certi livelli di inciviltà sono praticati dall'infanzia: cosa manca? l'educazione al rispetto per la dimensione collettiva, per gli altri, per l'ambiente (non il proprio, qui le case dentro sono a specchio) e soprattutto mancano (o meglio ce n'è in abbondanza ma, probabilmente, hanno... di meglio da fare)quelle figure che, qualora adotti un comportamento incivile, prima te lo fanno notare, poi ti sanzionano e poi, ancora, verifichino che la sanzione sia stata oblata.
qundo questo manca, vince il prepotente , l'inquinatore , il piromane , il costruttore abusivo, il cacciatore di frodo, il contadino avvelenatore...e abbiam voglia di aspettare l'educazione, da sola non arriverà mai.
In merito alla vicenda della delibera repressiva sui lavavetri, sarebbe, purtroppo, gioco facile ricordare che il grido d'allarme era già stato lanciato più volte, sebbene ignorato od anche deriso: quando la sinistra abdica ai suoi principi di garantismo, di libertà, di antifascismo, di tolleranza, e invece abbraccia il forcaiolismo e il giustizialismo di stampo fascista, si imbeve di parole orrende come legalità e certezza della pena, abbandona a loro stesse le vittime della repressione, cerca una guida in personaggi che hanno storie opposte alle nostre (l'ex missino Travaglio), demorde dal difendere conquiste del diritto come il provvedimento di indulto approvato dopo ben sedici anni di vergognosa apatia, si lascia trascinare dalla vulgata populista in indegne battaglie antiparlamentari (i nuovi manipoli che aspirano al bivacco nelle aule istituzionali), e come direbbe Adriano Sofri "si incattivisce" - quando la sinistra si appresta ad un'eutanasia programmata, insomma, e auspica di rinascere come destra law & order, ecco il risultato, ecco quello che inevitabilmente succede.
Tutto tristemente già previsto; da quindici anni si eccita quello che una volta era il popolo dell'eguaglianza al tintinnio delle manette, da quindici anni lo si è illuso con la distopia della purificazione carceraria della società, le cose sono andate avanti e continueranno ineluttabili, la nostra sinistra - "ferita dal giustizialismo", diceva Macaluso - corre a precipizio verso la fine.
Eppure, da persona di sinistra che non rinuncia a mortificarsi rinnegando la propria storia, e malgrado la paura di una prossima deriva antidemocratica che travolga l'impianto costituzionale (i segni ci sono tutti), sento ancora la forza, dentro di me, di proporre, di partecipare, di lottare: per questo lancio un appello ad una forte iniziativa di sinistra in risposta all'imbarbarimento in atto, e questa iniziativa non può non essere la richiesta di una amnistia, della più grande e straordinaria amnistia della storia repubblicana, da conseguire entro la fine dell'anno, per ridare speranza a quella parte del popolo di sinistra che non si è ancora arreso, che ancora non si è rassegnato a farsi veicolo della reazione.
Un provvedimento di amnistia che conduca a compimento una nobile battaglia iniquamente messa da parte con la Marcia di Natale, che abbracci a largo raggio un'umanità umiliata: quella dei nuovi capri espiatori del sistema, migranti, che siano lavavetri, popolazioni nomadi, fedeli di religione musulmana... un provvedimento di amnistia che sia di sollievo ai tanti compagni che ancora credono nello stato di diritto, e che soprattutto, a questo punto, rappresenti una forma di vera Resistenza al nuovo ordine poliziesco che avanza indisturbato, una risposta - di sinistra - a chi ancora non ha ripudiato i valori di riscatto sociale, e si batte per un mondo diverso.
X lupo: non uso lenti deformanti e non ho visto intenti razzisti in quello che hai detto; ho visto però che sei partito in quarta coi soliti omicidi che tutti sempre evocano non appena si parla di immigrati clandestini, e qui non si sta parlando affatto di immigrati, è vero, ma neppure di omicidi. Il tuo ragionamento era del tutto superfluo perchè vorrei vedere chi non sarebbe d'accordo a punire in qualche maniera un assassino, e così pure un cretino o un ubriaco al volante. D'accordo perciò sul punire l'illegalità, ma ribadisco che per contrastarla c'è bisogno prima e soprattutto d'altro, per il semplice motivo che la maleducazione e l'arroganza prima d'essere crimini - o meglio, di condurre ad essi - sono una questione di (in)cultura.
Tu continui ad accusare non si sa bene chi di tollerare crimini e omicidi e dici che "non facciamo niente mentre aspettiamo la palingenesi della natura umana e un mondo in cui per miracolo tutti i conflitti e i problemi siano stati eliminati dall'educazione"... Beh, eliminali invece con la forza e vedrai che bel mondo perfetto ti viene fuori.
X kamillo: idem con patate. Certamente "l'educazione da sola non arriverà mai", e chi intende aspettarla? Bisogna costruirla! Non a caso dici: "cosa manca?", innanzitutto "l'educazione al rispetto per la dimensione collettiva, per gli altri, per l'ambiente", DOPODICHE' (dico io, al posto di "soprattutto") mancano "quelle figure che, qualora adotti un comportamento incivile, prima te lo fanno notare, poi ti sanzionano". Non stiamo dicendo cose molto diverse. Io non voglio tollerare proprio nessuno, in particolar modo quella illegalita' che - come dice anche lupo - "e' innanzitutto in mezzo agli italiani perbene", specie se piazzati al volante: LI ODIO! Voglio però semplicemente provare a capire da dove provenga, se sia davvero naturale ed insolubile, prima di attuare esclusivamente i provvedimenti repressivi che voi dite funzionare...io non ne sono altrettanto convinto.
così, giusto per tornare alle cose serie:
Ruini: «Migliorare la legge sull'aborto»
FRASCATI - E' «non solo lecito, ma doveroso» rivedere la legge 194 sull'interruzione di gravidanza: ne è convinto il cardinal Camillo Ruini, intervenuto questo pomeriggio a Frascati alla Summer School della fondazione Magna Charta del senatore Gaetano Quagliariello (Forza Italia). «Per un credente sarebbe meglio che questa legge non ci fosse, ma c’è», ha detto l'ex presidente della Cei rispondendo alle domande di alcuni studenti «e non c’è una situazione culturale e politica per la sua abrogazione». D'altra parte, per il vicario del Papa nella diocesi di Roma, la materia «risente di una grande trasformazione che è prodotto del progresso medico e scientifico». La conseguenza, secondo Ruini, è che «darne un'interpretazione che la aggiorni, che la migliori e non la peggiori, è non solo lecito ma doveroso» visto che, ha ricordato, risale a quasi 30 anni fa.
Ministro Amato, mentre voi preparate un pacchetto di misure urgenti contro la criminalità, politici e intellettuali ex o post comunisti si baloccano con Cesare Beccaria, filosofeggiano sui delitti e sulle pene, sdottoreggiano sull'uomo buono rovinato dalla società. Non le pare che ci sia un certo deficit culturale nel modo in cui la sinistra ragiona e affronta i temi della sicurezza?
"Le dico di più. Finora il dibattito di queste settimane estive mi ha fatto accapponare la pelle. Bastava leggere i titoli dei giornali, e non era certo colpa dei giornali, per rendersi conto che il dibattito era ed è burattinesco. In esso emergono, con toni vibranti, dilemmi che sono assolutamente senza senso, e che nascondono un problema non dichiarato".
Ci spieghi meglio questo punto. Cosa intende dire? Si riferisce alla polemica sui lavavetri?
"Intanto, chiedersi se il problema siano i lavavetri o i graffitari, o i lavavetri o la ndrangheta, è una domanda del tutto priva di senso razionale e dobbiamo chiederci per quali distorsioni culturali la si fa. E' ridicolo far notare che la ndrangheta è più pericolosa dei lavavetri, a meno che non si pensi di avere davanti dei minorati psichici".
Addirittura?
"Ma è evidente! Facciamola finita con certe banalizzazioni sociologiche. La microcriminalità va combattuta perché è dovuto anche ad essa se i cittadini percepiscono un clima di crescente insicurezza. E se si sentono indifesi diventano ostili verso chiunque sia malvestito o diverso intorno al loro. E poi la microcriminalità va combattuta perché spesso proprio al suo interno si nasconde anche la grande illegalità".
Lo vada a spiegare ai politici e agli intellettuali che in questi giorni hanno accusato la sinistra riformista di inseguire una "deriva securitaria". Lo vada a spiegare agli uomini di Rifondazione e ad Asor Rosa...
"Ma se qualcuno mi viene a dire che non c'è solo il problema della microcriminalità, allora io gli rispondo che ho imparato già alle elementari che due più due fa quattro!".
E che risponde a chi obietta "se la prendono con i lavavetri e non con la mafia"?
"In queste osservazioni si annida quella tara culturale che affligge una parte della sinistra. Intanto, non è vero che "se la prendono con i lavavetri e non con la mafia". Proprio nei giorni in cui l'assessore di Firenze "se la prendeva" con i lavavetri, noi abbiamo fatto arrestare oltre trenta esponenti della 'ndrangheta, come minimo legati al delitto di dicembre scorso a San Luca, che è stato l'antecedente della strage di Duisburg. Ma al di là di questo, io mi chiedo: perché mai se il destinatario di un atteggiamento severo è qualcuno che è piccolo, che non appartiene ai ceti più alti, o è colpa del racket o è colpa della società, ma non è mai colpa sua?".
E' la originale declinazione di una certa sinistra, che considera il "debole" sempre e comunque una vittima, mai un carnefice...
"E' questa la tara di cui parlavo. Ma anche qui ci dobbiamo intendere. Quando c'è di mezzo il racket noi interveniamo, e aiutiamo chi se ne vuole sottrarre. Abbiamo già previsto di estendere i benefici della clemenza a chiunque, e non solo alle schiave prostitute, sia vittima del racket. Sappiamo bene che in Italia accadono cose veramente nefande. Sappiamo di bambini addestrati attraverso il terrore ad andare a rubare e a delinquere, come avviene per i pittbull, cioè attraverso vere e proprie forme di tortura. Ma non sempre dietro l'illegalità c'è il racket. E non sempre il comportamento violento e aggressivo discende da lì. E allora va punito, e basta".
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/politica/piano-sicurezza/amato-intervista/amato-intervista.html
X nonsenzasenso: ma il signore che accusa di "banalizzazioni sociologiche" la sinistra estrema, cattiva e arabbiata, quando è stato votato l'indulto che ha lasciato liberi, tra gli altri, gli assassini di Gorgo al Monticano, dov'era?
SICUREZZA, FERRERO A GENOVA: "NON SOLO REPRESSIONE"
05/09/2007
(video al link sul mio nome)
"Le prostitute ci sono perchè ci sono gli italiani che vanno con le prostitute. E quindi io partirei da una discussione su questo, invece che partire su come si reprime...perchè, se qualcuno lo chiama il mestiere più antico del mondo, una ragione ci sarà; e non sarà qualche legge della destra o del centrosinistra che lo risolve. (...) Bisognerebbe smetterla di discutere di prostituzione come se si trattasse di omicidi: son cose diverse... (...) Andrebbe rivista un po' la questione secondo me in primo luogo affrontando il tema sociale della questione"
«PRC e SinistraDemocratica come la Lega: la politica dei ricatti»
(così scriveva il 5 settembre u.s. nel suo miniblog, a commento dell'intervento del ministro Ferrero, un commentatore politico "qualunque", con una storia di banale impegno politico alle spalle... 60enne di milano forse di recente pensionamento, che per presentarsi scrive:
miei interessi? politica, sociale, difesa diritti, ma anche viaggi, fotografia, teatro... musica preferita? musica leggera, anni '60-'80, classica, jazz... libri preferiti? saggi, politica, economia, sociale.)
Lo riporto qui, lasciandolo volutamente anonimo e non linkato, perchè ASSOLUTAMENTE rappresentativo del "target" ex-ds del centro nord, quelli dei "sondaggi pro-sicurezza"...
«Sono sempre più convinto che molti politici di sinistra non conoscano la realtà delle periferie: degrado, insicurezza, disperazione.
Se vi è un'oggettiva e giusta attenzione ai problemi economici delle classi più povere, per quanto riguarda la sicurezza si vuole a tutti i costi chiudere gli occhi.
La politica della sinistra massimalista è sempre più distante da quella del buon senso e la polemica all'interno del Governo è spesso viziata dalla malafede. Pensiamo ai rischi che tutti giorni i meno giovani corrono andando a fare la spesa, a ritirare la pensione in Posta, semplicemente a fare due passi nei giardini pubblici!
La felicità di buona parte della sinistra massimalista è ancora oggi gridare "fuori l'Italia dalla Nato", felici di sperperare il momento positivo dell'economia preferendo l'uovo di oggi alla gallina di domani (utilizzo dell'extra-gettito), pronti a dare la colpa alla società e non allo scippatore che ha preso di mira la solita vecchietta indifesa. E quando c'è un corteo è meglio lasciare traccia con le bombolette spray sui muri di case diroccate, chiese, monumenti, come se "degrado" si possa coniugare con "bello".
E così ogni proposta che tenda a dare certezza nelle regole e nei comportamenti viene cassata con le motivazioni più diverse. Un modo di fare che ricorda la Lega dei tempi d'oro, quando imponeva le sue scelte al centro-destra con il ricatto. Non meravigliamoci quindi se molto dell'elettorato di centrosinistra non capirà certe posizioni.
Spiace dirlo, ma spesso mi interrogo e mi chiedo: quale tipo di elettore rappresenta questa sinistra?»