Pollastrini: no al leghismo di sinistra
Il ministro replica alla provocazione «nordista» di Penati: serve un progetto nazionale
di Elisabetta Soglio
«Milano deve avere uno scatto nella sua classe dirigente». Lo dice Barbara Pollastrini, unico ministro milanese della squadra di Romano Prodi. La Pollastrini, che ieri ha incontrato a Roma Walter Veltroni, ha spiegato che «Milano potrà avere una funzione politica maggiore con il Partito democratico solo se sarà capace di un progetto nazionale senza ripiegare in un ragionamento neo leghista, sempre che non cada nella miseria e nell'oscurantismo». Il tema Milano è stato affrontato a lungo durante il vertice in Campidoglio, «e mi ha fatto molto piacere — sottolinea la Pollastrini — parlare della mia città».
E c'è da scommettere che i due abbiano anche parlato del tentativo, avviato dal presidente della Provincia, Filippo Penati e dall'ex leader della Camera del Lavoro, Antonio Panzeri, di sostenere Veltroni a Roma con una lista tutta del Nord. A Milano la dichiarazione della Pollastrini viene letta in chiave anti-Penati: il presidente della Provincia, prima di questa tentata lista, era stato tra i promotori dell'iniziativa tutta nordista che aveva coinvolto anche Chiamparino, Bresso e Cacciari. E anche questa iniziativa non era stata valutata positivamente dai vertici dei ds, che contestano a Penati anche il fatto di muoversi senza coinvolgere i colleghi a Roma, Pollastrini in testa.
Intanto, è di ieri la notizia che Panzeri aderirà alla seconda lista che si va definendo per sostenere a Milano Veltroni. Se infatti ci sarà una prima squadra più tradizionale, della quale faranno parte i leader milanesi e lombardi di Pd e Margherita, oltre ad una serie di esponenti della società civile (da Eva Cantarella a Cini Boeri, da Guido Martinotti ad Alberto Martinelli), si va definendo una seconda formazione che inizialmente avrebbe dovuto ricalcare l'esperienza romana di Giovanna Melandri, ma che si sta allargando alla Cgil (con Panzeri, appunto) e ad alcuni nomi nuovi: saranno in questa lista il presidente lombardo di Legambiente Andrea Poggio, l'onorevole Emanuele Fiano, il segretario cittadino uscente dei Ds, Pierfrancesco Majorino, Teresa Cardona del Circolo Archimede, Marco Volante, portavoce dell'Arcigay. In pista anche alcuni trenta- quarantenni: da Savino Natalicchio, ricercatore del Politecnico, a Livia Raffaglio, sindacalista Uil, da Igor Dal Dosso, consigliere ds di zona 8, a Francesco Laforgia, ricercatore della Bocconi. Non sarà in lista Lella Costa, che precisa: «Non ho ancora deciso se e chi voterò alle primarie. Come molti, voglio prima capire bene programmi e contenuti di questo Pd, poi deciderò che cosa fare».
avanti tutta lista due!
Fantastica risposta di penati da Repubblica. Ha detto "Sono d´accordo". Proprio così, c'è scritto.
E in linea con OMB anche Gad Lerner, oggi su Repubblica: «Da qualche tempo il presidente della Provincia cerca di replicare goffamente certe sortite in cui Massimo Cacciari si produce con maggiore raffinatezza. Parla di Pd confederale del Nord, e confesso di non capire di che cosa si tratti, salvo poi appoggiare il sindaco di Roma alle primarie. Propone di impegnare parte del "tesoretto" per non far più pagare il canone Rai. Vuole i salari differenziati per aree geografiche e mostra comprensione nei confronti di quei ceti sociali tra cui l´evasione è molto diffusa... (Dietro c'è) l´illusione che inseguendo i disvalori del centrodestra noi possiamo recuperare consensi in questa parte del Paese. Eppure tre anni fa Penati ha vinto le elezioni non con il neo-leghismo, ma sulla base di un progetto alternativo. Lo so perché ho fatto anch´io campagna elettorale per lui, e non sono pentito. Constato che il progetto di collaborazione sui rom tra Provincia e Casa della Carità è venuto meno. Ma non si possono sposare dei pregiudizi solo per essere più competitivi alle elezioni. Però vedo con piacere che anche il ministro Pollastrini parla di neo-leghismo».
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Marilena Adamo (Ulivo) pronta ad aderire alla lista non istituzionale dei Ds
Giovedí 06.09.2007 12:23
Gabriele Messina (Ds) ad Affari: "Un appello a Mirabelli: facciamo le primarie per il leader del Pd milanese"
Marilena Adamo è pronta ad aderire alla lista non istituzionale dei Ds. Secondo quanto risulta ad Affari, la decisione della capogruppo dell'Ulivo in consiglio comunale dovrebbe arrivare nelle prossime ore. La seconda lista a livello nazionale fa riferimento a Giovanna Melandri, Anna Finocchiaro e a Ermete Realacci.
A Milano vede tra i suoi promotori Gabriele Messina e Pierfrancesco Majorino. Una lista che si differenzia da quella più istituzionale di Franco Mirabelli e Patrizia Toia sui temi dell'innovazione, della partecipazione e della formazione della nuova classe dirigente. Tra gli altri, hanno aderito tutte le associazioni che gravitano nel circuito dell'Ulivo, dagli ambientalisti di Legambiente, coordinati da Andrea Poggio, a Stefano Facchi (Coordiantore del comitato per il referendum), fino al circolo Archimede.
Sul fronte sindacale hanno detto sì il segretario della Camera del Lavoro Onorio Rosati e il suo predecessore Antonio Panzeri. Tra i consiglieri comunali spicca l'adesione di Emanuele Fiano. Tra i meno noti sono numerose le adesioni di liberi professionisti e