Non conosco la fonte del grafico, se sia vera o no, le statistiche mi fanno effetto fino a un certo punto quando non ne conosco la provenienza e neppure l'attendibilità.
Comunque ammesso che sia vero, purtroppo non è un dato rilevante.
A essere rilevante è il lungo periodo: il crescendo della criminalità di questi anni è tragico, non è una cosa percepita, è reale (indulto o meno), soprattutto in quell'angolo di Nord-Est (sono nato e vivo vicinissimo a Gorgo), una zona che fino alla fine degli anni '80 in pratica non conosceva i furti d'auto, al più qualche furto in casa d'estate (da parte degli "zingari" si diceva), dove potevi girare per strada di notte senza temere d'incontrare un rapinatore in qualunque cittadina.
Poi l'escalation fino a fatti di sangue terribili.
E' il fallimento dello Stato anche nelle aree più sicure a far paura.
Può essere lo scotto dal passaggio da una società chiusa ad una società aperta, ma se verifichiamo quanti Carabinieri c'erano nelle caserme negli anni '80 (compresi quelli di leva) ed oggi ci accorgiamo che il personale addetto alla sicurezza è dimezzato.
Il dato è allarmante: in tutta la Provincia di Pordenone credo giri una unica auto dell'Arma durante la notte (un'area di 2270 kmq con 300 mila abitanti).
Le ronde padane sono sì una risposta stupida, ma cavalca una disperazione, quando qualcuno subisce una rapina violenta in casa, andategli a spiegare la tolleranza.
Non è tanto quindi il dato statistico a far paura, ma la non-risposta dello Stato, che poi i sindaci (di tutti gli schieramenti) cerchino di surrogare con risposte diverse e dall'efficacia discutibile (dal muro di Padova alle "ronde padane", dalle ruspe contro le baracche di Bologna al decreto contro i lavavetri di Firenze) è ancora più significativo.
Qui è il Ministero dell'Interno che deve fare qualcosa, io non mi schiero tra coloro che danno del fascista a Giuliano Amato quando cerca di trovare soluzioni legalitarie.
Anzi spero che dalle parole di Amato si passi ai fatti, magari usando l'Esercito, lo so che posso evocare paure di golpe, ma non m'importa.
Mentre a Roma si discute Sagunto cade, per cui voglio fidarmi ed affidarmi al governo stavolta, se dalle dichiarazioni non si passerà ai fatti temo che questo governo meriti di andare a casa, come meritò il Centro-Destra con una legge Bossi-Fini tanto strombazzata quanto inefficace, proprio perchè nella sua attuazione non espelle nessuno.
"Mentre a Roma si discute Sagunto cade, per cui voglio fidarmi ed affidarmi al governo stavolta..."
...seppur "assai" diffidentissimo, da bologna, quando un trevigiano si esprime sulla questione spinosa della "sicurezza", stavolta non mi resta che condividere, e senza riserve, un ragionamento serio e pacato che per me non fa una grinza: anche io ragiono esattamente nell stesso modo...
di questo governo mi voglio fidare...
confidando nella serietà con cui vigileranno contro gli eccessi "securitari" persone come una Anna Finocchiaro o Giovanni Russo Spena, capigruppo al senato a cui sarebbe dovuta la solidarietà di un intero paese... stiamo a vedere come andrà a finire!
So che non c'entra molto. Ma qualcosa non quadra. L'espulsione di uno che sicuramente farà qualcosa di male non è una soluzione, o almeno lo è in parte. Si passa la palla rovente a qualche altro stato...e cazzi suoi. Non mi sembra cortese.
Prefe:
Intendo l'espulsione di chi ha già commesso un reato, non di chi "si sospetta fortemente" che potrebbe commetterlo.
Anche se la regolarità dell'entrata è di suo una violazione della legge, in linea astratta si potrebbe dire che chiunque arrivi dovrebbe essere accolto, ma quanta immigrazione è sostenibile dalla nostra società?
Integrare 100.000 persone all'anno è un discorso, integrarne 3.000.000 è un discorso diverso.
Si passa da un fenomeno naturale gestibile ad un problema ingestibile.
Neppure lo Stato da cui l'immigrato disperato fugge può passarci così tranquillamente la palla rovente... l'idea degli accordi internazionali e dei contingenti, a mio modesto parere da ignorante, è la risposta intelligente al problema, rispetto alla finta risposta stupida e che non affronta la questione della Bossi-Fini.
Come sono gli altri dati sulla criminalità dopo l'indulto?
Grazie
Sono perfettamente d'accordo con Puiatti.
Se spesso le iniziative populiste e demagogiche della Lega riscuotono tanto successo, non è perchè, come vi fa comodo sostenere, sono tutti razzisti, ma perchè la gente non si sente al sicuro e sufficientemente protetta dallo Stato.
"espulsione di uno che sicuramente farà qualcosa di male non è una soluzione, o almeno lo è in parte. Si passa la palla rovente a qualche altro stato...e cazzi suoi"
Bè, ma allora perchè dovrebbero essere cazzi dello stato ospitante? Se uno è clandestino o immigrato non regolare, l'espulsione è un provvedimento legale che risolve il problema, per il nostro paese. Per quanto riguarda il problema in generale...bè, sarà anche compito delle altre nazioni badare a risolvere i problemi che i suoi cittadini possono causare, no?
Se in Italia la Caritas stima oltre 600.000 clandestini, la colpa è anche di alcuni paesi, in primis la Libia, che non controllano minimamente le frontiere e permettono che tutto ciò accada, permettendo anche a quei criminali che fanno i trafficanti di esseri umani e gli scafisti di arricchirsi alle spalle di poveracci senza più speranze, creando problemi anche ai paesi di destinazione, come è per l'Italia, appunto.
"non è perchè, come vi fa comodo sostenere, sono tutti razzisti"
Bè, se sono in buona fede (Lega e leghisti) gradirei conoscere il pensiero di militanti e cittadini amanti delle "istanze" del partito del senatur su 2 o 3 cosette, giusto per tastare il polso alle loro "buone ragioni" sulla sicurezza:
- Mi risulta che 7 tunisini siano rinchiusi nel carcere di Agrigento dal 9 di agosto in attesa di un giudizio, dopo aver salvato la vita in mare a 44 immigrati ed essere stati accusati di essere scafisti; da notare che il P.M. ha già manifestato l'intenzione di voler modificare (al ribasso: manca il fine di profitto nella "traghettata" in acque nazionali) il capo di imputazione, ma che anche nonostante i testimoni e le prove contro l'accusa (che è per di più ritrattata), il giudice (toga rossa?) ha rigettato la scarcerazione (facile?).
- In questi giorni a Pavia si stanno verificando veri e propri assalti alle forze dell'ordine che cercano di scortare rom sgomberati in zone più sicure; si è assistito alla "muraglia umana" a terra sulla strada di un autobus, al grido (c'era anche il vicesindaco di centrodestra di un paese dei dintorni, Trombetta) di "camere a gas!", con gente addobbata da magliette recitanti "rom=animali", "Meglio un anno da italiani che cento da zingari", lancio di sassi anche nei luoghi di "accoglienza" e via proseguendo.
- A Milano sono stati sgomberati 2 campi rom in via san Dionigi, in cui erano impiegati (dopo un incendio "accidentale" e qualche pistolettata intimidatoria sparacchiata dall'esterno circa 20 giorni fa) i volontari della Casa della carità e dell'associazione Nocetum. Da notare che i campi erano costituiti da gente in possesso di regolare lavoro e circa un centinaio di minorenni tutti frequentanti una scuola.
Del grottesco caso di Livorno meglio non trattare.
Memore quindi delle "apologie di bazooka" (verso presenze indesiderate in mare) già sorbite magno cum gaudio da qualche "luminare" della "legalità" padana e degli inviti alle pistolettate altrettanto facili contro più o meno minacciosi "cadaveri galleggianti", sono ansioso di sapere quale altra chicca (possibilmente bombarola) potrebbe essere somministrata a tunisini e rom in questione, naturalmente dai dottori in pectore dei "reali problemi del paese".
Grazie.
posso dirlo? a me pare che una volta tanto Mastella si mostri meno irragionevole di quelli che lo criticano.
Attribuire parte dei (sempre meno numerosi, si badi) delitti che avvengono, all'indulto presuppone il credere che i delinquenti sono persone speciali, di cui sarebbe possibile stilare un preciso elenco (se i poliziotti e i giudici fossero davvero indefessi e professionali): carcerati quelli e buttata la chiave, il delitto magicamente scomparirebbe. In quest'ottica il delitto é una specie di dato somatico, e non il prodotto della relazione fra un testo di legge (la cui equità sarebbe tutta da discutere e che in ogni caso deriva dall'epoca, dalla cultura, dai rapporti di classe, etc) e la condotta reale degli individui.
In realtà i carcerati sono persone normalissime che sono state condannate (solitamente, perché ci sono pure gli accusati ingiustamente, pochi ma esistono) per aver commesso qualche illegalità non necessariamente tanto grave. Alcuni quando escono commettono altri reati, uguali o diversi, altri no. Proprio come quelli fuori che domani certuni faranno reati, e altri no.
Il carcere é una sorta di funzione renale della società: trattiene ciò che l'organismo reputa scorie. Un tempo - trent'anni fa - i reati erano molto più numerosi (commessi quasi tutti da connazionali), i posti in carcere erano venticinquemila e i carcerati trentatremila; oggi i posti sono raddoppiati, i carcerati pure (quindi continua il sovraffollamento) e i delitti si sono dimezzati. Negli Usa é uguale, tutti i numeri carcerari crescono, tutti i numeri dei delitti calano, benché si moltiplichino le fattispecie di reato. Il fatto é che esiste nella società totalitaria, un'urgenza incoercibile a carcerare, che dilata la questione come un tumore.
La cosa é evidentissima, ma nessuno se la sente di farsene carico: i governanti, perché dimostra la loro impotenza e assoluta inutilità: i governati perché dimostra che stanno dissanguandosi inutilmente per mantenere degli inutili incapaci, che non possono risolvere alcun problema
La vanità del sistema penale é la prova provata della vanità dello stato, vanità che si ha paura di riconoscere. Lo stato ha sostituito Dio nell'immaginario sociale, a partire dalla rivoluzione francese; e proprio come Dio, pur non servendo a nulla, é una superstizione che incatena e che uccide. Anche quei pochi che non ci credono