bella prova di bifo oggi.
segnalo sten, a roma. gli "stencil" sui muri siglati sten sono l'unico momento di sorriso che agli umani in senso lato sia dato di vedere qui.
oggi ne ho visto uno attaccato al 64, trastevere, angolo sul moro, che "ritraeva" un ragazzino in altalena. altezza testa d'uomo.
così, all'improvviso.
e quello (ora cancellato ma che ce frega, ci saranno altri spunti) che non voleva dire niente però era la faccia dell'attore del cristo di zeffirelli, e questo proprio di fronte alla sede del'opus dei.
veramente se non si impara a essere randagi non si capisce il senso delle cose.
sten mi insegna(no) questo
ma chi è già imparato no, non impara.
a proposito di seccatori, perché non cominciare con i venditori di sky e teledue, che sono decisamente più fastidiosi e insistenti dei lavavetri? propongo la pena di morte.
anche io sono convinto che a Bologna e Firenze la sinistra perderà. sono successe le stesse cose in passato anche nella mia città: la sinistra è diventata furba, stronza, troppo simile alla destra. alla fine la gente vota l'originale.
Qualcuno, tempo fa, ha linkato su OMB (se non ricordo male) un racconto interessante.
Ho ritrovato il link:
http://www.chersi.it/drupal/?q=node/127
Da leggere, molto attuale visto il quadro in cui ci stiamo muovendo nelle ultime settimane.
Bravo Bifo, bravo Rota, come sempre.
"Writers, serve una terapia d'urto"
di Giuseppe D'Avanzo
http://bologna.repubblica.it/dettaglio/Writers-serve-una-terapia-durto/1364090
«Sui muri imbrattati di Bologna occorreva una terapia d´urto, anche perché se non agisci ci sono persone che si convincono che tu sei impotente e che loro sono dei padreterni».
Dalla tribuna della festa dell´Unità Cofferati torna sulla campagna contro i graffiti e rilancia.
Nel giorno in cui scoppia la polemica sulla proposta, da lui lanciata assieme al collega fiorentino Domenici, di affidare alcuni poteri di polizia ai primi cittadini, il sindaco di Bologna affronta i mille nodi che lo hanno fatto diventare un simbolo a livello nazionale, dai lavavetri, allo sgombero delle case occupate. Tutti temi, come quello dei graffiti che deturpano i muri della città, per i quali secondo lui non servono nuovi leggi, ma basta applicare quelle esistenti. Lo sa che su un sito Internet c´è lei con la divisa da nazista?, chiede l´intervistatore Gianantonio Stella.
«Mi viene da ridere - risponde Cofferati - a volte si ricorre alla caricatura, più spesso all´insulto».
Ma davvero lei vuole arrestare chi imbratta i muri? E qui il sindaco parte con la sua ricetta.
«Dicono che si tratta di opere artistiche, ma non è vero: nella quasi totalità dei casi si tratta di orrendi scarabocchi». Per questo abbiamo proposto aree nelle quali gli artisti possano esercitarsi, ma per il resto inizieremo a pulire due delle zone più deturpate di Bologna, il ghetto ebraico e via Andrea Costa.» Per Cofferati «a guardare alcune parti della città c´è da restare impressionati: soltanto per togliere le scritte ingiuriose lo scorso anno abbiamo ritinteggiato 36 mila metri quadrati di pareti ed è una goccia nell´acqua».
Dunque ripulire, ma anche punire. Con la galera? «Con gli strumenti che esistono oggi, Cioè il regolamento di polizia municipale che prevede la multa fino a mille euro e poi con la denuncia degli autori, che farà il Comune per quanto riguarda i beni di proprietà pubblica e che può fare il cittadino se la proprietà è privata».
E la galera allora? «Non è il sindaco a invocarla, è il codice penale a prevedere fino ad un anno di reclusione. Naturalmente sarà la magistratura a decidere se multare o richiedere la condanna, ma nei casi previsti il Comune presenterà denuncia». Denuncia che per i monumenti storici è prevista d´ufficio. Insomma Cofferati inflessibile.
Ha letto Bifo - domanda Stella - che sul Manifesto sostiene: così non vincerete e Bologna non sarà più rossa? «Noi intanto - risponde Cofferati - Bologna l´abbiamo ripresa. E Bifo non ha dato alcun contributo».
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...posto questo contributo come doveroso contrappeso al "monocolore" di Bifo; tra lui e il "cinese" non è mai scorso buon sangue, fin dai tempi degli scontri "operai/studenti".
...nei "secoli", il Cofferati ha fatto strada, fra l'altro trionfando nella battaglia sull'art.18 e per la riscossa di Bologna-la-rossa...
Bifo invece è rimasto lì, ritagliandosi una nicchia da "opinionista" web-expert, leader dei "creativi post-'77" bolognesi, profilo che in itaglia non si nega a nessuno... Peccato, ai tempi che furono della rivoluzione "alla bolognese" prometteva di diventare una testa d'uovo eccellente, molto proiettata in avanti... che sia inciampato nel "pavé" padano?