Considerando che il Ps francese è in crisi secca di identità e di numeri, è l'esempio ideale da citare.
Segolene Royal è stato il candidato maggiormente di plastica di tutte le elezioni presidenziali francesi, la moglie del segretario del partito socialista, un po' come se i DS avessero candidato Anna Serafini con una campagna come Rutelli pescato all'ultimo minuto nel 2001 come compromesso... all'insegna del "vai avanti tu cretino, che a me mi scappa da ridere".
Se questi sono i miti del socialismo vivo e vegeto? Il socialismo di apparato è morto, Letta non fa parte di un certo apparato, è questa la novità dura da digerire per logiche da ex-PCI ed ex-DC in cui tutto è cooptato, e si vota il vincente già stabilito a tavolino.
E che vi devo dire? Leggetevi l'intervento del 6 settembre alla Luiss del neo-Ministro degli Esteri inglese, il laburista 42enne David Miliband che riafferma la validità e la modernità delle socialdemicrazie europee. Ma Letta, Bindi, Rutelli, Franceschini, Marini, Dini ecc. stanno su tutt'altro versante.
Il Pd continua ad essere la Commedia degli inganni.
questa della collocazione in ambito europeo è una delle questioni più spinose all'interno del pd. per ora si parla d'altro e tutto va bene, fino alle primarie.
poi ci sarà da ridere
secondo il mio punto di vista ségolène non è stata affatto una candidata di plastica. Al contrario, una donna libera e forte, capace di imporsi e non di essere "portata" come invece accade per la maggior parte delle donne. lo dimostra anche il fatto che molte delle sue idee andavano contro i dogmi del partito stesso e dell'(ex)compagno. le sue proposte possono e devono costituire un modello per tutte le donne (e gli uomini) he si ritengono PROGRESSISTI.