ben sapendo che non si usa più tagliargli la testa di tanto in tanto.
ed è questo il bello dell'opinione espansa che il web favorisce: questo bel pensiero potrebbe portare gli elicotteri a volteggiare sopra la tua testa, ma anche sopra la mia, e sopra quella di x. solo che devono essere tanti tanti, gli elicotteri.
non ce ne sono così tanti.
anche più semplicemente le città della moda, gli sventramenti delle Halles, i parcheggi nelle aree archeologiche, le torri più alte del mondo, e altre “grandi opere” atte a celebrare il sovrano e la sua unione mistica con la sua gente
ritorno al passato: stiamo assistendo a questo.
non più tardi del 1830 circa hugo descrisse questo passaggio dalle ere ancestrali, che lasciavano le loro tracce volontarie attraverso la pietra, all'era moderna, che lascia le sue tracce attraverso i libri.
(trovo che il passaggio successivo sia il web).
e ora si torna alla pietra, all'occupazione, al segno minerale. boccadorata ha sentito questo, e non è sola. la sola.
il dovere di ogni umano ancora in vita è lasciarli deserti, questi pensieri e questi uomini/donne: volgere le spalle a questi metodi perennemente scimmieschi, apollinei, e rivolgersi nuovamente alla terra e all'acqua e ai loro significati ovvii, che poco hanno a che far con il potere e il dominio.
molti oggi si lagnano del riemergere del fascismo, a volte azzeccando il bersaglio; a volte meno, o per nulla, vedi il caso di chi lo estrae per contestare Grillo.
E in effetti, i sintomi sono molti, vedi il zozzume forzanovista, le riesumazioni delle mummie di Salò, lo sventolio inverecondo delle maledette bandiere, il riecheggiare dell'imbarazzante e non poco ridicolo inno, l'imperversare di cerimonie dove la stelletta ("disciplina di noi soldà") viene esibita senza alcun ritegno. Cose orribili, certo, che inducono alla disperazione ogni persona bennata.
Ma tutte semplici sintomi, non cause.
La causa sta appunto nell'accettazione della figura odiosa del "leader", quello precisamente che i tedeschi chiamano normalmente fuehrer, quello che guida, che conduce.
La figura del leader quale ora lo si intende, si pensi a Blair, a Sarkozy, a Putin, a (spera lui) Veltroni (anche Berlusconi, ma il caso é un poco anomalo), é l'ultima trasfigurazione dei duci esplicitamente fascisti fra le due guerre, attraverso l'estremamente significativo Peron (snobbato sovente, perché periferico, "coloniale").
Soggetti che dialogano direttamente col popolo, che decidono nel nome di tutti (ho letto l'altro giorno perfino su OMB, la parola decisionista utilizzata in senso positivo, riferita non so più a quale farabutto di potere), che sono appunto dei leader.
Con il crollo del sistema dei partiti (nati tutti prendendo a modello i partiti socialisti)seguito al crollo della lotta di classe, questi si sono convertiti in ciò che già erano per esempio negli infelici States, comitati elettorali di questo o quel "leader". Beninteso, il leader diviene da una parte un simbolo di unità nazionale, l'incarnazione della comunità (ein Volk, eins Reich, ein Fuehrer); dall'altro il punto di coagulo di un blocco di interessi, solitamente inconfessabili, di stampo mafioso.
SONO daccordo con Boccadorata.
Ma non sono daccordo sul fallimento sei partiti.
Il problema sono gli uomini e solo loro.
Prima di mani pulite non c'era forse una falsa democrazia? un regime monopolista che governava anche sull'aria che respiravamo.
Sbaglierò,ma se x 30ANNI PUR CON TANTE ELEZIONI ANTICIPATE alla fine il governo era formato sempre dai soliti 4/5 partiti SENZA NESSUNA ALTERNATIVA REALE:anche se il vecchio pci si era avvicinato di parecchio.
Dal 1993 in poi,ci ritroviamo con una classe politica formata da personaggi mediocri,ripescati tra quelli pessimi.
Arraffando come facevano i loro maestri,ma peggiorando di molto la situazione,visto che non si é più in regime di monopolio e i cittadini ne risentono di più .
Credo che non gli si debba permettere di distruggere la vera politica.Alla fine siamo noi che andiamo a votare.
siamo noi che anidamo a votare (se ci andiamo): ma possiamo scegliere fra quelli che si presentano. Che sono solo quelli che vengono presentati da quelliche sono al potere ora.
Aggiungi che, quando voti, comunque, non viene sollevato alcun dibattito sulla necessità di un parlamento, di un governo, di uno stato.
Per cui alla fine non sei tu a scegliere se essere rappresentato, e dove, e da chi. Ma é chi può, erede (anche in senso familiare) di chi si é piazzato lì con l aprepotenza e l'inganno, che sceglie in quale misura e per quali motivi, lui e is uoi colleghi andranno eletti.
Per cui l'elettore vota, va bene, ma rammanta moltissimo il cliente di "Prendi i soldi e scappa" cui viene chiesto di scegliere da quale delle due bande intenda essere rapinato. Non gli é permesso né mettere in gioco una terza banda, né scegliere di non essere rapinato, nè tantomeno optare per rapinarla lui, in persona, la banca
@@ Credo che non gli si debba permettere di distruggere la vera politica.Alla fine siamo noi che andiamo a votare.
Postato da ANTONIO D. - Domenica 16 Settembre 2007 alle 14:41
Davo x sottointeso che:alla fine siamo noi a poter decidere non andando a votare. Credo che continuare con i V-DAY.
sia la strada giusta X eliminare i mariuoli e permettere che emergano politici xbene.
I Mentecatti hanno accusato il colpo.
tutti i giorni sparlano.
Sentito il comunista doc Bertinotti ? bastone e carota:alla festa dell'unità grillo attacca governo e DS;dice fausto:ormai le grandi culture
forti della politica sono assenti,sono daccordo con le critiche della sinistra al sistema del welfare,plaudono Grillo e alla fine votano lega.
Per l'ennesima volta anche lui fa finta di non capire che il tutto é solo mcontro i mariuoli
(cioé loro).