biraghi, mi accomuni scamarcio a castellitto? ero quasi riuscito a leggere una recensione che non mi trovava come al solito in disaccordo (sarebbe stato difficile, visto che non ho visto il film) e bum, la sparata contro castellitto. che mi pare francamente esagerata, sopratutto in quanto paragonato a quello sciacquetto per teenegers allupate.
Castellitto è senz'altro un'ottima persona capace di varie espressioni (con e senza occhiali da sole, con barba fatta, barba di un giorno, barba di due giorni). A conferma, la sua atroce recitazione nell'orrido la stella che non c'è. Non ho detto che Scamarcio è meglio, anche perché Scamarcio ha la lunghezza di barba fissa.
alberto sai veramente come convincere una persona a non guardare un film
Fortunatamente è finita anche la bolla "persiana". Che poi dei Makhmalbaf non se ne poteva proprio più, il padre, la figlia, ci manca solo che facciano fare un film anche al cane...
D'altronde basta leggere i "da vedere" che il nuovo film di Kim Ki-duk ha collezionato (e lo dico da fan della prima ora) per farsi una idea dell'impreparazione dei cosiddetti critici...
Persia=Corea? Non colgo l'analogia.
Sul calo qualitativo degli ultimi film del Makhmalbaf in questione (perché trattasi di enorme azienda a conduzione familiare), non posso che concordare. Il che non vuol dire "brutto" bensì meno valido dei precedenti.
"Soffio" è uno dei migliori film di quest'anno e la migliore cinematografia italiana contemporanea è ad anni luce di distanza (in negativo, ovviamente). Al 95%, i "da vedere" sono marchette e i critici non indipendenti (che sono la succitata percentuale) sono coloro che ne traggono beneficio. Triste ma vero. Basti pensare ad una monnezza come "L'ultima legione", uscito in sala - strangolando il mercato - in ben 250 copie.
A parte l'accenno a Castellitto e Scamarcio, che non mi interessa, Biraghi ha ragione su tutto il resto. Frequento regolarmente l'India da moltissimi anni e quella che Makhmalbaf ci fa vedere (poco) è una distorsione delle sue fantasticherie pseudo-filosofiche. Come amante dell'India sono irritato. Come spettatore pagante anche di più: se volevo andare a vedere uno che beve vino dalla bocca di un idolo-mucca dicendo scemenze a tutto spiano, andavo a vedere un film mitologico di serie B, stile Cinecittà anni d'oro. L'inespressività dei protagonisti è del tutto coerente con la mancanza di qualsiasi significato in ciò che dicono.
A parte i 7,5 euro, ma ci sono così tanti bei film asiatici (ad esempio indiani e non di Bolliwood) da distribuire! Perché perdere tempo con questi?