Effettivamente il passaggio di responsabilità così diretto, per giunta urlato alla folla, a me fa uno strano effetto.
E' incredibile vedere come tutti i politici italiani siano impreparati ad affrontare qualcuno che gli dica le cose in faccia, senza mezzi termini: annaspano, sbattono, accusano.
E' incredibile, ma è tutto vero, purtroppo.
Eeeh...! Addirittura anche un Mastella da denuncia!!
Due le considerazioni:
alcuni dubbi sul tema generale "indulto" e in ogni caso assoluta inadeguatezza dei policanti nel gestire con tranquillità questi passaggi...d'altronde se non ce l'hai, la tranquillità su quello che fai nel tuo lavoro, non te la puoi dare!
Ho sentiti comunque alcuni uscire con qualche migliore spiegazione dallo spinoso tema delle carceri.
mi spaventa dire che feci notare la stessa cosa che dice Mastella, suppergiù, in un post di qualche tempo fa.
L'uscita di Grillo "metto a disposizione i miei avvocati per far causa a Mastella" era becera e non l'ho mai condivisa.
Mastella comunqe è un maiale lo stesso, e su questo non ci piove.
Condivido il pensiero di Mastella. Dare la colpa a lui (o al Parlamento, o all'indulto) per giustificare un omicidio equivale a imputare il presunto aumento della violenza all'immigrazione clandestina. Che poi alcune norme contenute all'interno dell'intero provvedimento (vedi voto di scambio politico-mafioso) siano vergognose è tutt'altra storia.
Il mio pensiero sull'indulto è riassunto da una frase di Diliberto:
"Tuttavia, il gruppo dei Comunisti italiani non si sente di votare contro l'indulto, perché siamo favorevoli all'indulto in linea di massima. Siamo contro questo indulto!"
INDULTO: INTERVENTO DILIBERTO alla Camera
Roma 27 luglio 2006
Signor Presidente, colleghi, la dichiarazione di voto finale del nostro gruppo verrà svolta tra poco dal collega Crapolicchio, ma, poiché si tratta dell'ultimo emendamento, vorrei svolgere alcune considerazioni politiche sull'iter che abbiamo alle spalle e su quanto stiamo per votare. Noi siamo sempre stati convintamene a favore dell'indulto perché riteniamo che la capienza carceraria di 40 mila detenuti oggi sia intollerabilmente arrivata a 62 mila detenuti e la civiltà di un paese si giudica anche, per certi versi soprattutto, dal modo con cui punisce. Quindi, siamo a favore dell'indulto anche perché, parlandoci con molta chiarezza, tra quelle 62 mila persone detenute è del tutto evidente che vi sono tossicodipendenti, extracomunitari, marginalità e devianza sociale; certamente, ci sono pochissime persone che appartengono alla classe dirigente.
Poiché è prevista una maggioranza qualificata, capisco che, per raggiungere questo obiettivo, si debbano fare delle trattative, dei patti, si debba scendere a compromessi e che alcuni di essi possano piacere di più o di meno: appunto, sono compromessi.
Tuttavia, colleghi, vi è un limite oltre il quale è difficile procedere. Tale limite, a mio avviso, non è stato rappresentato dalla bocciatura a larga maggioranza, purtroppo, dei nostri emendamenti, come di altri relativi ai reati contro la pubblica amministrazione, ma di quell'emendamento (è stato un limite che, secondo me, non doveva essere superato e si poteva tranquillamente fare tutti insieme) che si proponeva di escludere dall'indulto l'articolo 416-ter e cioè il voto di scambio politico-mafioso (Applausi dei deputati dei gruppi Comunisti Italiani e dell'Italia dei Valori).
Fa specie - lo dico senza alcuna volontà polemica, credetemi - che un autorevole collega che si è candidato, cosa nota, a presiedere la Commissione antimafia abbia preso la parola per giustificare il voto contrario a quell'emendamento. Noi ci riempiamo tutti la bocca, chi con maggiore e chi con minore convinzione, sul tema della battaglia alla malavita organizzata. Noi segretari dei partiti dell'Unione ci siamo recati a Locri per offrire una testimonianza ai ragazzi e alle ragazze di quel paese, dicendo delle cose, assumendo degli impegni. Dopo di che, noi tutti, anche coloro che sono andati in un'altra direzione, ci rendiamo corresponsabili del fatto che il voto di scambio mafioso non sia stato escluso dall'indulto.
Cari colleghi, noi che siamo a favore dell'indulto, non possiamo essere a favore di questo indulto (Applausi dei deputati del gruppo dell'Italia dei Valori).
Io non ho condiviso la battaglia che ha condotto in quest'aula una persona che, peraltro, stimo, il ministro Di Pietro. Se si sceglie di non far parte di un Governo, si è fatta una scelta: non si può stare da una parte e dall'altra e lo dico con molta serenità (Applausi di deputati del gruppo dell'UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
Non ho condiviso questa battaglia, perché non si può essere pregiudizialmente contro; in quest'aula, con un atteggiamento diverso, forse, tutti insieme saremmo riusciti a migliorare questo provvedimento e, quindi, a votare tutti insieme a favore dell'indulto.
Non ci siamo riusciti! Tuttavia, il gruppo dei Comunisti italiani non si sente di votare contro l'indulto, perché siamo favorevoli all'indulto in linea di massima. Siamo contro questo indulto!
Pertanto, preannunzio l'astensione del gruppo dei Comunisti italiani in sede di votazione finale (Applausi dei deputati del gruppo dei Comunisti Italiani e di deputati dell'Italia dei Valori).
le azioni del governo hanno ripercussioni sulla vita di tutti, e il governo deve prendersi la responsabilità degli effetti delle proprie leggi.
se non gli piace la responsabilità ma solo lo stipendio possono andare a dar via il culo.
X JACK
L'indulto è una legge varata dal Parlamento, non dal Governo. E' solo una precisazione ;-)
Questa dichiarazione va messa in bacheca perché è la cosa più sensata che Mastella abbia detto da 20 anni a questa parte.
sul figuro non ho più parole da spendere, questo indulto è stato una immensa presa per il c***..., con la scusa di fare uscire dei poveri disgraziati che (spesso) nemmeno sarebbero dovuti essere in carcere, si son "liberati" coloro che invece giustamente dovevano essere puniti...
peraltro, trovo buffo che si voti un indulto che certamente farà uscire i condannati (sicuri colpevoli), mentre a nessuno venga in mente che a 'sto punto forse sarebbe meglio applicarlo verso coloro che per gli stessi reati ancora devono essere giudicati (presunti colpevoli)...
che poi il ministro non riesco a dirlo..., vabbè quello che durante l'intervista a ballarò ha dichiarato incredibili incarichi di natura pericolosa e "altamente" costituzionale (bleaaa), non sappia più a cosa attaccarsi è evidente, speriamo che si esalti ancora di più in modo da perdere del tutto la testa e porsi inequivocabilmente dalla parte che gli spetta.
Un assassino è tale, indulto o non indulto.
certo, ma forse, non va rimesso in libertà sino a che non sia stato recuperato e posto in grado di rifarsi una vita, senza delinquere...
che la frase del figuro sia da esposizione è senz'altro vero, ma non certo perché sia sensata, ma perché è di una demenza senza limiti...
siccome uno è un assassino, ed è stato preso, dopo indagini, tre gradi di giudizio, ecc, ecc, lo libero, così lui può dimostrare che delinquerà ancora e che non è colpa mia che l'ho liberato a uazzo... (intelligenza finissima eh?)
Un assassino è sempre un assassino, certo.
Ma un assassino in galera non è la stessa cosa di un assassino a piede libero.
Se la legge ha permesso od agevolato anche una sola azione criminosa, il legislatore non può fuggire dalle critiche - visto che d'altra sponda si prende gli elogi per la "clemenza".
L'indulto è stato malgestito quantitativamente (non sapevano stimare neanche l'ordine di grandezza di quanti sarebbero usciti!) e qualitativamente (non è stato certo un indulto selettivo... risolvere l'affollamento delle carceri è una cosa - liberar fior di farabutti è un'altra).
Un assassino è tale, indulto o non indulto.
certo, ma forse, non va rimesso in libertà sino a che non sia stato recuperato e posto in grado di rifarsi una vita, senza delinquere...
che la frase del figuro sia da esposizione è senz'altro vero, ma non certo perché sia sensata, ma perché è di una demenza senza limiti...
siccome uno è un assassino, ed è stato preso, dopo indagini, tre gradi di giudizio, ecc, ecc, lo libero, così lui può dimostrare che delinquerà ancora e che non è colpa mia che l'ho liberato a uazzo... (intelligenza finissima eh?)
Scusa Drizzt, mi sai dire per cortesia quanti sono stati gli assassini rimessi in libertà con l'indulto e quanti di questi hanno ri-ammazzato?
lo scopo di questo indulto era togliere un po' di castagne infuocate dal culo di previti.
poi, del tutto casualmente, anche qualche poveraccio ne ha beneficiato.
veramente, ragioniere, ci sono addirittura quelli che assassini non lo erano ma lo sono diventati dopo l'indulto, diciamo che ci sono svariate famiglie che oggi, senza l'indulto, potevano avere vivi tutti i loro componenti.
così, giusto per precisare...
veramente, ragioniere, ci sono addirittura quelli che assassini non lo erano ma lo sono diventati dopo l'indulto, diciamo che ci sono svariate famiglie che oggi, senza l'indulto, potevano avere vivi tutti i loro componenti.
così, giusto per precisare...
Veramente, Cristina, ci sono addirittura quelli che assassini non lo erano ma lo sono diventati senza l'indulto (vedi Novi, Erba, etc.)
Sulla caccia all'indultato segnalo un articolo da notizie Radicali:
radicali.it/newsletter/view.php?id=103488&numero=6790&title=NOTIZIE%20RADICALI
Estratto:
Già. Ma vogliamo vederli i risultati dell’indulto? Risulta che su 26.570 detenuti scarcerati, circa il 17 per cento è tornato in cella per aver commesso reati. Sono tornati a delinquere circa 4mila persone: una percentuale bassa, se paragonato al 60-68 per cento di coloro che, scarcerati per aver saldato il loro debito con la giustizia finiscono di nuovo in carcere.
Già, ma chi le racconta, chi le scrive, chi le fa conoscere queste cose? Piuttosto, si strilla: “Era fuori per l’indulto”. E chissenefrega, se poi non è vero. Bisognerà occuparsene, compagni.
@ rag.fantocci dice la verità, chi è uscito per l'indulto a parte alcune schifezze indicibili, chi è uscito per indulto non era reo di reati maggiori, il 60-68% da te richiamato che rientra nei carceri è perchè in genere sono ex detenuti che hanno fatto della criminalità una scelta di vita e generalmente appartiene a quella organizzata.
per il resto è piccola teppaglia a cui bastava garantire processi veloci e magarila depenalizzazione di molti reati, tipo detenzione della droga leggera, ma come sempre noi facciamo la cose a metà e per di più sull'onda dell'emergenza e questi sono i dolori tipici della sborna del giorno dopo, confusione totale e nausea a volontaà
ops nelle carceri
Invece di scrivere una lettera di scuse ai Pelliciardi, il ministro attacca Grillo dandogli del delinquente(come quelli che siedono in parlamento?), il ministro, ma anche i giornali di regime si attaccano a questa battuta,infelice, per tentare di smontare Grillo. Vogliono fermare la piena con un ombrello!!!! Caro signor Mastella(lei non ha meritato il titolo di onorevole) o lei e i suoi colleghi vi mettete in testa che la società ha raggiunto il punto di rottura oppure alle prossime elezioni sarà un miracolo se i vostri partiti arriveranno al 10% dei voti. Rispondete a Grillo con i fatti non blaterando come delle donnette isteriche!!!
ma è proprio necessario che un Ministro apra un blog? è una cosa utile?
Rispondete a Grillo con i fatti non blaterando come delle donnette isteriche!!!
Ho partecipato al V day e me ne sono pentito. In questo momento Grillo mi sembra un arruffa popolo e basta. Un conto è distruggere (Masaniello docet) e un conto eè la costruzione ( Masaniello Docet lo stesso.
Grillo confonde i suoi ruoli. Un conto è fare uno spettacolo comico, e allora può dire tutto quello che vuole ( e per lo più sono cose condivisibili), un' altra cosa è avvallare delle liste politiche e insultare (l'Alzaimer è una brutta bestia e Grillo ha preso una brutta cantonata).
Quindi chi blatera come una donnetta isterica è lui, il lavoro che ha fatto se lo è fumato in due giorni
Sta roba dell'indulto generatore di tutta la deliquenza italiana è una fregnaccia. O si citano le cifre o rimane carta da culo tipo la storia del racket ai semafori.
E poi, strano che si dia la colpa ai soli politici. Ricordo benissimo il peggior papa della storia appellarsi all'intero parlamento, senza che nessun cittadino, comico o altro, si scagliasse contro.
Ultimo: secondo il rapporto pubblicato dal Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, il tasso di recidiva (ossia la percentuale di persone che nell'arco del primo anno in libertà commettono un altro reato e tornano in carcere) è stato dell'11%, contro una media europea del 50%. Inoltre il tasso di recidiva è stato più alto tra i cittadini italiani che tra gli immigrati.
eh che sarà mai, mica l'ha fatto con l'intento di offendere gli ammalati veri. su dai non cascate in queste cose. qualunque scusa è buona per distogliere l'attenzione sui problemi veri. questa politica ha rotto i coglioni, si dia il via ad un nuovo corso o vadano tutti a casa, non ci sono storie.
adesso tutti addosso a Grillo per quella frase, ma fatemi il piacere. avesse detto PRODI DEMENTE avreste fatto lo stesso casino? morbo di alzheimer o demenza senile sono la stessa cosa!!!
non ho visto altrettanta indignazione nel mondo politico e dell'informazione quando Scaajola diede del ROMPICOGLIONI a Biagi.
non ho visto altrettanta indignazione nel mondo politico e dell'informazione quando Scaajola diede del ROMPICOGLIONI a Biagi.
Scajola dovette dimettersi.
si dimise non per quella frase ma sulla pubblicazione delle lettere di Marco Biagi in cui chiedeva reiteratamente la scorta che invece non gli fu mai assegnata.
attento forse hai un principio di "demenza senile"
Già. Ma vogliamo vederli i risultati dell’indulto? Risulta che su 26.570 detenuti scarcerati, circa il 17 per cento è tornato in cella per aver commesso reati. Sono tornati a delinquere circa 4mila persone:
errore, non sono tornate a delinquere circa 4mila persone, sono state "riarrestate" circa 4mila persone, che mi pare diverso...
se consideriamo che la percentuale di delitti irrisolti/impuniti è molto alta, il dato in se non ha alcuna rilevanza oggettiva.
detto tra noi è (come già detto più volte) abbastanza normale che coloro che beneficiano di un indulto, o che terminano la propria pena, per reati tipo la rapina o lo spaccio, piuttosto che la violenza sessuale ritornino a ripetere lo stesso reato, solo che nei primi casi il fatto è dovuto in prevalenza alla mancanza di un lavoro, di una struttura che si occupi (seriamente) dell'ex detenuto e di una riabilitazione umana del soggetto, mentre nel terzo il problema è un'pò più grande, se uno commette un reato a sfondo sessuale, è evidentemente un soggetto con gravi disturbi mentali e rimandarlo in mezzo alla gente senza il supporto, di specialisti, non ne migliorerà certo l'opera...
se a qualcuno venisse in mente di chiedere come facciamo con quelli che vengono scarcerati dopo aver terminato la loro pena, la risposta è che personalmente credo che la detenzione fine a se stessa sia una cazzata, non serve a nulla, se non a tenere il problema lontano da noi, servono persone che recuperino i soggetti che hanno sbagliato, che diano loro una seconda possibilità, ma senza fantasie tipo l'indulto, che peraltro ha stranamente evitato di far rientrare nello stesso reati per i quali sono piene le carceri, mentre toh...!! ha inserito molti reati (quelli contro la pubblica amministrazione, quelli finanziari, societari e fiscali, gli omicidi colposi per le “morti bianche” sul lavoro) per i quali sono detenute poche decine di persone...
personalmente al posto del carcere (punto) preferirei una struttura diversa, tipo il lavoro forzato.
la mia idea è che se uno sbaglia coscientemente arrecando danni ad altri "volontariamente" deve pagare e deve essere riportato alla società come persona nuova.
ps. rag. fantocci, vorrei capire una cosa, i reati gravi sono solo gli omicidi?
perché nel caso specifico ho parlato di assassini in quanto la frase del figuro riguardava loro.
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200709articoli/25432girata.asp
ma nel caso si parlasse solo di quelli vorrei ricordare il caso eternit, sono sufficienti i morti per l'amianto?
però la domanda è:
quando questi signori ammazzeranno ancora coscientemente?
o meglio ancora, quando scopriremo i nuovi morti?
del resto, a mio parere è sbagliato persino il motivo per cui si è arrivati all'indulto.
difatti la motivazione addotta è il sovraffollamento delle carceri, non l'inadeguatezza delle stesse, o l'assurdità di incarcerare esseri umani per motivazioni capziose...
però ci si dimentica che pochi anni fa, c'è stato l'idultino, che scarcerò circa 5/6mila persone
e nella mia ignoranza, devo dire che mi pare le carceri però si siano riempite nel giro di un amen, per cui forse l'indulto a poco serve...
tolto questo, resta la contraddizione in termini di alcuni esponenti della politica:
occorre la certezza della pena...!!!
ahahah ma di quale certezza si parla? ah.. forse ho capito, la certezza della scarcerazione...
si dimise non per quella frase ma sulla pubblicazione delle lettere di Marco Biagi in cui chiedeva reiteratamente la scorta che invece non gli fu mai assegnata.
attento forse hai un principio di "demenza senile"
Mi sa che il principio ce l'hai tu. Dopo la pubblicazione delle lettere il governo fece quadrato intorno a Scajola (che non ci pensava minimamente a dimettersi). Qualche giorno dopo il ministro disse quella cosa e la sua posizione diventò indifendibile. Ti metto un link, ma se fai una ricerca con Google "dimissioni Scajola" puoi ricostruire i fatti.
rai.it/news/articolonews/0,9217,24195,00.html
Estratto:
La dichiarazione aveva subito suscitato polemiche e immediatamente dall'opposizione erano state chieste le dimissioni del ministro. Il governo ha tentato una mediazione ma determinante pare essere stato l'interventio del presidente della repubblica che, sull'onda della polemica contro Scajola per quanto da lui riferito, aveva chiamato di persona la famiglia Biagi per esprimere le scuse istituzionali.
Già. Ma vogliamo vederli i risultati dell’indulto? Risulta che su 26.570 detenuti scarcerati, circa il 17 per cento è tornato in cella per aver commesso reati. Sono tornati a delinquere circa 4mila persone:
errore, non sono tornate a delinquere circa 4mila persone, sono state "riarrestate" circa 4mila persone, che mi pare diverso...
Dov'è l'errore nell'articolo di radicali.it? E' scritto che
circa il 17 per cento è tornato in cella per aver commesso reati. Il 'circa 17 per cento' sono i 'circa 4000'.
A parte questo, quello che pensavo sull'indulto e sulla dichiarazione di Mastella l'ho scritto all'inizio. E ripeto che la condivido.
Dov'è l'errore nell'articolo di radicali.it? E' scritto che circa il 17 per cento è tornato in cella per aver commesso reati. Il 'circa 17 per cento' sono i 'circa 4000'.
l'articolo assume che coloro che sono tornati a delinquere siano "solo" il 17% degli scarcerati,
circa il 17 per cento è tornato in cella per aver commesso reati. Sono tornati a delinquere circa 4mila persone:
ma in realtà (a mio parere), l'unica cosa che si assume per certa è che sono stati "nuovamente" arrestati il 17% di cui sopra, mentre coloro che sono tornati a delinquere potrebbero essere (per assurdo) anche il 100%, ma semplicemente non sono ancora stati beccati, per sapere con certezza i risultati dell'indulto, occorrerà più tempo, nel breve termine si faranno arrestare solo i più polli, o i meno capaci che dir si voglia, ma la recrudescenza delle rapine in banca (esempio), difficilmente si potrà affibbiare solo al 17% di cui sopra...
per quanto riguarda il tuo pensiero, non lo condivido, ma semplicemente lo rispetto...
errata corrige:
per quanto riguarda il tuo pensiero non lo condivido in toto, una parte certamente, il resto semplicemente lo rispetto...
mentre della dichiarazione di M. non condivido nulla...
mentre della dichiarazione di M. non condivido nulla...
:-) avevo intuito un certo tuo fastidio per Clemente. Anche a me non piace, ma per mille altri motivi dalla dichiarazione in oggetto.
Mi sono sorpreso anch'io a sottoscriverla e quoto la battuta di Aleph:
Questa dichiarazione va messa in bacheca perché è la cosa più sensata che Mastella abbia detto da 20 anni a questa parte.
Postato da Aleph - Mercoledì 19 Settembre 2007 alle 10:00
Una cosa che andrebbe posta come capitolo uno di un dibattito così: ma voi condividete il codice penale (io per dirne uno, no)? cioé pensate che siano male tutte le cose contemplate come reato? e non male o addirittura bene, le cose che l^ non ci sono?
e le sentenze le condividete? pensate che chi sta in galera, ci sta appropriatamente? e chi sta fuori sia migliore e diverso da chi sta dentro? io nemmeno questo credo
e credete che i delinquenti siano persone differenti dalle altre, isolati i quali di delitti non ce ne sarebbero più? pensate che il delitto sia il prodotto della malvagità, dalla sociopatia del singolo? lo penso solo io che chiamiamao delitto una particolare relazione fra le persone, che il codice proibisce nell'interesse di chi vuole salvaguardare i presenti equilibri?
e che, essendo abusivo il potere di chi lo ha scritto, quel caro e democratico ministro Rocco, e abusiva l'intera impalcatura di chi lo applica, giudici e poliziotti vari, la carcerazione sia un abuso assoluto commesso da parte di chi ha potere su chi non ce l'ha?
per cui l'indulto é solo un primo antipasto di quella liberazione di massa, di quell'abbattimento della Bastiglia che é il prologo di ogni umana liberazione, fin dall'origine dei tempi.
Ogni volta che qualcuno esce, che evada, che sia aminsitiato, che sia assolto, é un essere umano sottratto alla prepotenza della società, e dello stato che ne é il braccio secolare. E' un nuovo mattone sottratto al muro che ci separa gli uni dagli altri.
L'indulto é un po' come il divorzio, non é che sia un bene, é solo un rimedio tardivo ad un errore precedente, in un caso il matrimonio, nell'altro la condanna.
L'errore nell'articolo di radicali.it è innanzitutto nella percentuale, se è vero ciò che il Ministro Santagata ha affermato durante la seduta del 12 settembre scorso alla Camera, laddove si valutava appunto l'Impatto dell'indulto sulla crescita della criminalità:
"Signor Presidente, devo ancora una volta iniziare il mio intervento ricordando che la legge sull'indulto fu approvata da oltre due terzi dei componenti le Camere a seguito di un'iniziativa parlamentare e non del Governo.
Il Governo ha continuato a monitorare la situazione e, secondo gli ultimi dati del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, la percentuale dei detenuti arrestati in flagranza di reato o destinatari di provvedimenti cautelari, dopo essere stati scarcerati per aver beneficiato dell'indulto, è pari al 22 per cento."
Ora, io non sono giurista e non conosco i tassi di recidiva (quel "60-68 per cento di coloro che, scarcerati per aver saldato il loro debito con la giustizia finiscono di nuovo in carcere" ha poco valore in termini assoluti, l'osservazione andrebbe ristretta in un dato arco temporale per poter fare un paragone con l'indulto) ma il 22% a poco più di un anno dall'entrata in vigore dell'indulto non mi pare poco.
Scajola si dimise per il "rompicoglioni" il 3 luglio 2002, ma in realtà fu fatto uscire dalla porta e rientrare dalla finestra. Venne infatti nominato Ministro per l'attuazione del programma nel luglio 2003 e Ministro delle Attività Produttive il 23 aprile 2005 nel Berlusconi ter.
Attualmente è Presidente del Copaco (è lui insomma, responsabile del G8 di Genova, che deve garantire la correttezza delle indagini su Pollari e Pio Pompa).
Se apostrofare come "rompicoglioni" un morto non gli ha fatto fare carriera, poco ci manca.
Ogni volta che qualcuno esce, che evada, che sia aminsitiato, che sia assolto, é un essere umano sottratto alla prepotenza della società, e dello stato che ne é il braccio secolare. E' un nuovo mattone sottratto al muro che ci separa gli uni dagli altri.
interessante... la domanda che ne scaturisce è:
come la mettiamo se (per esempio) pinco un tipo (grande e grosso) arriva a casa di pallo e con l'aiuto di tizio, caio e sempronio (persone (grandi, grosse, armate e violente) decide di violentare la figlia di pinco?
o semplicemente di sgozzarla e di farne salami?
nel caso i tizi in questione vengano catturati, cosa ne facciamo?
a)li polverizziamo
b)li facciamo uscire subito perché altrimenti siamo dei criminali
c)gli forniamo altre vittime affinché i poveri martiri non si sentano defraudati della loro libertà
d)li mandiamo tutti a casa di chi definisce sacrilego l'impedire ad una persona scorretta e violenta di approfittare della propria forza/violenza per esercitare coercizione sugli altri
e)organizziamo immensi tornei di lotta all'ultimo sangue per far giustizia sommaria
f)organizziamo immensi tornei di lotta affinché i violenti possano sfogarsi (tipo i dementi che si massacrano allo stadio)
g)li ringraziamo perché si sono accontentati di ammazzare solo lei e non tutta la famiglia, in fondo loro non sono poi così cattivi
a mio parere, la convivenza passa necessariamente per delle regole, questo perché gli individui in genere tendono a superare i limiti, invadendo gli spazi altrui e tentando di limitare/togliere la libertà ai propri simili, senza contare tutti quelli che volontariamente decidono di usare la propria forza/violenza per comandare o per altro.
se ciascuno fosse in grado di tener presente che la propria libertà inizia dove finisce quella di un altro, non ci sarebbe bisogno di regole, di carceri o di lavori forzati.
L'errore nell'articolo di radicali.it è innanzitutto nella percentuale, se è vero ciò che il Ministro Santagata ha affermato durante la seduta del 12 settembre scorso alla Camera,[...]
L'articolo di radicali.it è stato pubblicato l'11 settembre (probabilmente sui dati disponibili il 10), mentre il ministro ha esposto i dati in parlamento il 12 settembre. Voglio escludere la malafede dei radicali e quindi credo che il ministro avesse dati più recenti. Ti ringrazio della precisazione e tuttavia, per quel che mi riguarda, può essere pure il 30%; non mi fa cambiare opinione sulla dichiarazione di Mastella.
"nel caso i tizi in questione vengano catturati, cosa ne facciamo? "
per ora, stando le cose come stanno oggi, non ne facciamo nulla. Altri, non scelti da noi, che non somigliano a noi, cui di noi nulla fotte, basandosi su leggi scritte decvenni fa da nostri espliciti nemici e nemici del genere umano (hai presente chi ha scritto il presente codice, e nell'interesse di chi?), farà una qualsiasi delle cose che indichi o altre, a seconda di criteri che, non so tu, ma di sicuro io non condivido.
Per cui é inattuale la domanda che ti poni: nel momento in cui io, te e chi qui legge, scrive, non ha nessunissima influenza sulla questione, la ragione d'essere della legge che principalmente ci tocca non é quella di vendicare la tipa resa salume (vendicare, nota, perché comunque la legge interviene a posteriori, quando la tipa é bell'e che insaccata) ma di imporre a tutti, a ciascuno singolarmente preso l'obbedienza non già alle regole, ma chi le regole amministra. Non so in base a quale esperienza tu ti sei fatto l'idea che la tendenza generale sia quella di prevaricare: la mia esperienza é diversissima. Ma anche se tu avessi pienamente ragione, a te pare logico cercare di risolver eil problema affidando le leve delle regole, alla parte di umanità più portata alla prepotenza, all'iniquità, all'arbitrio, al doppiopesismo, all'ipocrisia, al privilegio smisurato (poliziotti, giudici e politici). Ti rendi conto che se siamo prigionieri di questo stato di cose (che ammetterai essere davvero schifoso, no?) é grazie all'opera di quella triade? Ti pare che per fare vendetta di quel tuo ipotetico salume involontario, valga la pena di tenere in piedi un simile apparato di repressione, di oppressione, di ingiustizia sconfinata?
a me no