sembra tanto "cerco un centro di gravità permanente". Carol
bellissima e profondissima riflessione, altro che le baggianate presuntuose di Scalfari. Cambierei solo l'incipit: "Cosa deve accadere, perché tutti noi si capisca?"...
Anche se spero che si torni a votare a fine legislatura, sarebbe divertente vedere cosa gente come baffetto e storace si inventerebbero in questi giorni se dovessero tornare in campagna elettorale.
Rizzo e Stella o anche Grillo ci mostrano solo una parte (eclatante, certo) del quadro.
Ho la sensazione che si stia cercando di trovare l'unico capro espiatorio nella casta politica, dimenticando che non è affatto l'unica e che anzi è la più esposta. Con questa caccia alle streghe, così parziale e limitata quale si sta profilando, temo che presto si faranno avanti soggetti con le "carte in regola" per fotterci ancor meglio. Penso a confindustria, sindacati, associazioni consumatori, autorities varie ecc. Vedo da molti threads che l'idea del controllo statale in sè viene vista e considerata come assolutamente positiva. Il controllo (nelle mani di chi?) diventerebbe la chiave di volta per reggere il funzionamento dello stato. Quindi il famoso "cittadino" non sarà una persona libera che assume il potere condividendolo con tutti gli altri e prendendo decisioni democratiche valide per tutti e nel rispetto delle minoranze. Il nuovo cittadino sarà solo un suddito che ha l'illusione di eleggere le persone adatte a governarlo dandogli in mano tutta la propria vita e quella di tutti gli altri (anche di chi dissente) con l'unico requisito del voto a maggioranza! Quindi è lo stato - nelle persone di eletti e nominati dalla nuova casta - che dovrà garantire i diritti civili e politici nei modi e nei tempi e nell'eventualità che lo ritenga opportuno. I criteri di elezione per non parlare dei modi e dei tempi delle decisioni saranno sempre più falsificati da regolamenti sempre più ad imbuto (capaci di creare emarginazione). La nascita del partito per nulla democratico decreterà la fine della partecipazione di tutti alla vita politica e questo perchè stanno riuscendo a far pesare a proprio favore l'organizzazione che altri non hanno ancora mai avuto. E naturalmente sarà sempre più difficile accedere alla politica istituzionale se non si avranno i mezzi materiali per far concorrenza al PD o a Berlusconi. I soliti noti con un parco-voti personale faranno la parte della minoranza tanto per dare l'idea che l'opposizione esiste calibrando i sì e i no per tenersi strette le poltrone.
La sinistra verrà ridicolizzata o criminalizzata fino all'estinzione.
Insomma il lavoro da fare non è solo quello di liberarsi dell'attuale casta ma è soprattutto quello di impedire il formarsi di una casta nuova e ancora più cattiva e ingiusta magari proprio perchè più capace di usare la macchina statale per tenere saldamente il controllo sui sudditi senza ovviamente dare in cambio più nulla.
"Vedo da molti threads che l'idea del controllo statale in sè viene vista e considerata come assolutamente positiva. Il controllo (nelle mani di chi?) diventerebbe la chiave di volta per reggere il funzionamento dello stato. Quindi il famoso "cittadino" non sarà una persona libera che assume il potere condividendolo con tutti gli altri e prendendo decisioni democratiche valide per tutti e nel rispetto delle minoranze."
domanda che non mi pongo mai, ma che qui mi chiarirebbe molto le idee: ma tu nella vita che fai? come mangi?
liberissima di non rispondermi.
Caro/a boccadorata, le caste sono sempre esistite e sempre esisteranno.
Dai tempi dei faraoni egiziani le caste si rinnovano e si distruggono. Insomma, le caste vanno a cicli. Qualche volta, pero', durano troppo. E siccome oggi in Italia abbiamo la fortuna di vivere in democrazia, se il popolo e' stufo puo' mandarle a casa alle prossime elezioni.
Questa casta pero' non e' solo di sinista, azi. La destra e' molto peggio.
Continuo a sperare che si arrivi a fine legislatura e che alle prossime elezioni si presentino facce nuove, anziche i soliti noti. Se poi anche i nuovi membri della classe dirigente sbagliernno, pazienza, ma almeno si e' tentato di cambiare.
Ben vengano le proteste di piazza della gente organizzate da Grillo. Queste proteste possono dare una sveglia alla classe dirigente.
Il governo non dovrebbe vedere il popolo come nemico, ma come alleato per restare al potere. Ad esempio, il governo, invece di permettere a Mastella di bloccare i magistrati anti-mafia, dovrebbe approvare la legge firmata l'8 settembre da piu' di 300 mila persone per mandare a casa i parlamentari condannati.
Prima ero dipendente (con partita iva) e lavoravo 10 ore al giorno e più. Adesso ho uno studio di consulenza in proprio e lavoro ancora circa 10 ore al giorno e più. Pago tutte le tasse e tutti i contributi. Non ho dipendenti in nero. Non ho nessuna proprietà come del resto la mia famiglia che è sempre stata povera e onesta. Non so se questa risposta ti basta visto che non so perchè lo chiedevi.....
boccadorata, ero curiosa perchè condivido moltissime cose che dici, altre mi lasciano perplessa. purtroppo non abbiamo un grado di consapevolezza tale da non aver bisogno che questo stato mamma ci controlli. e dubito che ci eleveremo mai abbastanza, purtroppo. per quanto orribile sia questi controlli servono anche a difendere le minoranza ed i più deboli, perchè non tutti sono come te, che pagano tutto e non hanno dipendenti in nero. tra desiderare e asserire c'è differenza. sarebbe bello, per ora è utopia e allora ero curiosa di sapere se vivevi su una nuvola o con i piedi per terra.
tutto qui e scusa l'indiscrezione.
valentina, secondo me boccadorata vive ben piantata a terra. per questo cerca di scrollarsi di dosso l'andazzo.
uno campa. poi quando respira si gira attorno e vede il casino che abbiamo (tutti) combinato.
ci sono due reazioni, di massima: fare finta di niente o fare qualcosa per riparare ai danni che noi stessi abbiamo fatto.
la cosa può essere declinata in vari modi. ma non conosco quasi nessuno che non abbia partecipato al disastro, me compreso. è però arrivato il momento di cambiare pagina, tutto qui. magari è difficile, ma non si può evitare, in coscienza.
ok rota
su questo ci siamo da un bel po'.
ognuno di noi può fare la sua rivoluzione personale, e seguire nuove strade, ma se vedo gli schiavi che raccolgono pomodori a 30 euro al giorno, vado io dal "padrone" e gli spacco la faccia o gli mando l'ispettorato del lavoro?
e qui che personalmente mi incarto. soluzioni?
grazie valentina e rotafixa, entrambi mi date sollievo. In effetti sono sempre la solita ottimista che mi propongo mete difficili anche perchè tutta la mia vita è stata così. Se vi racconto la mia vita esce un romanzo di mille pagine credo. Penso che cercherò sempre di stare dalla parte della massima libertà e della massima responsabilità per perseguire il mio ideale che è quello di un mondo di signori senza schiavi. E quindi sono terrorizzata se vedo profilarsi un mondo di schiavi senza signori. Credo che in queste poche cose che ho scritto adesso ci sia un po' tutta la mia filosofia ispirata specialmente a Vaneigem e Fourier - anche se ovviamente ci sono infiniti altri pensieri che mi hanno regalato moltissimo, dalla Arendt, a Nietzsche a Debord, a Gunter Anders fino all'avventura zapatista, tutta la lotta e la tradizione libertaria specialmente la Comune di Parigi. E mentre nella testa mi girava sempre il pensiero di creare una nuova civiltà liberata, ogni giorno lavoravo e tiravo su la famigliola, come tantissime altre persone intorno a me. A volte questi luoghi virtuali in cui depositiamo opinioni suscitano la paura di capire male o peggio di non essere capiti e accettati.
beh boccadorata, tu depositi anche sentimenti.
condivisibili o meno, hanno il pregio di venire dal profondo.
valentina
Io sono per andare di persona a spaccargli la faccia insieme agli altri schiavi
(valentina, il "quasi nessuno" era dedicato a chi gira in tunica bianca dentro casa(
non ci sono soluzioni definitive. secondo me ci sono prese d'atto e di coscienza, e poi necessariamente ci si ritrova tutt* nello stesso ambito, e le soluziioni si concordano.
bisogna fare presto e bene, meno e meglio.
imho
rotafixa, di gente che gira in tunica bianca dentro casa me ne viene in mente ssscholo uno...parli di casa mia???
pa, non ci piove, diciamo le stesse cose, sui tempi non concordiamo. e sui numeri. quanto tempo ci vuole prima che ci svegliamo? tutti?
boccadorata, la prossima volta che c'è da fare a botte ci sei?
Farei solo notare che esiste l'apologia di reato ... nel caso del signore che ricordava i nefasti del fascismo e ricordo anche che un SENATUR ha subito un processo per analogo motivo.
Se qualcuno pensa che quel ritorno al passato è la risposta per i mali odierni si sbaglia di grosso. Non vi è niente di più sbagliato! La direzione si chiama oggi "BUON SENSO" ...
pardon, spaccare la faccia era per modo di dire. Non so se potrei mare picchiare qualcuno se non per difendermi. Comunque potrei portare le bibite e i panini e fare il tifo. Magari potrei anche fare il palo.
ah...tipo incontro di box, ti mangi un panino e fai il tifo mentre io mi faccio spaccare la feccia!! spero almeno che tifi giusto!!
tranquilla...era in senso metaforico ;-)
ps il refuso mare non è male
onestamente, chiamare gli ispettori del lavoro escluso al mille per cento, anche andare a spaccare la faccia temo serva a poco.
Un tempo la soluzione ra quella di andare fra i braccianti a suscitare in loro il fuoco della rivolta, come facevano i primi sindacalisti centocinquant'anni fa.
Oggi credo stia soprattutto (soprattutto nel senso che non esiste mai una sola soluzione per ciascun problema) nel costruire modi alternativi di vivere e di organizzarsi. La gente va a lavorare per trenta euro (e anche meno) al giorno perché non c'é in giro di meglio. Io penso che la soluzione stia nel far sì che questo qualcosa di eglio cresca (perché c'é qualcosa, ma si scorge a malapena), si veda e si imponga. Chiaramente in questa prospettiva lo stato non può giocare alcun ruolo, oltre a quello negativo che così bene gli si attaglia
@ non conosco stella nè rizzo, non ho comperato il libro la casta, a me basta la frequntazione diretta di chi fa il politico di professione o il sindacalista per conoscerne dinamiche e formazione, effettivamente molti di loro hanno il delirio d'onnipotenza e come se andassero in overdose, più sono esposti più ricercano la ribalta a rischio poi di non saperla assolutamente neanche gestire, grillo che da un palco inveisce lo fa conoscendone i meccanismi, sfumature , pause del proprio mestiere che è quello di esagerare, di esasperare, ma chi governa non può confondere i ruoli e mischiare le carte , non è il suo compito nè glielo si chiede.
si finisce con il non distinguere più l'uno dall'altro.
il comico e il politico sono due figure diametralmente opposte.
i mandarini in fondo erano chiusi nei loro palazzi, trincerati dietro alte muraglie a proteggersi i prori lussi e cortigianerie da occhi indiscreti , i nostri invece sfrecciano con lampeggianti e sirene accese per il centro delle città, ingorgano caselli autostradali in piena calca estiva, aprono musei ad altri inaccessibili , si fanno accompagnare in autombulanza a fare trasmissioni televisive invece di farsi accompagnare in un pronto-soccorso, e questi sarebbero mandarini?
i mandarini erano signori raffinatisismi, che conoscevano benissimo le sottili regole del gioco di palazzo, le oscure trame da osservare per tenere sotto il tallone un popolo al limite della schiavitù, i nostri sono caciaroni, amano andare in tivvì, in discoteca, palpeggiare lolite, mostrarsi in barchetta come il peggior commendatore sfottuto in tanti films dei fratelli vanzina.
Mi sinceramente fanno pena, esibizionisti e volgari come sono non si accorgono neanche più di quanto abbiano oltrepassato il limite della decenza, ormai il solo parlarne è come sparare sulla croce rossa , in fondo l'età media è sui 55 anni e di andare a riposo qui manco se ne parla, andreotti docet, il primo che mi parla dei problemi della menopausa femminile giuro che gli sbatto sotto il naso l'album delle fotografie dei nostri politici e gli dimostro prove alla mano che l'andropausa non è da meno!
Sul corriere di oggi un magistrato denuncia un'altra casta: quella dei magistrati.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2007/09_Settembre/25/magistrati_casta_correnti.shtml
Ecco perche' in Italia non c'e' GIUSTIZIA!
E non e' solo copa di Castelli e di Mastella.
Un giorno, poi, dovremo chiarire cosa sono i "costi della politica"..e perchè un partito, un deputato etc. abbiano bisogno (oltre allo stipendio personale) di così tanti fondi. Per la propaganda, si suppone. Oppure per la "struttura"? Perchè, a quanto pare, hanno necessità di sedi, personale, automobili...Per farla breve: i costi della politica sono una mezza balla, il fatto è che quasi tutti fanno politica per arricchirsi o per raggiungere uno stato sociale che, molto probabilmente, in altro modo non saprebbero raggiungere. Fate una bella analisi dei politici a voi più vicini, che so, i consiglieri dei municipi..passerà una sfilata di sfigati e di soggetti al limita dell'indecenza..e alcuni di questi, tra qualche anno, rivestiti con un gessato un po' cafone e la cravattona, oppure con gli abiti all'ultima moda, sarnno deputati..
Mai nessuno che dia addosso ai padroni dei "grandi giornali indipendenti", nessuno che si chieda a che titolo l'ex marito di Edwige Fenech interferisce sulle nostre vite...
Da http://www.alessandrorobecchi.it
La casta, la casta, la casta. Il ritornello è facile e conviene adeguarsi. Non sono per niente un sostenitore dell’antipolitica, eppure confesso di aver pensato con un certo malanimo ai 500.000 euro spesi dalla Camera per comprare carta igienica. Per la precisione, ci ho pensato mentre portavo mio figlio alla scuola pubblica, con la sua dotazione di quattro rotoli, più il sapone, espressamente richiesti dalla direzione didattica. Bene. Ora che la casta ha fatto la figuraccia che tutti sanno, che ne direste di passare alle altre caste? Che ne dite dei famosi imprenditori, per esempio? Ogni anno da Santa Margherita Ligure i “giovani imprenditori” ci fanno la lezioncina su come sistemare il paese: le facce sono giovani, è vero, ma i nomi sono vecchi. Per la precisione sono i nomi dei vecchi imprenditori che hanno per figli i giovani imprenditori, che dal papà hanno imparato tutto, compreso il piagnisteo del povero imprenditore che chiede soldi allo stato. Forse, se la lotta di classe è fuori moda è anche perché si sa senza alcun dubbio chi l’ha vinta. Purtroppo, nel capitalismo italiano non c’è la crescita zero: interi consigli di amministrazione sono figli e nipoti di presidenti di consigli di amministrazione e via così, decine e centinaia di migliaia di carriere che si spiegano con la sola forza di un cognome. In pratica un paese ereditario, dove la casta della politica è solo la punta dell’iceberg, tanto che pare diventata pure lei, come i lavavetri, un capro espiatorio. Così, mentre tutti sono concentrati sul prezzo delle lasagne al ristorante del Senato, pochi si accorgono dello scandalo di miliardi e miliardi di euro pompati nelle tasche delle imprese, che prendono con una mano e porgono l’altra per chiedere ulteriore carità. Soldi nostri anche questi, come quelli che spendiamo per dare ai senatori la cernia fritta dorata a 3 euro e 53 centesimi. Soldi nostri che servono a finanziare, mantenere e perpetuare la casta. Un’altra casta, su cui ancora non si è scritto un libro che vada primo in classifica. Urge libro. E urge lotta di casta.
nonnoulisse, parole sante.
Ma questo governo e' piu' amichetto di confindustria del precedente governo.
Per fortuna c'erano i comunisti al governo.
maria cascella, non è che di questo passo li mandi affan..... perfino tu? ;-)
no valentina non corro quel rischio , per la semplice ragione che ho sempre detto queste cose in ogni sede da sempre, e noncredere che sia l'unica ad averlo fatto, volano i tavoli quando si tocca la questione morale nelle nostre sedi,quello che oggi risulta nuovo è che questi discorsi li facciano coloro che la politica rapprentativa non l'hanno mai fatta limitandosi ad esprimere con il voto la propria volontà e partecipazione, non si deve mai delegare in assoluto qualcuno demandandogli poteri pieni, qui ha pienamente ragione grillo partecipare ai consigli comunali,di quartiere, ovunque si prendano decisioni, questo è il vero sistema di controllo democratico che non costa nulla e fa paura a chi abusa del proprio mandato.
io ho negli occhi la figura di Enrico Berlinguer, luglio 1982 , seduto nella sala d'aspetto dell'aereoporto di Caselle, stavo andando in bagno e l'ho visto lì seduto piccolissimo in una poltrona gialla più grande di lui, la porta a vetri era spalancata, nessun guardaspalle, nessun poliziotto in divisa e non mi si dica che non era a richio attentati, a Torino si era avviata una delle pagine più nere della crisi industriale finita con accordi capestro per i lavoratori della Fiat, con decine di brigatisti arrestati, attentati giornalieri in ogni dove , eppure lui era lì seduto come passeggero qualunque in attesa di un aereo di linea.
non era capo di stato, non era ministro, ma era il segretario del partito comunista più forte di tutto il mondo occidentale.
non credere alla politica per me significa rinnegare che possano esserci ancora uomini o donne come lui, bisognerà solo pazientare, la storia ce l'insegna flussi e riflussi sono sempre esistiti,i mangiapane a tradimento come sono venuti se ne andranno, ma noi abbiamo il dovere di non cedere madi lavorare perchè ci sia la possbilità di ricominciare per risalire la china, magari questo potrebbe essere già un buon inizio.
maria, la mia era solo una battuta stupida, ma tu mi provochi. uomini come berlinguer non ne vedo all'orizzonte, e non sai quanto vorrei sbagliarmi.
appunto maria, volano i tavoli ora, si deve ripartire da zero...cose che sembravano in tempi ormai antichi ovvie ed acquisite. buona fortuna a te, di cuore, e senza ironia.
auguriamocelo insieme valentina, ne abbiamo bisogno entrambe insieme a qualche altro milione di persone.