Quoto. Entrino le cassandre al servizio delle lucrose cattedrali del proibizionismo.
Il probelma non è la sua pericolosità nel fumarla, la sua più grande pericolosità stà nelle innumerevoli proprietà che la canapa detiene, che la rendevano una delle coltivazioni mondiali più sfruttate e a buon mercato: come prodotto tessile, la cannabis è circa quattro volte più morbida del cotone, quattro volte più calda, ne ha tre volte la resistenza allo strappo, dura infinitamente di più, ha proprietà ignifughe, e non necessita di alcun pesticida per la coltivazione. Come carburante, a parità di rendimento, costa circa un quinto, e come supporto per la stampa circa un decimo. Ma ad un certo punto i grandi gruppi industriali americani(in particolare Standard Oil di Rockefeller, delle risorse boschive per la carta editore di Hearst, e delle fibre artificiali per l’abbigliamento di Dupont ), decisero che il petrolio doveva in qualche modo sostirtuire questa pianta per la realizzazione di molteplici manufatti. Partì quindi un'operazione mediatica di demonizzazione, rapida, estesa ed efficace fino al "Marijuana Tax Act" del 1937, tutt'ora in vigore.
La legalizzazione della Marijuana per fumarcela sarebbe l' ultimo degli usi che potremmo permetterci.
Io non sono daccordo con chi la vuole legalizzare, vedi pannella e co., perchè le loro campagne non spiegano affatto il motivo vero per il quale è stata dichiarata illegale. Il vero motivo per legalizzarla potrebbe essere il suo uso per produrre carburante, dato che uno dei primi motori era alimentato da un carburante vegetale realizzato con la canapa.
terrazza mia fatti canappa
jello, la tua teoria e' molto intrigante, ma mi lascia alcuni dubbi:
-) Come mai le potenze nemiche degli USA che erano povere di risorse petrolifere come la Germania Nazista, il Giappone e l'Italia non hanno sviluppato la canapa indiana?
-) Come mai la Cina, che e' affamata di carburante ed e' povera di petrolio non ha sviluppato la canapa?
-) Prima di Rockfeller si raccoglieva la canapa?
Ti sarei grato se mi indicassi delle letture in proposito.
Mauro
Il documentario "l'erba proibita" parla di ciò che dice jello. A tratti è anche divertente.
Storicamente tutte le civiltà mediterranee producevano canapa, per esempio quei fricchettoni dei romani. Mussolini la produceva e la scambiava con la Germania per la produzione dei tessuti, contro le compagnie di cotone inglesi. In Italia ancora si produce ancora, nei dintorni di Siena ci sono campi di canapa con un basso livello di thc e quindi legale, per la produzione di tessuti. In America Ford produsse un prototipo di machina che aveva il telaio fatto con resine derivate dalla canapa molto resistenti.
Penso che lo sviluppo industriale si è basato sul petrolio per motivi politici-strategici, non posso darti altre informazioni a riguardo perchè non sono uno storico della rivoluzione industriale. Le informazioni che ho illustrato sono facilmente reperibili su wikipedia.
uso abiti in canapa quando devo fare molti km in bc. asciuga meglio il sudore (al contrario del cotone, e cme la lana solo che non pizzica), è resistente e confortevole, attiva la circolazione epidermica generale con un micromassaggio sulla pelle.
ma costa un accidente, proprio perché la sua coltivazione è scarsa e in larga parte acquistata in anticipo dai grandi nomi della moda (armani sopratutto), cosa questa che contribuisce ad innalzare i prezzi.
Ottimi i vestiti alla canapa,
io però ritengo che darle fuoco e aspirarne i fumi sia comunque un ottimo utilizzo.
Beh, alla fine la questione seconda me si riduce a questo: ognuno nel proprio terreno (che sia un vaso o un giardino) ha il diritto di piantarci quello che gli pare. Poi vietassero pure la vendita di tutto quello che vogliono... ma almeno a quel punto io la scroccherei con al consapevolezza di non alimentare nessun tipo di commercio criminale internazionale! :)