Solipsismo Boemo
Città straordinaria Praga. Ti entra dentro. Nel sangue, nella mente, nello spirito (Rainews: 57 morti a causa di incendio in Grecia). Chiusa quinquennale relazione, aperte strade nuove (Ciao Lys) e riaperte strade vecchie, una sorta di Ukyoe emotivo del quale forse parlerò a Miranda una volta o l’altra (Rainews: Calabria e Sicilia a fuoco. Tre dispersi).
Giù per Vaklavskye Namesti trovo Palazzo Lucerna. Mostra di Von Hagen: “Bodies: the exibition”. Cadaveri plastinati: qualcuno la chiama Arte, qualcun altro ciarlataneria necrofila. Io non ho ancora deciso. Merita comunque di essere vista. Una volta.
Colazione da Joe Cafè (andateci: personale gentilissimo e connessione Wi-Fi gratuita): tre pompelmi rosa corretti gin (Rainews: indagato il fidanzato per l’assassinio di Chiara-non specificano neppure il cognome…puzza di Cogne lontano mille miglia…-).
Soggiorno all’Hotel Rott, a ridosso della principale piazza della città vecchia.
Viva in loop sul televisore spara Bushido ogni due per tre.
Divertente il rap tedesco.
Per un po’.
L’iPod mi salva dalla teutonica ripetitività con KMFDM, Delirium e Children of Bodom (Rainews: 28 morti sulle strade nell’ultimo weekend di agosto).
Shopping selvaggio da Sephora, pranzo al Millhouse, sushi bar di pregio (attendo al riguardo eventuale confutazione del Biraghi, magister sushi…) anche se parecchio caro.
Gita ai castelli: guida gentilissima che parla tre lingue (non l’Italiano), innamorato dell’Italia. Facciamo amicizia. Si stupisce: con candore sincero mi chiede “Ma come mai le vostre spiagge così belle sono piene di negri?”. Cosa rispondergli?
E non si tratta di un criptoleghista che pronuncia “neggggri” con quattro “g”….
Alla sera Blacklight Theatre, “La Leggenda del Golem”. Bellissima fusion tra musical, folklore, effettistica laser-meccanica. Il tutto sottotitolato in sei (6) lingue (Rainews: Walter Veltroni si candida alla presidenza del PD).
Cena da Chez Marcel: mix up di cucina francese, boema e internazionale (Rainews: Michela Vittoria Brambilla riceve investimento ufficiale da Silvio Berlusconi).
Passeggiata notturna in solitaria sul Ponte Carlo, sotto la pioggia battente.
Penso solo questo: e chi se ne fotte?
Una parte della mia pseudocoscienza continua a molestarmi, a dirmi che dovrebbe importarmi, e parecchio, dei dispacci che ho trascritto tra parentesi.
Non è così. Non ho alcuna difficoltà a schiacciare quel fastidioso grillo parlante per ridurlo al silenzio. La cronaca nera trasforma ogni tragedia in reality, la cronaca politica parla solo di kermesse e vernissage. A sto punto mi sfoglio Vogue e faccio prima…
Forse era parecchio che non staccavo dall’Italia, forse mi mancava la possibilità di osservare (e osservarmi) dall’esterno, di acquisire un punto di vista “altro”, diverso da quello solito.
Nulla a che vedere col disfattismo, lo scoglionamento, la voglia di issare bandiera bianca sullo sfasciato “veliero Italia”, naviglio che dal punto di vista sociale, politico, culturale e morale sta progressivamente cadendo in pezzi.
Ergo, stop a tutto. Pausa sabbatica prolungata. Primo per fare il gaudente compagnaccio, secondo per rielaborare, attraverso “l’attesa fattiva”, nuove strade, nuovi percorsi (politici, of course).
Uscire insomma dalle miasmatiche trincee (rosse o azzurre che siano) oggi non più presidiate da alcuno. E che è? Ci devo restare solo io come un pirla di fantaccino?
Circoli, PD, antipolitica, Grillo&Grillini, intercettazioni, primarie: parole. Parole svuotate di qualsivoglia contenuto (politico, of course).
Perché, lasciatemi scrivere l’ennesima e per ora ultima banalità, proprio su questo dovrebbe vertere la politica. Sul contenuto, indipendentemente dal contenitore.
I contenuti latitano. Anzi, sono pressoché inesistenti, mentre grandissima attenzione viene oggi dedicata ai contenitori.
Questo si chiama marketing. Non politica.
Stay Brutal!!
di
Bubbidolo