Sembrava lenta, ma era molto più veloce di me
Una passeggiata. Questo era l'idea dopo il 10mila dell'altroieri. Una passeggiata defaticante, massimo otto km, ritmo lento, in totale relax. Si è rivelata l'uscita più faticosa della stagione. Le gambe - ancora provate dalla fatica di due giorni fa - rifiutavano tassativamente di comportarsi normalmente. Non c'era verso di riuscire a farle girare, pesanti come macigni fin dall'inizio hanno raramente superato i 10 all'ora, in compenso sono spesso scese sotto i 9, con una media finale di 6,18/Km, che significa una velocità media di 9,5 km/ora. Avevo anche pensato di restare nella pista ciclabile facendo un doppio su e giù, ma visto l'andazzo fin dai primi passi ho capito che sarebbe stato molto meglio allontanarmi di 4 km per essere poi ciostretto a tornre, altrimenti mi sarei fermato prima. Non a caso mi sono fermato 130 metri prima di completare gli 8 km.
Aneddoto. Quando stavo per completare il quarto km, ho visto arrivarmi incontro una ragazza che correva a un ritmo che a me sembrava abbastanza lento, forse appena più veloce del mio. Ho pensato di arrivare all'inversione e di sfruttarla per tenere un passo decente. Quando ho invertito la direzione era una cinquantina di metri avanti, ma dopo pochi minuti era già sparita. Oggi proprio non andavo insomma, ma va bene così, l'importante era correre.
Domani mattina voglio fare stretching e addominali, poi martedì mattina vedo, sto pensando di provare un po' di cambi di ritmo per sciogliere un po' le gambe che sembrano di marmo. Vedremo come mi sveglio...
di
Alberto Biraghi