"Long Walk Home"
Last night I stood at your doorstep
Trying to figure out what went wrong
You just slipped something into my palm and you were gone
I could smell the same deep green of summer
'Bove me the same night sky was glowin'
In the distance I could see the town where I was born
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
A long walk home
In town I pass Sal's grocery
Barber shop on South Street
I looked in their faces*
They're all rank strangers to me*
Well Veteran's Hall high upon the hill
Stood silent and alone
The diner was shuttered and boarded
With a sign that just said "gone"
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Here everybody has a neighbor
Everybody has a friend
Everybody has a reason to begin again
My father said "Son, we're lucky in this town,
It's a beautiful place to be born.
It just wraps its arms around you,
Nobody crowds you and nobody goes it alone"
"Your flag flyin' over the courthouse
Means certain things are set in stone.
Who we are, what we'll do and what we won't"
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
Hey pretty darling, don't wait up for me
Gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
It's gonna be a long walk home
Long Walk Home ti entra dentro subito. Bruce Springsteen ha questa caratteristica: non bisogna ascoltare un album mille e mille volte per individuare subito la perla. Si capisce da come interpreta un pezzo.
a me springsteen, non me ne vogliate, non piace.
Ma la telecaster è una bomba atomica. Come i pick up fender non ce n'è e il suono cristallino della tele è veramente goloso.
Se si attacca una telecaster di fine '60 a un fender bassman di fine '60 questa produrrà il suono più godurioso che si possa immaginare. Anche una bella telecaster custom moderna nera con rifiniture bianche mica mi fa schifo...
Prefe: te ne voglio eccome. Ma non per la faccenda che non ti piace il Boss (a questo mondo c'è chi non ama la tagliata di tonno, è realistico pensare che esista anche qualcuno a cui non piace il Boss), ma per la cosa di "fine anni '60". E no perdiana!
Chiariamo. A fine anni '60 la santa fabbrica di Fullerton produsse le peggio ciofeche della sua storia, da cui solo le mani di Jimi (per la Stratocaster), di George (per la Telecaster nonostante la variante un po' leccata rosewood) e di pochi altri (penso per esempio a Bob Seeger) riuscivano a estrarre dei suoni decenti.
La Fender Telecaster esiste esclusivamente in variante blackguard fino al 1954 (quella vera, che sulla paletta ci sia scritto Telecaster, Esquire, Broadcaster o niente fa lo stesso), whiteguard fino al 1958 (quella country), slab board fino al 1961 (quella blues). Le pre-Cbs curved board già non sono più granché emozionanti, anche se alcune sparkle realizzate per le star del country (Buck Owens per dirne uno) hanno un sapore kosher.
Invece dovrebbe essere proibito l'uso del termine "Telecaster" per nominare chitarre costruite dal 1965 in avanti. Sole eccezioni alla legge: alcune Thinline della serie originale 1968-70 (ma poche, la maggior parte suona da fare schifo) e alcuni giocattoli del primo custom shop, per esempio la Thinline reissue del 1990, la Danny Gatton con Joe Barden (ma non suona come una vera Telecaster), poco altro.
Ecco, accreditare le Telecaster "fine anni '60" è quasi come dire "bisogna dialogare con Berlusconi". Puro non sense.
:-D
12 anni. Il palco di S.Siro. lui ne ha 36. La Esquire compare tesa in braccio, in verticale. E' muscoloso. Warhol dirà che lui e Stallone sono la stessa persona, ma frega un cazzo. A me piace. Commuove. Fa venire la pelle d'oca. Sono lì, neanche adolescente, non capisco un cazzo di musica. Non so chi sia Bob Dylan, non so che un giorno finirò a suonare i Joy Division in un seminterrato della periferia milanese. Non so ancora che finirò per ripudiare il boss. Per dire che la sua è roba troppo main stream. non so ancora che poi, hegelianamente, lo riamerò il boss. E questa volta con tutto il cuore, di chi non ha più remore, perché ha capito che quella chitarra là è dentro di lui. Fa parte delle sue cose. Della sua infanzia, dei succhi Billy che poi inventarono quello alla mela che non era un gran che, delle estati che iniziavano presto, come quella il 25 giugno a S. Siro. Con quel poster che ancora da qualche parte devo avere, strappato da Corso Garibaldi, con la bandiera americana e la data del tour. Già, a capirlo mi è servito da lezione un'estate di 4 anni fa. Stesso posto, stessa band, stessa chitarra. Allora ero sul prato. Diciotto anni dopo sono sul primo anello. Piove, diluvia che dio la manda. E' l'unico temporale abbattutosi a memoria d'uomo, su Milano in quell'estate tropicale del 2003 (quella dei 40°). Ed è un temporale metaforico. Lava via molte cose di me, mi ricorda chi sono da dove vengo e da dove non posso scappare. Che faccia l'intellettuale o meno. Che ascolti i Neubauten o meno. Io vengo da lì. Da quelle strade del New Jersey, da Freehold, dallo Stone Pony. Vengo dall'oscurità ai margini della città.
Vengo da quella chitarra e dal suo suono. Son cose somatizzate, fan parte di te. Ed è stato bello sentirsi in pace nel riconoscerlo.
La pelle d'oca come allora, quando avevo solo 12 anni ed ero ancora innamorato della mia babysitter, che stava lì di fianco a me. La pelle d'oca l'ho riprovata diciotto anni dopo. Ora che ho io due bambini.
Non importa se Magic è bello o no. In un certo senso. Chi ha dentro Springsteen, non sarà mai obiettivo. Basta quel video, quella chitarra in penombra, il bar sulla strada. E' come un temporale che spazza via i dubbi dell'anima.
Perchè in fondo it's hard to be a saint in the city.
non metto in dubbio il tuo verbo alberto, ma la chitarra che ho sentito suonare meglio in vita mia è una tele tutta sfasciata, non ricordo se del 65 o del 68, a Essemusic a montebelluna, del prezzo di 4500 euro.
Ti assicuro che era una bomba...il mio discorso faceva riferimento esattamente a lei!
Alberto, sei un po' troppo drastico a volte: ho sentito delle Tele di fine '70 che suonano alla grande, non si può dire che non siano tele: il suono è quello, se di suono in generale si può parlare; nel senso che il suono vero, partendo da un colore di base, lo fa la mano che tocca le corde. Il mio maestro usa una Tele di una trentina di anni fa, ci suona jazz (sembrerà strano, ma suona il jazz con la tele): il suono che viene da quella chitarra, quando la suona lui, è semplicemente eccezionale; quando mi è capitato di prenderla in mano, ne è uscito tutt'altro suono.
Poi, se vogliamo parlare dei massimi sistemi, è ovvio che le Fender pre-cbs sono il sogno di tutti i fenderiani ed hanno un che di magico, di indescrivibile. Anche se qualcuno dice che la Strato che usa Gilmour (una delle prime) in realtà sia ormai insuonabile.
Sul Boss poco da dire, quando è in vena è un trascinatore come pochi: tre accordi e ti fa il grande pezzo, come Dylan, come pochi altri.
Achab: bellalì!
Prefe: esistono alcune eccezioni, ogni tanto qualche strumento che somiglia alla Telecaster riesce a produrre suoni accettabili, spesso per merito di miglia e miglia on the road. Io ho una Thinline costruita da John Page che non è male. Ma Telecaster è una cosa diversa, è legno su cui hanno posato le mani Leo, Forrest White, George Fullerton. Insomma, roba benedetta da dio, un po' come il pane dell'ultima cena spezzato dal nazareno in persona, il vino versato da lui, vorrai mica metterlo con l'ostia pucciata nel vinsanto acido dal prevosto sotto casa no?
Adimant: nell'idea di Leo la Tele era uno strumento per il country e il jazz, quindi il tuo maestro è perfettamente in regola. La Stratocaster di mr. Gilmour, madame 0001, l'ho vista e pasticciata dal vivo qualche anno fa, è effettivamente insuonabile così com'è, ma semplicemente perché nessuno se ne prende cura. In effetti Gilmour dovrebbe essere passato per le armi per questo.
Cavolo Alberto, hai suonato la strato di Gilmour!! Ma che santi in paradiso hai?
La cosa bella è che tu confermi che è insuonabile, ma Gilmour la suona e, a pelle, mi sembra che la suoni decisamente bene!! Che mani deve avere quell'uomo.
Comunuqe è abbastanza raro vedere un jazzista con la tele: il suono della tele ha caratterizzato ben altri stili, anche se lo ritengo di una flessibilità estrema.
Sulla questione delle 'vere' tele, messa come dici tu, alzo le mani: uno strumento su cui ha messo le mani Leo Fender è il Graal, è lo strumento definitivo! E la cosa vale anche per la Strato, che rimane la più bella (a mio avviso).
Adimant: tanti anni fa lavoravo per una testata che si chiamava Alta Fedeltà e seguivo gli strumenti. E poi sono diventati una passione, tanto che in viaggio di nozze ho costretto al prima Signora Biraghi a volare in California per conoscere Leo.
Quanto alla 0001, ci misi sopra le mani intervistando mr. Gilmour anni fa, ma lal'epoca non la suonava, era intrippatissimo con le sue nuove Vintage Reissue rosse. Leggo che nel 2004 l'ha portata sul palco, immagino che prima le abbia fatto fare un bel setup. Comunque è una chitarra splendida, in perfetto stato considerando l'età, molto sonora e particolarmente leggera. Bella bella bella.
Alberto, mia hai fatto intrippare con questo post. Io ho iniziato a suonare grazie a uno zio matto che nel 1959 andò a New York a imparare il rock, nel 1960 comprò una tele del 54 usata pagandola due lire e nel 65 tornò a casa. Quella tele è stata il mio giocattolo con cui ho fatto i primi accordi e quando mio zio è prematuramente morto, senza una lira, mi ha lasciato in eredità "solo" questo gioiello che mi ha accompagnato per tutta la vita e che non ha prezzo.
"questo gioiello che mi ha accompagnato per tutta la vita"
Garp, se l'hai portata via in Canada con te, ti denuncio alle Belle Arti e chiedo che il capolavoro venga rimpatriato.
Garp: se permetti mi alzo in piedi un attimo in segno di rispetto per lo zio. Un'eredità così è impagabile, un pezzetto d'anima. Ricorda sempre comunque che quelle chitarre lì non hanno padroni, nonsi possiedono, semplicemente si ha il privilegio di custodirle per un po'.
minchia albe!
lavoravi per alta fedeltà !!! ciò mi interessa assai!
mi recensirai il gruppo in mail un giorno? è sempre utile il parere di un intenditore!
Comunque il mio parco chitarre constava di una flying v una danelectro u52 (non so se è il modello giusto, non è comune ma è bellissima!) e una gherson (costruttore italiano, non male) modello les paul. Le prime due me le hanno rubate in una sera di giugno 2007 e devo ancora riprendermi dallo shock.
Al momento sono entrato in possesso di un fender bassman silverface del 69 testata 50 w cassa , due coni da 15, che non puoi non ritenere una chicca.
Le telecaster, permettimi, anche moderne suonano ancora molto bene come chitarre ritmiche.
Massimo rispetto per Fender (possiedo due strato di fattura moderna, un'american standard del 1990 e uno strano ibrido equivalente ad una ultra, con quattro lace sensor, quindi roba che non ha particolare valore storico/commerciale)...ma...uffa! Le B.C. Rich proprio non piacciono a nessuno qui?
Le Jackson neppure?
Uhhh Prefe!!
Che cazzo di sfiga!!
La Flying V, per curiosità, aveva già il tune-o-matic o aveva ancora la cordiera a coda di rondine che riprendeva il design dello strumento?
Bubbidolo
solo il fatto che tu abbia nominato le jackson esplicita chiaramente la tua provenienza metallara. Nessuno nominerebbe una jackson se non suonasse metal. Metallone becerone, non semplice metal!
Confermato dalle B.C. Rich, che ritengo siano ottime per picchiare qualcuno, meno per suonare.
Ciò detto... no ! non mi piacciono.
io adoro le gretsch, mi piacciono molto le danelectro , le semiacustiche belle in generale mi piacciono tutte (ne ho trovata una giapponese di marca innominabile ma che produce suoni celestiali); fender mi piace molto il suono ma non la forma, la stessa telecaster la digerisco solo se i colori sono azzeccati... le gibson al contrario le apprezzo nella forma ma non molto nel suono , curiosamente preferisco le epiphone alle gibson, per quanto ne siano la sottomarca. La mia era per l'appunto una epiphone con pick up gibson del 2000 circa, per cui fa te sulla cordiera, che non capisco bene cosa intendi.
Se clicchi sul mio nome in rosso la vedi.
C'è da dire che il mio concetto di chitarra buona è indubbiamente sbagliato perchè di nozioni tecniche non ne ho.
Eh beh, si, in effetti Jackson e B.C. Rich sono roba da defenser incazzati, cmq ti inviterei a visionare, e provare se possibile, la prima produzione di Berni Rico, quella degli anni '70, erano strumenti di fattura e sonorità pazzesche, nonchè parecchio versatili. Oggi sono quasi introvabili, almeno in Europa, e viaggiano sugli 8-10 mila Euri.
La Flying è una reissue pari pari a quella che possiedo (pagata 10 anni fa 800 mila lire, un inezia rapportata agli oltraggiosi prezzi odierni) che monta due "Dirty Fingers", il pick-up più metal che Gibson abbia mai realizzato e non ha la cordiera a coda di rondine come le patinate riedizioni (il primo modello di Flying viene prodotto negli anni '50, subito abbandonato perchè di design troppo avveniristico per l'epoca) realizzate nei seventies, che montavano PAF, se non ricordo male.
Cmq la "chitarra buona" è quella che piace.
Poi "nerdare" sugli strumenti è sempre bello, quasi come scambiare carte di Magic...
oddio... parlare di strumenti è una cosa.
Scambiarsi le carte di magic è nerdare allo stato brado.
Poi "nerdare" sugli strumenti è sempre bello, quasi come scambiare carte di Magic
l'unica cosa sensata, ma detta per caso, che ho letto qui finora.
e pensare che "scambio carte magic" lo usavamo come topic per allontanare importuni e fastidiosi dai canali IRC (quelli di "m o F?"; "da dove dgt?"; "hai cam?"; "sei depilata/o?").
ma la leggenda che vuole che il primo pickup fosse una testina piezo da jukebox e' vera?
"Cavolo Alberto, hai suonato la strato di Gilmour!! Ma che santi in paradiso hai?"
Minori dei miei, che ho suonato i contrabbassi di
- Charlie Haden
- Danny Thompson
- Niels Pedersen
- Cameron Brown
Etc.
E il basso di
- Jonathan Noyce
- Dave Pegg
Etc.
Per la precisione, uno alla volta.
Minori dei miei, che ho suonato i contrabbassi di
perdonatemi ma vi state trascinando pietosamente verso la meta dello "e 'sti cazzi"
Drago di Shivan: 5/5, volare, soffio del drago
Berja, la tua è invidia pura, motivata dal fatto che hai suonato soltanto le nacchere della corista di "Tony e i corsari del liscio - Orchestra spettacolo"
Ora ho capito, Persio: tu SEI una carta di Magic.
ma che nacchere!
al massimo ho suonato il citofono de mi' nonna perche' erano le 2 del pomeriggio ed avrei svegliato tutta la strada urlando "A NO' SO' IO, OPRI!".
in compenso ho scaricato e montato tonnellate di amplificatori, guidato camion in lande "scanasciute et salvatiche", montato corde di corsa, portato acqua e birra e tramezzini, venduto magliette , tenuto a bada fans esagitati e dormito una o due ore per notte.
il proletariato del music business.
Scusi, sig. Natale, perché ha ragliato?
che bello
finalmente una discussione semi serena.
(di cui non capisco un cazzo, quindi po' essere che in realtà state litigando)
azz, ho parlato troppo presto.....
berja per chi facevi il tecnico/il fonico/la groupie ?
Prefe
Alle cronache risulta che Berja facesse il manager dei Good Ole Boys.
Good Ole Boys
mi pare che quelli si autogestissero
il vero manager non era Jack Napier?
("sono Jackob Stein del sindacato dei musicisti di questo stato")
Quindi non sei tu l'autore della frase
"Come sarai buffo quando cercherai di sgranocchiare una pannocchia senza denti"
E poi, ricordo male o matt murphy nel film suonava proprio una tele?
no
"adesso vado a parlare con Bob il proprietario del locale e vedo cosa si puo' fare".
tu almeno te la ricordi "la mia vecchia casa nel Kentucky"?
No, ma non c'è problema. La suoneremo la prossima volta.
"Aranciata? Aranciata? Aranciata? 3 aranciate."
"...quelle chitarre lì non hanno padroni, nonsi possiedono, semplicemente si ha il privilegio di custodirle per un po'."
Perfettamente daccordo, Alberto. E' già pronta un'altra generazione dato che ho trasmesso la malattia sia a mio figlio che a mia figlia, che conoscono la storia dello strumento e la trattano come merita.
Garp potresti scrivere un po' di piu' e un po' piu' spesso, tanto per innalzare il livello dei contenuti?
Come va il sistema sanitario canadese?
Nei BB Matt Murphy suona una SG customizzata, la Telecaster canta nelle mani del reverendo Steve Cropper.
Ciao Berja, non scrivo molto perchè il più delle volte non mi ci ritrovo nelle discussioni che spesso non mi paiono granchè, ma non solo qui nel blog ma nel belpaese in generale e poi col fuso orario sono spesso indietro di ore. Qui il sistema non è male e io tocco il cielo con un dito sopratutto perchè fimnalmente mi pagano, e anche non male, per fare ricerca. Dopo 25 anni di bestemmie mi sembra di volare. Certo non è il paradiso neanche qui ma è un altro mondo rispetto all'Italia.
Cavolo, avevamo cominciato una bella discussione e me ne sono andato sul più bello! Avevo i mobili di casa da montare!
Comunque a tutti i fortunati (Alberto e Persio, nello specifico) che hanno avuto la fortuna di suonare strumenti mitici, non posso dire altro che provo una tale invidia da sperare che nel bel mezzo delle vostre migliori esibizioni saltino un paio di corde a testa!! Scherzo ovviamente. Io darei qualsiasi cosa per suonare "Romeo & Juliet" sulla Style O di Mark Knopfler (una National, dovrebbe essere del '36 o giù di lì).
Prefe, una correzione d'obbligo: Epiphone è qualcosa di più della sottomarca di Gibson, per quanto ne riproduca i modelli più famosi in serie più economiche. Se fossero vivi John e George, potresti chiedere a loro che cosa significava Epiphone una volta!!
Peccato per il boss, questo 3d era suo per metà ma l'abbiamo completamente ignorato!
Adimant, le tue macumbe arrivano in ritardo.
Un paio di settimane dopo aver suonato il basso di Haden, passando da un pedale a un mi a corda libera
mi
è
partito
il mi basso
Corde pressoché nuove, Velvet, prezzo da accendere un piccolo mutuo. Di cambiarla durante il concerto non se ne parla (ci vuole un quarto d'ora), perciò sono andato avanti senza una quarta. Dopodiché, appena arrivato a casa, ho rimesso su le Pirastro Jazzer e le Velvet superstiti l'ho regalate.
In fondo, non mi piacevano neppure troppo.
adimant lo so delle epiphone. BNegli anni passati erano vere chicche. Io intendevo che quelle moderne comunque le gradisco, nonostante la loro qualità di chitarre da "sottomarca".
persio parli di contrabbassi?
quanto costano le corde di un contrabbasso?
Prephe
Dipende dalle corde. Io uso le Pirastro Jazzer, che trovo a 140 circa la muta. Le più usate sono le Thomastik Spyrocore che vanno attorno ai 120.
Le Velvet, che poi le fa Schetler (quello dei pick up) vanno attorno alle 200 o 250 a seconda delle mute. Se poi vuoi fare il brillante, ci sono delle corde bellissime, in genere da concerto, che si aggirano attorno ai 500.
E' un mondo difficile.
Prefe,
scusa, Thomastik con la seta rossa, non sono sicuro che siano le Spyro o le Dominant. Ma se vuoi cominciare a provarle e le trovi troppo dure prova la variante Weick, oppure compra una muta da concerto e accordala da orchestra (cioè accorda normalmente GDAE anziché AEBF#). Perde un po' di volume, ma è molto più soft.
trovo molto affascinante il contrabbasso ma non lo so suonare (una volta ho provato un po' quello di un gruppo rockabilly). I prezzi che mi hai detto sembrano barzellette! pazzeschi.
a me lo strumento piace nei gruppi rock & roll suonato con le dita, non ho una gran esperienza di musica fatta da archi suonati "convenzionalmente"
ovviamente quando mi dici GDAE parti dalla corda più acuta...
No, come ti viene in mente? Parto dalla corda della campana del campanile di S. Pietro in Verzolo.
Prefe
I prezzi dei contrabbassi dipendono molto, ovviamente, dal contrabbasso. Se ti interessa, ci sono però molti ottimi strumenti che vanno bene sia per cominciare che anche per qualche anno a venire. Si tratta di strumenti economici che vengono poi messi a punto da un liutaio (l'ottimo Luciano Bini di Cremona è anche in questo un vero maestro) e che ti porti a casa con 1.000 euro o giù di lì. Il tagliando dal liutaio, specie per strumenti di basso prezzo, è indispensabile, perché nove volte su dieci si tratta di strumenti con settaggi molto approssimativi che rendono difficile se non impossibile cavare fuori un suono senza spaccarsi le mani.
Aggiungi il prezzo di un pickup (a partire da 70 - 80 euro hai già una cosa decente) e sei a posto.
Prefe
I prezzi delle corde sono alti, ma considera che durano molto (si scelgono anche in base alla durata media). Le mie, se suono tanto, le cambio una volta ogni 5 o sei mesi. Se suono poco, come negli ultimi anni, le tengo su anche un anno intero.