ahahahahahahahahahahahahah
O mamma quella di Khomeini=Grillo è gustosissima!
Ne avevo sentite di ca... su Grillo ma questa è davvero carina!
Grillo e' un grande comunicatore e gode di grande seguito perche' e' carismatico e sa incidere i nervi scoperti della societa', dell'economia, dell'informazione e della politica.
Non credo che Grillo voglia entrare nei palazzi del potere, anche perche' cio' sarebbe in contraddizione con la legge "Parlamento Pulito" da lui promossa al V-Day, visto che la sua fedina penale non e' pulita.
Secondo me Grillo vuole continuare a fare quello che sa fare bene: il comunicatore che mette a nudo la corruzione e i complotti dei poteri forti.
Infine, riguardo alla tua analisi del suo blog, e' vero che e' molto piu' personale. D'altra parte, non vedo cosa ci sia di male in questo. Ci sono molti altri Blog personali su Internet, solo che nessuno ha successo come Grillo, almeno in Italia. Inoltre, non e' impossibile immaginare che Grillo decida di "spersonalizzare" il suo blog gradualmente nel tempo.
Fonte "Il Riformista"???
Come andare a cercare opinioni su Berlusconi nel "Giornale".
D'accordo con Mauro! Grillo fa paura per quel che dice, per come lo dice e sopratutto per il pubblico a suo seguito, posso dire di aver letto molto a riguardo negl'ultimi 3 mesi, e la percentuale dei giornalisti a suo sostegno è molto esigua, sintomo di un tentativo di esorcizzazione del fenomeno e dell'uomo che lo genera. Del resto, tipico comportamento umano quello di nascondere le paure, un esempio pratico, la morte...cosa naturalissima....sempre contrastata come concetto della fine organica, da gran parte delle religioni esistenti...eppure quanti sono i religiosi in questo mondo? Guardare in faccia la realtà è pesante e ultimamente anche fuori moda, Grillo fa il contrario, generando un ulteriore distacco socioculturale tra chi pensa di avere le verità in tasca e chi invece le verità se le va a cercare anche rischiando di non trovarle mai!
Il compenso per Grillo di una serata in allegria (o quasi) è di 40.000 euri...fonte: Dagospia.
"Il compenso per Grillo di una serata in allegria (o quasi) è di 40.000 euri...fonte: Dagospia."
E con ciò?
Khomeini citato a proposito di Grillo non mi sembra sia pertinente : Il Beppe sa di essere un comico e dal suo blog ha esercitato il suo diritto di essere ascoltato anche come cittadino: diciamo che è uno dei pochi che abbia saputo far sentire forte e chiara la sua voce contro i potenti della politica. Fino a questo momento, almeno, non ha dimostrato alcun desiderio di entrare a far parte della classe che lui contesta. Esprimendo il suo dissenso con forza e caparbietà, ha coagulato intorno a sé un sensibile numero di persone-quelle che non hanno alcun potere e tanto meno grossi interessi da proteggere- le quali, senza essere spinte da alcun furore religioso, si sono sentite gratificate dal fatto di poter scendere in piazza senza far danni né chiasso per poter rendere visibile il loro scontento. Punto.
Khomeini si faceva interprete della volontà divina, espressa e codificata da Maometto. Non mi risulta che nessuno sano di mente si riferisca a Grillo come ad un profeta. Profeta di che, poi? Soltanto desideroso di chiarezza, onestà e competenza nella gestione della cosa pubblica, come tanti, senza voce e senza visibilità, vorrebbero. Il comico in questione è stato l'unico capace di parlare alla massa di scontenti ed ha giocato una partita a mio parere anche pericolosa per lui nell'organizzare quel v-day di cui nessuno ha avuto l'intelligenza di parlare prima che si mettesse in atto e su cui ,dopo, tutti hanno sproloquiato e detto cose per lo più inesatte, parlando soltanto di Grillo senza nemmeno chiedersi perché centinaia di migliaia di persone si siano scomodate per andare a firmare una richiesta della quale si sapeva benissimo che i parlamentari avrebbero potuto tranquillamente non tenere gran conto. Che poi i popoli abbiano bisogno di figure di riferimento, da amare o da adorare come dei vati, questo è un fatto che non dipende certo da Grillo il quale, secondo me, non ha altro desiderio che assicurarsi un congruo numero di serate con grande afflusso di pubblico ancora per diversi anni.
giovanilismo
bah
ma checcazzovordì
troppo studio fa male
@ rotafixa:giovanilismo, senilismo, etilismo, qualunquismo, nichilismo,ascetismo,empirismo, magnetismo, menefreghismo, egoismo,pluralismo,rotacismo(mica si riferisce a te?:-D)Me ne piacesse uno!
David, in molti temiamo grillo ma non per un fattore "religioso" bensi' per un fattore politico.
Che la democrazia parlamentare soprattutto nella versione mafioso-consociativa all'italiana sia un laido pantano e' sotto gli occhi di tutti e che la societa' italiana sia sclerotizzata in un neocorporativismo inscalfibile anche, il problema e' la risposta, anzi le risposte, da dare.
Anche "fare di quest'aula sorda e grigia un bivacco di manipoli" fu una risposta, ma non pare fosse una buona risposta, soprattutto col senno di poi.
Forse il buono ed il bello e' porsi e porre molte domande senza poi necessariamente riuscire a dare le risposte, parafrasando Fortini forse la risposta sta nella ricerca della risposta stessa.
Onestamente: ma cosa ce ne frega di cosa ne pensa di Grillo uno che ha il coraggio di scrivere sul Riformista? Non si tratta d'altro che dell'ennesima critica sprezzante alla protesta popolare da un punto di vista borghese, come quella ben nota - ed anche su OMB ampiamente trattata - di Eugenio Scalfari su Repubblica, e di tutti quei "dotti" che come lui continuano a gridare in maniera grottesca al pericolo-dittatura...
La realtà è che Grillo è riuscito ad organizzare questa protesta senza alcuna "discesa in campo" (quello fu il Berluska, caro Bidussa: Grillo non ha partito e non ha voluto bandiere di partiti alla manifestazione) ma solo grazie ad un sapiente utilizzo del web e dei media in generale; non si capisce allora perchè tanto baccano per questo suo successo, mentre di quel che è riuscito a combinare Berlusconi con i suoi giornali e le sue reti tivvù (cosa ben più grave, dal momento che ha stravolto il panorama culturale di questo paese) nessuno dice più una parola. Allora quando è che i media funzionano bene? Solo quando spingono a votare Prodi o Berlusconi? Quando invece spingono a manifestare contro la TAV o la base USA di Vicenza non vi va più bene, eh?
Sin qui la difesa di Grillo. Ma qualcosa che non funziona nel suo pseudo-movimento c'è, ed è quel che ha frenato molti (sottoscritto incluso) a sinistra. Il titolo più corretto dell'articolo (che andrebbe ovviamente riscritto) dovrebbe essere piuttosto: Perché Beppe Grillo nuoce gravemente al proletariato. E il motivo è questo: perchè lo spinge a criticare (in maniera sensata, ma qualunquista) la casta dei politici cattivoni, ma non lo aiuta ad acquistare consapevolezza della propria condizione. Ecco perchè il V-Day è piaciuto anche a tanti elettori di centrodestra. A che serve attaccare la cattiva politica senza attaccare il capitalismo? Forse che con dei politici "buoni" e "seri" non vedremmo più sfruttamento, guerre e distruzione ambientale?
Insomma: perchè pubblicare Bidussa quando si può leggere Turigliatto ("Sinistra anno zero", editoriale di Sinistra Critica di Settembre, link in rosso sul mio nome)?
belli questi articoli sul fenomeno Grillo...
chi li legge ?
chi e quanti comprano il Riformista???
chissenefrega di quello che dice il giornale che fu diretto da uno come Polito ? e che è lui ora a fare il senatore non si sa con i voti di chi ??
per favore....
"Perché Beppe Grillo nuoce gravemente al proletariato. E il motivo è questo: [...]non lo aiuta ad acquistare consapevolezza della propria condizione." ti prego Lorenzo dicci che non sei reale ma un programma che simula le cagate ideologiche anni sessanta...
Una sola considerazione, sul paragrafo relativo all'energia; David parla di complottismo e di interpretazione paranoica della città.
Ma certo non è stato Grillo, negli ultimi tempi, a mettere in giro la voce che l'energia nucleare è diventata una risorsa indispensbile, pulita ed a basso costo. Questa voce la mettono in giro esponenti del governo, coadiuvati da gente come Veronesi (che non so che titolo abbia, da oncologo, a parlare di energia) o Rubbia (che non si capisce quanto abbia percepito il fatto di essere strumento nelle mani di politicanti di professione). Peccato che alla gente, che legge i giornali nazionali e segue i telegiornali molto più di quanto non ascolti Grillo, nessuno si preoccupa di dire alcune cosine fondamentali: il nucleare non è pulito, ma talmente sporco che gli americani, con gli scarti delle centrali nucleari, ci fanno quelle simaptiche bombette che hanno ammazzato di cancro e leucemie varie anche tanti soldati italiani; il nucleare non è economico, e soprattutto non è facilmente disponibile, visto che se oggi si cominciasse a crostruire una centrale, la si completerebbe intorno al 2020; il nucleare non è indispensabile: la quota di energia che la Francia produce con le centrali nucleari è praticamente pari alla quota che la stessa Francia esporta (in buona parte verso l'Italia), e ciò vuol dire che se l'Italia si rendesse autonoma, la Francia potrebbe rinunciare, in buona parte, al nucleare.
Dall'altro lato ci mettiamo gli incentivi 'fantasma' per l'energia solare, quelli che la maggior parte delle regioni, a cui è demandata l'organizzazione e gestione dei vari progetti in merito, non hanno mai attivato, soprattutto qui al sud dove il solare avrebbe un impatto enorme; poi ci mettiamo l'eolico, con quelli che dicono che le pale deturpano il pesaggio; poi ci mettiamo alcuni progetti pilota sullo sfruttamento delle correnti marine, improvvisamente interrotti alcuni anni fa dopo risultati più che incoraggianti (in Sicilia, se non ricordo male); si potrebbe continuare, e tutti gli indizi porterebbero a concludere che la visione distorta della realtà, su questo punto, è quella di Bidussa, non quella di Grillo.
Daniele, mi spiegheresti gentilmente quali sarebbero le "cagate ideologiche"? E' una bestemmia sperare che i lavoratori acquistino consapevolezza della propria condizione e del proprio ruolo sociale invece di andare in piazza a gridare "piove, governo ladro"? Se vuoi puoi usare un termine diverso da "proletariato": sfruttati, precari ti suona meglio? Sempre schiavi del capitalismo siamo, non soltanto dei politici delinquenti e corrotti, sennò Tangentopoli sarebbe bastata. Se così non fosse, non parteciperemmo a guerre in mezzo mondo. Se così non fosse, Bush aiuterebbe i bambini poveri invece di aiutare il mercato delle armi, l'industria bellica e gli amici petrolieri.
Forse certe "cagate ideologiche" andrebbero ripassate...
Per Daniele,
cagate ideologiche degli anni 60?
Non è forse vero che c'è un'intera generazione precaria, che non ha neanche coscienza di sè?
Non è vero che la globalizzazione liberista sta spingendo lo sfruttamento a livelli mai visti.
Essere post ideologici, non vuol dire avere le fette davanti agli occhi.
La precarietà non è una casualità ed è ardentemente desiserata dai datori di lavoro (i padroni).
Non sparare giudizi affrettati, l'econimia e la critica sociale sono questioni serie.
Se avessi studiato un po' di più Gramsci lo capiresti.....
O anche soltanto Hegel.
Interessante l’uso della parola “Proletario” da parte di Lorenzo. In Italiano la parola “proletario” significa “chi non ha altra ricchezza se non la prole”. In Italia, quindi direi che I proletari non esistono piu’, visto che le coppie Italiane fanno in media un figlio a testa. Questo vuol dire che:
-) o gli Italiani sono diventati piu’ ricchi dei loro “antenati proletari” e si possono permettere altre cose invece dei figli
-) o che sono diventati cosi poveri che non possono nemmeno fare figli
-) o che sono diventati “responsabili” e preferiscono non mettere al mondo figli poveri
-) o che hanno “scoperto” la contraccezione
Un altro spunto interessante e’ il meccanismo di rappresenanza di questi “proletari”.
Insomma, la sinistra di Lorenzo e di Persio, ci dovrebbe rappresentare? Chi sono i proletari di oggi?
-) sono i precari, una categoria in forte aumento, tartassata dal presente governo (e dal precedente) a vantaggio di altre categorie?
-) sono gli operai, una categoria in calo, visto che sempre piu’ lavori operai si trasferiscono in Cina?
-) sono i lavoratori dipendenti in generale? E se cosi fosse, rientra in quest categoria un dirigente statale illicenziabile che guadagna piu’ di centomila euro all’anno?
Grillo ha fatto una scelta di campo secondo me molto chiara. Lui sta con i precari, che -secondo me- sono i proletari dei giorni nostri!
Grillo secondo me porta avanti istanze di una sinistra moderna, mentre rifondazione comunista rappresenta una sinistra persa nel vuoto e che usa ancora parole come “proletariato”.
Ma che cacchio s'è bevuto bidussa per avere 'ste visioni?! Volgio anch'io la stessa robbaaa!!!!
d.
P.S.: anche voi però, in diversi post, non scherzate un cazzo, eh! Dico, ma non vorremmo davvero prendere sul serio 'sta pagliacciata di articolo e prenderci sul serio anche noi, neh?
d.
Mauro
Il significato letterale della parola "proletariato" non significa niente. Il significato sociale e politico, che è quello che conta, indica la classe o se preferisci la categoria di persone che, nei fatti, occupano la stessa collocazione che nella scala economica occupava il proletariato quando questo termine fu coniato. Punto.
Quanto ai precari, io ritengo che i proletari siano loro. Non soltanto loro, ma principalmente loro. Punto.
Il mio riferimento a Hegel, che a questo punto immagino sia la causa del tuo dissenso alla cieca (dato che sul tema qui non ho scritto altro) è al concetto di "falsa coscienza", prefigurato dal precedente post che richiamava l'opera di Gramsci.
Quanto alla domanda sulla "mia" sinistra, perché per quella di Lorenzo se vorrà la risposta te la darà lui, la "mia" sinistra è quella che difende le classi più deboli e crea le condizioni per la giustizia sociale. In giro non ne vedo molta, almeno tra i partiti. Inoltre, dovrebbe essere nemica dei privilegi, e pertanto cassare per intero il concordato e, prima anncora, le immonde esenzioni fiscali garantite agli stregoni della superstizione cattolica apostolica e romana.
Mauro, mi sembra che tu abbia le idee (per così dire) giuste ma confuse.
Il termine "proletariato" indica "la classe sociale il cui ruolo, nel sistema di produzione capitalistico, è la prestazione della propria forza lavoro dietro compenso del salario" (Wikipedia). Punto. Lascia stare i figli e la contraccezione... Non c'entra tanto la condizione sociale, quanto il ruolo. Sostenere che oggi "i proletari non esistono piu’" è un grave errore: come già è stato scritto, non solo da me, i precari chi sono? Gli immigrati chi sono? Gli operai (ne esistono ancora, sai) chi sono? E perfino gli impiegati e i lavoratori dipendenti in generale, cosa credono d'essere in questo sistema: dei privilegiati o degli sfruttati? E allora, perchè mai una sinistra moderna sbaglierebbe ad usare ancora parole come "proletariato"? Non è il termine ad essere desueto (e Grillo invece moderno), ma la gente ad essere ben poco informata e per nulla consapevole. Il pericolo-dittatura non lo vedo, ma quello del qualunquismo sì, ed ha poco a che fare con "una sinistra moderna": porta piuttosto, quello sì - come dici - a perdersi nel vuoto.
persio,
grazie per la risposta. Vedo che sostanzialmente siamo d'accordo sul ruolo della sinistra "ideale" come paladina delle classi piu' deboli.
Vedo anche che sostanzialmente siamo d'accordo sul fatto di chiamare i piu' deboli della nostra societa' "precari" anziche' "proletari", perche' in alcune persone come me e Daniele il termine "proletari" genera confusione.
Allora mi chiedo: cosa ha fatto di concreto la cosiddetta sinistra radicale a favore dei precari?
Secondo me sta facendo molto di piu' Grillo a favore dei precari!
Mauro
Sì, ma io preferisco chiamarli "proletari" perché è più preciso, sia per le ragioni che ha esposto Lorenzo, sia perché i precari non esauriscono la categoria dei proletari, composta anche da altre figure. Oltre che da quel "sottoproletariato" che sta ritornando sempre più a essere una realtà, con somiglianze inquietanti con la "plebe" descritta da Hegel.
Quanto alla c.d. "sinistra radicale", sono d'accordo. Non ha fatto molto. Personalmente non mi facevo illusioni, ma alla fine ho deciso di votare per chi mi diceva che abolire la legge 30 era una priorità piuttosto che per chi mi diceva che la legge andava "un po' riformata", se non addirittura che andava bene così.
Alle prossime elezioni, ma son fatti miei, col cazzo che mi vedono.
Grillo non sta facendo nulla, se guardiamo al concreto. Però sta sollevando un bel polverone, il che non è male. Spero che serva per facilitare la "presa di coscienza" di chi, come il precario, è sfruttato e soprattutto ricattato. Che almeno si renda conto di esserlo e che quello che vendono come "Dinamicità" e "Capacità di adattarsi a nuovi contesti lavorativi" si chiama, in realtà, possibilità di licenziarti come e quando cazzo pare loro. La presa di coscienza non è tutto, ma senza quella non si va da nessuna parte.
Secondo me ha fatto più di tutti ha fatto San Precario.
E tutte le persone che stavano dietro a quel progetto.
Forse non sapete che a Milano oltre che in decine di altre città europee e questa'nno anche a Tokyo, i precari organizzano la Maday Parade senza i partiti.
Per adesso Grillo della questione precaria ha solo parlato (ed è un bene), ma qualcuno ha già fatto propoe concrete per il superamento delle legge Biagi.
In parte è vero che Rifondazione non ha capito da subito la portata politica e sociale della trasformazione nel campo del lavoro.
Ma di certo l'intero centrosinistra, per non parlare del centro destra ha sostenuto ed avallato la precarietà.
Se vi interessa l'argomento.
http://www.euromayday.org/
http://www.chainworkers.org/node/339
http://intelligence.precaria.org/content/blogcategory/26/104/
Partecipa anche tu alla cospirazione precaria.
Secondo me ha fatto più di tutti ha fatto San Precario.
E tutte le persone che stavano dietro a quel progetto.
Forse non sapete che a Milano oltre che in decine di altre città europee e questa'nno anche a Tokyo, i precari organizzano la Maday Parade senza i partiti.
Per adesso Grillo della questione precaria ha solo parlato (ed è un bene), ma qualcuno ha già fatto propoe concrete per il superamento delle legge Biagi.
In parte è vero che Rifondazione non ha capito da subito la portata politica e sociale della trasformazione nel campo del lavoro.
Ma di certo l'intero centrosinistra, per non parlare del centro destra ha sostenuto ed avallato la precarietà.
Solo l'organizzazione dei precari ci può salvare..
http://intelligence.precaria.org/content/blogcategory/26/104/
Partecipa anche tu alla cospirazione precaria.
La cagata ideologica non nasce solo dall'utilizzo del termine proletari. Al di la dell'origine è una cagata perchè mira a ricomporre in una classe unitaria una società estremamente frammentata, atomizzata in cui a volte gli interessi di quelli che voi chiamate proletari sono in contrapposizione. Per applicare le categorie marxiste, oltre a dover superare il senso del ridicolo, dovete parlare di un'unica classe: la complessità uccide il marxismo per cui resuscitate il proletariato.
Secondo punto è l'utilizzo del termine "consapevolezza": mi spiegate di cosa dovrebbero essere consapevoli? Che il capitalismo è una brutta cosa? Che i modelli sociali dei paesi scandinavi farebbero comunque schifo o non sono applicabili? Che il comunismo è la soluzione dei problemi del mondo?
In definitiva vi è rimasta la pars destruens, il capitalismo fa schifo, ma non avete rifondato un cazzo da dire sulla pars construens, quindi vi rifugiate in frasette che se analizzate sono un concentrato di stupidità e retorica.
In definitiva vi è rimasta la pars destruens
viste le premesse e "l'analisi" credo che questa frase sia stata scritta davanti allo specchio.
Daniele
In primo luogo, non ho bisogno di rifugiarmi proprio da nessuna parte, perciò modera i termini e rispetta l'interlocutore che ti ha rispettato.
In secondo luogo, il concetto di proletariato non è marxista ma hegeliano, perciò studia prima di scrivere stupidaggini. In alternativa, rileggi quello che ho scritto e dimmi quante volte ho citato Marx.
In terzo luogo, ho scritto chiaramente che cosa intendo per "consapevolezza". Se non l'hai capito, il problema è tuo.
In quarto luogo, non ritengo che il comunismo sia la soluzione dei problemi del mondo, anzi (tu guarda un po') ritengo che sia parte del problema.
In quinto, e ultimo, luogo, se vuoi trovare un concentrato di retorica basta che tu rilegga il tuo ultimo commento. Dal cui contenuto, tra l'altro, si evince che per trovare un concentrato di stupidità ti basta cercare il più vicino specchio.
Scusate se mi intrometto.
Io ritengo la questione più semplice:
Voi parlate di consapevolezza del proletariato, ma io direi che non c’entra una fava la consapevolezza.
Prendere consapevolezza della propria posizione non serve assolutamente a niente, anche perché, a meno che non crediate che il precario sia una scimmietta, questa consapevolezza già ce l’ha!
In compenso non ha i mezzi per reagire (qualcuno ha detto sindacati?). E guadagna talmente poco che non può permettersi il lusso di rimanere senza lavoro nemmeno un giorno, e quindi deve cedere ad ogni genere di ricatto. Ma la consapevolezza ce l’ha… uhhh se ce l’ha!
Vi parlo da ventiseienne laureato che dopo due anni e mezzo di lavoro tira 900 euro per un lavoro che nel '95 sarebbe stato pagato il doppio. Non il doppio in valore attuale. 2* 900 * 1927, quanticazzosono lire.
Il precariato NON E' IL PROBLEMA! SONO GLI STIPENDI IL PROBLEMA!
Possono mettermi precario quanto gli pare, anche tutta la vita; se facessero contratti da tre mesi al colpo , ma pagati 2000 euro al mese, e ci fossero sussidi di disoccupazione, nessuno si lamenterebbe.
Le banche non avrebbero nessun problema a dare prestiti a chi ha un lavoro “atipico”.
Invece il sistema ci affama. Parliamo dei cinesi sottopagati, ma sono sottopagati sta minchia! Noi siamo sottopagati per il costo della vita che c’è qui…
Ma a cosa serve essere assunti a tempo indeterminato con 1000 euro al mese? Cosa ce ne facciamo? Perché venti trent’anni fa la gente cresceva famiglie e adesso si vive in mille nelle case universitarie fino a quarant’anni?
Quando lavoravo andando per case vedevo casette di proprietà belle, dignitose, famiglie allegre con due figli con motorini e macchine. E genitori operai! Che si erano trasferiti a 20 anni fuori di casa…
Avranno fatto sacrifici, ma santo cielo mangiavano! Ora provaci a farti una famiglia a 20 anni, o appena laureato… provaci!
Non possiamo credere che sia la norma che per vivere BISOGNA tirare la cinghia, in un paese come il nostro dove una singola persona può accumulare centomilamiliardi di lire di debito.
Io Odio tutto questo ma non è la consapevolezza che mi cambia, sono i fottuti soldi.
Prefe
Sono d'accordo. Ma non sul fatto che il precariato non sia un problema. Gli stipendi bassi sono bassi anche, forse soprattutto, perché il tuo ruolo di lavoratore precario non ti consente alcuna posizione contrattuale, dato che sei licenziabile.
Quanto alal consapevolezza, come dicevo prima, mi riferisco molto banalmente a quella di non dire "è inevitabile" "è il lavoro moderno" "è colpa dell'euro" "dobbiamo dimenticardi il posto fisso" et similia.
E' evitabile, eccome se lo è. Non da parte del lavoratore dipendente che, giustamente, se ha bisogno di lavorare lavora dove gli danno lavoro e lega l'asino dove vuole il padrone.
Il precariato è una scelta politica ed economica precisa, che privilegia certe esigenze rispetto ad altre. E, come tale, è una cosa evitabile con un diverso equilibrio delle esigenze da proteggere.
"in alcune persone come me e Daniele il termine "proletari" genera confusione"
Con tutto il rispetto, è un problema vostro (di te e Daniele), non dei proletari.
"mi chiedo: cosa ha fatto di concreto la cosiddetta sinistra radicale a favore dei precari?"
Ti chiedo: quando mai la cosiddetta sinistra radicale ha avuto la possibilità reale di decidere qualcosa? Questo non è il governo della cosiddetta sinistra radicale: è il governo Prodi, di cui anche la cosiddetta sinistra radicale fa parte, ma si tratta di una parte minoritaria, che ogni volta che prova a dire qualcosa "ecco vedete, è colpa della sinistra radicale!". Chi ha scelto di votare ancora una volta democristiano?
Detto questo (non certo per salvare il culo a Rifondazione e Diliberto), preferisco comunque la "cospirazione precaria" di cui parla Paolo ai presunti sforzi di Grillo; perchè nasce direttamente dal basso, e deriva dalla consapevolezza, non soltanto dalla coscienza del proprio status di sfigati; e, caro Daniele, io la vedo come un esempio di pars costruens.
Daniele non merita nemmeno una risposta.
a parte un senso di pochezza....per questo inutile anticomunismo, visto che nessuno sta proponendo la dittatura del proletariato.
Per quanto riguarda prefe e chi ha vogli di fare ragionamenti politici.
Il concetto di consapevolezza è fondamentale.
Anche per avere stipendi più alti.
Gli operai hanno iniziato a contare un po' di più quando si sono uniti e sono diventati classe operaia.
I precari conteranno di più quando più consapevoli del proprio ruolo sociale, riusciranno ad unirsi.
A quel punto non sarà la rivoluzione (peccato!), ma almeno sarà possibile trattare con i datori di lavoro >(i padroni) stipendi più alti e adeguati.
Da sempre l'unità dei lavoratori ha creato condizioni migliori.
Sapete che in Italia esistono 35 tipi di contratti a termine differenti.
Se i contratti a termine fossero che so 5 sarebbe più facile creare istanze e trattative per quei 5 contratti.
Avete mai sentito parlare di flexisicurity?
Certo non ci potrà essere più un welfare stile '900, ma questo non vuol dire che dobbiamo subire qualunque ingiustizia nel silenzio più totale. Ci sono economisti come il docente universitario Andrea Fumagalli che hanno fatto proposte avanzate e molto concrete sulla questione della precarietà/reddito
Perchè caro prefe il probelam è collegato.
se sei precario non puoi rompere i colgioni per avere un aumneto.
Capisci quindi che reddito e precarietà viaggiano assieme?
Il problema è che il sindacato è troppo preso a tutelare gli interessi dei propri iscritti e non ha avuto il coraggio di dire chiaramente cari giovani tra i 20 e i 30 anni per voi ci sarà lavoro di merda, scordatevi la pensione, e state all'occhio se non vi tolgono pure la sanità pubblica.
Per questo tra i giovani pochissimi si identificano nei sindacati tradizionali.
Ma il problema dell'organizzazione precaria (o ancora meglio dell'autorganizzazione precaria) è centrale.
Scusate la logorrea.....
"Possono mettermi precario quanto gli pare, anche tutta la vita; se facessero contratti da tre mesi al colpo , ma pagati 2000 euro al mese, e ci fossero sussidi di disoccupazione, nessuno si lamenterebbe."
A proposito, perche' i sindacati in Italia non fanno una battagia per introdurre i sussidi di disoccupazione per i precari?
"A proposito, perche' i sindacati in Italia non fanno una battagia per introdurre i sussidi di disoccupazione per i precari?"
i sussidi non devono adare ai precari, ma ai disoccupati in genere! (inclusi, ovvio, i precari)
prefe, sono d'accordo. I sussidi dovrebbero andare a tutti i disoccupati in egual misura.
Oggi pero' esistono classi diverse di lavoratori.
Per i lavoratori dipendenti inseriti con contratti regolari ci sono protezioni come la cassa integrazione che e' comunque una forma di sussidio di disoccupazione. Per i precari non c'e niente. Io credo che tutti i lavoratori dovrebbero avere gli stessi diritti. Forse sono male informato, ma non ho sentito proposte specifiche da parte di rifondazione comunista su questi problemi.
Io non ho mai sentito un politico nominare la parola STAGE.
Una vergogna che solo in Italia è possibile.
Assumono anche stagisti portinai. Giuro
Per mauro, guarda che non c'è solo rifondazione a sinistra, ma ci sono anche i vituperati extraparlamentari.
Che propongono continuità di reddito da almeno 10 anni....
Paolo, magari sbaglio, pero' "continuita' di reddito per 10 anni" mi sa un po' di promessa Berlusconiana, del tipo: "pane e f##a per tutti".
d'accordo sui diritti dei lavoratori, e sui sussidi di disoccupazione, però andrebbe regolamentato meglio il tutto e principalmente dovremmo essere meno "italiani".
spesso non si riesce a mettere in regola i lavoratori - e sto parlando di contratti a tempo indeterminato ben retribuiti- perchè alcuni non voglioni rinunciare alla disoccupazione. alcune categorie riescono a marciarci ed altri si ritrovano senza una lira. (parlo per esperienza personale)
in "un'altra vita" e altro lavoro percepivo i sussidi in base ai giorni lavorativi effettuati, quindi mi arrivavano nei periodi in cui non ne avevo praticamente bisogno, e altri periodi, se non avevo maturato quei contributi versati anche per poco, era la fame. mi sembra roba da matti.
Mauro mi hai frainteso, parlavo di dieci anni, nel senso che da una decina di anni ci sono proposte come il reddito di continuità, e altre forme di ammortizzazione sociale.
Poi effettivamente le questioni non sono semplici, e in un blog, si rischia di essere troppo slogan e poco contenuto...
questo se ti va di approfondire...
http://www.ecn.org/andrea.fumagalli/10tesi.htm
Calcola che è un documento del 1998 quindi un po' datato...
Comunque nessuno ha una soluzione in tasca, nel frattempo si cerca di riorganizzare i precari.
Ad esempio nei punti San Precario si da assistenza legale gratuita a quei soggetti precari che cercano risposte.
Le richieste aumentano di anno in anno.
Ne approffito per ringraziare gli avvocati che concedono il loro tempo in forma militante...
http://www.chainworkers.org/
Mauro mi hai frainteso, parlavo di dieci anni, nel senso che da una decina di anni ci sono proposte come il reddito di continuità, e altre forme di ammortizzazione sociale.
Poi effettivamente le questioni non sono semplici, e in un blog, si rischia di essere troppo slogan e poco contenuto...
questo se ti va di approfondire...
http://www.ecn.org/andrea.fumagalli/10tesi.htm
Calcola che è un documento del 1998 quindi un po' datato...
Comunque nessuno ha una soluzione in tasca, nel frattempo si cerca di riorganizzare i precari.
Ad esempio nei punti San Precario si da assistenza legale gratuita a quei soggetti precari che cercano risposte.
Le richieste aumentano di anno in anno.
Ne approffito per ringraziare gli avvocati che concedono il loro tempo in forma militante...
chainworkers.org
paolo, ho letto il concetto di reddito di cittadinanza che mi hai indicato.
Mi dispiace, ma non credo che il reddito di cittadinanza sia la risposta alla poverta'. Se si dessero mille euro al mese a vita a tutti gli italiani solo per i fatto di essere cittadini italiani (indipendentemente dal fatto che lavorino o meno), si manderebbe il paese in bancarotta, si uscirebbe immediatamente dall'europa, si ritornerebbe con le lire in mano e con un'inflazione al 50% che distruggerebbe il valore di questa rendita di cittadinanza. Il risutato sarebbe di dare piu' soldi ai ricchi che hanno terreni e capitali all'estero, e di toglierne di piu' ai poveri.
Esiste un paese dove c'e' un reddito di cittadinanza, e' l'emirato del Dubai. Ma quello e' un paese che nuota nei petroldollari e con pochissimi abitanti rispetto all'Italia.
Il reddito di cittadinanza e' una Berlusconata!
"Beppe Grillo e' l'antipolitica.
Beppe Grillo dice le parolacce.
Grillo e' un mallevatore della dittatura.
Grillo alimenta il terrorismo.
Grillo guadagna un sacco di soldi.
Non sanno piu' cosa dire contro Beppe Grillo.
E io mi godo davanti alla tv il loro terrore."
(Jacopo Fo)
"Il reddito di cittadinanza e' una Berlusconata!"
Beh, mica tanto.
Prova a guardare Ph. Van Parjis, Real freedom for all. Ora, secondo me non funziona un gran che, ma l'idea è tutt'altro che berlusconica. In sintesi, si tratta di dotare il libertarismo à-la Rothbard di una specie di "gettone d'accesso".