* 25 luglio: sgombero dello studentato occupato V33 a Milano
* 25 luglio: sgombero del Cp Gramigna a Padova
* 20 agosto: sgombero del Laboratorio CRASH! a Bologna
* 20 agosto: sgombero del centro sociale La Chimica a Verona
* 20 settembre: sgombero del centro sociale Garibaldi a Milano
* 26 settembre: una rete solidale di compagni e occupanti impediva lo sfratto di un'occupazione trentennale in via dei Transiti 28 a Milano
...Ma a chi volete che interessino gli sgomberi degli spazi sociali? Quei comunisti di merda rompono le scatole tanto quanto i lavavetri o i rom. Si finge di non vedere le contraddizioni di questo sistema pur di mantenere il culo al caldo. E anche questo non stupisce, non stupisce affatto.
"Gli spazi sociali occupati e autogestiti vengono oggi attaccati perché (pur tra mille contraddizioni) continuano a costituire punti di riferimento politico e sociale, zone franche sottratte alle logiche di valorizzazione capitalista, punti di resistenza e incompatibilità, embrioni di una contro-cooperazione possibile.
Ma fermarsi ai centri sociali non basta! Come compagne e compagni che da 2 generazioni animano la storia dei CS, siamo perfettamente consapevoli che la posta in gioco è oggi più alta. Dietro le sparate di facciata del ministro degli Interni e del partito dei sindaci, si articola un modo preciso di gestire le contraddizioni e controllare le eccedenze dei conflitti sociali. Ci vogliono far credere che il problema venga sempre da chi è più povero secondo un dispositivo che criminalizza il conflitto sociale e scarica le contraddizioni su chi sta più in basso.
Per lucidità ed esperienza sappiamo che le cose stanno in maniera diversa: le condizioni di vita peggiorano, si allarga la forbice dei redditi e la sperequazione sociale tra i sempre più ricchi e i sempre più poveri. Chi sta in alto si barrica in zone protette e video-sorvegliate lasciando a chi sta in basso la "libertà" (mercantile) di battersi per un pezzo di territorio o un lavoro precario e mal pagato."
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