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Alberto Biraghi
Prevalga la discontinuità
«E di una nuova stagione, di una “bella politica”in realtà c’è un bisogno enorme soprattutto qui a Milano. A Milano l’insofferenza per il vecchio sistema di potere politico istituzionale oligarchico e separato dalla società, per i suoi tempi, la distanza tra realtà e Istituzioni ha già portato all’antipolitica come sentimento diffuso, che ha prodotto il Berlusconismo e i suoi interpreti locali, prima Albertini poi la Moratti. Qui davvero il PD può essere una straordinaria occasione: Purché prevalga la discontinuità, soprattutto rispetto a quegli elementi di centralismo e conservatorismo che di fatto vengono percepiti come messaggio degli attuali Partiti di centrosinistra. Purché vi sia coerenza tra valori, programmi, organizzazione della partecipazione, persone che assumono incarichi di direzione.
Quale candidato segretario scegliere? Io scelgo Veltroni».
Abbiamo spesso citato Marilena Adamo come una delle poche facce presentabili dei DS locali. Però la mail appena ricevuta e da cui abbiamo tratto questo passo la dice lunga sulla mistificazione in atto. E su come i politici di professione - anche i meno pegggio - vivano in un mondo tutto loro, in cui i responsabili sono sempre gli altri.
Dal suo curriculum si evince che è stata presidente del consiglio di zona di Affori, poi consigliere comunale, poi assessore all'Educazione, capogruppo DS in Regione Lombardia, vicepresidente dell'Assemblea fino al 2000, capogruppo dell’Ulivo a Palazzo Marino, dal 2001 consigliere comunale DS e vicepresidente del consiglio.
Marilena Adamo è in politica dagli anni '70 e da metà anni '80 è una maggiorente dei DS. Da vent'anni non fa altro che politica. Ha partecipato in prima linea a tutte le sconfitte del coentrosinistra locale, ma non ci è mai capitato sentirle dire qualcosa contro i suoi inadeguati colleghi di partito che hanno sempre dato per spacciata la città che ancora respirava. Non l'abbiamo sentita opporsi apertamente "a quegli elementi di centralismo e conservatorismo che di fatto vengono percepiti come messaggio degli attuali Partiti di centrosinistra". Non abbiamo mai letto una sua intervista in cui dicesse "Penati parla come un leghista" o "Umberto Veronesi è un candidato inadeguato per mille ragioni" o "Ferrante è un opportunista, in più è incapace di catturare il consenso".
Oggi Marilena auspica che "prevalga la discontinuità". Forse, anziché scrivere mail paracule (e pure male formattate), sarebbe stato più brillante un sincero e faticoso passo indietro a favore di qualche giovane di valore. Peccato, un'occasione sprecata, da una come l'Adamo un gesto così avrebbe avuto un significato importante. Ma si sa, la "discontinuità" dei passi indietro è sempre altrui, vuoi mettere com'è più facile essere "discontinui" sostenendo Veltroni, uno che è stato consigliere comunale (per la prima volta) trent'anni fa, deputato (per la prima volta) vent'anni fa?
di
redazione