Il contraddittorio
di Marco Travaglio
Chiedo scusa ai lettori per l’uso privato di questo spazio, ma ho una confessione grave da fare: sono privo di contraddittorio. Dopo un anno che collaboro ad AnnoZero, se n’è accorto anche il Cda della Rai, che è un po’ lento di riflessi. Insomma, mi hanno beccato: ogni settimana, per ben cinque minuti (ma a volte anche sette), racconto fatti negli studi di Santoro senza che nessuno mi contraddica. A parte una volta: c’era Totò Cuffaro con la coppola, e io gli ho ricordato tutti i mafiosi che lui stesso aveva ammesso di aver frequentato. Lui mi ha contraddetto sostenendo che Santoro guadagna troppo. Forse qualcuno si sarà domandato che c’entrasse lo stipendio di Santoro (che fra l’altro Cuffaro aveva triplicato) con i mafiosi amici di Cuffaro, ma almeno mi ha contraddetto. Le altre volte, mai nessuno.
Potrei invocare l’attenuante dell’ingenuità: sono abituato ai giornali, dove non si usa affiancare a ogni articolo un altro articolo che dica l’opposto. Ma, per alcuni maestri di giornalismo annidati nel Cda e ai piani alti della Rai, l’informazione deve obbedire a una strana par condicio: se dici una cosa vera, devi farla subito seguire da una balla (e poi ringraziare se ti consentono di dire la cosa vera, perché il più delle volte c’è solo la balla, ovviamente senza contraddittorio).
In ogni caso, ora che mi han preso col sorcio in bocca, prometto di non farlo più. Dice bene Sandro Curzi: «Travaglio deve intervistare i leader politici». Forse non sa che c’è un piccolo problema: i leader non partecipano ad AnnoZero o, le rare volte che accade, se ne vanno alla prima domanda. Ennesima variante del comma 22: tu puoi parlare, ma solo per fare domande ai leader; però i leader non vengono, quindi non parli. È pure curioso che leader bivaccanti da 30 tv, ospiti di lecchini che ne decantano le doti politiche, intellettive, sportive, canore e culinarie, si spaventino per cinque minuti di controcanto. Ma a tutto c’è rimedio: il contraddittorio me lo faccio da solo. Un auto-contraddittorio con avvitamento carpiato. Che ci vuole?
1) Divido la rubrica «Arrivano i mostri» in due parti uguali: nella prima dico ciò che ha fatto di male il personaggio, nella seconda preciso che il personaggio è alto, biondo, muscoloso, molto sexy e soprattutto molto onesto e molto coerente. Poi la gente sceglie.
2) Prima racconto le malefatte del personaggio, poi dico che non è vero niente: tutti i no diventano sì e tutti i sì diventano no.
3) Narrando le gesta del personaggio, mi rivolgo alla poltrona dov’è seduto. Ma, poiché difficilmente il personaggio viene a sedersi, lo sostituisco con la sua foto cartonata a grandezza naturale, o con una corona di fiori, o con un sosia del Bagaglino, o con un bravo imitatore (potrei chiedere a Sabina Guzzanti, ma ho come l’impressione che in Rai non possa lavorare).
4) Per risparmiare sui materiali, potrei prendere lezioni da Arturo Brachetti e fare tutto da solo: tipo saltellare da una poltrona all’altra e farmi le domande e darmi le risposte, ora vestito da me stesso, ora travestito da ospite, magari con l’ausilio di un paravento, se la spesa non è ritenuta eccessiva.
5) Nel caso in cui volessi occuparmi di Stalin, di Lenin, di Hitler o altri personaggi celebri defunti, le cose si complicherebbero, ma con una medium di un certo livello e un tavolino a tre gambe, il contraddittorio sarebbe assicurato. Potrei farmi consigliare da Prodi, che in fatto di sedute spiritiche ha una certa esperienza.
6) Nel caso in cui volessi citare Bush, non saprei che pesci pigliare: abita lontanuccio e mi sa che non viene, temo che non segua AnnoZero. Ma Crozza lo fa benissimo e potrei chiedere a lui. O ripiegare sulla sua rappresentante in Italia, Clarissa Burt: lo fa sempre Vespa e non s’è mai lamentato nessuno.
7) Ci sono poi i personaggi vivi, ma impossibilitati a intervenire per cause di forza maggiore. Come Bin Laden e il mullah Omar. Se scoprono che alla Rai il contraddittorio vale per tutti fuorché per loro, magari s’incazzano e fanno causa all’azienda. Nel qual caso, non riesco proprio a immaginare la soluzione. Attendo lumi.
8) Talvolta mi capita di parlare di mafia. Visto che la legge è uguale per tutti, immagino che dovrò portarmi dietro Totò Riina e Bernardo Provenzano, per poterli nominare. Ma qui è più semplice: c’è la videoconferenza. Potrei chiedere a Berlusconi o a Dell’Utri se conoscono uno stalliere che mi faccia da tramite.
Il grande Travaglio ci regala ancora risate (purtroppo amare) facendoci riflettere sull'incompetenza di chi guida la TV pubblica.
Io voglio Travaglio a capo del TG1!
ha fegato il ragazzo. :-)
Carolina
Travaglio presidente della RAI. Così almeno rivediamo anche Luttazzie e Sabina Guzzanti.
Per gli strilli dei castaintegrati basterà mediaset.
Travaglio dice una sacco di cose che in un paese normale(LC) sarebbero delle banali ovvietà. Ma si può campare in questo modo, dio cristo?
In effetti il TG1 e' un pochino migliorato da quando c'e' Riotta. Ma non basta. Ci vuole uno come Travaglio.
Il TG1, come dice Sabina Guzzanti continua a confezionare il cosidetto "Panino", dove in 60 secondi si "mixano" 10 agenzie provenienti dai partiti che commentano il fatto del giorno, in chiave "Bipolare", senza che del fatto stesso si capisca un un emerito cazzo.
E' ora di finirla! Spegniamo la RAI!
(ad eccezione di programmi ben fatti come anno zero e pochi altri)
Caro Curzi, (caro come stipendio, s'intende) la soluzione è facile. Si dichiara il giorno prima di quale politico si occuperà Travaglio, e il politico se vuole partecipa e dissente. Se pero' non partecipa, taccia per sempre, e si lasci lavorare Travaglio in santa pace.
:-)
"Caro Curzi, (caro come stipendio, s'intende) la soluzione è facile. Si dichiara il giorno prima di quale politico si occuperà Travaglio, e il politico se vuole partecipa e dissente"
La mia soluzione è differente.
Travaglio si occupa di chi cazzo gli pare senza alcun contradditorio. E se i politici non vogliono sentirsi dare del "criminale" che non facciano i criminali.
ma i politici non hanno già spazio a sufficienza? se il tipo di giornalismo che fa travaglio è quello editorialista/opinionista perchè deve fare interviste? ma io in un frno e gli chiedo se fanno bistecche solo perchè sono sempre cibo?
Come farebbe ad intervistare persone che non sanno rispndere o che non vogliono? ci sarebbero scene tipo:
T=travaglio P=politico
T-domanda
P-risposta che non c'entra nulla (mini comizio)
T-contestazione dell'elusività
P-pistolotto sui linciaggi e la faziosità
T-ripetizione della domanda
P-insistenze sul fatto che si sia già risposto e
che proprio non si voglia capire
T- contraddizione, di nuovo domanda
P- Aggiunta di quello che ha fatto il partito in
merito a cose che non c'entrano niente
T-garbato ma appuntito sarcasmo
P-faccia buffa, urla, accuse
niente di produttivo. Meglio cinque minuti o sette tutti di travaglio e poi i politici vanno a replicare da vespa che almeno non lo guardo...
Una scena simile a quella descritta da "neuro" si vide in campagna elettorale con il celebre duello:
nunziata - berlusconi
(ovvero: giornalista - pagliaccio)
Incalzato dalle domande della brava giornalista, l'allora presidente del consiglio la insulto' e lascio' lo studio in diretta.
Curzi e' tempo di pensione! Se ne vada e lasci spazio a qualcuno piu' giovane e indipendente come Travaglio! La RAI puzza di vecchio e di marcio!
mauro, non la scorderò mai quell'intrvista (?)
Curzi ha perfettamente ragione.
Marco invita pubblicamente Berlusconi per una puntata speciale di Annozero!
Berlusconi sicuramente non si presenterà e farà una figura di m....
Se invece si presenta, Travaglio lo distruggerà in diretta davanti a 10 milioni(e chi se la perderebbe una puntata cosi'!!) di telespettatori.
Alla fine Travaglio verrà licenziato dalla Rai, tutti grideranno in coro all'attentato politico al presidente(del Milan ovviamente), Santoro verrà sospeso, la Borromeo dovrà tingersi i capelli e farsi mora, il CDA Rai si spaccherà per poi venire sospeso, ripreso, appeso. Cadrà il governo, Licio Gelli ne' eleggerà uno nuovo nuovo fiammante per il nostro bene, il Papa dirà che Travaglio è andato contro la legge di Dio, Bush avvertirà di avere intravisto armi di distruzione di massa nel giardino di casa del professor Sartori il quale non c'entra nulla in questa storia, ma mi è simpatico. Cicchitto se ne' uscirà dicendo che Travaglio è un nome triste da dare ad un giornalista che di mestiere fa il... giornalista(che in Italia di questi tempi è un atto di pazzia).
Alla fine in tutto questo bailamme, tornerà lui dall'America per farci sapere il suo pensiero:
Ze Berlusconi vi fa dando sc-kifo mandatelo a casa e amici come prima!!!
Tenchiu mister Bowl