Faceva tanto freddo ed era così umido che non sono riuscito a scaldarmi. Sono arrivato in bici (poco meno di 5 km in città alla garibaldina) abbastanza caldo, protetto dallo shell Patagonia e (miracolo) dai pantaloni della tuta.
Tempo di sfilarmi il tutto, chiuderlo nel kryptonite assieme alla Fixospicciola, infilarmi il cavetto dell'iPod, selezionare "Johnny Winter - Rock'n'Roll Anthology e allacciare le scarpe, ero già un ghiacciolo. Non c'è stato verso di scaldarmi soprattutto perché non ho voluto superare i 6:30/km per evitare di caricare il ginocchi (sarà stato il freddo, l'umido, le lunghe camminate del weekend o il demonio, ma oggi li sentivo entramnbi scendendo le scale per prendere la bici nel box).
Ho patito come una bestia per 28 minuti e 31 secondi, poi mi sono arreso. Ho girato la prua al XXV aprile, mi sono infilato tutto l'infilabile e ho pedalato come un ossesso fino a casa dove mi sono rimpinzato di tè caldo, cracker di cereali e ricotta di bufala. Unica cosa positiva della giornata: aver risentito Rock & Roll, da A Rock & Roll Collection (Disc 1). Uno dei soli di slide più ricchi di feeling e funk nella storia dell'umanità. Sia gloria eterna al texano albino profeta della Gibson Firebird.