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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
Padri storici del PD
«Chi accusa la Provincia di voler costruire una piccola Iri o lo fa per ragioni di strumentalizzazione politica o perché disinformato. L’idea è quella di non disfarsi delle partecipazioni ma di accorpare tutte quelle legate alle infrastrutture in un unico soggetto, che abbia dimensioni europee e di trovare collaborazioni con soggetti privati che rappresentino un’utilità per la società e per il sistema, non solo una sostituzione sul ponte di comando. Per questo la Provincia vuole portare il nuovo soggetto in Borsa tramite aumenti di capitale, riservato all’azionariato diffuso, chiedendo quindi agli investitori l’ingresso di nuove risorse necessarie per il finanziamento di altre opere e infrastrutture» (4/11/2005).
In realtà, malgrado
le promesse e l’aumento dei ricavi (e delle tariffe) la società guidata da Palazzo Isimbardi chiuderà il 2004 con un risultato netto peggiore di due anni fa, con 13 milioni di euro di aumento dei costi operativi (da 81 milioni nel 2005 a 94 milioni quest’anno). Il numero dei consiglieri pre-legge di sfoltimento era passato da 13 a 21 (aumento dei costi del 130% rispetto al 2004). In compenso non si sa nulla dell'ingresso in Borsa promesso nel 2004.