Due conti all'ingrosso. La provincia aveva il 37% circa di Serravalle. Penati aveva pagato oltre 250 milioni per comprare un 15% circa (che sul mercato vale oggi circa 180 milioni) e arrivare ad avere il 51% circa. Il debito non solo non è stato rimborsato, ma è cresciuto di una quindicina di milioni per interessi passivi, costi di esercizio, emolumenti eccetera. Diciamo che quel 15% è costato ai contribuenti circa 280 milioni in tutto. In più, tutte le partecipazioni sono state conferite ad ASAM, quindi sottratte al controllo del consiglio.
Ora, se Penati vende il 30%, i cittadini si trovano ad avere il 30% del 51% di ASAM, ovvero circa il 35% di proprietà della Serravalle invece del quasi 38% che avevano prima, oltre a un 30% in meno per le altre partecipazioni (Sea e Tem se ricordo bene). Ipotizzando che qualcuno paghi 350 milioni per tutta questa mercanzia, ben che vada (ma bene-bene) i cittadini pareggiano i conti (ovviamente ci rimettono oneri passivi, stipendio di Sapelli, compensi per l'esercito di vimercati in CdA, eccetera). E restano senza infrastutture, che come detto sono state conferite a una SpA.
Ovviamente nessuno dall'oligarchia provinciale (quella che paga una consulenza da 108mila euro a un guru della comunicazione per "incontrare
one-to-one i giornalisti" e fornire loro moduli con interviste prestampate) ritiene di spiegare a che pro questo sia accaduto, lasciando aperte le più truci supposizioni.
Per esempio non si capisce come mai il signor Franco Maggi (in-titolato dirigente della comunicazione e amico di famiglia di Penati, distaccato in provincia "per fare esperienza" a stipendio da nababbo) non sottolinei che la frase "portare nelle casse di ASAM 3-400 milioni" non dice che circa 280 di questi se ne vanno immediatamente per pagare i debiti e che a fronte di quattro soldi i cittadini perdono la proprietà di un pezzo significativo di infrastruttura. Né dice quale progetto industriale ci sia per Serravalle e per l'utilizzo di quegli ipotetici soldi. Un Monopoli a tutti gli effetti, a spese del contribuente.
Su OMB se n'è parlato spesso,
per esempio qui. Divertente questo
antico proclama del venditore di
spazzPOLIZZE UNIPOL che si è puntualmente rivelato una panzana.
In tutto questo una buona notizia. Oggi il mio amico A., elettore di sinistra DOC che vive all'estero, mi ha detto: "OMB mi ha aperto gli occhi su Penati, di cui sono stato elettore". Bellalì. Se oltre ad A. ce ne saranno un altro po' pronti a votare chiunque, ma non questo bel tipo, se avremo dato un contributo a sbarazzare la nostra società da questa cosca, allora questi anni di OMB saranno serviti a qualcosa.