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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
La solitudine nei campi di cotone
«Se lei se ne va in giro a quest’ora e in questo posto desidera qualcosa che non ha e questa cosa io gliela posso dare». Si apre così l'intrigante e a tratti oscuro testo teatrale di di Bernard-Marie Koltès che ha debuttato ieri sera a Milano dopo oltre cinquanta repliche in Toscana. Un venditore e un compratore - di cosa non è dato sapere - si incontrano di notte, in un luogo imprecisato. Si apre la trattativa per una compravendita il cui oggetto non viene rivelato.
Sorprendente lavoro messo in scena dalla Compagnia Krypton Egumteatro. La straordinaria bravura dei due interpreti - Fulvio Cauteruccio e Michele Di Mauro - alleggerisce e rende perfettamente digeribile un testo potenzialmente cupo e faticoso. Regia perfetta, in una cornice caotica che rende perfettamente l'idea di un mondo in cui tutto è commercio, anche quando non c'è nulla da vendere o da comprare.
23.01.08 16:50 - sezione
teatro