Dopo Pd e Pdl ecco il Pdt, partito dei trombati
Ormai è chiaro. Il bipolarismo «coatto» sarà anche definitivamente tramontato ma il bipartitismo sognato da Walter Veltroni e Silvio Berlusconi non ha futuro. C'è una nuova, grande forza che avanza. Quella che accompagnerà la riscossa dei «nanetti», dei tanti centri in cerca di autore, dei non rassegnati alla soglia di sbarramento. E' il partito degli esclusi dal grande gioco delle candidature, dei renitenti al pensionamento dalle aule parlamentari, di quelli pronti a indossare qualsiasi casacca, o quasi, pur di continuare a averne una e con qualche grado sul petto.
Accontentarsi di un «grazie per l'insostituibile contributo» e accettare elegantemente di essere sostituiti? Neanche per sogno. Al grido di «non sarò con voi, ma contro di voi» levatosi ieri dal petto trafitto di Ciriaco De Mita, nel limbo dei trombati si costruirà l'alternativa al «duopolio» Pd-Pdl.
E i partiti che dal duopolio sono fuori, già si fanno avanti spalancando porte anche a chi non cerca un'altra casa. Siete troppo anziani per il partito nuovo dell'Obama de' noantri? Siete troppo inquisiti per le liste del Pdl (l'idea è venuta a Gianfranco Fini, non certo al Cavaliere)? Siete sposate a un ex leader diessino esiliato in Birmania e non volete fare la sua fine? Niente paura, troverete anche voi un approdo sicuro. Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, che racconta come Berlusconi sia uomo pronto «ad accoltellarti alle spalle», da buon cristiano è disposto a offrire rifugio a tutti: a Anna Serafini (che però quasi sicuramente sarà ricandidata dal Pd), a Sandra Mastella Lonardo, persino alla «mangiapreti» Emma Bonino. Avanti, c'è posto. Su ideali, visioni, valori si può sempre trovare un accordo, in nome del seggio sicuro.
di
Micaela Bongi