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«Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare» (Francesco Guccini)
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Alberto Biraghi
L'Expo delle meraviglie
Da un modello di simulazione sul dossier Expo costruito in collaborazione con l'università di Bekley:
- il dossier è in gran parte falsificatorio: i numeri corrispondono ad una quasi totale cementificazione indiscriminata dell'area
- l'area è per lo più privata e i soliti noti la vedono rivalutare del 2000 % senza alcuna immediata ricaduta sulla città
- la meravigliosa 'via d'acqua' che dovrebbe collegare lo scolmatore Olona con i Navigli è irrealizzabile ( ci sono oltre 40 m di dislivello che comporterebbere numerose chiuse....)
la via d'acqua diretta al polo espositivo tagliera' in due Parco delle Cave e Bosco in citta'.
- nel dossier ( a differenza di tutte le altre Expo eurpoee degli ultimi anni) non esiste un programma di riuso dell'area e delle attrezzatture che, un minuto dopo la chiusura, rischiano di diventare una città fantasma dalle dimensioni colossali.
«Dicono che l'expo avra' una ricaduta positiva per la citta', che Milano avra' un volto nuovo. Rifaranno il volto anche alla Comasina, a Quarto Oggiaro in mano alla 'nrangheta, al Gratosoglio, alle periferie dimenticate da anni dal comune? O i loro interessi si fermeranno ai terreni di Ligresti & Cabassi (tanto per fare due nomi), a gigantesche cattedrali nel deserto che poi faranno la fine di tanti palazzoni di Ligresti sui quali campeggia da anni la scritta "Affittasi uffici"? Come potra' una classe politica che ha dato finora determinate dimostrazioni (ad esempio limitarsi a svolgere il compito di notai per gli interessi di cementificatori e speculatori edilizi) invertire la rotta di 180 gradi? Per puro spirito missionario nei confronti di chi la citta' la vive veramente? Onestamente lo trovo molto difficile da credere...»
03.04.08 17:27 - sezione
milano