A proposito di chi comincia male
«Sono già iniziate le grandi manovre per recuperare i voti "in libera uscita" della Sinistra arcobaleno che come abbiamo visto nella sola Milano sono 60 mila. La prima iniziativa è del socialista Roberto Caputo che ha chiesto a Penati di dar vita da subito a una "lista del presidente" per raccogliere "consensi esterni e diversificati"».
Nella conferenza stampa post-sconfitta, Veltroni ha accusato Silvio di cominciare male, perché non ha mollato la presidenza di entrambe le camere. Cominci a guardare la rave nel proprio occhio, stanno "cominciando male" anche i suoi sgherri locali. Verticimo, arroganza, mancanza di sobrietà (tra le cause primarie della sconfitta) caratterizzano - come avviene da anni - ogni dichiarazione. Un distacco dalla realtà che porta a scambiare la base ossequiente del partito (ormai sempre più risicata) per l'elettorato.
Ieri si parlava delle prossime elezioni amministrative, con Maurizio Martina candidato in regione come e Filippo Penati in provinciali.
Alle politiche mi sono limitato a non votare, con fatica e dolore, per la prima volta nella mia vita di elettore PCI/PDS/DS/Unione/Ulivo. Se il Piddì andrà avanti con questi metodi di stalinismo berlusconiano, fotocopia di seconda linea, comincerò a considerare l'opzione di votare l'originale, come tanti hanno fatto a queste politiche, a costo di vomitare all'uscita del seggio.
I vertici della politica dimostrano una volta di più di avere la memoria di una carpa, la sconfitta non ha insegnato nulla, la colpa è dela sinistra radicale e degli elettori, il Piddì un grande progetto riformista.
E invece ci vogliono primarie, rispetto degli elettori, sobrietà, rinnovamento. Tutti concetti che con i due mammasantissima mignon e con l'idea di metterli lì a prescindere hanno ben poco a che fare.