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25 novembre 2006 Sean Bell, 23enne, fu ucciso dagli agenti. Il giudice ha deliberato: "Le accuse non sono state provate", assolti tre poliziotti a New York. La fidanzata di Sean Bell lascia la corte in lacrime.
NEW YORK - Sentenza shock a New York: tre poliziotti sono stati assolti dall'accusa di avere ucciso un giovane nero disarmato alla vigilia del matrimonio. Sean Bell, 23 anni, padre di due bambini, venne raggiunto da 50 colpi sparati a raffica dagli agenti. Al termine di un processo durato due mesi, la Corte Suprema dello stato di New York a Queens ha dichiarato Michael Oliver, Gescard Isnora e Marc Cooper non colpevoli di tutti i capi di accusa.
Il 25 novembre del 2006 Bell era stato preso di mira quando con due amici, Joseph Guzman e Trent Benefield, lasciava un locale di spogliarello, dove aveva trascorso la notte prima del matrimonio.
Il caso aveva provocato sdegno e proteste nella comunità afro-americana di New York. In aula oggi erano presenti i genitori e la fidanzata del ragazzo. Fuori, una manifestazione pacifica ha accolto con emozione il verdetto. Il padre di Bell ha chiesto un nuovo processo, stavolta davanti a un tribunale federale. Il sindacato dei poliziotti, al contrario, ha applaudito la sentenza: "Un messaggio a tutti i nostri agenti che la giustizia riesce a essere equa", ha detto un portavoce.
Il giudice Arthur Cooperman della State Supreme Court ha deliberato che le accuse contro i tre poliziotti, due di loro afro-americani come la vittima, non potevano essere provate: "Questioni di negligenza e incompetenza devono esser lasciate ad altre sedi", ha detto il magistrato. Al centro del processo, la questione se i detectives avevano ragione di credere che si trovavano in pericolo imminente, quando hanno aperto il fuoco contro l'auto di Bell e i due amici si era messa in moto sgommando fuori dallo strip club.
La notte della sparatoria l'agente Isnora, in borghese, sparò il primo colpo dopo aver seguito i tre amici alla macchina, temendo che fossero andati a procurarsi una pistola. Il caso Bell aveva evocato a New York memorie di altri tragici episodi di violenza immotivata da parte della polizia: tra questi la sparatoria del 1999 in cui Amadou Diallo, un immigrante africano disarmato, venne crivellato da 41 colpi da agenti che avevano scambiato il suo portafogli per una pistola. Anche in quel caso i poliziotti erano stati assolti e il caso aveva provocato manifestazioni di protesta con centinaia di arresti.
Tell me what has become of my life
I have a wife and two children who love me
I am the victim of police brutality, now [..]
The government don't wanna see
But if Roosevelt was livin'
He wouldn't let this be, no, no [..]
Some things in life they just don't wanna see
But if Martin Luther was livin'
He wouldn't let this be
Michael Jackson They Don't Care About Us
di
Luca (lettore di OMB)