qui giace OneMoreBlog2.31
«I'm a picker, I'm a grinner, I'm a lover and I'm a sinner, play my music in the sun» (Steve Miller)
luoghi:
HP OMB 2.31 |
HP OMB 4.x |
archivio mensile |
archivio sezioni |
Alberto Biraghi
A Torino sanno benissimo cosa fare
In merito al post "Ma a Torino non ci'avevano un cazzo da fa'?":
pur non apprezzando roghi di bandiere e carnevalate in genere, di per
sè stesse nonchè per la ormai scontata e perciò prevedibile
strumentalizzazione mediatica che ne consegue, sottolineo
semplicemente come l'Askatasuna - organizzatore dello spezzone
dell'autonomia interno alla manifestazione - sia il principale
organizzatore e sostenitore, ad esempio, anche delle lotte contro al
TAV in Val di Susa (vale a dire: gestione dei presidi anche notturni,
programmazione delle manifestazioni ecc.).
Occuparsi del proprio territorio significa esattamente questo: significa accorgersi di quel
che succede e prendere posizione, e non mi pare proprio che i ragazzi
dei centri sociali torinesi abbiano fatto finta che in Valsusa o alla
Thyssen-Krupp non sia successo niente...! Si dà il caso che esistano
alcune realtà di movimento impegnate da tempo nel supporto alla causa
palestinese, e la questione del Salone del Libro ha di certo anche a
che vedere con il suicidio della sinistra radicale organizzato da
gentaglia come Bertinotti. Basta leggere
questo articolaccio
dell'ottimo servetto fascista Panella (La ''rottura'' di Bertinotti a
Gerusalemme) per accorgersene.
Sono tutti BRAVI, sono tutti DEMOCRATICI, sono tutti D'ACCORDO nel
condannare quattro ragazzini che bruciano una banderuola di stoffa, ed
intanto NESSUNO sembra accorgersi che i civili e i bambini in
Palestina continuano a crepare come cani, esattamente come i
lavoratori in Italia.
Ed al punto d'unione tra le due cose non ci vuole arrivare nessuno.
di
Lorenzo S. (lettore di OMB)
02.05.08 16:25