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Alberto Biraghi
Non parteciperò al dibattito con Gad Lerne
«(...) non intendo sedermi con chi non reagisce a casa sua alla peggiore delle diffamazioni gratuite nei miei confronti, oltretutto da parte di una persona notoriamente squilibrata sull’argomento medioriente».
La telenovela del Salone del Libro di Torino, dedicato ad Israele, continua: la signora Fiamma (nomen omen) Nirenstein s'offende per le accuse a Lei rivolte dal filosofo Vattimo ("la Nirenstein è fascista e più che fascista..."), s'indigna per non esser stata difesa in tivvù da Lerner, e decide di non sedersi con lui alla Fiera.
Ricordiamo le puntate precedenti: la gentile signora milita nel partito di plastica di berlusconi, scrive sul Giornale di Berlusconi, è autrice di libri evidentemente super partes come "Israele siamo noi" (sulla falsariga degli inni calcistici berlusconiani), nei quali delira in libertà di "pseudopacifismo a senso unico", associandolo al negazionismo (dove starebbe la relazione, nessuno lo sa), mentre le bombe continuano a cadere sui civili palestinesi (5 morti, fra cui dei bambini, giusto pochi giorni fa). PERO' parla delle posizioni poco equilibrate altrui. PERO' non è fascista. Occhio eh, che si offende!
di
Lorenzo (lettore di OMB)