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Alberto Biraghi
Tutte rotture de cojoni
Goffredo Bettini:
«Il Partito democratico deve manovrare, per cogliere i conflitti che inevitabilmente si apriranno nella destra, e stabilire rapporti di intesa con le altre forze d'opposizione (l'Udc) e di ascolto delle domande che verranno dall'elettorato di sinistra che non ha rappresentanza parlamentare. Dunque, non è affatto in contraddizione lo sviluppo della vocazione 'maggioritaria' con il dispiegamento dei rapporti politici».
Traduzione:
Diteje quer che ve pare a quei cojoni di sinistra, ma fateli contenti, poi famo 'sto cazzo d'inciucio e famoci dare qualche sgabbello, che la mozzarella costa cara, perdio.
Per il corpulento stratega del Piddì progetti politici, principi e istanze sono solo
rotture di "cojoni". Quello che conta è tramare con i suoi simili (Udc) e cercare di raccattare il consenso di chi ha preso a pesci in faccia fino a l'altroieri. Se coi dirigenti di prima c'erano poche speranze, con ipocriti cialtroni di questo calibro (in tutti i sensi) almeno due generazioni di Berlusconi e Bossi al potere sono cosa fatta.