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Alberto Biraghi
Capivo la passione dei russi per gli zingari
[…] conoscevo la passione dei nobili russi per gli zigani, che sono per loro quello che le almee sono per gli egiziani e le baiadere per l’India […]
[…] il passo della zingara era inizialmente più una pantomima che una danza. Come una farfalla che esce dalla crisalide e vede per la prima volta lo spazio aperto delle sue ali, sembrava volare incerta e e pronta a posarsi su tutto […]
[…] intanto le sue membra, che credevo spezzate dalla fatica, riprendevano la leggerezza e la forza di quelle di una gazzella. Gli occhi che sembravano addormentati si erano rianimati e gettavano faville. Le labbra che prima riuscivano appena ad aprirsi si sollevao lascivamente ai due lati della bocca e lasciavano vedere due file di denti magnifici. la farfalla era diventata donna e la donna diventava baccante. Trascinato anch’egli dalle vibrazioni della chitarra e attratto all’inseguimento della zingara, l’uomo si lanciò e con le labbra le toccò la spalla […]
[…] nel frattempo la musica diventava sempre più vibrante. Le altre due donne gridavano e saltavano come iene in amore, battendo i piedi a terra e picchiando le mani come dei piatti. Alla fine cantanti ballerini e ballerine sembravano aver raggiunto l’ultimo stadio dele forze umane e lanciarono tutti insieme un grido di sfinimento, di rabbia e d’amore. Le donne e l’uomo caddero a terra, la bella zingara con un ultimo salto si lanciò sulle mie ginocchia quando meno me l’aspettavo e cingendomi le braccia come due serpenti appoggiò sulle mie le labbra profumate con non so quale erba d’oriente. Era il suo modo di chiedere quello che le era dovuto per il miracoloso spettacolo che aveva tenuto per me. Vuotai le tasche e fui ben contento di avere solo due o trecento rubli: avessi avuto un patroimonio glielo avrei dato. Capivo la passione dei russi per gli zingari […]
Alexandre Dumas, “Il maestro d’armi”, Parigi 1840
Mai tradotto in Italia fino al 1998, poi tradotto da Emilia Gut per la casa editrice Voland di via del Boschetto, Roma: una traversa di via degli Zingari.
di
Alessandro Dumas