Niente festa per Scajola
Imbarazzati i Ds annullano l'invito all'ex ministro
C. ROS. - INVIATO A GENOVA
A causa di altri, precedenti, irrinunciabili «impegni» il ministro Caludio Scajola diserterà la festa nazionale dell'Unità. La lettera del ministro è già nel cassetto del responsabile nazionale delle feste, Lino Paganelli. Che del resto ha svolto la sua parte nel procurare la defezione del ministro forzista, mettendo così la festa al riparo dall'onda di indignazione che accompagnava la presenza del responsabile politico delle nefandezze del G8. E anche da un'altra, inutile giornata di tensione in quel di piazzale Kennedy: teatro in mondovisione dell'aggressione di robocop, blindati e gas ai manifestanti del 21 luglio 2001. Per giunta in una data a caso come l'11 settembre. Proprio la data, del resto, è servita come scappatoia agli organizzatori diessini. Inizialmente previsto per oggi, il confronto pubblico tra il ministro azzurro, il sindaco di Genova Giuseppe Pericu e la responsabile immigrazione della Quercia Livia Turco è saltato ufficialmente a causa dell'indisponibilità del sindaco, impegnato in questi giorni nel rimpasto di giunta. A sollecitare la presenza del plenipotenziario berlusconiano in Liguria erano stati proprio alcuni esponenti regionali della Quercia: non Pericu né Claudio Burlando (candidato per le regionali 2005), assicurano però in casa ds. Scajola era stato chiamato a discutere di immigrazione, tema che a Genova è legato soprattutto al problema delle gang centroamericane che funestano un centro storico dove nell'arco di pochi metri si sconfina dalla multietnicità al ghetto.
Sia come sia, Pericu ha anteposto per oggi gli impegni di giunta e i responsabili della festa hanno proposto a Scajola come alternativa l'11 settembre. Peccato però che quel giorno Scajola abbia in calendario il seminario azzurro di Gubbio.
Bye bye Scajola, dunque, con soddisfazione di tutti. «Abbiamo evitato tensioni inutili e sbagliate» osservano compiaciuti gli uomini di Fassino. Che sarebbero probabilmente sfociate in sacrosante contestazioni. Negli ultimi giorni erano comparsi per le strade di Genova diversi manifesti del centro sociale Buridda. Ma già tutte le associazioni avevano protestato contro la presenza di Scajola: ieri Aprile aveva rinnovato le proteste, mentre l'Arci aveva già annunciato la serrata del proprio stand con la proiezione per tutta la durata della presenza del ministro di video sul G8.