Tutto giustissimo, ovviamente. Con queste parole sarebbe d'accordo forse persino Montanelli.
Ma qualcuno riesce a spiegarmi perchè come compagni di ventura si prende Polito e Tabacci?
Io non capisco! Perchè Polito??? Perchèèè???
http://www.onemoreblog.it/archives/013966.html
perchè questo nicola rossi, che qui viene celebrato come un eroe per il solo fatto di essere in dissenso con i vertici ds, è più riformista di d'alema e fassino messi insieme. e quindi con polito ci sta come il cacio sui maccheroni.
E' quello che pensavo anche io...
Tutti questi centristi sono molto viscidi. Tutti, da Mastella e Di Gregorio in giù, tendono a unirsi in gruppetti piccolissimi che con questa situazione di quasi parità hanno però forti poteri di ricatto e di veto.
Questo sig. Rossi dice delle belle parole, ma i fatti e le frequentazioni mi sembra lascino un po' a desiderare.
mauro: io credo che a questo punto sia importante uscire dal guano. Se uno come Nicola Rossi - nonostante le frequentazioni inquietanti e quel po' di puzza dalemiana che ancora si porta appresso - arriva ad affermazioni di questo peso, vale la pena di tenerle da conto. Sinceramente, frequentasse (al bar) anche Velardi e Rondolino (tanto per citare il peggio del peggio), quello che dice resta comunque sacrosanto.
Sono d'accordissimo sulle parole, ma sarà che in questi giorni di letture de "La scomparsa dei fatti", delle parole diffido più del solito.
L'unica speranza per uscire dal guano è Tana De Zulueta, perchè finchè la televisione rimarrà così, noi vedremo Nicola Rossi che esternerà, fassinorutellid'alema che risponderanno, ulteriore replica di Rossi e poi si passerà alla prossima esternazione fresca di giornata.
Vedrai: tempo una settimana non si parlerà più di questo Sig. Rossi (che prima in pochissimi conoscevano), e questo "dibattito" passerà nel dimenticatoio.
Finchè non si scoprirà che magari Rossipolitotabacci si uniranno a Mastella e Udc...
Spero di sbagliarmi, ma sono sempre più scorato.
Sono d'accordo con nicola rossi.
I mali del paese vengono da lontano ed è evidente che le varie forze politiche, di destra e di sinistra, non hanno nessuna voglia di mettere le mani ad una reale riforma.
Qui dove appoggi la punta della forchetta escono vermi e interessi corporativo-clientelari.
Neanche le province -così palesemente intuili- si riescono ad abolire..
Tabacci, da quello che vedo ad omnibus, mi pare comunque uno serio, certo sempre ex dc è (e quindi a tagliare lo stato corporativo ce lo vedo poco)..
eccheppale anche quest'altro con le province da abolire. passano i mesi e stiamo sempre a ripetere le stesse banfate. è chiaro che la "società civile" non è in nulla migliore di chi la rappresenta. ed in ogni caso la politica al di fuori dei partiti è pura utopia, come ammette lo stesso rossi.
io sono ancora più scorato di mauro e mi accontento che non governino i delinquenti conclamati.
eccheppale anche quest'altro con le province da abolire.
è l'esempio -comprensibile anche da te (o forse lavori alla provincia di milano?)- di una cosa fessa, costosa ed inutile; come le altre migliaia di cose fesse ed inutili (oltre che costose) che bloccano questo paese. Leggiti l'articolo di padoa-schioppa (anche se la finanziaria che ha fatto non mi è parsa congruente col medesimo). Pensa quanto costa l'apparato parassitario dal paese..peraltro fondi che potrebbero sostenere il welfare..
è un esempio stupido perchè come ti ho già spiegato mesi or sono le province (o istituzione analoga) esitono ovunque. la suddivisione amministrativa italiana non è nemmeno fra le più capillari al mondo, è su 3 livelli come quella di qualsiasi altro stato di dimensioni confrontabili, quindi non è questo il punto. tant'è vero che l'articolo di padoa schioppa non vi accenna minimamente.
Sarò drastico: la abolizione delle provincie è una stupidaggine inutile e qualunquistica.
Per gli apassionati del genere, segnalo su www.milania.it la crociata di Tognoli per abolirle, a cui ho fatto alcune osservazioni di semplice buon senso.
Ma siamo OT
che palle!
Subito gli esponenti della sinistra-sinistra (quella pura vicina alla gggente) è pronta a fare l'esame del sangue alle persone: ma va con Polito, sento puzza di d'Alema....
Dovremmo chiederci se una persona dice cose sensate, fa proposte praticabili ed è credibile.
Nicola Rossi risponde a queste tre esigenze. Io però propongo una cosa ulteriore: questi partiti sono delle case in via di disfacimento, però non vengono giù perchè?
Perchè tutte queste persone che criticano (me incluso)non riescono a costruire una proposta credibile e a definire una leadership alternativa consistente.
E non parlatemi di certi paertecipanti alle primarie non basta essere una persona di successo (più o meno) parlare l'inglese, mandare una mail da Londra per essere un lesder credibile.
Quindi basta spocchia cerchiamo di coagulare queste posizioni evidenziando le cosa che uniscono non quelle che dividono: perciò basta dividerci sul senso della parola riformista.
Il senso non esiste al di fuori dei contenuti concreti che sono per me: aprire questo paese, eliminare le rendite (dalla PA, ai magistrati, dagli avvocati, ai professori di scuola, ad alcune categorie di lavoratori dipendenti ai pensionati a 55 anni) per liberare risorse a favore dello sviluppo e dei ceti meno abbienti.
Merito e rischio e premio devono essere la triade accanto ad egualitè libertè fraternitè.
In più una riforma istituzionale che dia capacità e rapidità decisionale dando potere ai cittadini: basta con i partiti del 2% (soprattutto a sinistra mi spiace constatarlo) che sfruttano rendite di posizione impedendo le riforme radicali che questo paese ormai non può più attendere.
I tecnicismi li lasciamo ai tecnici (io sono per un maggioritario a doppio turno ma figuriamoci se i Pecorari e di Bertinotti l'accetteranno) ma alla prossima tornata elettorale non possiamo avere dieci partiti che sostengono il Prodi di turno. Ognuno vorace come una locusta per altro...
"Dovremmo chiederci se una persona dice cose sensate, fa proposte praticabili ed è credibile."
"dalla PA, ai magistrati, dagli avvocati, ai professori di scuola, ad alcune categorie di lavoratori dipendenti ai pensionati a 55 anni"
"Merito e rischio e premio devono essere la triade accanto ad egualitè libertè fraternitè."
Geniale, carlo_porta_milanese, una tale accozzaglia di stronzate tutte assieme non le avevo mai viste:
Per la prima affermazione, un dalemiano può dire cose sensate e fare proposte praticabili, ma poi si faccia da parte perchè, in quanto dalemiano, non è credibile.
Per la seconda affermazione: non ti senti un po' qualunquista? Io ci metterei dentro anche i commercianti, i farmacisti e i parcheggiatori abusivi che non pagano le tasse. Dunque per te i professori di scuola, cioè coloro che educano i tuoi figli, sono dei mangiapane a tradimento, dei nullafacenti? E così anche tutti i lavoratori della PA? Ed anche chi a 55 anni magari ha giè lavorato per 37 anni di seguito, magari come operaio? Cazzate qualunquiste che ti qualificano in maniera molto precisa...
Sul terzo punto, poi, arriviamo al top: merito, rischio e premio? Cosa vuol dire? Che se sono bravo e rischio (ovvero mi apro una azienducola, amgari con i soldi dell'UE) sono meglio di uno che ha studiato vent'anni e vuole semplicemente un lavoro adeguato con il suo stipendio sicuro su cui si possano fare progetti? E dunque chi ama il rischio va premiato? E che rischio è se premia automaticamente? E poi, in questo discorso da neoliberismo all'americana che c'entrano uguaglianza e fraternità?
Ho le idee confuse, ho io sono un coglione e non ho capito niente, o il coglione sei tu. Propendo assolutamente per la seconda.
Se posso permettermi, non conosco nessuno dei due ma dai punti 1-2-3 mi sembra piu' brobabile la 1a.
"In quanto dalemiano non è credibile" a parte la considerazione in se molto stupida, un consulente del governo d'Alema è dalemiano?
boh...
Ma che ha detto il sig. N. Rossi, con una prosa un po' criptica e untuosa a dire il vero? Niente di chiaro. Che c'è una "leadership sconfitta" che dovrebbe andarsene. Ottimo, ma chi sono? Io ne conosco solo 4 di leader sconfitti: 1) Occhetto nel 1994 (e si fece da parte), 2) D'Alema nel 1999-2000 (dove sta adesso?), 3) Amato nel 2001 (tanto fallimentare da non essere nemmeno candidato dall'ulivo riformista- e dov'è adesso?), 4) Rutelli nel 2001 (e dov'è adesso?). Però conosco anche due leader vincenti, ossia l'accoppiata Prodi-Bertinotti, che ha vinto nel 1996 e nel 2006. Dunque, a conti fatti, potrei anche associarmi al sig. N. Rossi: i riformisti (perdenti) fuori dai coglioni, il democratico di buon senso (Prodi) e il radicale nel senso non pannelliano del termine (Bertinotti) avanti. Che è quasi quello che sarebbe potuto succedere. Perché non proviamo a lasciare a questi due signori la possibilità di applicare il programma con il quale si sono presentati e hanno vinto le elezioni? Invece no, troppo "radicale". Meglio le cazzate "riformiste" (la solita ciccia, tra l'altro N. Rossi non dice nulla di concreto nel suo intervento, però, da buon riformista, ci mette dentro un attacchetto alle pensioni... ogni buon riformista, si sa, deve attaccare le pensioni almeno 5 volte al giorno, come i musulmani con le preghiere). Cazzate riformiste che, quand'erano in piena auge (fine anni '90) avevano talmente schifato gli elettori da far perdere persino a Bologna. Riforme! Riforme! Ottimo! Ma quali? Perché 'sta gente non fa finalmente un elenco alla luce del sole delle riforme che ha in mente, le spiega chiaramente e chiede il consenso su quelle? Questa è la democrazia. E non si può dire che così non si farebbe mai niente perché c'è bisogno di "scelte impopolari". Ossia di destra. Eh no. Non è mica detto. Abolire i notai non sarebbe una bella riforma? Abolire comitati, sottocomitati, enti vari in cui sguazza il ceto dei portaborse dei riformisti? Poi, quando si dice che la "sinistra radicale" ha appetito di locusta, mi viene il voltastomaco. Rifondazione ha preso il 7% e ha 1 ministro. La Margherita, con il suo 10% ne ha 8... E i Ds 9 (ossia solo uno in più di chi ha la metà dei loro voti).
Boh...
Ha ragione da vendere il Porta. Con buona pace della vomitata di un tale frustrato che si commenta da sola. Il succo dell'articolo di Rossi é che la politica (da quindici anni a questa parte) continua ad essere tragicamente debole. E questa parodia di polemiche novecentesche su riformisti e non ne é una manifestazione. Ridicola, se non ci fosse nulla da ridere...
la Provincia però fa anche cultura. che non sarà facile da monetizzare, ma conta, capperi se conta. per il resto che chi perde si deve dimettere è sacrosanto, se poi son quattro volte di fila, dell'ultima sconfitta si è ammessa la corresponsabilità e in più era contro niente di meno che forze che usavano di simboli nazisti la cosa mi parrebbe addirittura scontata. e invece manca poco che si debbano organizzare fiaccolate per chiedere qualche cosa del genere tanto per il comune senso del pudore.
Carolina
ps lasciando stare che mentre questi stan più nello spazio di David Bowie Caduto sulla Terra 60 anni fa oggi, o perché non lo sanno o perché se ne fottono ma il tessuto sociale è nel massimo degrado. per chi non sa cosa vuol dire questo, ci son tensioni "interetniche" e anche interdomestiche fra poco. ebbravi i leaderini meneghini che prendevano il treno per non essere da meno e per sembrare dei gransignori di brichetto arnaboldi mazzanti vien dal mare.
Carolina
>... io credo che a questo punto sia importante uscire dal guano.
> Se uno come Nicola Rossi - nonostante le frequentazioni inquietanti
> e quel po' di puzza dalemiana che ancora si porta appresso -
> arriva ad affermazioni di questo peso, vale la pena di tenerle da conto.
> Sinceramente, frequentasse (al bar) anche Velardi e Rondolino
> (tanto per citare il peggio del peggio), quello che dice resta comunque sacrosanto.
per quel che conta (contiamo tutti sempre di meno), sottoscrivo del tutto il commento biraghesco (e anche il post originario e le cose di Carlo Porta milanese)!
senza dire che quel che si dice nel post per Milano, vale anche per le mie parti (Napoli), e - temo - per molti altri luoghi...
comprensibile, però son sicura che almeno alla Jervo e a Bassolino non piace Malvano o quanto meno che non le piace sbottigliarsi i punti sensibili. e che se anche le piacessero, Malvano non arriverebbe a fare il premier e le bottigliate non arriverebbero ai cittadini di altre città e/o in giro a ceppa di cane. invece 'sti cialtroni meneghini hanno di queste e di altre proprietà malefiche, peggio dei cattivi di Harry Potter.
Carolina
Sarò drastico: la abolizione delle provincie è una stupidaggine inutile e qualunquistica.
Spiegami che fanno e a che servono.
Peraltro la legge che istituiva le regioni prevedeva la loro abolizione.
In realtà fa comodo uno spazio ulteriore dove parcheggiare politici funzionari e dirigenti in sovrappiù..(capisco che provenendo dall'ex psi la questione ti stia a cuore..)
Perché non proviamo a lasciare a questi due signori la possibilità di applicare il programma con il quale si sono presentati e hanno vinto le elezioni? Invece no, troppo "radicale"
ma quando mai?
programma diccì di sinistra, balzelli, parastato a go-go, un mix di iri e nomisma..
Alberto, scusami il post OT e la voglia di rissa, ma non si possono sempre lasciar cadere le provocazioni di gente che, semplicemente, non è all'altezza.
@dedalus: se vuoi sapere "a che servono" secondo me, le provincie, bastava che ti leggessi il riferimento www che avevo dato, senza far perdere tempo agli altri, Off Topic, oltretutto.
Quanto a quel che ne pensi tu, ripeto che è una superficialità grossolana, tra l'altro inutile ai fini che si prefigge (mi scuso se ti ha offeso il termine "stupidaggine"); e adesso aggiungo che si vede che viene da uno che parla per slogan, non studia, non approfondisce, non distingue.
Quanto al tuo commento sugli ex-PSI, è anche questo uno stereotipo generico e superficiale, sparato senza curarsi di approfondire il caso concreto, la storia personale dell'
interlocutore, ecc. Frequentandoli, ho scoperto che di Radicali ne esistono due tipi ben diversi: alcuni capaci di pensiero, di riflessione, di dialogo (quelli milanesi, per fortuna, sono così); altri pieni di un ridicolo senso di superiorità e assolutamente impermeabili alle ragioni degli altri. Fino ad ora, con questi ultimi litigavo sui siti della Rosa nel Pugno. Adesso, tanto per cambiare, me li ritrovo qui.