Sparare sulla televisione italiana è un giochino talmente facile che non mi piace più. Poco fa ho visto il telegiornale di France2, tv pubblica, ed è stato quasi divertente, se non totalmente patetico. Prima notizia: si vocifera che Ségolène Royal abbia problemi con il fisco, non pagherebbe non so che tassa sulle sue case. E vai con la lista: la signora ha un appartamento in periferia, una casetta vicino al mare e altro. Già che ci siamo, facciamo la lista, con tanto di grafici, delle case di tutti i candidati alle presidenziali: ho scoperto che c'è una, credo la candidata dei Verdi, che sta pagando un mutuo per un appartamentino non lontano da casa mia. Ma mi sa che non è data per favorita dai sondaggi.
Poi sono venuta a sapere che domani c'è un allarme tempesta sulle nostre zone. Speriamo che
il tetto della scuola stavolta stia calmo. Tanto possiamo sempre morire tutti asfissiati. A proposito, un collega di fisica mi ha spiegato che se ci fosse un incendio moriremmo tutti in meno di tre minuti.
E poi è arrivata la notizia più bella. Purtroppo mentre ascoltavo il tg apparecchiavo la tavola quindi mi sono persa alcune sacrosante parole… Insomma, ho sentito parlare di donne e subito dopo di “politique”. Ora, se si sente questa parola in francese dobbiamo pensare al sostantivo “politica” e all'aggettivo “politico” in tutte le sue declinazioni in numero e genere. Con il mio solito ottimismo ho pensato a qualcosa di quasi rivoluzionario, però mi sono anche detta che di Ségolène ne hanno già parlato, quindi cosa può essere? Un convegno sulle donne e la politica? Uno studio da poco pubblicato? Un sondaggio sull'interesse delle donne verso la politica? Poi ho visto la moglie di Chirac e quella di Bush, attorniate da una quindicina di altre signore vestite più o meno allo stesso modo, pettinate da uno stesso coiffeur. Il servizio riguardava una riunione fatta a Parigi, organizzata da Madame Chirac. Invitate a questo convegno erano le mogli di alcuni presidenti e varie regine. L'obiettivo è più che nobile, e cioè la lotta contro il mercato dei bambini, i rapimenti dei bambini a scopo sessuale. Però vedere queste donne che nella loro vita non hanno fatto niente per conquistare il ruolo che hanno (le regine) o semplicemente sono le compagne di chi ha il potere mi ha fatto sorridere amaramente. Si sono incontrate, la moglie di Barroso, quella di Putin, quella di un polacco, la regina del Belgio e tutte le altre belle signore, hanno parlato e hanno mangiato. A spese di chi non lo so, ma hanno mangiato. Il giornalista si è soffermato più su quello, sulle foto, sulla guardia del corpo di Laura Bush, che è l'unica che può aprire lo sportello della sua macchina per farla scendere, che sulla ragione di questo incontro… Del mercato dei bambini non ho saputo niente di nuovo. E ho capito che il problema di comprensione non stava nella parola “politique” ma in “femmes”: la femme è la donna, ma anche la moglie. Quindi da un discorso che poteva essere quasi rivoluzionario si arriva al più triste degli epiloghi: le mogli di chi fa politica.
Ho accolto con gran gioia l'ultima notizia: epidemia di diarrea in Francia; le zone più colpite sono la regione di Calais, l'Alsazia e la Corsica.