Noi storici contro la legge che punisce chi nega la Shoah
Il Ministro della Giustizia Mastella, secondo quanto anticipato dai media, proporrà un disegno di legge che dovrebbe prevedere la condanna, e anche la reclusione, per chi neghi l'esistenza storica della Shoah. Il governo Prodi dovrebbe presentare questo progetto di legge il giorno della memoria.
Come storici e come cittadini siamo sinceramente preoccupati che si cerchi di affrontare e risolvere un problema culturale e sociale certamente rilevante (il negazionismo e il suo possibile diffondersi soprattutto tra i giovani) attraverso la pratica giudiziaria e la minaccia di reclusione e condanna. Proprio negli ultimi tempi, il negazionismo è stato troppo spesso al centro dell'attenzione dei media, moltiplicandone inevitabilmente e in modo controproducente l'eco.
Sostituire a una necessaria battaglia culturale, a una pratica educativa, e alla tensione morale necessarie per fare diventare coscienza comune e consapevolezza etica introiettata la verità storica della Shoah, una soluzione basata sulla minaccia della legge, ci sembra particolarmente pericoloso per diversi ordini di motivi:
1) si offre ai negazionisti, com'è già avvenuto, la possibilità di ergersi a difensori della libertà d'espressione, le cui posizioni ci si rifiuterebbe di contestare e smontare sanzionandole penalmente.
2) si stabilisce una verità di Stato in fatto di passato storico, che rischia di delegittimare quella stessa verità storica, invece di ottenere il risultato opposto sperato. Ogni verità imposta dall'autorità statale (l'«antifascismo» nella Ddr, il socialismo nei regimi comunisti, il negazionismo del genocidio armeno in Turchia, l'inesistenza di piazza Tiananmen in Cina) non può che minare la fiducia nel libero confronto di posizioni e nella libera ricerca storiografica e intellettuale.
3) si accentua l'idea, assai discussa anche tra gli storici, della «unicità della Shoah», non in quanto evento singolare, ma in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altri evento storico, ponendolo di fatto al di fuori della storia o al vertice di una presunta classifica dei mali assoluti del mondo contemporaneo.
L'Italia, che ha ancora tanti silenzi e tante omissioni sul proprio passato coloniale, dovrebbe impegnarsi a favorire con ogni mezzo che la storia recente e i suoi crimini tornino a far parte della coscienza collettiva, attraverso le più diverse iniziative e campagne educative.
La strada della verità storica di Stato non ci sembra utile per contrastare fenomeni, molto spesso collegati a dichiarazioni negazioniste (e certamente pericolosi e gravi), di incitazione alla violenza, all'odio razziale, all'apologia di reati ripugnanti e offensivi per l'umanità; per i quali esistono già, nel nostro ordinamento, articoli di legge sufficienti a perseguire i comportamenti criminali che si dovessero manifestare su questo terreno.
È la società civile, attraverso una costante battaglia culturale, etica e politica, che può creare gli unici anticorpi capaci di estirpare o almeno ridimensionare ed emarginare le posizioni negazioniste.
Che lo Stato aiuti la società civile, senza sostituirsi ad essa con una legge che rischia di essere inutile o, peggio, controproducente.
parole sante!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Una domanda seria: quale sarebbe la differenza con l'attuale reato di "apologia del fascismo"?
@.mau. Per quanto ne so, in Italia quello che "dovrebbe essere" punito è ogni atto che miri a ricostituire il disciolto partito fascista; quindi non è sufficiente la sola esaltazione o difesa del fascismo, ma occorre che essa abbia appunto come scopo la creazione di un nuova organizzazione fascista...
Dopodiché il fatto che questa legge venga o meno effettivamente applicata è un altro paio di maniche...
il negazionismo va gettato nella pattumiera dalle nostre coscienze individuali, non tramite legge di uno stato.
concordo quando si scrive: "tensione morale necessarie per fare diventare coscienza comune e consapevolezza etica introiettata la verità storica della Shoah, una soluzione basata sulla minaccia della legge, ci sembra particolarmente pericoloso"
in merito alla domanda di .mau. mi trovo d'accordo a ritenere anche quel reato un errore. non e' certo la legge che puo' impedire l'apologia della piu' schifosa delle ideologie.
Finalmente si sono fatti sentire i diretti interessati!!
Fiuuuuu... Grazie a Dio, o a chi ne fa le veci. Non ci speravo, ma evidentemente c'è stata un'evoluzione della coscienza pubblica, negli ultimi dieci-quindici anni - almeno su questa tematica. In passato petizioni analoghe furono accolte da accuse di antisemitismo (oddìo, non lo escludo nemmeno oggi). Forse tutto il casino degli anni Novanta non è stato per niente.
Leggi del genere rivelano terribili code di paglia, sono segnali di debolezza, e in altri paesi hanno combinato guasti enormi.
A questo punto speriamo che nomi come Ginsborg, Pavone et alii abbiano un peso e lo scempio annunciato non venga portato a termine. Altrimenti, in virtù del solito "Manuale Cencelli della memoria", tra poco si proporrà una legge che proibisca e punisca il libero dibattito sulle foibe e il "sangue dei vinti" :-/
mi sembrano considerazioni molto importanti, poi per il resto son piena di domande. una è se davvero son reati d'opinione quelli di negazionismo. me lo chiedo perché secondo me se per esempio una persona dice cose che danno fastidio è una questione, ma negare la Shoah non mi pare che sia proprio "avere opinioni eterodosse". è un'altra categoria mi pare. poi volevo sapere: voi vi fidate che si riesca in Italia a combattere solo culturalmente quel ciarpame? avete in mente le tv dove ormai fanno le serie di "vite straordinarie" (!) una puntata con Maradona e la successiva con Hitler? e i casi in cui il negazionismo è avallato da istituzioni come le prefetture, e non è quindi un pazzo che blatera? non so eh, son domande, io a volte penserei non dico alla galera, ma a rafforzare almeno l'impianto legislativo e sanzionatorio su questo (almeno per impedire gli usi strumentali da parte di poteri di qualsiasi tipo e calibro).
Carolina
"voi vi fidate che si riesca in Italia a combattere solo culturalmente quel ciarpame?"
e tu ti fideresti a far passare una legge del genere? col rischio che quei parassiti domani vadano al governo e facciano leggi speculari giustificandosi dicendo 'le avete fatte anche voi!'?
meglio combattere dalla parte della ragione, anche senza vincere, che 'vincere' abiurando tutte le idee di liberta' per cui si combatte.
quella si' sarebbe una sconfitta.
no?
è molto ragionevole anche questo, Tonii. penso solo agli interstizi, per esempio dove le leggi già ci sono ma ci vuole che delle autorità le facciano rispettare con degli atti concreti, oppure ai casi in cui appunto hai l'imprenditur che per effetto di un conflitto d'interessi si pone fuori delle regole anche senza cambiarle, o all'eventualità che una legge vigente in tutti i 27 stati membri dell'ue assuma un valore anche politico rilevante. mah... ipotesi. e grazie cmq.
C.
questi storici sono tutti revisionisti, fascisti e servi della reazione. Mastella autentico comunista li metterà a posto. Lo stato DEVE garantire la corretta lettura storica degli avvenimenti e sanzionare i dissidenti. Occorre che gli insegnanti facciano un giuramento di fedeltà allo stato e che adottino libri uniformi e con il placet di apposita commissione, I libri che sostengono tesi non conformi vanno messi all'indice. é ovvio che le tesi revisioniste le sostengono dei debosciati e quindi vanno previste anche cure cliniche. Anche questo blog dovrebbe uniformarsi. Disciplina disciplina
marcello flores è anche neo assessore alla cultura di Siena e Giovanni Gozzini di Firenze... mi spiace dirlo a voi con Vittorio Sgarbi...
:-) scusate, Mastella comunista è eccelso. :-) ma a voi pare normale che ci sia gente con ruoli importanti nei media che trasmette cose come queste http://www.mediaset.it/brand/rete4/vite_straordinarie/schedaprogramma_550.shtml ?
e facile vedendo 'ste cose dire che sì, si diffonderà "un'altra cultura" senza bisogno di leggi? anche questo apre la questione di farne un fatto ideologico, sinistra verso destra, allora metto uno di rifondazione alla rai per contrastare la guarneri sull'altro canale, solo che arriva un verde o un diessino che la poltrona la vuole lui, la Memoria come un fatto di audience. ma solo in Itaglia!
Carolina
"Chi rinuncia alla libertà in cambio della sicurezza non merita, né mai avrà, l'una e l'altra." (Benjamin Franklin)
Mai rinunciare alla libertà di pensiero e di espressione, nemmeno in cambio della sicurezza che non si diffondano "idee pericolose" per la società.
Si perderebbe la libertà senza acquisire la sicurezza.
ma cazzo lungi da me mettermi a discutere con 250 storici di primo livello (a parte che esiste anche quello che si osserva intorno a sé oggi), ma dico è l'uso politico. non so se mi spiego, la guarneri può essere una sciacqua possibile, ma si presta a fare revisionismo perché c'è un venditore di spazzole coi miliardi e il potere politico che la paga e finché c'è troverà le sguanze e le nostre tv trasmetteranno merda che - questo è provato - influisce sui valori della società.
Carolina
sono assolutamente contrario ad una legge che impedisca ad un libero cittadino di esprimere la propria opinione liberamente...
credo che il combattimento contro questi abomini, debba essere puramente culturale...
il divietare a chicchessia di esternare le proprie convinzioni (anche di questo tipo) porrebbe una pietra angolare per la rinascita di questi pensieri avallandone i principi e darebbe ai negazionisti la sensazione di "debolezza" degli argomenti a nostra disposizione..., il che sarebbe ampiamente controproducente..., sia per noi, che per coloro che ci succederanno...
spero che parlandone e portando le prove dell'orrore, si possano coinvolgere nella lotta ai negazionismi e revisionismi tutti i giovani, di qualunque estrazione sociale e corrente politica...
solo in questo modo si potranno emarginare 'sti esseri e una volta isolati dall'opinione pubblica, basterà lasciarli marcire nel loro angolino...
io non lo so veramente. è la solita questione penso del rapporto tra legge versus forza. una legge può correggere o togliere uno squilibrio dettato dai rapporti di forza (politici sociali economici sessuali e quant'altro) nella società oppure può peggiorare la situazione. vale anche con molte altre cose. mi sembra però questo il punto - magari assieme agli obiettivi che ci si vuol prefiggere con le leggi, tipo tutela di diritti o di una forma stato o di altro alla base della proposta - su cui riflettere e non tanto chi pensa cosa e se può pensarlo etc. anche perché tanto la gente di cose ne pensa,ne dice,ne esterna in continuazione, figuriamoci.
Carolina
Il punto è proprio che è sbagliato "correggere" la coscienza (conoscenza) storica a colpi di leggi.
Non capisco poi che senso abbia separare una legge anti-negazionista dalle cose che la gente "pensa, dice ed esterna", come se la prima non influisse sulle seconde.
A meno che, certo, immaginiamo una legge che enunci principi rimanendo inefficace, con però il "brillante" risultato di violare appunto dei principi, di fornire alibi e di legittimare la censura, senza nemmeno il (dubbio) beneficio della repressione del negazionismo...
Se vogliamo invece parlare dei mezzi di comunicazione, la questione assume tutto un altro aspetto... Diventa anche un altro discorso, però!
ragazzi pero' voi parlate di libera opinione..
c'è libertà di opinione...
l'olocausto non è un' opinione è un fatto(premetto, nemmeno io vieterei il negazionismo), la libertà di opinione come funziona qui?
ma nessuno vuole leggi per correggere la coscienza. si pensa (spero,sbagliando magari,ma sperosia questo) a correggere situazioni reali quando violano diritti individuali o collettivi ritenuti importanti - anche in rapporto e dialettica con altri.
per fare un esempio è come con le pari opportunità o il divieto di insulti razzisti o sessisti credo. non è che la gente sia assetata di carceri, la norma sul carcere che eventualmente simili leggi prevedano ne costituisce la parte sanzionatoria e non il dispositivo che appunto pone una regola.
Carolina
prefe, il fatto che i fatti siano tali è un'opinione. Per quanto riguarda i fatti storici c'è un'intera comunità ("scientifica") che se ne occupa, li studia, compone i documenti e le testimonianze creando spiegazioni e descrizioni esplicative. Questa comunità può rivelarsi talvolta (spesso?) inadeguata, tuttavia non è che abbiamo alternative migliori (che io sappia); ci sono molte alternative peggiori, naturalmente, tra cui la "storia di stato".
Personalmente sanzionerei i comportamenti di chi diffondesse false conoscenze - specialmente se strumentali(zzabili) in chiave anti-democratica - tra i minorenni; cioè tra quelli che (si suppone) non hanno i mezzi per distinguere da soli il "vero" dal "falso" (storico).
Per il resto stornerei le risorse dall'apparato repressivo alla scuola, che ne ha maledettamente bisogno...
solo che noi siamo in Itaglia. per cui il diritto "lo sappiamo solo io e te". e per gli altri, fitto piano di seghe mentali e di politicantume.
Carolina
Che io sappia, il divieto vige per le ingiurie tout court, a meno di aggravanti specifiche (su questo sono incerto) o di altre fattispecie di reato (come l'incitamento all'odio razziale).
L'ipotesi di legge, per come ne parlano i giornali (che io sappia non esiste alcuna bozza), riguarda affermazioni che neghino l'esistenza storica dello sterminio degli ebrei ad opera dei nazisti.
"Affermazioni", non "situazioni reali che violino diritti" (riferimento che comunque non ho ben capito e mi sembra un po' vago).
Continuando, l'impianto normativo di una legge non vale una cicca senza l'impianto sanzionatorio, quindi è assurdo separarli e trattarli come se fossero due cose separate.
Lo stato non deve perdere tempo a fare leggi "impotenti", il suo compito non è fare "manifesti di esortazione culturale". Il fatto che si guardi con diffidenza alla parte sanzionatoria di una legge in questo caso è (a mio parere) sintomo della scarsa fiducia nella bontà generale della legge stessa.
Infine, se in Italia il diritto "lo sappiamo solo io e te", mi sembra proprio il caso di investire nella scuola. Che io sappia, aumentare leggi, tribunali e polizie - che pure possono essere buone cose - non ha mai aumentato la cultura di un paese.
e così abbiamo "l'ex ministro dell'istruzione" sindaco e il nano che fra poco torna al potere... se lo dico mi arresti? o è tana libera tutti?
Carolina
Prego?
Chi deve arrestare chi?
o.O
La democrazia è quel sistema che permette anche a chi non è democratico di esprimere le propie idee (ovviamente non di metterle in pratica). Sotto il comunismo o sotto il fascismo è permesso solo esprimere opinioni fasciste o comuniste (anche quelle entre certi limiti); così come accade nei regimi islamici (provatevi a parlare male di allah) e così come accadeva, ai tempi, nei regimi clericali.
L'idea di bandire alcune idee, perchè malvage, è un'idea pericolosa: significa passare inavvertitamente dal piano della democrazia a quello del totalitarismo. Il giorno seguente le idee considerate cattive possono cambiare etc. etc.
Sono ragionamenti elementari, ma molti sono così cretini che neanche le cose elementari riescono a capire..
:-) non esistono cose ovvie. è provato, ma dico proprio anche se parli con tua moglie -ovviamente dipende anche da quanto approfondisci- te ne rendi conto che non esistono. figurati su temi di questo tipo e con discorsi allargati a un Paese,o a un continente.
Carolina