Qui c'è poco da commentare.
Lo stato italiano ha delle regole precise nelle quali tutti ci ritroviamo e che ci piaccia o no ci assoggettiamo; non vedo perchè non lo debbano fare anche etnie con culture diverse dalla nostra.
Personalmente ho un timore: credo che la grande tolleranza che noi come popolo italiano abbiamo, è vista dagli emigranti come una debolezza.
"non vedo perchè non lo debbano fare anche etnie con culture diverse dalla nostra"
non c'è dubbio il manganello noi lo usiamo un po' con tutti, è un'usanza nazionale come il rutto dopo pranzo negli Emirati: manganello con gli inglesi, con gli italiani, con i cinesi. siamo un paese democratico e non facciamo differenze. poi la mattina ci si alza e la mamma ci prepara una sana colazione col Mulino Bianco e Orzo Bimbo e via, si ricomincia, i servi a servire, i padroni a comandare, i poliziotti a manganellare. siamo fatti così, che bello.
Due considerazioni.
Una delle conquiste più difficili per uno stato è il "monopolio della violenza". Il fallimento di questo obiettivo a cavallo dei due secoli nel sud è stato una delle cause della comparsa della malavita organizzata.
Quindi non è che ci siano molte storie: quando serve, la polizia deve picchiare, ed è solo lei a poterlo fare.
Ultimamente però in italia la situazione sta degenerando: dal g8 in avanti si è iniziato ad usare le forze dell'ordine in maniera sbagliata. Io non vedo più in giro ufficiali animati da spirito di servizio, alla Falcone, diciamo. Vedo sbirracci della peggior specie. Arroganti, prepotenti, prevaricatori, strafottenti e invasati con chiarissime tendenze fasciste.
L'energumeno pelato probabilmente sabato sarà alla manifestazione contro la violenza organizzata da cuore nero.
(questa frase è un ossimoro continuo ^_^)
Mauro, io vedo in giro fascisti in divisa, ex-ultrà da stadio, nazi, che girano adesso con la divisa addosso. Come una volta, si tende sempre a giustificare la violenza gratuita di chi porta la divisa. Sul blog di Beppe Grillo c'è un video molto significativo sul tema.
Il poliziotto tatuato edovrebbe anche fare la prova antidoping.. Cmq è vero il manganello lo usano un po' con tutti. Il fatto che lo stato ha il monopolio della forza, non vuol dire che deve sempre sfruttarlo. Sia mai che una volta se ne parli.
sicuri sia un poliziotto.
Non è da escludere che vistoche c'era qualche cinese da menare si sia unito alla festa
Le foto in se' dicono poco o nulla.
Scontri di piazza.
Bisogna vedere come sono nati, perchè etc.
Cose, al momento, ancora non proprio chiare.
Se una cosa del genere fosse avvenuta prima del massacro di Napoli e del G8, probabilmente aspetteremmo tutti di saperne di più per farcene un'opinione.
Quelle pagine buie della storia d'Italia hanno però mostrato quale sia il comportamento della polizia ogni volta che si presenta l'occasione di picchiare la gente. Rivelando anche che l'omertà con la quale vengono poi coperti i delitti commessi dai poliziotti non è derubricabile a un malinteso "spirito di corpo", ma è regola centrale di un sistema di azione criminoso che resiste solo se garantito dalla non punibilità dei delinquenti che lo pongono in essere.
Staremo a vede che cosa succede, ma penso che non succederà nulla. Al momento mi pare che il minimo sia pretendere che quel soggetto in borghese con il cranio rasato (ma non era vietato per apologia di fascismo tra le forze dell'ordine?) venga identificato e processato. Poi, se si dimostrerà che tutto si è svolto in maniera regolare e che quel fenomeno da baraccone ha fatto soltanto quello per cui noi gli paghiamo lo stipendio, tante scuse e un prosciolgimento.
Mi permetto però di ricordare che Alessandro Perugini, uno dei peggiori elementi della sbirraglia di tutti i tempi, ripreso in diretta mentre spaccava a calci la faccia di un quindicenne che due suoi accoliti in divisa antisommossa gli tenevano fermo (immagini del G8 di Genova trasmesse in mondovisione), non ha mai perso un solo giorno di stipendio e, al momento, è il capo della logistica della Digos di Genova.
Ve lo ricordate quel ragazzo sfigurato, che gridava davanti a una telecamera "Fate schifo", con un occhio grande come una mela e un vistoso squarcio sulla fronte? Ecco: quello che lo ha ridotto così abita a Genova ed è il capo della Logistica della Digos.
Sembra la stessa logica del manganello usata dai poliziotti sui tifosi del Manchester a Roma.
Diciamocelo: le nostre forze dell'ordine non sanno fare servizio d'ordine.
Sono impreparate e spesso al loro interno ci sono invasati che sono anche mal guidati.
Idem sul caso Raciti di Catania, ho letto un articolo su L'Espresso:
http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=68762
"Mauro, io vedo in giro fascisti in divisa, ex-ultrà da stadio, nazi, che girano adesso con la divisa addosso."
Precisamente. Un certo filmetto "Arancia Meccanica" di Kubrick sta lì da anni a spiegare esattamente questo.
Personaggi come il signor Betulla non devono averlo mai visto.
tre cosette che ci devono far riflettere:
- 1) l'uso generalizzato del manganello in modo da colpire con l'impugnatura (piu' rigida del resto dell'attrezzo), provoca ferite anche pericolose, e' vietato da regolamenti, dalla legge e dal buonsenso.
- 2) i guanti che vedete nelle foto li vendono nelle armerie e nei negozi di militaria, sono rinforzati ed appesantiti con lastre e/o biglie di metallo (di solito ottone, ma anche acciaio), servono a far molto male, sarebbero anche questi vietati da regolamenti, leggi etc etc (pero' ho visto anche guardie girare coi tirapugni, ma e' un'altra storia).
- 3) non e' la prima volta che la "polizia locale" milanese (che gira armata di tutto punto e col manganello, come se dovesse occuparsi della sicurezza del NORAD invece che far due multe) si comporta in maniera a dir poco incivile, causa una rivolta urbana e si becca una cifra di stecche (mi si passi il gergo).
presidente prodi, ministro amato, presidenti marini e bertinotti: ma una bella riforma delle leggi sull'ordine pubblico? una bella strigliata ai vertici delle forze dell'ordine? una razionalizzazione della pletora di corpi armati dello stati, militari e non, con conseguente sfoltitura? una legge quadro che regolamenti una volta per tutte i comportamenti consentiti ai vari corpi armati e sanzioni quelli non consentiti con certezza della pena?
seee aspetta va, campa cavallo che l'erba cresce.
La Lega in queste occasioni dà il suo meglio...
"Per Mario Borghezio, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo, "la rivolta in corso nella Chinatown milanese, in tutto e per tutto simile a quelle delle banlieues parigine, dimostra una sola cosa: che molte comunità immigrate sono, ormai, uno Stato nello Stato e come tale si comportano, con totale insofferenza e impermeabilità verso le regole del nostro vivere civile"."
Parla di civiltà uno che "Nel 1993 è stato condannato a pagare una multa di 750.000 lire perché ritenuto responsabile di aver picchiato un bambino marocchino. Il 19 ottobre 2005 è stato condannato in via definitiva a due mesi e venti giorni di reclusione [1], oltre ad una multa 3040 euro, perché ritenuto responsabile dell'incendio appiccato ai pagliericci di alcuni immigrati che dormivano sotto un ponte a Torino nel 2000." (http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Borghezio)...
"Più duro il parere di Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e coordinatore federale del Movimento Giovani Padani: "Chinatown non è una zona da difendere o coccolare, ma da ripulire"."
(http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=18900&format=html)
Una questione di civiltà...o una questione di igiene?
la polizia italiana e' riuscita dove nessun altro paese europeo era mai riuscito: a far insorgere una chinatown!
le violenze della sbirraglia le conosciamo bene: ragazzotti senza arte ne parte reclutati tra i palestrati ultras delle curve piu' nere cui si propina una subcultura macista fatta di violenza e impunita'.
il rispetto dei cinesi per le istituzioni lo conosciamo bene, il valore che attribuiscono all'armonia sociale supera persino l'importanza che ha 'la faccia' di un singolo. persino negli alterchi tra due cinesi per strada subito si intromettono miriadi di sconosciuti pacieri che, dialogando, placano gli animi e impediscono alla violenza di manifestarsi.
qui evidentemente ci mancano dei dati per valutare l'origine del disastro (forse la vigilessa dando la multa ha infranto un patto segreto fatto di bustarelle? c'e' dell'altro che non si puo' dire?). ma possiamo facilmente capire che il comportamento della polizia lo porti inevitabilmente ad esplodere, anziche' ricomporsi.
la bandiera cinese esprime la vittoria su un passato fatto di miseria e umiliazione. facile capire che lo sventolarla non e' (tanto o solo) un segnale di 'nazionalismo' quanto voglia identiaria di riaffermare i propri diritti calpestati.
chiunque abbia avuto modo di osservare il comportamento delle sedicenti forze dell'ordine nei confronti della comunita' cinese in italia (un misto di arrgoganza da mafiosetti e maleducazione congenita) puo' solo plaudire alla decennale capacita' di sopportazione degli immigrati cinesi.
parafrasando Orwell: quando vedo uno sbirro picchiare un cinese non ho dubbi da che lato stare.
quanto voglia identiaria di riaffermare i propri diritti calpestati.
diciamo che , tendenzialmente, i cinesi sono contrari all'integrazione con gli indigeni.
Tonii, da buon sinologo e guardia rossa della rivoluzione culturale, la fa -ovviamente- un po' farlocca.
Qui bisogna capire se esiste effettivamente una persecuzione nei confronti dei commercianti cinesi oppure i motivi sono altri..per il resto il buon cinese è una favola, come lo è quella degli italiani brava genete..
Lo sai cosa dice Jack Burton in situazioni come questa?
Chi?!
Jack Burton, il qui presente. Il vecchio Jack dice sempre…basta adesso.
(Grosso guaio a Chinatown)
- è mia figlia.
- voglio la verità, le ho detto!
[schiaffone]
- è mia sorella. è mia figlia. mia sorella, mia figlia...
- le ho detto che voglio la verità!
[schiaffone! ri-schiaffone! ri-ri-schiaffone!]
- è mia sorella e anche mia figlia!
("chinatown" di polanski)
"Lo stato italiano ha delle regole precise nelle quali tutti ci ritroviamo e che ci piaccia o no ci assoggettiamo; non vedo perchè non lo debbano fare anche etnie con culture diverse dalla nostra.
Personalmente ho un timore: credo che la grande tolleranza che noi come popolo italiano abbiamo, è vista dagli emigranti come una DEBOLEZZA"
Il bellissimo energumeno tatuato giuro che l'ho visto in un numero di Babilonia.
Il suo orientamento politico mi disgusta, ma i glutei, cari miei, quelli erano spettacolari proprio.
Sigh.
Mauro
Come si fa ad essere così ipocriti? Poveri i cinesi, poveri gli arabi, poverini tutti... E noi sempre a consolare ed aiutare.. solidarietà e tolleranza ecco i risultati. Non siamo rispettati nemmeno a casa nostra.. ma fatela finita.. e se non vi stanno MAI bene le cose in Italia andatevene!! Compresi i finti italiani. Ma che pensate che in altri paesi i cittadini fanno come gli pare? le REGOLE esistono ragà basta!! Che sia la destra o la sinistra al governo ci sarà sempre da lamentarsi vero? (se poi mi spiega qualcuno se chi sta governando è di sinistra per favore mi fa un piacere)..
Bhe direi che le immagini a volte sono spesso strumetalizzate.
Soprattutto in una rissa o un scontro capire chi ha ragione o meno.
Certo che i dati parlano chiaro 14 agenti feriti e una 10 di civili.
Vuol dire che i Cinesi non parlavano ma menavano anche ...
Gli stessi poliziotti tricoloruti che hanno manganellato gli agricoltori delle valli e a Scampìa chiedono il permesso per entrare ai boss.
Forti coi deboli, deboli coi forti, come sempre.
I figli di quelli che hanno soppiantato i quattro ladri di lambrette della Ligera a Milano con la Mafia gentilmente esportata in tutto il mondo. Che ora piazzano il sedere in posti statali di cui hanno fatto un'egemonia clientelare e vanno a menare i veri precari (altro che call center, signori miei, questi lavorano 12 ore al giorno negli scantinati, sfruttati dai pochi connazionali malviventi) che si fanno una schiena così.
Grazie a Dio non vivo più in Italia.
Ebbravi, finalmente avete trovato l'osso da spolpare! Sì, sparate a zero sulla polizia di stato, avete ragione.
Lo sanno tutti che i vigili di Milano,una volta definiti lavoratori, la mattina escono di casa con il solo intento di trovare e punire il cinese indifeso. Tutti sanno che i reparti antisommossa in italia sono una accozzaglia di ex galeotti, per di più fascisti, che hanno come unico obiettivo picchiara inermi e indifesi. Ed è altresi noto che il ministro dell'interno Amato è uno schiavo delle multinazionali e la sua vecchia milianza socialista è una semplice copertura atta a proteggere i sui contatti con la rete massonica occidentale e la grande internazionale del male. I cinesi che organizzano una sommossa nel centro di Milano non li ha visti proprio il caro tonii, che, si sa, ha sempre ragione. Chiudo ricordando la famosa frase di P.P.Paolo Pasolini, che in occasione degli scontri degli anni '70 a Villa Giulia riconobbe come veri uomini del popolo gli agenti di polizia, allora chiamati celerini, e non gli scalmanati giovanotti dell'epoca, che tanto amavano, allora il grande presidente Mao, idolo di quegli anni dei veri difensori dei diritti umani. Ma si sa che sbagliava, era un frocio e per di più polemico con il grande Pci di allora. Basta polizia, il potere deve essre consegnato tutto nelle mani degli appartenenti ai vecchi servizi d'ordine di "Potere Operaio" e di Lotta Continua, che, lo sanno tutti, picchiavano solo con tirapugni di gommapiuma e catene di cioccolato e sapevano sempre chi stava dalla parte della ragione e distinguevano il cativo fascista a kilometri i distanza.
@sabatino
Ma tu sei quello col casco blu o quello col casco bianco?
Sparare a zero sulla polizia, dice Sabatino, che sarebbe un branco di fascisti in uniforme dediti al malaffare. Da parte mia, sono più che disponibile a cambiare le mie opinioni sulle forze dell'ordine. Lo farò un secondo dopo che gli inquirenti che indagano sui fatti del G8 genovese avranno avuto la piena collaborazione dei poliziotti che denunceranno (facendo i NOMI E I COGNOMI) i loro colleghi che si sono resi responsabili dei pestaggi alla scuola Diaz. Quei colleghi, per capirci, che finora sono stati coperti con "Non so, non ricordo, eravamo tutti in divisa antisommossa e non si distinguono le facce". Un attimo dopo che saranno ricomparsi i verbali di servizio di quella sera (che mancano tra le carte consegnate ai magistrati in quanto dichiarati "perduti"). Un secondo dopo che saranno inviate ai magistrati tedeschi che ne hanno fatto formale richiesta foto aggiornate dei poliziotti indagati per i fatti di Genova (pestaggi di cittadini tedeschi) in luogo di quelle vecchie di venti e più anni che sono state mandate loro. Un millisecondo dopo che un poliziotto onesto dichiarerà chi e perché ha distrutto le molotov che costituiscono oggetto di prova nel processo per la Diaz. Un microsecondo dopo che i pensionati che erano in servizio nella questura di Milano nel dicembre 1969 ci diranno chi (nome e cognome) ha buttato Pinelli dalla finestra.
Prima di allora, non cambio la mia opinione. I poiziotti onesti ci saranno di sicuro, e voglio anche pensare che siano la maggioranza. Ma se l'istituzione alla quale appartengono si comporta in maniera disonesta, mi spiace tanto per loro, ma il giudizio che si può dare su di essa è sempre lo stesso. Che si vergognino.
Mah, io faccio notare che le foto una cosa la dicono: anche stavolta, come già allo stadio per Roma - Manchester, molti poliziotti usano il manganello impugnandolo dal lato sbagliato.
La cosa è ovviamente molto voluta: il manico del manganello è rigido e spezza le ossa; la punta, pensata per colpire senza rompere le ossa, è di gomma dura. Non che faccia bene riceverla addosso, ma di certo fa meno bene riceverne il manico.
I manganelli, inoltre, dovrebbero essere usati sugli arti, almeno così prevede il codice d'uso della polizia. Qui mi pare siano usati secondo la celeberrima tecnica del "'ndo cojo cojo".
Monopolio della forza? C'è ancora qualcuno che vuole metterla in accademia?
Ti ringrazio, Mauro per la finezza della domanda. L'anima dell' intollerante esce sempre fuori. Debbo corregerti però: io non stavo a Milano quel giorno, ma hai colpito nel segno: facevo parte delle forza repressive dei campi di concentramento cinesi, nella mia lontana gioventù. Figurati che noi, in nome dell'ideologia picchiavamo direttamente con tubi di ferro, per evitare che qualche osso rimanesse sano.
Caro Persio, ti ricordo che se i poliziotti occultano delle prove, si tratta di un reato che nei paesi civili viene duramente punito.
Per i fatti di Napoli e di Genova, ti rammento che quelli sono da imputare non al poliziotto in quanto tale, ma al dirigente che ha ordinato quelle cariche, al capo della polizia e al governo , più precisamente al ministro dell'interno. Ti ricordo che, nel caso di Napoli, c'era al governo la sinistra, ma questa non ha mai colpa; il capo della polizia è sempre lo steso dai fatti di Genova, il dottor De Gennaro, prontamente riconfermato dal Governo attuale, quello dele persone oneste e amanti della pace. Delle due l'una: o i poliziotti d'Italia hanno realizzato il Golpe e governano il paese in maniera occulta al solo scopo di picchiare selvaggiamente gli innocenti, o il Ministro dell'interno è un idiota, che riconferma nelle cariche precedenti dei sadici gestori della dottrina del manganello.
@Mauro
Che l'occultamento delle prove sia un reato mi è noto, così come mi è noto che l'omertà è una pratica che qualifica come criminale chi la pone in essere. Quanto ai fatti di Napoli, con me caschi male, anche se non sei certo tenuto a saperlo, perché sui fatti di Napoli e sulla successiva pagliacciata di quella ventina di delinquenti in uniforme che si sono ammanettati attorno alla questura ci ho scritto due articoli.
Caschi male anche con la pretestuosa spiegazione a scaricabarile che adduci, la quale farebbe precipitare sul ministero degli interni la responsabilità del fatto che un poliziotto piazzi una prova falsa dentro la Diaz per giustificare la sanguinaria irruzione repressiva. Semplicemnete, perché è un'argomentazione, la tua, pretestuosa e sbagliata. La responsabilità penale, infatti, è personale. Si tratta di uno dei capisaldi del diritto occidentale moderno.
Infine, non so se tu volessi velatamente sottintendere che io sia disposto a notarre i soprusi polizieschi solo uando il governo è di destra. In questo caso, il tuo sarebbe un vero e proprio nonsenso, dato che il mio post, al quale tu ti riferisci, è un commento a un fatto accaduto alcuni giorni fa a MIlano, quando mi pare che al governo ci fosse già Prodi.
Forse,Persio, la giornata di festa ti ha fatto leggere di fretta il post. Io dicevo proprio la stessa cosa : la responsabilità per occultamento di prove è un reato penale: non si può incolpare tutta la polizia per quello che, una volta provato, è un atto individuale( a meno di invocare una associazione per delinquere)secondo le mie conoscenze di diritto. A parte l'espressione caschi male, che non apprezzo, voglio spiegare che non accennavo ad uno scaricabarile nel caso dell'occultamento delle prove, ma solo in relazione al comportamento delle forze antisommossa nei casi del G8, Napoli, quote latte, cinesi a milano etc...
Queste sono forze dello stato e chi le invia è responsabile del loro comportamento, nel bene e nel male. Facevo notare che il capo della polizia è sempre lo stesso da parecchi anni, sia con governi di desta che di sinistra, il suo nome e A. Di gennaro. Ora, se il governo di sinistra, quello di cui fanno parte anche Rif. Com. e Com.Italiani hanno accettato che venisse riconfermato dall'ex socialista Amato, fa pensare che non si tratti dell'ultimo dei neofascisti picchiatori ancora in giro. Se questo non è vero, vuol dire che è inquietante la conduzione del ministero dell'interno del Governo Prodi. Infine ti ringrazio per gli apprezzamenti molto fini sui miei argomenti pretestuosi, sbagliati e per la scoperta dei miei nonsense, è sempre un piacere esaere redarguii da persone di tale levatura intellettuale e morale. Guarda che io sono Sabatino e non Mauro, forse hai sbagliato
@sabatino
Non ti piace l'espressione "caschi male"? Sono costernato.
Al di là del tuo stile provocatorio, che non apprezzo, mi fa piacere che tu ritenga un piacere essere redarguito da persone di levatura morale e intellettuale più alta della tua. Spiace però che tu scambi la manifestazione del dissenso verso ciò che scrivi per un intento di redarguire, ma si sa che ciascuno applica i parametri che ha.
Sono d'accordo con te che il ministero Amato sia perlomeno dubbio nella gestione dei disordini di piazza e nell'atteggiamento nei confronti della polizia. Ma converrai con me che ogni ministero degli interni che si ricordi a memoria d'uomo sia stato almeno altrettanto inquietante in questo. Il che, a mio parere, dovrebbe suggerire qualche riflessione sull'uso che i governi della repubblica fanno della polizia.
Detto per inciso, non lo so chi avesse ragione a Milano, se i cinesi o se i vigili urbani (prima) e i poliziotti (poi). Trovo però che sia inquietante e fonte di preoccupazione il fatto che la polizia sembra non sappia intervenire che in maniera violenta e che, ogni volta, il governo di turno non faccia altro che coprirne le colpe e giustificarne (aprioristicamente addirittura, in molti recenti casi) l'operato. Questo, infatti, è quello che avevo scritto nel mio primo post.
Caro Persio, mi fa piacere sapere che tu sia alla fine in accordo con me sulle responsabilità dei governi nel caso degli interventi delle forze dell'ordine. Resta da capire perchè le azioni dei poliziotti negli anni '60, con al ministero il famoso Scelba, fossero la dimostrazione della mai sopita reazione fascista e oggi, dopo l'azione di numerosi governi di sinistra, si afferma, candidamente, che nessun governo, in Italia, riesce a tenere sotto controllo l'operato della polizia. Ma dove siamo, nel Cile di Pinochet?
Che poi il mio stile sia provocatorio è una critica che accetto. Il fatto che non apprezzo è che una persona risponda ad un mio post con delle dichiarazioni di pretestuosità, cattiva fede einsensatezza. Quel mio post mi sembrava scritto in maniera educata. Non essere d'accordo sul suo contenuto è più che legittimo; non mi sembra però corretto usare quei toni e non accettare di converso una critica sull'intento redarguitorio della risposta. Mi scuso quindi, perchè essendo da poco entrato a comunicare su questo blog, non ne conosco lo stile espressivo medio. Io esprimo il mio dissenso in maniera diversa e continuerò a farlo, ma se questo è il tuo modo di esprimer dissenso continua pure ad usare frasi come "caschi male".
@sabatino
Grazie per il tuo permesso. Ora potrò usare con più tranquillità l'espressione "caschi male".
Quanto al contenuto, ribadisco che la polizia (intesa non soltanto come Polizia di Stato, ma come funzione di polizia) sia usata dallo stato italiano in maniera poco trasparente, e ciò indipendentemente dal colore del governo che esprime il ministro degli interni di turno. E credo che dovrebbe essere un preciso dovere delle forze democratiche pretendere che questa opacità venga rimossa.
Circa il fatto che i poliziotti, in media certamente, siano o meno fascisti non mi pare però che vi siano dubbi. Sia come sia, è un fatto che in maggioranza, soprattutto tra i livelli più bassi, l'orientamento politico è quello. Ci sono alcuni studi in proposito (in italiano c'è, per esempio, il lavoro di Turi Palidda) che rilevano questo dato. E mi pare che per una forza provvista di armi che è al servizio di una repubblica nata dall'antifascismo sia un controsenso che non ha alcuna ragione d'essere.
Le impunità e lo sbattersene delle regole. Le foto dei disordini di Milano, sono d'accordo, non bastano per dire chi abbia ragione e chi abbia torto. Dicono però, e questo si vede con facilità, che almeno alcuni dei poliziotti coinvolti stanno impugnando il manganello dalla parte sbagliata e che colpiscono con i manici, esattamente in violazione delle norme che sono loro imposte dalle leggi.
Sull'impunità, in particolare, è in corso un'inchiesta per verificare come mai, durante i disrdini, le telecamere a circuito chiuso collocate in via Sarpi siano state spente e da chi. Ora, dato che le telecamere in questione sono installate e controllate dalla questura, immaginare da chi siano state spente è piuttosto facile, e a quale fine ciò sia stato fatto lo è anche di più.
Quindi, aspettiamo fiduciosi di sapere che i poliziotti fotografati siano incriminati per aver violato la legge (colpendo con i manganelli a rovescio) e che il responsabile della videosorveglianza sia tradotto in giudizio. Poi, del rispetto per la polizia, se ne potrà riparlare.
Non conosco lo studio di Turi Palidda, vorrei saperne di più, se è possibile. Mi chiedo: La indicazione, di massima, sull'essere fascisti dei poliziotti è da prendere alla lettera o è una semplificazione per intendere che sono di destra? Io ho qualche problema a pensare che ci sia un così alto numero di agenti iscritti a Forza Nuova o alla Fiamma. Se così fosse questi partiti avrebbero più voti di quanti hanno attualmente. Io ho amici poliziotti diessini e iscritti alla CGIL e ti assicuro che questo è uno dei più forti tra i sindacati presenti nella polizia di stato. Che poi tutti quelli che sono di destra siano dei fascisti mi sembra un'affermazione abbastanza forte, si cade nel rischio, alla Berlusconi, di definire tutti i votanti per il centro sinistra dei Komunisti.
Ma anche se fosse, ogni comportamento contra legem dovrebbe essere sanzionato dalla dirigenza, che ha proprio il compito di evitare abusi, in uno stato democratico. Se il governo non riesce ad intervenire, mi sai dire che ci sta a fare a Palazzo Chigi? Allora la tua è una constatazione della poca trasparenza anche di questo governo, che invece si presentava alla nazione come il governo della discontinuità e del cambiamento rispetto al periodo oscuro e nauseante di Berlusconi?
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"Allora la tua è una constatazione della poca trasparenza anche di questo governo, che invece si presentava alla nazione come il governo della discontinuità e del cambiamento rispetto al periodo oscuro e nauseante di Berlusconi?"
Esatto.
Persio, mi puoi ragguagliare sul saggio di Turi Palidda e rispondere all'altro mio quesito?
Eccomi. Il libro di palidda è Democrazia postmoderna, feltrinelli, 2000.
Lo studio sociologico sulle tendenze politiche della base te lo comunico nei prossimi giorni, così puoi procurarti il testo.
Wishful lapsus: "Polizia posmoderna" non "democrazia postmoderna"