DAL SINDACO UN’OFFESA ALLA CITTA’
Oggi consiglieri comunali si aspettavano che il Sindaco Moratti venisse in
aula e si alzasse a spiegare cosa è accaduto in via Sarpi, perché e cosa
intende fare l’Amministrazione comunale.
Il Sindaco non è venuto: è un atto grave non nei nostri confronti, ma nei
confronti della città visto che quella di via Sarpi è una protesta che non
ha precedenti nella storia di Milano e di cui si parla a livello nazionale
e internazionale.
Quello di Paolo Sarpi è stato un disastro annunciato: le tensioni nel
quartiere cinese erano note a tutti. Nel 2005 venne approvato un documento
da tutto il Consiglio comunale (primo firmatario il Consigliere Tenconi)
che sottolineava il pesante clima esistente e avanzava alcune proposte tra
cui la delocalizzazione dei grossisti. Non si è fatto nulla, si è lasciato
esplodere il problema.
Non basta dire “legalità e solidarietà” o “niente zone franche”. Questo lo
dicono tutti. Il punto è cosa si fa concretamente e con quale coerenza.
Nessuno vuole una zona franca nel quartiere cinese, ma non la vogliono
neppure i cittadini di viale Padova, del Ticinese, di via san Gregorio.
Questo doveva dire oggi il Sindaco, prendendo le distanze da chi semina
odio e intolleranza. Ma la Moratti non l’ha fatto.
Succede sempre così. Quando si è all'opposizione è facile fare la voce grossa e chiedere repentine spiegazioni su ogni cosa. Poi quando capita di passare al governo della città (o dello Stato) le cose cambiano. Ce lo insegna l'esperienza del governo Prodi. E la stessa cosa vale per Milano. Se l'amministrazione comunale fosse di segno oposto a quello della Moratti, sui fatti di Chinatown ci sarebbe stato un forte richiamo alla legalità e le cose non sarebbero cambiate di una virgola.
E' una cosa che si ripete continuamente. La sinistra sbarita all'opposizione e diventa rigorosamente "responbsabile" una volta arrivata al potere.
Sono contento però che a Milano sia rimasto ancora qualcuno che sventola bandiere rosse...
ieri noi del quartiere abbiamo fatto manifestazione in Paolo Sarpi, con ragazzi della statale e del Tenca sia italiani che cinesi, alcuni dei quali appartenenti ai comitati antirazzisti, che hanno messo su un'estemporanea per portare solidarietà a chi magari ha paura di protestare e per impedire le passerelle dei leghisti. oggi cercavo notizie perché c'erano un po' di giornalisti anche (noi eravamo un picchio più di gente dei padani), ma di "italiani e cinesi uniti contro il razzismo e contro la repressione" niente traccia... si vede che c'è gente che preferisce puzzare di razzismo e di fascismo inece di vedere una milano giovane, multietnica e vivace.. quanto alla sindaca è inqualificabile, dall'incompetenza assoluta è passata all'irresponsabilità più completa.
Carolina
ottima Carolina!!!! :-) :-)
applausi in differita!
ma ci sara' manifestazione mercoledi' o domenica? facci sapere che nel secondo caso mi precipito!
da http://www.aprileonline.info/2668/chinatown-la-guerra-delle-bandiere-e-dei-panini:
"Mercoledì 18 saranno i cinesi a scendere in piazza, con una manifestazione organizzata davanti al comune o in piazza del Duomo: non ci sono al momento conferme ufficiali, come non è ancora stata fissata una data per l'atteso incontro tra il console cinese Zhang Limin e il sindaco di Milano Letizia Moratti. E mentre la città è in preda alla sindrome da sventolamento di bandiere, l'Ansa riporta il racconto di un uomo d'affari italo-francese, che in arrivo da Parigi all'aeroporto di Linate afferma di aver assistito ad una scena di eccezionale discriminazione. "Una coppia di cinesi, che chiedeva di andare alla stazione Centrale - ha spiegato l'uomo, manager del settore moda - è stata rifiutata da ben cinque tassisti, che non li hanno fatti salire. Io stesso ho preso uno di questi cinque taxi e ho chiesto spiegazioni dell'accaduto al conducente, che mi ha risposto di non volere cinesi sulla sua macchina dopo quello che è successo a Chinatown".
grazie. vi faccio sapere. per domani so che qualcosa è previsto, per domenica non so nulla, ma se so lo dico. per il momento cmq c'è tensione... poi ovviamente dipende da persona a persona, anche fra di loro come fra di noi c'è la più ampia varietà di atteggiamenti... ho riscontrato che c'è gente che è vicina al livello di sbrocco - per esempio alcuni cercavano di vedere come andava la situazione alla stecca degli artigiani sgomberata oggi e c'è voluto del buono e del cattivo tempo perché capissero che non è un caso analogo a quello di qui nemmeno alla lontana -, altra transuilla e altra ancora imprescrutabile.. nel senso che proprio se può evitare di parlare evita volentieri...
molto spesso questo delle reazioni di chiusura è un problema che esiste più con i giovani che con gli altri.. perché i giovani non hanno mai visto la Milano progressista e pensano di stare in un posto di pazzi...
però, ribadisco, do le mie opinioni, ma nient'altro che opinioni posso dare. non sono da escludere, per quel che posso osservare, altri scontri, anche se la stragrande maggioranza di questi cinesi o originari tali italiani è pacifica.
diciamo che ci si scruta a vicenda sperando di riuscire a fare cose comuni e non gli uni contro gli altri. per la cronaca mentre è arrivata gente per esprimere solidarietà fin da Paderno Dugnano, molti milanesi sembrano tetragoni a scambiare anche solo due parole per confrontare i punti di vista.
Carolina
che strano : guardando il tg1 sembrava proprio che avesse partecipato .
non hanno accennato alla sua assenza e addirittura nel video l'hanno mostrata che scendeva dall'auto per (come per) dirigersi alla riunione...
Anto.. han detto un sacco di balle le tv.. trovi dipendenti del nano colluso con la mafia che tentano di insegnare l'onestà a giornalisti (e se per quello barbieri, fruttivendoli, barman e insegnanti) cinesi, ma per favore.. e un sacco di ridicolaggini.. uno fa un giro in una città industriale e se ne viene fuori con il fatto che "i cinesi" sfruttano *i connazionali*? poi ci si lamenta dei padani in p.za *Gramsci*...
quello che so io è che la Moratti era ospite da gente che conosce lei.
in pratica, i giornalisti non capiscono che devono farsi invitare in case di qualcuno autorevole, e i politici che devono confrontarsi stando in mezzo alla gente.
www.itaglia.com
Carolina
@carola : tanto per essere chiari :
non stavo mettendo in dubbio il post , mettevo in dubbio l'onestà dei giornalisti nel riportare delle notizie chiaramente manipolate .
è il colmo che facciano credere che una persona fosse presente ad una riunione dove non ha messo piede alla faccia della nota dell'ufficio stampa dell'ulivo.
stiamo parlando del tg1 delle 13.30 .
Dal sito sohu.com: http://news.sohu.com/20070412/n249395789.shtml
//Traduzione veloce: un poliziotto italiano picchia una donna cinese incinta a Milano, scatenando la protesta degli abitanti della Chinatown milanese.//
È vero che era incinta la donna?
"È vero che era incinta la donna?"
i mezzi di informazione cinese sottolinano tutti questo elemento (ne ha parlato anche la xinhua).
i mezzi di infromazione italiani accennano solo talora che e' stata manganellata una donna incinta.
http://www.voceditalia.it/index.asp?T=mi&R=foc&ART=7740
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1174473
la verità sta sempre nel mezzo: probabilmente era solo un po' in ritardo col ciclo
vero, a Milano è sempre più dura per chi si sposta su due ruote...
perdonate la freddura con reminiscenze fantozziane